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Autore: Shacam    01/02/2015    2 recensioni
Lei oscura tutto. Tutto ciò che è bello: una bella famiglia, un bel matrimonio, una bella carriera, una bella città, una bella vita, un bel cazzo di tempo.
Il sole non splende più da tanto quaggiù.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non è una mia amica.

Uscire con un'amica ti fa crescere, ti rende migliore, ti rende vivo.

Uscire con la depressione mi schiaccia.Cammino per la strada ed è come un cliché di un vecchio film dove un pianoforte cade da diciassette piani e mi colpisce.
Mi rende piccola e morta.

Mi sento come se non riuscissi a respirare. Sono sola, sto affogando e l'acqua è scura e vasta e non vedo il fondo.

Tutto quello che voglio fare è dormire. Non vedo l'ora di dormire ma poi, poi lei mi sveglia, molto prima dell'alba.

Mi fa stare in piedi, torturandomi come farebbe la CIA con un terrorista, solo che non capisco perché il terrorista sono io.

Costringe la mia mente a continuare a pensare al niente assoluto. Niente.
Il mio corpo è così stanco.

Ho paura di diventare una psicopatica, o forse lo sono già. Intrappolata in un brutto film di fantascienza dove il protagonista non sa più cosa è reale.

Lei oscura tutto. Tutto ciò che è bello: una bella famiglia, un bel matrimonio, una bella carriera, una bella città, una bella vita, un bel cazzo di tempo.

Il sole non splende più da tanto quaggiù.

Non ho intenzione di togliermi la vita. Non è neanche un'opzione, perché non voglio morire.
Ma nel profondo vorrei sparire.

Sento che non posso sopravvivere a questa cosa, non sono abbastanza forte e so che morirò.

Ho voglia di avere qualche malattia e stare così male da non poter più fare nulla. Ma poi dovrei sopravvivere.

Non ho altra scelta, quindi sono bloccata nella sofferenza.

Lei è come un ladro che mi punta conto una pistola e prende tutta le mia gioie. Non intendo solo la cose grandi, no, anche quelle piccole.
Svuota le mie tasche di tutti i tesori.

E poi se ne sta lì. Ferma, grande, bella, oscura e immobile sulla soglia della porta che divide me e tutto il resto.

Rimango in silenzio. Accesso negato.

Mi lascia lì in piedi da sola e non la smette di parlare. Mi racconta la stessa storia, ancora e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora, e ancora.

La stessa storia con la stessa triste fine.

Mi sento in trappola e nella disperazione voglio uscire, ma dove sono intrappolata? E da dove cazzo voglio uscire? La mia pelle? Se solo potessi.

Ma naturalmente non c'è nessun posto dove andare. Io sono sempre qui.

Sento di non poter fare più niente. Niente ha senso e non ho più nulla da dire.

Sono rovinata. Non che prima facessi qualcosa di diverso comunque. Sono stanca.

Il mondo ha perso significato.

Quando sono distratta, mi sento quasi bene, il che è sconcertante. Rido ad una battuta.

Ma poi mi vedo ridere, sapendo che potrei piangere, e non riesco a smettere. Mi fanno una domanda o mi chiedono fare una scelta e io..

Non conosco la risposta.

Sono consapevole di essere molto malata.
Le persone che mi amano dicono: "Non sei tu! Tu sei forte e felice. Potrai uscirne. Potrai emerge anche meglio di quello che eri prima."

Ma ora, questa sono io. Sono impotente di fronte a questa malattia. Ho un terribile disturbo della mente che mi riempie di vergogna.

Sono debole. Ho paura. Sono schiacciata sotto il peso di queste stronzate.
Sto scrivendo e so che è una cosa importante e buona, ma io la vedo lì, nell'ombra, sui bordi, in attesa.

La vedo in agguato con un martello e mi fa sentire minuscola.

Un insetto sotto una scarpa gigante. Mi aggrappo disperatamente ai miei amici, la mia famiglia.

Mi viene in mente di tutto: sono nel vasto oceano aggrappata ad una corda, nel vasto deserto, accettando con gratitudine ogni bicchiere d'acqua.
Grata, oh così grata, che qualcuno me li stia porgendo.

Ho paura. Ho paura che questo mostro crescerà e diventerà enorme.

Sarà una malattia che si diffonderà, un virus che ucciderà tutte le cose buone.

Renderà tutti stanchi, gli succhierà via la vita, come un vampiro, così poi rimarrò sola, completamente sola.
In compagnia di questa terribile bestia che

non è una mia amica.

  
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