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Autore: Daughter_Of_The_Moon    01/02/2015    2 recensioni
Tre passaggi della vita di Remus, che non dimenticherà mai.
Dal testo:
«Mi guardano con paura...Come...come se fossi un mostro...»
«Chi lo fa, piccolo?»
«Tutti...»
~
«Remus...» sussurrò il suo Pads, con dolcezza, attirando così la sua attenzione.
«Che ti succede?»
~
«...Sirius...Sirius è in quella stella?»
«Si. Brilla per indicarti la strada. Brilla per te ed Harry. Sirius è Sirio.»
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Remus Lupin, Sirius Black | Coppie: Remus/Sirius
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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I NEVER LEFT
Non ti ho mai lasciato

 



Adesso spiegami perché ogni tanto c’è
Uno sguardo di paura intorno a me,
Dimmi come mai quando non ci sei
Io non vedo sempre occhi come i tuoi***


«Mamma, perché mi guardano così?»
«Così come, tesoro mio?»
«Mi guardano con paura...Come...come se fossi un mostro...»
«Chi lo fa, piccolo?»
«Tutti...tutti quelli che mi vedono, che riconosco queste.»
«Amore, tu non sei un mostro e le tue cicatrici non sono un male.»
«No?»
«No. Io li conosco bene, i mostri. E non hanno certamente il tuo aspetto, e ovviamente non si chiamano Remus Lupin.»
«Quanti mostri hai conosciuto, mamma?»
«Tanti figlio mio, troppi. Ma sono ancora qui, nessuno mi ha mai buttato giù.»
«Prima hai detto che le mie cicatrici non sono un male...perché?»
«Perché sono un simbolo della tua forza, di tutto ciò che devi patire una volta al mese. È simbolo del semplice fatto che tu sei vivo, che tu resisti alla creatura dentro di te, e la combatti con forza.»
«Oh.»
«Così sembra tutto diverso, vero? È tutta una questione di prospettiva.»
«Prospettiva?»
«Certo. Un bicchiere può essere sia mezzo pieno, sia mezzo vuoto, l'acqua è sempre a metà. Ma quando lo vedi mezzo pieno tutto può sembrare diverso, migliore. Capisci ciò che voglio dire?»
«Non lo so.»
«Non importa, capirai col tempo, piccolo mio. Quando sarai più grande. Ma ricorda, tu non sei un mostro. Tu sei il mio eroe, il mio piccolo, grande eroe. E ti voglio bene. Ti voglio bene figlio mio, sempre e comunque.»


«Remus?»
Remus Lupin guardava il cielo, alla ricerca di costellazioni. In realtà, guardava in cielo solo per non sembrare un perfetto idiota mentre i ricordi tornavano alla sua mente. I ricordi di sua madre.
«Yuh-uh, Moonyyy!»
Sua madre diceva sempre che lui era una persona solo un po' particolare, non un mostro, una persona particolare. Ma lui non ci aveva mai creduto. Forse lui non era un mostro, ma dentro di lui c'era una creatura terribile, che prendeva il controllo una volta al mese.
«Lunastorta!»
L'urlo di Sirius lo fece sobbalzare e tornare alla realtà.
«Che hai da urlare tanto, Pads?!» chiese, cercando di mostrarsi infastidito. L'altro sbuffò.
«Dimmi invece come mai tu stai fissando il cielo da più di mezz'ora, e non mi ascolti nemmeno!» si lamentò.
Una risata lo fece voltare verso James, il suo migliore amico.
«Su Sir, non vedi che il nostro messer Lunastorta ha...la luna storta?»
Il diretto interessato scosse la testa, divertito.
«Sai Jamie, il tuo senso dell'umorismo peggiora di giorno in giorno.» cercò di difendersi. Ma, la sua testa, era ancora lassù, tra le stelle, a pensare a quel giorno in cui era stato morso. In cui era stato maledetto.
«Ma almeno, io ce l'ho, il senso dell'umorismo. Che ti succede oggi, Remus? Sei più pensieroso del solito.» esclamò il cervo cornuto.*
«E non provare a rifilarci la storiella della luna piena; siamo ancora lontani dal suo influsso.» aggiunse il cane pulcioso**, vedendolo aprire bocca.
Remus la richiuse all'istante, cercò velocemente qualcosa da dire, ma, non venendogli niente in mente, si limitò ad una scrollata di spalle.
Vide con la coda dell'occhio i due amici scambiarsi uno sguardo preoccupato, poi Sirius si avvicinò.
James, forse capendo di essere di troppo, borbottò qualcosa sulla Evans e sui lupi mannari musoni, per poi rientrare e dirigersi verso la sala grande.
«Remus...» sussurrò il suo Pads, con dolcezza, attirando così la sua attenzione.
«Che ti succede?»
Sembrava seriamente preoccupato. Beh, quando si trattava di Remus era sempre più preoccupato. In fondo, stavano insieme da solamente tre mesi, ed entrambi avevano paura di fare qualcosa di sbagliato, che avrebbe segnato la fine non solo della loro relazione, ma anche dell'amicizia che avevano tessuto in quei sei anni.
Remus poggiò le sue labbra su quelle del compagno, in un bacio casto, per rassicurarlo.
«Pensavo a...niente, non importa.» sospirò Remus, sorridendo leggermente. Tornò a guardare il cielo e dopo un po' indicò una stella.
«Guarda là. Quella è Sirio, la stella più luminosa del firmamento.» disse.
Sirius, sentendosi citato, sorrise compiaciuto, con il petto in fuori.
«Beh, ovviamente che lo è. Non poteva essere altrimenti, dato che prende il mio nome.» gongolò, dandosi aria di importanza. Ma Remus prontamente lo fece tornare con i piedi per terra:«Guarda che sei tu che prendi il nome della stella, non lei da te.»
Il suo ragazzo lo guardò talmente accigliato che non poté fare a meno di ridacchiare.
Seguì un “guastafeste” abbastanza udibile, infine un profondo silenzio.
Le stelle splendevano nel blu della notte, e la luna, a un quarti, lo guardava maligna dall'alto.
Remus odiava la luna. Come non farlo, era anche colpa sua se ogni mese diventava un lupo. E odiava quello che era, un mostro pericoloso.
Remus sentì una mano stringergli le dita in una morsa calda e dolce, ma anche forte, che gli dava un sostegno. Subito rilassò le spalle.
Sirius.
Oh, quanto lo amava. Amava tutto di lui.
Il suo sguardo grigio in cui brillava sempre una luce malandrina, piena di vita, e quando quegli occhi liquidi, unici, lo guardavano, lui si sentiva prendere fuoco.
La sua risata, così simile ad un latrato, lo faceva sorridere a sua volta. Era impossibile non farlo.
Amava le sue labbra rosse, perfette, e non poteva resistere dal baciarle.
Amava Sirius, ogni cellula del suo corpo gridava il suo nome.
«Moony...» ripeté ancora una volta Sirius, lasciandogli un bacio dietro l'orecchio. Remus girò la testa per permettere al suo Paddy di baciarlo. Il SUO Paddy, nessuno glielo avrebbe tolto. Nessuno glielo avrebbe mai portato via.
Con riluttanza, Remus si staccò dal bacio, per mancanza di ossigeno. Sirius sorrise, felice. Poi strinse forte Remus, lo strinse con forza, per fargli capire che era lì. Lui era li e non lo avrebbe mai lasciato.
Remus tornò a guardare il cielo, ma per una volta la Signora Luna non lo avrebbe infastidito. A dir il vero, Remus non la guardò nemmeno, la luna. Fissò con intensità Sirio, la luminosa, accorgendosi che la sua luce brillava come gli occhi di Sirius.
«Io sono quella stella, Moony. Ricordalo. Io sono quella stella, e brillerò per sempre, per te.» sussurrò il suo ragazzo, intuendo i pensieri del nostro Lunastorta.
Finalmente capiva ciò che la madre aveva tentato di dirgli, tanto tempo prima. E, in quel momento, Remus non era un mostro. In quel momento, Remus era amato.


«Come stai, Remus?»
«Bene.»
«Non c'è bisogno mentire, lo so che non stai bene. »
«Se lo sai allora perché me lo chiedi?»
«Perché voglio sentirlo dire da te.»
«Vuoi la verità? Sto male, Albus, sto male.»
«Parlare con qualcuno aiuta, a volte. Non sempre, ma a volte si.»
«La verità è che Sirius è morto, okay?! È morto! Se ne è andato, per sempre, via! Non importa ciò che dite tutti voi, che lui vive nel mio cuore e nei miei ricordi, perché non è vero. Lui era l'ultimo che mi restava, l'unica persona che mi avesse mai...»
«Amato?»
«Si. A lei non sfugge proprio niente, eh?»
«Qualche cosa mi sfugge, in realtà. Per esempio il fatto che James Potter Sirius Black e Peter Minuns siano diventati Animagi l'ho scoperto molto più avanti. Davvero ingegnoso, complimenti. Un grande risultato in così poco tempo, e anche da soli.»
«Non nominare quel verme di un traditore!»
«Remus, posso capire la tua rabbia, è giustificata ma...»
«LEI NON PUÒ CAPIRE! Anni sprecati, in cui pensavo che Sirius fosse un traditore, che avesse tradito tutti, quando in realtà è stato Codaliscia! Io non mi sono fidato della persona che amo, e quando ho capito la verità era ormai troppo tardi! Lei non può capire, ho perso Sirius per ben due volte, non sono riuscito a tenerlo con me. Lei non può...»
«Posso dirti solo quello che ho detto ad Harry, ma credo che ormai sarebbe inutile. Credo che il mio, modestamente, geniale cervello dovrà improvvisare.
Remus Lupin, Sirius ti voleva bene, ed ha fatto la sua scelta. Lui è morto, lo so e lo sai, ed è inutile dire che resterà per sempre nei cuori della gente, perché non è vero. È inutile dire che sarà ricordato, perché non lo sarà. Ma è inutile anche piangere per lui, perché, credimi, si deve piangere per i vivi, non per i morti. I morti stanno meglio di noi, in pace.
La tua rabbia, e quella di Harry, si spegnerà, pian piano, ma il dolore resterà. Tu sai già conviverci con il dolore, Remus.»
«...»
«Guarda il cielo e dimmi: cosa vedi?»
«Le stelle...»
«E?»
«La luna, a metà. E la costellazione del carro maggiore, e quella piccola dell'ariete...»
«Altro?»
«Si...c'è il Cane Maggiore, c'è...c'è Sirio.»
«Esatto. Ecco, quella è Sirio. Ricordati ciò che ti disse Sirius: lui è quella stella.»
«Come...?»
«Facile. Vero che qualcosa mi sfugge, ma non sono sordo. Vi ho sentiti parlare alla torre.»
«...Sirius...Sirius è in quella stella?»
«Si. Brilla per indicarti la strada. Brilla per te ed Harry. Sirius è Sirio.»
«Harry sta bene?»
«Si sente scosso, arrabbiato, tradito, anche deluso, ma, se si potrebbe dire così, sta bene.»
«...»
«...»
«Lui...lui è Sirio. Sirius è Sirio, adesso.
Non abbandonarmi, Sirius. Non farlo.»

Non l'ho mai fatto, Remus. Non l'ho mai fatto.

 

Guarda intorno a noi anche tu vedrai
Quello che cercavo e non trovavo mai,
Tanta gente che rassomiglia a te
Nuova gioia sta crescendo dentro me.***

 

 

 

*Sapete tutti che James è un animago, e si trasforma in un cervo. Il cervo ha le corna e...beh, avete capito

**Stessa cosa per Sirius. Lui diventa un cane e il cane ha le pulci, quindi è pulcioso u.u

***tratte dalla canzone “Io Pregherò” dello zecchino. Le ho volute inserire perché è grazie a questi due paragrafetti(chiamateli come vi pare)sono riuscita a scrivere questa storia. Mi è venuta in mente questa canzoncina e, mentre l'ascoltavo, ho avuto l'ispirazione XD

Spero che questa short vi piaccia! *una recensione è sempre gradita*

Che altro dire...

VIVA LA WOLFSTAR!

*sparisce dietro un muro di nebbia bianca*

DISCLAIMER: né la canzone, né i personaggi sono miei(eh già...-.-). Che dobbiamo farci.

Okay, levo le tende sul serio ora!

 

Mylife *nome in cambiamento*

   
 
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