Sasuke Uchiha aveva appena combattuto contro Deidara, un membro dell’Akatsuki. Scontro che era finito con il suicidio da parte del biondino, che era arrabbiato perché diceva che gli Uchiha, con quei loro maledettissimi occhi, non ammiravano la sua arte esplosiva. E alla fine si è fatto saltare in aria a mo’ di kamikaze.
Però, durante l’esplosione, l’Uchiha minore era rimasto ferito mentre aveva evocato Manda, il “cucciolone” di Orochimaru.
E ora il ragazzo dai capelli neri riposava, sotto gli occhi del suo nuovo Team.
Loro non lo avevano mai visto così sereno, stato che raggiungeva solo alcune volte mentre dormiva.
Più volte lo avevano visto in preda agli incubi e che nominava suo fratello Itachi, Konoha, un certo Naruto e il vecchio Team 7.
Spesso menzionava il nome di una ragazza, cosa che infastidiva spesso Karin, la quale sapeva che non era lei la famosa ragazza che lui chiamava.
 
Karin Uzumaki, unica componente donna del Team Taka, osservava il suo capo, Sasuke, che dormiva.
Amava guardarlo mentre dormiva. E in quel momento era così spensierato, così appetibile.
Lo sguardo della ragazza dai capelli rossi scese sul suo corpo, coperto di ferite.
“È veramente molto bello, con il corpo pieno di ferite”
La ragazza si ritrovò improvvisamente a pochi centimetri dal ragazzo, attratta come una calamita. Si chinò sulle sue labbra fino a sfiorarle con le proprie.
“Che labbra…stupende”
Pochi centimetri mancavano dall’unione di due bocche. Si potevano contare sulle dita.
Vedendo che il ragazzo non la scostava, perché tante volte ci aveva provato, ma era sempre stata respinta.
Forse alla fine aveva ceduto e si era accorto di essersi innamorato di lei.
Però i sogni della ragazza, così come iniziarono, finirono per essere una pura illusione.
Il ragazzo infatti aveva socchiuso le labbra e aveva sussurrato un nome.
-Sakura-
La ragazza si staccò come bruciata, appena sentì quel nome.
Gli dava fastidio che, mentre lei lo stava quasi baciando, lui pronunciava il nome di un’altra.
Constatò poi che stava ancora dormendo, e si allarmò ancora di più.
Perché non era lei quella a cui lui pensava, non era lei quella che sognava. No, era quella ragazza.
“Chi è lei? Chi è questa Sakura? Cosa ti ha fatto? Perché non fai altro che nominarla? Oh Sasuke…”
Karin non capiva, Sasuke la nominava, ma insieme agli altri due componenti del Team 7.
Ma mai da sola, mai aveva chiamato solo lei.
Karin comprese il legame che univa il suo Sasuke con questa Sakura.
Si allontanò sapendo che lui l’aveva sempre respinta perché forse gli ricordava le attenzioni di questa Sakura.
E magari si sentiva in colpa per averla abbandonata, ma questo non lo saprà mai.