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Autore: didi_95    02/02/2015    5 recensioni
" I suoi occhi così scuri e profondi si immersero nei miei e quella fu la prima volta che mi sentii davvero completo "
Questa storia parla del profondo legame tra due fratelli, Fili e Kili, del loro coraggio e della loro determinazione durante il difficile viaggio verso la Montagna Solitaria. Condizionati dai nobili ideali e dalle rigide opinioni dello zio Thorin Scudodiquercia scopriranno a loro spese che non tutto è bianco o nero, ma che la vita ha molteplici sfaccettature.
-Recensite se vi va :) Urgono incoraggiamenti!-
Genere: Avventura, Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Dìs, Fili, Kili, Tauriel
Note: Missing Moments, Movieverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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#Capitolo 25#


-SIGRID-

La confusione ed il dolore dominano i miei pensieri, nel mio petto è ancora presente una debolissima eco della fitta lancinante che mi ha percorso poco fa..
Una parte di me non crede affatto a ciò che ho visto, proprio non posso accettare che Fili sia morto;
il dondolio leggero che percepisco mi informa che sono ancora tra le braccia di mio padre.

Apro gli occhi pieni di lacrime e la luce plumbea di questa maledetta giornata mi ferisce, siamo ancora dentro Dale.
Con rassegnazione abbandono la testa sul suo petto possente ed un singhiozzo straziante esce dalla mia gola.
Bard mi guarda tristemente: < Vedrai Sigrid...andrà tutto bene, è finita. >
Queste parole non fanno altro che peggiorare la mia situazione...è la mia vita ad essere finita ora..ma mio padre questo non può capirlo.
Chiudo nuovamente gli occhi e subito mi appare davanti il mio amato..non so quante volte ho rivissuto il nostro addio a Pontelagolungo, il calore delle sue mani, il tocco leggero delle sue labbra sulle mie...di nuovo sento la sua voce profonda e rassicurante:
" ..ed io tornerò da te...Ti amo.."

Una nuova forza invade il mio corpo stanco, i miei muscoli si tendono e non sento più la stanchezza. Bard sembra accorgersi che qualcosa non va:
< Ehi tesoro? Tutto bene? >
Come un automa mi libero della coperta e mi rimetto in piedi, sento a malapena le proteste di mio padre che vorrebbe portarmi alla nostra tenda..
Come unica spiegazione sento una frase uscire dalle mie labbra:
< Devo andare papà! C'è ancora speranza... >
< Andare dove? Non è sicuro là fuori! Potrebbero esserci ancora molti orchi in giro! >
Mi urla afferrandomi per un polso..
< Non mi interessa! Lui ha bisogno di me....devo sapere! > gli rispondo cercando invano di divincolarmi. < Io andrò là! Con o senza il tuo consenso! >
A quelle parole mio padre si blocca improvvisamente, lasciando andare il mio polso.. un flebile sorriso gli si dipinge sul volto: < Sei proprio come tua madre.. >
< Allora vai..ho appena mandato un gruppo di uomini verso Erebor per...soccorrere i feriti. Se ti sbrighi puoi raggiungerli. A presto bambina mia..ti auguro di trovare ciò che stai cercando. >
L'ultima frase che mio padre mi ha rivolto si perde nel vento e nella lontananza..sto già correndo.
Non posso fare a meno di chiedermi da dove venga tutta questa energia che mi ha invaso il corpo..so soltanto che c'è e che devo sbrigarmi a sfruttarla.
Le parole di Fili quel giorno erano sincere, non posso che aggrapparmi a questo.
Non posso immaginare che sia morto, devo vederlo.
" Amore mio..sto arrivando! "

Mai mi sarei immaginata di attraversare un campo di battaglia, la cosa peggiore sono i lamenti; sono ovunque e non sento altro.
Corro ancora a perdifiato ma non sono riuscita a mantenere una buona andatura..
il terreno è disseminato di cadaveri: orchi, uomini, nani ed elfi.
Sono inciampata molte volte ed altrettante mi sono rialzata.
Ho superato da poco il gruppo di uomini mandato da Bard, il loro lavoro sarà lungo..nemmeno la metà di tutti questi feriti sopravviverà alla notte.
Il cuore mi martella nelle orecchie ed ho il respiro corto, tuttavia continuo a correre;
ad un certo punto la mia gonna si impiglia in qualcosa ed io finisco faccia a terra per l'ennesima volta.
Comincio a tirare il tessuto ormai nero e lacero per liberarmi ma poi, con orrore, mi rendo conto che è una mano a trattenermi e la sua stretta è ben salda.
Prima che la paura mi paralizzi del tutto, una voce flebile ma familiare mi arriva alle orecchie: < Sei la figlia di Bard? S-Sei Sigrid? >
Da sotto il corpo trucidato di un orco esce a fatica un nano con un buffissimo cappello, lo riconosco all'istante:
< Bofur!! Sei davvero tu? >
Dimenticando per un secondo la mia fretta, lo aiuto ad uscire da sotto il gigantesco cadavere dell'orco; il nano ha una profonda ferita alla gamba destra ma, a parte questo, sembra stare bene. Lo guardo attentamente per valutare il suo stato di salute, credo che possa aspettare il gruppo dei soccorritori; gli sorrido:
< Ti sei tenuto il tuo cappello perfino sotto l'elmo! >
Sul suo volto sporco di sangue e polvere ritorna una lieve ombra del solito sorriso che lo caratterizzava:
< E' il mio portafurtuna! Come vedi sono ancora vivo..e poi oggi è una giornata molto fredda e la mia testa ha bisogno di stare al caldo... >

Alcune voci concitate arrivano fino a noi.
Sul mio cuore ritorna a farsi sentire il pesante macigno che mi sto portando dietro.
< Stanno venendo a soccorrerti Bofur, adesso devo andare..Sai qualcosa di..- la voce all'improvviso mi si spezza - ..sai dove possono essere? >
Lo sguardo di Bofur si perde nel vuoto:
< Ci siamo separati quasi subito...non so nulla di loro...non so nulla di nessuno.. >
il nano abbassa la testa sconsolato.
Gli poso una mano sulla spalla: < Vedrai...li troverò. Sono sicura che stanno bene. >
Bofur mi guarda stupito ed un piccolo lampo di speranza gli attraversa le pupille.
< Allora va'...presto! >

Ricomincio a correre, come se non mi fossi mai fermata e, con la coda dell'occhio, vedo il giocattolaio alzarsi a fatica e dirigersi zoppicando verso il gruppo di uomini in avvicinamento.
Ormai sono quasi davanti alle porte di Erebor..mi guardo intorno scoraggiata..ci sono troppi cadaveri...come farò a trovarli?
Un gemito sconsolato attira la mia attenzione, percorro almeno un decina di metri verso le imponenti statue a guardia della montagna e scorgo un nano possente, dai capelli rossi e dalla ricca armatura. E' seduto accanto ad una bestia gigantesca, sembra un cinghiale; l'animale giace a terra trafitto a morte da una lancia.
"Deve proprio trattarsi di Dain" penso fra me e me. "Lui sicuramente saprà dove sono Thorin ed i suoi nipoti". Così mi avvicino lentamente al nano e mi schiarisco la voce:
< Mio signore? > Nessuna risposta.
< Mio signore Dain? >
A sentire il suo nome il nano sembra riscuotersi e, volgendo il volto barbuto verso di me, mi fissa per qualche attimo.
< Cosa vuoi ragazzina? Lasciami in pace! Sono impegnato! Quei bastardi hanno ucciso il mio cinghiale...ahhh ma l'hanno pagata cara, questo si! Peccato che non ci siano più orchi  da uccidere... >
< Sto cercando Thorin! > urlo con voce alterata interrompendo il suo monologo; sembra proprio che nessuno sia disposto ad aiutarmi..mi sento del tutto perduta.
Dain non sembra nemmeno sentirmi questa volta, allora mi volto e torno sui miei passi.
Rabbia e frustrazione mi travolgono tanto che, con un urlo, tiro un violento calcio ad un elmo insanguinato che giace ai miei piedi e mi getto in ginocchio.

< Ehi calma! Non c'è bisogno di scagliarmi addosso elmi! So che non lo sembro, ma sono del tutto inoffensivo..almeno nei tuoi confronti ragazzina.. >
Alzo la testa di scatto e mi trovo davanti Dwalin, tatuaggi e tutto.
Senza sapere che cosa sto facendo, mi butto singhiozzando tra le sue braccia.
Dal grosso nano proviene un brontolio di disappunto, ma poi una delle sue tozze mani tatuate si posa sulla mia schiena cercando di consolarmi..
Con un respiro profondo mi stacco da lui arrossendo, ora che sono in ginocchio il nano è di poco più alto di me.
< Cosa fai qui, figlia di Bard? > mi chiede Dwalin incuriosito.
Per l'ennesima volta spiego le mie intenzioni, la disperazione nella voce.
< Anche io li sto cercando e si da il caso che sappia anche dove siano! O almeno dov'erano l'ultima volta che li ho lasciati! Se davvero vuoi venire, preparati ad una discreta salita. Andiamo a Collecorvo! >
Il sollievo si diffonde dentro di me, finalmente ho trovato qualcuno che può aiutarmi!
Ma questa sensazione svanisce non appena seguo con lo sguardo il tozzo dito di Dwalin che mi sta indicando la cima di un colle immersa nella nebbia pomeridiana.
" Sto arrivando Fili.." penso per farmi forza mentre i miei piedi esausti seguono passo passo gli enormi scarponi chiodati di Dwalin che ha già iniziato a salire.

Questa salita si rivela la cosa più difficile che io abbia mai affrontato in tutta la mia vita..il minuscolo sentiero lastricato di pietre è del tutto ghiacciato e scivoloso, il freddo è intenso ed io non sono sufficientemente coperta.
Ho perso la sensibilità ai piedi, semplicemente non li sento..so soltanto che il mio cervello continua ad ordinare loro di muoversi e per adesso lo stanno facendo,
anche se non così velocemente come vorrei.
Il nano mi ha già distanziata di qualche metro, stringo i denti e continuo la salita,
siamo quasi in cima.
Ad un certo punto Dwalin si blocca di scatto e quasi gli vado a sbattere contro tanto i miei riflessi sono rallentati.
Mi lascio sfuggire una lieve protesta balbettata ma poi guardo il suo volto ed ogni rimprovero mi muore in gola.

Terrorizzata da ciò che vedrò, poso lo sguardo su qualunque cosa abbia potuto scioccare Dwalin e rimango immobile, a bocca aperta...dimenticandomi anche di tremare per il freddo.
Davanti a noi si erge un gigantesco orso nero, non ho mai visto un animale del genere..
Ma davvero sto parlando di animale?
Non c'è nulla di animalesco nei suoi occhi nocciola; in loro leggo comprensione, rabbia e tristezza.
"Che possa essere Beorn? Il mutaforma di cui Fili mi aveva parlato?"
Cerco di ignorare l'evidenza, la mia mente lo fa spesso...
si sofferma sempre su ciò che mi sconvolge di meno...
perché è chiaro che ho già visto il cadavere adagiato tra le possenti zampe dell'orso.
Ho già notato il corpo di Thorin Scudodiquercia, colui che avrebbe dovuto regnare di nuovo nelle sale di Erebor...
< Thorin..no... > sussurra Dwalin con le lacrime che gli scendono sulle guance fino a perdersi nella lunga barba scura..per come lo avevo immaginato, non credevo che un nano come lui fosse capace di piangere..
I miei occhi si soffermano per un attimo sull'espressione dello zio di Fili..nonostante il sangue che gli inzuppa il petto e parte dei capelli, il nano sembra essere spirato in pace. 
Alcuni lamenti strazianti raggiungono le mie orecchie, distolgo lo sguardo dal mutaforma e mi getto velocemente in avanti, metà correndo e metà scivolando su una spessa lastra di ghiaccio.

Semplicemente non so accettare ciò che vedo...davanti a me, vicino al bordo del precipizio, a terra, giace Fili in un lago di sangue...il mio Fili, la mia ragione di vita;
accasciato su di lui, in lacrime, vedo il fratello.
Tauriel tiene Kili per le spalle e lo stringe forte, anche sul suo volto perfetto scorrono molte lacrime..accanto a loro c'è il piccolo Bilbo con le ginocchia strette al petto ed un'espressione di dolore sul viso.
Con la coda dell'occhio vedo anche Legolas che si tiene in disparte con uno sguardo indecifrabile.
Il momento di immobilità finisce all'improvviso e, non so con quale forza, copro la distanza che mi separa da Lui...non sento le mie urla, tutto è attutito e nel mio campo visivo c'è solo il suo volto sereno, la sua barba bionda ordinata in treccine e la sua fronte spaziosa.
Kili alza la testa e mi guarda, ha un'espressione sperduta e sola, anche se la sua mano sinistra stringe convulsamente una delle affusolate braccia dell'elfa dai capelli rossi.
< Le sue ultime parole...sono state per te..voleva che tu sapessi che ti ha amata..fin dal primo momento che ti ha vista.. >
Queste parole aprono uno squarcio profondo nell'ottundimento che mi aveva avvolta e d'improvviso ricomincio a sentire...il freddo, la fame, la stanchezza e il dolore.
< Anche io Fili, anche io! > prorompo affondando il volto nei suoi capelli biondi.
Poi, chiudendo gli occhi, appoggio la testa sul suo petto e cerco di controllare il respiro.

Al mio orecchio destro arriva una debolissima vibrazione.
Dopo un attimo un'altra..e un'altra...e un'altra...
Alzo la testa di scatto..."Non è possibile".
Tauriel mi guarda incuriosita..
Le mie mani tremanti si posano sulla fronte di Fili...scotta!
"Come può essere? Era gelida un attimo fa.."
< Sigrid? Tutto bene? > ora anche Kili mi sta guardando.
< Non...non può essere! > non riesco neppure ad articolare le parole.
Appoggio dolcemente due dita sulla gola di Fili e lo sento..debole ma regolare..
< Io...sento il suo cuore! E' vivo! >
   
 
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