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Autore: Cocol_Sasso_97    02/02/2015    1 recensioni
{Elfever Week 2014}
* - * - *
Elfman rimase a osservarlo rapito, le labbra appena dischiuse per la forza d'animo che quella donna dimostrava. Così fiera, così elegante, così aggraziata...
Sembrava il suo esatto opposto.
Subito gli venne in mente una fiaba che sua madre raccontava alle sue sorelle (non a lui, lui era un maschio, a lui non importava sentire quelle favole. Se poi, mentre era a letto nelle coperte, le sentiva perché la madre le raccontava seduta sul letto accanto al suo era un altro discorso).
La fiaba della Bella e della Bestia.
Ci si vedeva bene, nei panni della Bestia.
Grosso, forzuto e goffo lui.
Esile, bella e aggraziata lei.
Sorrise appena, a quel paragone e vide che Evergreen spostò lo sguardo da lui, tornando a parlare col generale.
Da quando aveva sentito quella fiaba per la prima volta, si era sempre chiesto se anche lui fosse destinato a trovare la sua bella, nonostante i suoi molteplici difetti.
Che l'avesse trovata?
{Dal Capitolo 1: Sentry - Sentinella (Bonus Day #1)}
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Elfman, Evergreen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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The Sentry and the Countess




Enosimania - Presunzione di colpevolezza
(Day 4)


 
 
Elfman, benché fosse un uomo grande e grosso, si sentiva impotente in quel momento. Legato con delle catene nelle segrete del castello, il volto sporco di sangue che era uscito dalle innumerevoli ferite sul suo volto abbronzato dovuto ai colpi che le guardie gli davano per farlo parlare
«Allora? Ti piace essere picchiato? Dicci chi ti ha fornito quelle armi che abbiamo trovato sotto la tua branda!»
Elfman osservò l’uomo davanti a lui e schiuse le labbra secche. Non beveva da due giorni e non aveva più voce per dire che lui non sapeva niente di quelle armi. Scrollò il capo, abbassando il capo pesante e ricevette un altro colpo al viso che lo fece gemere di dolore.
«Menti, bastardo. So che qualcuno te le ha fornite, dimmi chi diavolo è stato, chi è che vuole il conte morto!?»
Elfman sentì il sapore ferroso del sangue nella bocca e socchiuse gli occhi. La guardia sputò a terra e sbuffò «Verrai ucciso comunque tra qualche giorno, rifiuto umano, è solo per trovar qualcuno che ti faccia compagnia»
Elfman osservò i suoi piedi, la mente che volava a tre donne che erano importanti nella sua vita. Chissà cosa avrebbero pensato…
 
Hands - Mani
(Day 5)
 
«Padre dovete credermi, vi giuro che Elfman è innocente! » Evergreen cercava inutilmente di convincere il padre dell’innocenza dell’uomo che per giorni le aveva fatto compagnia, lasciandola parlare e trattandola come una donna e non come una contessa.
L’uomo la guardò, studiandola attentamente «Hai le prove di ciò che dici? Sono state trovate delle armi che non diamo in dotazione alle sentinelle, sotto la sua branda. Lo sai benissimo anche tu che Elfman Strauss potrebbe benissimo essere uno di coloro che mi vogliono vedere morto»
Evergreen non sapeva cosa rispondere. Non aveva prove dell’innocenza dell’uomo di cui si era invaghita, era qualcosa che si sentiva dentro.
«No padre non ne ho, ma se voi…»
«Perciò Elfman Strauss verrà giustiziato domani»
«Domani?!?» Evergreen impallidì. Si sporse verso il padre e gli prese le mani tra le sue. Erano molto più piccole rispetto a quelle di Elfman e sicuramente meno callose e cotte dal sole «Vi prego padre, risparmiate un innocente!»
L’uomo tirò via le mani «Non sarà innocente finché non ci sarà un vero colpevole allora. Trovalo entro domani e lo libererà» disse innervosito alla figlia. La porta venne aperta e due compagni di stanza di Elfman si rivelarono «Credo allora che potrete liberare quel caro ragazzo già da ora, Conte» iniziò l’uomo più avanti con gli anni che Evergreen riconobbe come John. Teneva per un braccio un secondo uomo che era stata evidentemente picchiato e teneva il capo chino «Il vero colpevole ha cantato, dopo che gli ho fatto un discorsetto»
 

 
Kiss - Bacio
(Day 6)
 
Elfman osservò il cappio davanti a lui.
Ancora sperava che qualcuno sarebbe arrivato da un momento all’altro e gli dicesse che era libero, che si erano sbagliati, che non aveva dovuto dire addio alle sue sorelle in lacrime e che non avrebbe dovuto sentirsi mancare il pavimento sotto i piedi e il fiato nei polmoni.
«Elfman Strauss, un passo avanti.»
Con la fierezza del soldato che era da qualche anno, l’uomo obbedì, a capo alto. Non avrebbe mai abbassato lo sguardo, quello lo facevano i colpevoli, e lui era innocente.
Gli legarono il cappio al collo e Elfman non poté fare a meno di deglutire.
«Non vuoi dirci chi ti ha fornito le armi? Questa è la tua ultima occasione.»
«Vi ho già detto tutto ciò che avevo da dirvi»
«Allora addio»
Il suo esecutore stava per tirare la leva, quando una voce urlò loro di fermare l’esecuzione.
Elfman e tutti i presenti spostarono lo sguardo sul Conte e sulla figlia, Evergreen, che guardava l’uomo che per giorni le aveva lasciato fiori col cappio al collo.
«Quell’uomo è innocente, abbiamo trovato il vero colpevole.» spiegò il Conte.
Evergreen fu più svelta e raggiunse l’uomo, liberandolo dal cappio anche se non con poche difficoltà. Elfman la guardava rapito. Era più stanca di come l’aveva lasciata. I capelli meno ordinati del solito e lasciati ricadere sul collo, sotto gli occhi c’erano dei segni scuri, forse aveva dormito poco in quei giorni.
«Ma come ti hanno ridotto…» mormorò Evergreen, sfiorandogli un ematoma sulla guancia «Sapevo che eri innocente…» mormorò la donna, alzandosi sulle punte per posare le labbra sulle sue.
 
Ties - Legame
(Day 7)
 
Evergreen era bellissima nel vestito bianco che avevano cucito Lisana e Mira. Elfman non riusciva a chiudere la bocca tanto era colpito dalla bellezza della donna.
«Vuoi tu, Elfman Strauss, prendere la qui presente Evergreen come tua legittima sposa?»
E da quel momento, uniti dal legame del matrimonio, quella bellissima donna era la sua bellissima donna.
 
Reach - Raggiungere
(Bonus Day 3)
 
Elfman non aveva mai pensato che lui, la Bestia che lo avevano sempre considerato, potesse raggiungere la felicità.
 
Evergreen non aveva mai pensato che lui, la Contessa che tutti avevano sempre evitato per paura di infastidirla, potesse raggiungere la felicità.
 
Ma mentre guardava i propri figli giocare e rincorrersi sorrideva.
Aveva raggiunto la felicità grazie alla persona che sarebbe stata al suo fianco per tutta la vita, amandosi a vicenda.


 


Perfetto, sono passati solo MESI dall'ultimo aggiornamento ma direi che sono ancora in tempo per la Elfever week, no?
Non commentiamo.
La verità è che mi aveva stancata questa fiction ma dopo mesi ho deciso che meritavate un finale così mi sono sforzata per riuscire a creare un capitolo, anche se per farne uno decente ho dovuto unire tutti gli ultimi giorni ._.

Scusatemi <3
A mai più
§Cocol
   
 
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