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Autore: La Matta    29/11/2008    4 recensioni
Prendete Andael, il giovane apprendista di Saruman, imbranato come pochi, pessimista ed ironico, abbastanza intelligente, e mettetelo a capo delle forze del Signore Oscuro. Poi prendete Konstantin, un'anonima moretta con tanta voglia di ridere e che vi riserva parecchie sorprese, e mettetela assieme ai “buoni” della situazione. Vi ritroverete fra le mani un comandante senza il minimo senso tattico, capace solo di combinare casini su casini, e di farci sopra battute idiote, ed una ragazza, innamorata cotta ma restia ad ammetterlo ed una buona dose di idiozia. Mescolate tutto questo alla storia originale ed otterrete una modifica divertente e spumeggiante, dal dubbio valore morale ed educativo. Ma che state aspettando? Leggete e commentate!!
Genere: Romantico, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Boromir, Faramir, Nazgul, Nuovo personaggio, Sauron
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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andael 12

CAPITOLO TREDICESIMO

POSTI E… PERSONE

 

Il padre Mago di Ikar (che preferisce rimanere anonimo per le vigenti leggi sulla privacy), tale Josper il Variegato (dopotutto la privacy non esiste, sulla Terra di Mezzo), aveva avuto la splendida idea di abbandonare sua figlia per strada.

Beh, non proprio per strada. Credete che uno che rende sua figlia una Mezz’aquila possa abbandonarla in qualche luogo civile, tipo in mezzo ad una strada? Assolutamente no.

L’aveva mollata su un tetto, proprio in cima ad un canale per fumo, o sopraddetto camino, fra una foglia secca e l’altra, con una lettera legata alla mano-zampa (nei primi anni la ragazza non aveva una grande padronanza dei due aspetti… il risultato era una sottospecie di ibrido con il corpo da aquila e la testa da Elfa… una cosa quantomai inquietante).

Lettera che, pressappoco, citava così

“Ave, chiunque tu sia!

Se hai trovato questa bambina… beh, sono solo affari tuoi.

Tienitela. Oppure mettila in forno per la Cena dei Ringraziamento al Sommo Iluvatar.

Reputo sia carina, per essere una specie di uccello con dei problemi…

Beh… adesso devo andare. C’è una pupa a Minas Tirith che mi arrapa da paura!

P.S. Vi sarei davvero molto grati se, nel caso la ragazza divenisse una creatura vendicativa, le insegnaste che uccidere i Maghi è reato. Grazie per aver salvaguardato la mia salute…

Josper, il Venerabile Variegato”

La lettera era stata trovata e letta da… beh, solamente trovata, dalla piccola Arwen, che all’epoca ancora non sapeva leggere.

La bambina era schizzata dal padre, piagnucolando qualcosa come

“Quelle piume mi hanno morsa!” e poi “Papà, papà, non è giusto!!”

La soluzione (piuttosto scontata ormai) era stata semplicemente geniale: dare in affidamento la piccola a Lord Elrond (Veramente per arrivare alla banale conclusione c’erano voluti cinque giorni di pesanti dibattiti e di dispute interminabili, che avevano avuto termine con un’estrazione di bastoncini. Chi beccava il bastoncino più corto si teneva la bambina… il bastoncino di Elrond era delle dimensioni di un ago. Abbastanza eloquente)

Così la Mezz’Aquila con le penne viola e nere era stata cresciuta in quello che si stava pericolosamente avvicinando a diventare una casa-famiglia per bambini perduti, ovvero la “lieta” Imladris, che tanto lieta non era, dato che la piccola Aquila si svegliava di notte e strillava come una dannata.

Quindi il “papà” nominato nell’ultimo capitolo… altri non era che Lord Elrond, sinceramente felice di rivedere quel demonio della figlia adottiva.

 

Vanamir di Gondor si stava sbronzando.

Era una delle cose che gli riusciva meglio. Sbronzarsi, e tormentare i cugini.

Anche entrambe le cose contemporaneamente. Era proprio un campione, in quella specialità.

In tutto il resto… un po’ di meno.

Se la cavava piuttosto bene con le vanterie, gli scherzetti idioti, le battutacce fuori luogo ed il divorare qualsiasi tipo di cibo.

Si stava sbronzando, quindi, poco lontano da Gran Burrone, nell’unica locanda sulla strada per la città elfica e, incredibile a dirsi, lo stava facendo assieme ad un Nano

- Per le Porte di Moria!- esclamò il Nano, tracannando l’ennesimo bicchiere di birra – non pensavo che voi di sopra poteste essere tanto… simpatici! Altrochè gli Elfi… hanno le orecchie a punta e la puzza sotto al naso! Sono proprio noiosi, e tutti lì a leccarsi le ferite e a guaire!-

- Quelli sono i cani, Dimli!- rise Vanamir, arrancando nella propria memoria alla ricerca del nome esatto del Nano

- Non mi chiamo Dimli!- protestò quello, asciugandosi la birra che colava sulla barba – mi chiamo… Fimbli!- peccato che anche lui fosse decisamente sbronzo, e quindi non azzeccasse il proprio nome -… ehm… Lilmi!-

Vanamir scoppiò a ridere, come spesso, quando l’illuminazione lo raggiunse

- Tu ti chiami Gimli!- 

 

Glorfindel stava per impazzire.

Aragorn si era messo di nuovo a limonare con Arwen (doveva essere una congiura, che diavolo, era il suo pensiero fisso o cosa?!), Legolas, il suo illustre collega elfico, Principe nientemeno che di Bosco Atro, stava avendo una dialogo interessante con una strana compagnia di piccoli Hobbit dai piedi pelos…

- SIGNOR GLORFINDEL!!- esclamò all’improvviso uno degli Hobbit, lanciandosi in direzione di Glorfindel – GRAZIE PER AVER SALVATO IL SIGNOR FRODO!!-

- Oh no!!- L’Elfo imprecò sottovoce. Sam aveva tentato di baciarlo, dopo che Frodo si era ripreso. Per ringraziarlo. O per punirlo. Non che Glorfindel avesse capito quale fra le due, ma non gli interessava.

Era molto più in ansia per il piccolo Hobbit peloso che gli si stava arrampicando su per le gambe, nel tentativo di baciarlo.

- No… ehm… ho fatto solo il mio dover… ehi, che schifo, tieni giù le mani, pervertito di un Hobbit!!-

 

Intanto il dialogo fra Elrond ed Ikar proseguiva nella più totale comprensione reciproca

- Sono felice di rivederti, dopo tanti anni, figliola.-

-… ehm…-

- Sono passati anni da quando lasciasti Imladris.-

-… eh… sì.-

- Spero che tu abbia trovato ciò che andavi cercando.-

-… diciamo di sì.-

- Sono lieto che tu ti sia unita a noi, nell’ora in cui combattiamo Mordor.-

- Sì, proprio a questo proposito…-

Fu allora che Andael, conquistando un’occhiataccia dell’Aquila, scoppiò a ridere

- Ikar… l’hai sentito?... ha detto…! Ah! …- ansimò, cercando di parlare fra una sghignazzata e l’altra -… noi… combattere Mordor… qui… felici… Teletubbies!-

Com’era prevedibile, la demenza tipica di Andael era degenerata, causando uno di quelli che Saruman definiva “Lapsus Tele-andaeliani”, ovvero lapsus nei quali Andael chiamava in causa sé stesso assieme ai Teletubbies.

Saruman aveva una sua personale teoria sull’origine dei lapsus di Andael, teoria che comprendeva, letteralmente cito “quella strana brodaglia che ha prodotto durante le mie lezioni” e “il vischio nero, causa di lesioni cerebrali permanenti”.

-… mia cara?- fece Elrond, squadrando Andael con aria critica – tu conosci questo… giovane?-

- E’ uno schizofrenico del quale mi prendo cura per beneficenza.- mentì Ikar, dimenticandosi un minuto troppo tardi che la sua ironia crudele era decisamente fuori luogo

- Prego?- la interrogò infatti il signore di Imladris.

La Mezz’Aquila fece due più due alla velocità della luce (che, per chi non lo sappia, fa sempre quattro!) e si trovò nella spiacevole condizione di dover inventare in fretta una balla convincente, prima che lei e Andael venissero gentilmente messi alla porta o gettati nelle segrete. Più probabilmente nelle segrete.

Un’idea sorse spontanea alla sua mente lievemente masochista.

Ikar l’allontanò con un cenno della mano, ma l’ipotesi continuava ad affacciarsi… e riaffacciarsi…

- Lui si chiama… SenzaNome – sputò alla fine – è il mio fidanzato.-

Silenzio di tomba

- TELETUBBIES???!!!- esclamò Andael, spiazzato

- Tele coosa?- chiese Elrond, doppiamente spiazzato

- Uccidetemi, per favore!- supplicò Ikar, ormai sull’orlo dell’isteria.

 

FINE CAPITOLO TREDICESIMO

 

I Ringraziamenti

ai soliti SANTI!!

 

Illidan: potrei informarmi... magari il Sommo Variegato è il fratello gemello di Radagast! Certo che, poveri Istari, li sto proprio torturando in questa fic... fra Saruman con l’apprendista che si ritrova e Josper che va a folleggiare a Gondor... penso che chiarirò cosa sia successo a Boromir nel prossimo capitolo... non preoccuparti! E’ che cerco di non perdere le fila del racconto e certi pezzi li do per scontati, anche se non lo sono! Grazie per avermelo fatto notare! Prosegui così!! Una testata da parte di Andael (che voleva salutarti ma –chissà come – è caduto oltre lo schermo e ha sbattuto contro il video – mi romperà il computer, se va avanti così...-) Ancora grazie e un grande bacio!

Ayay: occupati del taoismo, studentessa malfidata!! Tuttavia, sono lusingata che la mia storia abbia spezzato la noia della mattina scolastica... è l’uso migliore che possa avere! Come già specificato, i genitori sono decisamente inquietanti, ma qui si esagera! Un bacio da tutti (specie da me!!)

Cavolovai: “poveri piccoli NOI”, a questo punto. Spero che i Valar non leggano questa fic, dato che è un’agghiacciante testimonianza sul degrado al quale sono soggetti i personaggi e i cosiddetti “EROI”!!. Che poi Andael non sia proprio l’Eroe per antonomasia... beh, facciamocene una ragione. Hai ragione, i vecchietti non li fanno più come un tempo. E’ un periodo che ho la fissa dei vecchietti... in molte delle mie storie comiche metto una coppia di vecchietti... mi rassicurano e fanno sempre la loro porca figura. Tranquilla, tu e la pronuncia aulica siete sempre benvenute, qui!!

 

ANCORA UN BACIONE A TUTTI!

  
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