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Autore: _Yozora_    03/02/2015    1 recensioni
Prima di Koizumi aveva vissuto la sua vita senza problemi, facendo quello che amava fare, dicendo quello che voleva dire.
Poi l'aveva incontrata e la sua vita si era colorata vivacemente.
Senza neanche rendersene conto erano diventati uno il prolungamento dell'altro.
Si capivano al volo, molte volte senza neanche bisogno di parlare, e si aiutavano a vicenda.
Lei era sempre stata lì quando lui ne aveva avuto bisogno, a confortarlo e risollevarlo dal baratro in cui alcune volte cadeva, senza mai chiedere niente in cambio.
Senza che neanche se ne accorgesse, quella ragazza era diventata una costante della sua vita, tanto da non riuscire più ad immaginarsi senza.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Atsushi Otani, Heikichi Nakao, Nobuko Ishihara, Risa Koizumi, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era Otani.

Era sempre stato Otani.

Fin da quando l'aveva raggiunta correndo la sera di Natale per andare con lei al concerto, rischiando di perdere così la possibilità di tornare con la sua ex.

Ma forse già da prima.

Non se ne era accorta.

Le era sempre sembrato talmente assurdo che l'idea di potersi innamorare proprio di lui non l' aveva mai neanche sfiorata.

In fondo loro erano Risa e Otani, il duo comico, gli “ All Hanshin Kyojin “.

Era difficile pensarli come qualcosa di diverso, figurarsi una coppia.

Se si fermava a pensarci, per Risa, Otani era qualcuno a cui non avrebbe mai potuto rinunciare, qualcuno di cui la mancanza sarebbe stata insopportabile.

Era il suo miglior amico, nonostante i battibecchi, ogni volta che aveva veramente avuto bisogno di lui, anche quando lei stessa non sapeva di averne, era sempre stato lì, accanto a lei.

Nella sua memoria, in ogni momento migliore della sua vita, lui c'era ed anche in gran parte di quelli peggiori.

Lui era lì, sempre pronto a tendergli una mano per aiutarla a rialzarsi.

Non voleva neanche immaginare a quanto buia e oscura sarebbe stata la sua vita se per qualche motivo si fossero allontanati.

Per questo aveva esitato,all'inizio.

Per questo, adesso, chiusa nel buio della sua stanza, seduta su un letto che quella notte non avrebbe visto altro che le sue lacrime, si stringeva con le braccia le ginocchia al petto.

Ormai il danno era fatto.

Si era fatta sfuggire le parole che non avrebbe mai dovuto dire, presa da un attacco di sincerità e coraggio dovuto da un'atmosfera che lei aveva mal interpretato.

La cosa sarebbe però potuta finire lì, era stata ancora in tempo a rimangiarsi tutto quello che aveva detto.

Fino a quel giorno.

Si erano divertiti così tanto durante quella gita, erano settimane che non si divertivano in quel modo insieme, ma poi era successo.

Lui le aveva dato la risposta che lei aspettava da giorni e che in quel momento avrebbe preferito non sentire.

Aveva cercato di reagire con disinvoltura, come se la cosa non la toccasse.

Non c'era riuscita.

Lo sapeva bene.

Così, durante il viaggio di ritorno e nei giorni a seguire, tra loro non c'era stato altro che un pesante ed opprimente silenzio.

 

 

 

Koizumi.

 

Il rumore di una palla che rimbalza sul pavimento ed il fischio che annunciava che, anche per quel giorno, l'allenamento era concluso lo risvegliarono dai suoi pensieri.

Si voltò automaticamente verso la porta della palestra, ma, come da qualche giorno a quella parte, chi si aspettava di vedere non era lì.

Sospirò ed abbassò lo sguardo.

Le cose tra loro erano precipitate così velocemente che lui non aveva avuto neanche il tempo di reagire.

Come erano arrivati a quello?

A malapena si salutavano quando si incontravano in classe e poi si chiudevano nel loro silenzio, a sedere ai propri posti.

Uno accanto all'altra.

Ormai tutta la classe aveva notato che qualcosa non andava.

Erano strani.

Non si punzecchiavano più, né parlavano all'unisono provocando le risate dei loro compagni, né si entusiasmavano per delle sciocchezze o si scambiavano sguardi complici.

Adesso tutto ciò che regnava tra loro era il totale e completo silenzio.

Ad Otani ogni volta sembrava di annegare nell'abisso.

Non se lo sarebbe mai immaginato.

Prima di Koizumi aveva vissuto la sua vita senza problemi, facendo quello che amava fare, dicendo quello che voleva dire.

Poi l'aveva incontrata e la sua vita si era colorata vivacemente.

Senza neanche rendersene conto erano diventati uno il prolungamento dell'altro.

Si capivano al volo, molte volte senza neanche bisogno di parlare, e si aiutavano a vicenda.

Lei era sempre stata lì quando lui ne aveva avuto bisogno, a confortarlo e risollevarlo dal baratro in cui alcune volte cadeva, senza mai chiedere niente in cambio.

Senza che neanche se ne accorgesse, quella ragazza era diventata una costante della sua vita, tanto da non riuscire più ad immaginarsi senza.

E adesso che si stavano allontanando lui si sentiva perso.

In realtà, non ricordava neanche come era stata la sua vita prima di Koizumi, come se non avesse realmente vissuto fino al momento in cui l'aveva incontrata la prima volta.

La sua vita, senza di lei, era in bianco e nero.

Tutti i colori con cui Koizumi l'aveva riempita erano sbiaditi fino a scomparire.

 
 
 
  
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