CAPITOLO SETTE: QUATTRO
TRASLOCATORI, UNO STRANGOLAMENTO E TROPPE TELEFONATE POSSONO ROVINARE LA
GIORNATA
Nel frattempo Weskor finalmente ha trovato un nuovo
covo segreto, ma il suo nuovo problema è il trasloco. Visto che non può
lasciare Ida da sola in missione senza contattarla per assicurarsi che stia
eseguendo i suoi ordini, ha chiamato un’agenzia di traslochi per impacchettare
tutti i computer, i virus e il materiale top secret. Solo dopo si è accorto del
tremendo errore commesso. Infatti, nonostante avesse specificato di venire a
nottefonda per evitare di farsi notare, i traslocatori, quattro grassi e grossi
beoni, sono arrivati a mezzogiorno in punto.
Traslocatore 1 (bussando alla
porta di casa di Miss Tattler):- Ehi, venite ad aprire!-
Miss Tattler (aprendo la
porta):- Ma chi siete giovanotti?-
Traslocatore 2:- Siamo venuti
per il trasloco, signora.-
Miss Tattler:- Signorina
prego. Dovete aver sbagliato casa, io non intendo affatto traslocare!-
Traslocatore 3:- Come no?
L’indirizzo è questo...- (Weskor arriva di corsa alle spalle di Miss Tattler
salendo dalla cantina.)
Weskor (infuriato):- Brutti
imbecilli, vi avevo detto di entrare dalla porta sul retro!-
Traslocatore 4:- E vabbeh,
che differenza fa? Non si scaldi per un nonnulla!-
Weskor:- Che differenza fa???
Grrr!!! E poi vi avevo espressamente chiesto di venire a mezzanotte in punto!!!
Lo sapete che ore sono???-
Traslocatore 1 (guardando
l’orologio):- Mezzogiorno, è ora di pranzo!- (I quattro vanno al loro
furgoncino, prendono i sacchetti del pranzo e cominciano a mangiare sotto lo
sguardo imbestialito di Weskor.)
Weskor (fremendo dalla
rabbia):- Ma... Siete in ritardo di dodici ore e vi mettete anche a
mangiare???-
Traslocatore 2:- Senta, a
mezzogiorno c’è la pausa pranzo, riprenderemo a lavorare alle tre e mezza, dopo
il pisolino.-
Weskor:- Alle tre e mezza???
Ma io vi ammazzo!!! Vi squarto, vi maciullo, vi distruggo, vi anniento, vi
incenerisco!!!-
Miss Tattler (mettendo una
mano sulla spalla di Weskor):- Su su, si calmi, giovanotto! Non è da lei
arrabbiarsi così. Perchè non ci racconta una bella barzelletta invece?-
Weskor:- NOOOOOOOO!!!! (Corre
in cantina urlando, si chiude dentro e si appoggia di schiena alla porta
blindata.) Se non la finiscono con questa storia delle barzellette io
impazzisco! Sono sull’orlo di una crisi di nervi! (Respira profondamente e si
calma.) Vabbeh, ora devo chiamare Ida. Speriamo che almeno questo mi faccia
stare un po’ meglio.- (Prova a contattarla tramite computer, ma ovviamente ha
il telefono occupato. Weskor sbatte la testa contro la scrivania per la
frustrazione.)
Intanto Ida si trova al secondo piano di una casa poco
distante dal villaggio. Sta parlando allegramente al cellulare.
Ida:- Ha, ha, ha!!! Fa troppo
ridere! Il tuo capo ti ha ordinato di spiare come sospetta spia del KGB uno che
ci mette mezz’ora a formulare una frase di senso compiuto?? E il suo massimo
esercizio è andare in bicicletta per i colli romagnoli! Stefy, il tuo capo è un
vero idiota! Beh sì, anche il mio... Sempre fissato con virus e rischi
biologici! Forse è per questo che non si è mai trovato una ragazza. Ha, ha!
Allora ci sentiamo dopo, non vorrei che quel rompiballe avesse bisogno di
chiamarmi. Ciao!- (Appena mette giù, il telefono squilla di nuovo e lei
risponde.)
Weskor (comparendo nello
schermo video):- Ida! Sono tre ore e mezza che cerco di chiamarti! È una cosa
incredibile!!!-
Ida:- Già, in effetti mi devi
fare la ricarica, ho quasi finito i soldi!- (Weskor si alza in piedi e sfoga la
sua rabbia prendendo a pugni il muro. Poi si risiede calmo.)
Weskor:- Ascoltami Ida:
abbiamo avuto notizie dal nostro informatore all’interno dell’associazione,
Gigi Mattino.-
Ida:- Chi?-
Weskor (contrariato):- Non
hai letto i file che ti ho mandato?-
Ida:- Uffa! Sì, li ho
leggiucchiati, ma erano noiosi!-
Weskor (sospirando, tra sè):-
Ok, sono calmo. Devo restare calmo. (A Ida.) Gigi è il fiorentino che si è
messo in contatto con noi. A causa del suo dialetto perfino il traduttore
universale del computer ha avuto difficoltà a decifrare cosa avesse scritto
nella mail, ma poi ho capito che lui è un ricercatore che lavora per i
Bergamasch. In realtà però è un doppiogiochista: sta spiando le ricerche sulla
Verzas per rubarne un campione. Ma i Bergamasch l’hanno scoperto e lo tengono
prigioniero in una baracca a nord-est del villaggio. Devi trovarlo e farti
consegnare il campione.-
Ida:- Ho capito.-
Weskor:- E non perdere tempo
a telefonare alle tue amiche! Prima porta a termine la missione!-
Ida:- Va bene, va bene! Che
noioso che sei! Insomma, non puoi vivere solo per il tuo lavoro! Esci ogni
tanto, fatti una vita vera!- (Mette giù.)
Weskor (alzandosi per la
rabbia):- Ma come ti permetti??? Per tua informazione io ho una grande vita
sociale, ed è vero quant’è vero che casco sempre in piedi! (Fa per sedersi, ma
cade a terra perchè non c’è più la sedia.) Ahio! Che diavolo...?-
Traslocatore 1 (tenendo
sollevata la sedia fra le braccia):- Abbiamo cominciato a lavorare, non è
contento?-
Weskor (ancora a terra):- Da
morire... Buhuhu!!!- (Piange sconsolato.)
Miss Tattler (entrando):- Su,
non si disperi, giovanotto! Anche lei mi mancherà! Ma non si preoccupi: la
verrò a trovare ogni tanto!- (Weskor piange ancora più forte.)
Mentre Weskor si dispera sul pavimento dello
scantinato della signora Tattler, Ida nella casa incontra il mercante.
Mercante:- Benvenuta,
straniera! Ho dell’ottima merce da vendere! He, he, he!- (Fa il gesto di aprire
il mantello, ma Ida gli punta la pistola in fronte.)
Ida:- Brutto maniaco
esibizionista, non ci provare neanche!-
Mercante (incurante del
pericolo):- Non hai abbastanza soldi, straniera! He, he, he!-
Ida (abbassando la pistola):-
O sei cretino o sei totalmente fatto! Hum... Ce l’hai un fucile di precisione?-
Mercante (estraendolo da
sotto il mantello):- Questo è tutto, straniera?-
Ida:- Sì, dammelo!- (Allunga
la mano per prenderlo, ma il mercante lo allontana dalla sua presa.)
Mercante:- He, he, he! Non
hai abbastanza soldi, straniera! He, he, he! Però... (La osserva con sguardo
lascivo.) He, he, he! Però tu puoi pagarmi anche in un altro modo... He, he,
he!- (Ida gli tira un pugno tremendo nell’occhio destro. Il mercante cade a
terra privo di sensi.)
Ida (prendendo il fucile di
precisione):- E ringrazia che ti è andata ancora bene! La prossima volta non te
la caverai solo con un occhio nero! Drogato maniaco!-
Scende le scale ed esce dalla casa. Torna verso il
villaggio e lo supera, lasciando dietro di sè una scia di bergamados stecchiti.
Poi arriva in un altro piccolo villaggio, entra in una casa cercando tracce di
Gigi. Ma tutto ciò che trova è solo un calendario di donne con il viso coperto
di bende che imbracciano delle motoseghe.
Ida (osservandolo):- Qui
hanno gusti perversi, non c’è che dire... (Si avvicina a una finestra e vede
due bergamados che portano in spalla due uomini: uno è Leon. Ida è
felicissima.) Ah, bene! L’hanno catturato, quel porco! E ora morirà! Ha, ha,
ha!!! Mi spiace solo di non poter assistere di persona alla tortura e alla
morte, ma fa niente! (Guarda anche l’altro uomo.) Hum, forse quello è Gigi
Mattino... No, lui non deve morire, sennò Weskor non mi fa la ricarica. Adesso
li seguo e salvo solo lui. E magari riuscirò anche ad uccidere quel maiale di
Leon con le mie mani... (Squilla il telefonino. Ida risponde.) Meg, ma ciao! Sì,
a me va tutto bene, anzi! Ti ricordi di Leon? Te ne ho parlato un po’ di tempo
fa... Esatto, il maniaco di Racchion City! È qui. Sì, anche a me sembrava
increbile, ma adesso lo ammazzo! No, non sono esagerata! Insomma, io gli avevo
fatto capire di non provarci, ma lui continuava a rompere! Gli avevo pure detto
di avere un fidanzato per levarmelo dalle palle, ma niente! Lo avrei ucciso già
molto tempo fa, subito dopo che mi aveva palpato il sedere, se non fosse stato
per quegli stupidi zombi che si sono messi di mezzo... Davvero? Anne non ha
ucciso Jack perchè lui ha fatto perdere le sue tracce? Secondo me, c’è un
informatore che gli ha raccontato tutto... Non sono fissata con gli
informatori, uffa! Va beh, il mendicante cieco che c’entra?... Non l’ho mica riempito
di legnate... Sì, come ho fatto con quello a Tokyo! Ma tiri sempre fuori quella
vecchia storia? Non l’ho neanche ucciso, l’ho solo preso a colpi di spranga e
poi l’ho scaranventato nelle acque del porto. Insomma, saranno fatti miei! E
poi era uno che aveva perso tutti i soldi in borsa, si sarebbe suicidato
comunque... Senti, adesso devo andare. Ammazzo Leon e poi ti richiamo! Ciao
ciao! (Guarda di nuovo fuori dalla finestra e non c’è più nessuno.) Dannazione!
Forse Weskor ha ragione a dire che perdo troppo tempo a chiaccherare...-
Esce dalla casa di corsa e torna verso il villaggio.
Cerca di passare in fretta evitando i bergamados, ma a un certo punto cinque si
mettono davanti a un’uscita del villaggio impedendole di passare.
Uomo col cappello:- Cupala!
Cinese di merda!-
Ida:- No, sono di fretta,
razza di cafoni! (Butta una granata e li fa saltare tutti. Poi si avvicina
all’uomo col cappello e nota che ha una giacca diversa dagli altri.) Che giacca
schifosa! Certo che hai un pessimo gusto anche nel vestire... Ma... (La faccia
di Ida si illumina in un sorriso.) Questa è la giacca di Leon! Oh, bravi!
L’avete ammazzato! Potremmo anche andare d’accordo, se non foste così
cafoni...-
Riprende a correre cercando tracce di Gigi e arriva di
nuovo alla casa a due piani dov’era prima. Si avvicina alla porta ma sente che
c’è qualcuno dentro che parla.
Uomo con la faccia da
cretino:- Natalino non ‘l è turnàt! Lü ‘l gh’arà dificultà co’ terùgn?- [trad:
Natalino non è tornato! Avrà avuto difficoltà coi terroni?]
Uomo con il pancione:- Lü ‘l è ‘n
barlafüss! Fürtöna ca gh’è
Ambroeus!- [trad: Lui è un imbranato! Per fortuna c’è Ambrogio!]
Uomo con la faccia da
cretino:- Ha, ha! Ambroeus struserà ‘l forèst terùn! Ha, ha!- [trad: Ha, ha!
Ambrogio strozzerà lo straniero terrone! Ha, ha!]
Ida, sentite queste parole, usa la pistola a rampino e
vola sul tetto, per poter controllare meglio la situazione. Contemporaneamente
Leon entra in una stanza al secondo piano. Cammina piano per non farsi sentire,
ma all’improvviso da una porta compare el Bocia da l’oĉ de vetr e lo
afferra alla gola sollevandolo da terra. Poi lo scaraventa sul pavimento,
proprio un attimo prima di strozzarlo. Leon tossisce e rantola a terra.
Bocia:- Tu porti il nostro
stesso sangue a quanto pare.-
Leon (massaggiandosi la
gola):- Non so... Koff!... Io sono di gruppo A... E tu?-
Bocia:- Cito, terùn! Stai
bene attento a non diventare sgradevole ai miei... ehm, al mio occhio o ta
spacherèm ‘l cü!!!-
(Il Bocia rientra nella porta e scompare.)
Leon:- Koff! Questa l’ho capita...- (Leon impugna
di nuovo la pistola e entra nella porta. Appena mette la testa dentro, il Bocia
gli tira uno dei suoi pugnoni alla bocca, facendogli volare via due molari.
Leon cade a terra e spara un colpo a caso con la pistola, centrando in piena
fronte il ritratto di un uomo vecchio col cappuccio e un grande ciondolo dorato
a forma di S sul petto.)
Bocia:- NOOOOO!!! Il ritratto del capo!! Mi era
costato un occhio!!!- (Schiaccia Leon sotto il peso del suo stivale e lo guarda
con occhi... cioè con l’occhio infuocato. Intanto Ida si è calata dal tetto con
la pistola a rampino per guardare che succede. Appena vede Leon a terra impugna
felicissima la pistola e spara due colpi diretti uno al petto e l’altro tre
spanne sotto il mento. Ma in quel momento il Bocia si mette davanti e si prende
entrambi i proiettili nel deretano.)
Ida (infuriata):- Non è possibile! Non solo non
sapete neanche ammazzarlo da soli, ma lo salvate anche??? (Il Bocia si volta e
comincia a correre verso la finestra.) Oh-ho! Meglio andarsene!- (Preme il
grilletto e si tira su con la pistola a rampino, mentre il Bocia sfonda la
finestra e cade con tonfo tremendo. Leon si rialza dal pavimento. Gli squilla
la ricetrasmittente e risponde.)
Ingrid:- Leon, ho delle importanti informazioni per
te!-
Leon:- Che giorno sei libera?-
Ingrid (ignorandolo):- Sembra che questa
associazione, I Bergamasch, sia anche un gruppo religioso. Tra i suoi riti pare
ci siano offerte rituali di taleggio, bagni nella polenta bollente e sacrifici
umani, specialmente di stranieri senza il permesso di soggiorno.-
Leon:- Ah, che bella notizia! Lo sai che il
capoccia del villaggio ha cercato di strozzarmi?-
Ingrid (tra sè):- Perchè non c’è riuscito?!-
Leon:- Cosa?-
Ingrid:- Niente.-
Leon:- Poi ha detto qualcosa riguardo al fatto che
avevamo lo stesso sangue.-
Ingrid:- Davvero?-
Leon:- Già, io gli ho risposto che sono di gruppo
A, ma non mi ha ascoltato, come se stessi dicendo un’idiozia.-
Ingrid (sarcastica):- Chissà perchè...-
Intanto,
fuori dalla casa Ida corre impugnando la pistola, ma i bergamados la
circondano.
Uomo con il forcone:- Ciapimela!-
Uomo con la roncola:- Masèmela!-
Donna con il coltellone da macellaio:- Moër, roia!-
Ida (muovendo la pistola nelle mani):- Avanti,
brutti cafoni! Fatevi sotto! Vi farò pentire di non aver ucciso quel porco di
Leon! (Una siringa le si conficca nel collo.) Oh, cavolo...- (Cade a terra
svenuta. Il Bocia le si avvicina.)
Bocia:- Ti farò pentire d’avermi bucato i
pantaloni, troia d’una cinese! Purtila al sacrifese!- (Due bergamados la
sollevano e la portano via.)
I dialetti questi
sconosciuti...
Allora, visto che alcuni
sembrano non aver capito bene, ci tengo a precisare che Gigi Mattino (nome
parodiato di Luis Sera) parla toscano, dialetto fiorentino-pratese. I bergamados
invece parlano dialetto bergamasco.
Comunque, dato che ci sono
state lamentele riguardo la scarsa comprensibilità dei dialetti, ora spiegherò
quello che serve. Per capire meglio i dialoghi con Gigi dovete sapere che il
dialetto toscano tende ad aspirare le c. Quindi dove c’è un’acca o un apostrofo
in realtà dovrebbe esserci una c (così, ad esempio ‘hiesa vuol dire chiesa).
Riguardo i vari insulti che Gigi rivolge amichevolmente a Leon (i toscani son
fatti così) e meno amichevolmente ai bergamados:
-bischero=stupido, cretino;
-zozzo=sporco;
-pallino=non ha un vero
significato, serve più che altro a richiamare l’attenzione di uno che ha un po’
rotto;
-tattameòdi=stupidotto;
-manfano=maleducato;
-strullo=grullo=sciocco;
-buhaiolo=bastardo.
“Maremma”, “maiala” e “maremma
maiala” sono invece esclamazioni tipiche dialettali.
Per quanto riguarda invece il
dialetto bergamasco, come avete visto, ho messo la traduzione nei punti più
difficili. Comunque metto le parole magari meno chiare (anche dei capitoli
precedenti) con la loro traduzione qua sotto:
-s’cèta=ragazza;
-crinciu=cribbio;
-barlafüss=persona inutile, stupido,
imbranato;
-moër=muori;
-ciapimel/la=prendiamolo/a;
-sciopa=muori;
-biggül=cretino, idiota;
-sa=cosa;
-varda=guarda;
-mè urèse ta masà=ti voglio
ammazzare;
-cupala=ammazzala;
-masamelo/a=ammazziamolo/a;
-roia=aggiungete una t
davanti...
In ogni caso, se avete ancora
domande, fatemele pure via mail.
Ringraziamenti:
@Suikotsu: E qui come ti è
sembrato il capoccia?
@nueblackcrowfriend: Hai
visto che li ho messi? Spero che le spiegazioni sui dialetti ti abbiano
chiarito per bene le idee (e permesso di afferrare quante volte Leon sia stato
insultato senza che se ne accorgesse!)
@BaschVR: Guarda, ho dovuto
aggiornare perchè, se all’inizio ridevo della tua minaccia, ora ci credo, dato
che ieri ha nevicato tutto il giorno con un vento terribile e oggi ha piovuto a
dirotto cosicchè le strade erano tutte un pantano e un acquitrinio. Visto che
non ci tengo a subire altre punizioni da parte dei restanti elementi, mi sono
affrettato a finire il capitolo! Spero ti sia piaciuto (e che ritirerai la
maledizione!). Consiglio anche a te di guardare sopra per delucidazione
linguistico-lessicali (parole rubate al prof di latino, che prima o poi dovrò
restituire).
@utada_hikaru: Hai visto che
c’era anche qua il tuo adorato mercante?
@Sengir: Non prenderle!!!
Vogliono controllarci!! È una cospirazione!!! No, non portatemi via!! AAAAHH!!!
@AnimaDannata: Hai
indovinato! Io lo tratterò benissimo, ma credo che saranno altri a trattarlo un
po’ peggio (specialmente una certa donna in rosso...)