Mi chiamo Renesme, ho 16 anni e sono diversa dalle altre ragazze:
sono un ibrido, metà vampiro e metà umano ed ho preso queste mie caratteristiche dai miei genitori. Mia madre è umana e mio padre è un vampiro.
Sono stati loro a decidere che per me era arrivata l’ora di frequentare la scuola .
Il mio primo anno l’ho passato ad una scuola di Seattle, mentre quest’anno lo passerò alla Forks High School, a causa di un ennesimo trasferimento.
A Forks vivo da sola, in un piccolo appartamento,e questa mattina ci sarà il mio primo giorno di scuola.
Mi preparo indossando le mie adorate converse, un paio di jeans e una felpa.
Rimango i miei riccioli rossi , sciolti e ribelli come piacciono a me. Prendo la mia Porsce nera e mi dirigo a tutta velocità verso la scuola, ero in ritardo.
Arrivo nel parcheggio e corro in segreteria, lì mi danno un modulo da far firmare ai professori , l’orario e una cartina con tutte le aule.
Alla prima ora ho biologia, mi incammino goffamente verso l’aula con i libri della materia tra le mani, quando mi cadono tutti a terra, sento risate di due ragazzi.
Raccolgo i libri e guardo in faccia ai due tipi spiritosi: sono due bei ragazzi, si tengono per mano
–Ciao, serve una mano?- Chiede gentile il ragazzo
- Noi siamo Edward e Bella, tu dovresti essere la nuova arrivata…- mi porgono la mano entrambi e io le stringo una alla volta
– Piacere io sono Renesme, ma preferisco Nessie… cosa avete alla prima ora?-
-Biologia!- rispondono all’unisono.
Gli sorrido e dico
– Oh che fortuna! Anche io ho biologia… entriamo insieme? Già il fatto di essere la nuova arrivata…- non mi fanno finire la frase che Bella scoppia in una risata fragorosa
–Scusa… ma fino a poco fa ero io quella sulla bocca di tutti, e ora grazie a te passo inosservata!-
-Oh grazie della bella notizia, guardate la mia faccia non si vede come sono felice di essere sulla bocca di tutti?- dico ironica
Li guardo triste, poi abbasso la testa e inizio a camminare mi vengono dietro, poi Edward dice:
- Se sei sulla bocca di tutti vuol dire che sei come bava?- ride
- In che senso?- chiedo curiosa
- Non ti accorgi di niente eh? Non ti accorgi che tutti i ragazzi già ti sbavano dietro?- rido per come me lo ha detto
- è il fascino del predatore!- gli faccio l’occhiolino e entro in classe ridacchiando.
Faccio firmare il modulo al professore che mi fa accomodate vicino ai miei due nuovi amici dicendo che non ci sono altri banchi a disposizione, loro per tutta l’ora non fanno altro che guardarsi e guardarmi con strani sguardi interrogativi, ero sicura che se li avessi aspettati alla fine dell’ora mi avrebbero fatto un terzo grado, così al suono della campanella fuggii abbozzando solo un
– Ciao ci vediamo a pranzo!-
La mattinata passò in fretta e arrivò presto l’ora di pranzo.
Mi avvicinai alla cassa per pagare la pizza e la coca cola quando un mano con una banconota uscì dal nulla, pagò per me, mi prese per il braccio e mi trascinò ad un tavolo con sei ragazzi seduti tra cui Bella e Edward
Mi blocco, guardo la persona che mi ha trascinato lì, è una ragazza carinissima anche se ha l’aspetto di un mezzo folletto..
-Scusa tanto ma tu chi sei?-
Mi porge la mano –Io sono Alice, la sorella di Edward.-
Guardo Edward in cagnesco, mi avvicino al tavolo, poggio le mani sul bordo…e quasi urlo- Io lo so che tu mi hai fatta tirare qui da tua sorella perché io sono fuggita oggi, io non ti devo spiegazioni!- incrocio le braccia sul petto e rimango in piedi a fissarlo, sorride – Oh si che me ne devi , anzi ci devi delle spiegazioni… e poi non mi sembra molto carino fare una scenata il tuo primo giorno di scuola, qui la gente parla!- tutti scoppiano in fragorose risate mentre io mi siedo arrossendo leggermente…. Abbasso il tono della voce – Ok, vai domandate che volete sapere? Come faccio a saperlo? Semplice dal vostro odore!- mi fermo e mi rendo conto che mi guardano allibiti- Ma dai non ditemi che siete dei vampiri così incapaci da non sentire che il mio odore non è come quello degli umani normali?- silenzio completo… li guardo uno ad uno… non sanno cosa dire… allora io mi alzo e mentre cerco di andarmene sento un vocione che mi dice- Aspetta!! Siediti!- mi risiedo e bevo quel poco di coca cola che mi rimaneva aspettando altre domande, invece loro rimanevano sempre in completo silenzio allora parlo io – HEI Hei non chiedete troppo uno alla volta!- ridacchio tra me e me poi continuo – Allora mio padre è un vampiro e mia madre è un umana sono stata concepita da loro che ora mi hanno abbandonata in questa schifosa scuola, sono metà vampira e metà umana…- affermo con tono alquanto schifato – oh no ora basta.. se qualcuno di voi non parla , me ne vado!!- silenzio
–Ok ciao!!- dico infine scocciata
Mi alzo e mi incammino verso l’aula di inglese quando sento due braccia forti afferrarmi e sollevarmi da terra, mi sento circondata , poi mi portano nel parcheggio e mi fanno entrare nella loro macchina… inizio a parlare io – Devo andare ad inglese, mi lasciate andare??- No!- rispondono all’unisono –Ma sapete solo dire si e no, non sapete formulare frasi??- Ancora silenzio allora decido di presentarmi dato che non sapevo tutti i loro nomi, porgo la mano ad un ragazzo di stazza enorme che sta sul sedile anteriore rigirato verso dietro –Piacere io sono Renesme, per gli amici Nessie e tu?? –
-Sono Emmett piacere-
- E io sono Jasper!-
-Rosalie!-…. Si presentano uno ad uno ,poi…
- Ok ora ci conosciamo, posso andare alla mia ora di inglese?? – Finalmente qualcuno si decide a rispondermi… è Jasper
– Ti portiamo dal nostro padre adottivo si chiama Carlisle per farci dire se è vero quello che ci hai appena detto – mi rispose sorridendomi
– Ma sto dicendo la verità… oh scusate, se volete levo il mio scudo e vi faccio vedere che sono sincera! Ops…-ridacchio.
- dovevo ancora dirvelo… io ho due poteri ,uno è che ho uno scudo protettivo dagli altri poteri . posso estenderlo a mio piacimento e il secondo è che con un solo tocco posso farvi vedere quello che mi pare… solo verità purtroppo..- affermo compiaciuta. Edward si decide a parlare…. – Ecco perché non riuscivo a leggerti nella mente… - Rispose anche Alice – Io vedevo il nostro futuro tutto scuro pensavo che avremmo incontrato i licantropi, invece eri tu-. La discussione finì lì, mentre mi portavano a casa loro.