Non poteva farci nulla, ovunque si trovasse le immagini di Nami gli passavano davanti e il cavallo si gonfiava nei pantaloni.
Incapace di reprimere quei pensieri si cacciò le mani in tasca e si avviò verso casa.
Quel monolocale striminzito e vuoto.
L'aveva scelto non per la posizione e nemmeno per l'affitto basso.
L'aveva scelto perché nell'appartamento davanti ci abitava lei, Nami.
Una fottuta ragazza, nonché la sua spina nel fianco da quando erano bambini.
Era incapace di salvarsi da sola, come poteva abitare da sola in quella zona non molto raccomandata?
Che poi quelle di Zoro erano soltanto scuse.
La verità era che separarsi da lei era inaccettabile.
Quindi con l'aiuto di sua cugina Robin era riuscito a scoprire il suo nuovo indirizzo e, dopo aver minacciato l'inquilino e averlo fatto sloggiare, si era trasferito.
Ma quel pomeriggio, vedendola andare a lavorare con il completino nero da cameriera aderente nei punti giusti, iniziò ad immaginarsi le scene più sconce.
Arrivò a casa e, mentre imprecava per aver perso più di tre ore per trovarla, Nami piombò nel suo monolocale.
"Zoro io non ce la faccio più!"
Sicuramente la paga era bassa e doveva lavorare troppo, pensò il verde.
"Sono mesi che non faccio sesso!"
Disse, sedendosi sulla piccola poltrona.
"E devo trovarti un fidanzato? " chiese con sarcasmo.
"Dai anche tu è molto che non lo fai, allentiamo questi nodi."
"Ma senti cosa stai dicendo?"
Era sconvolto.
"Tu non hai mai pensato..."
L'asta dei suoi pantaloni però cresceva ancora.
"Vedo che il tuo amichetto è d'accordo con me."
Zoro si girò per guardare Nami, che era lí bella e vogliosa.
Non seppero dire chi fece la prima mossa, ma all'improvviso si stavano baciando.
"Si tratta solo di sesso, ovviamente. Nient'altro che un reciproco appagamento delle nostre frustrazioni"
"Oh si, certo" ansimò Zoro.
Si erano già svestiti quando Zoro posò il corpo di Nami sul piccolo tavolino in mezzo alla stanza.
Zoro percorse tutto il petto nudo dell'amica, leccandolo e succhiando i capezzoli turgidi.
Nami non era certa di come fosse finita a desiderare sessualmente il suo amico, ma non avrebbe permesso alla ragione di intromettersi.
Zoro era avido di lei. Non si era mai eccitato così tanto prima di quel momento. Si sentiva come un vero e proprio animale.
"Non sono troppo brusco, vero?"
"Non sei brusco abbastanza, ragazzone" ansimò lei.
"Che ne dici di questo..."
Nami dopo quella affermazione non rispose più, emise solamente una serie di acute vocali.
Zoro la prese in braccio e iniziò a penetrarla da in piedi.
Forse non era solamente frustrazione ma anni passati a negare i propri sentimenti. E ora, finalmente, davano libero sfogo a quegli anni.

A kiko che per me è una sorella, a michiru93 che mi fa sempre sorridere, a miyuki90 che dovrebbero farla santa subito per quello che ha fatto per me, a zomi a cui voglio un bene dell'anima e mi incoraggia a scrivere cose sconce, a piper_parker che mi ha fatto tornare la voglia di scrivere e di rimettermi in gioco e a magicaemy che scrive storie megnifiche su coppie che ho iniziato a scoprire e a piacermi, a rurobin1996 nonostante la scuola fa sentire la sua presenza e a Yuki31 amica da poco ma ci voglio bene da sempre.
A voi pandagirls che siete diventate indispensabili nelle mie giornate e grazie a voi la vita è diventata più dolce.
Grazie di tutto!