-I miei genitori sono vivi?? Ne sei sicura?- gridò Alex dalla gioia, strappando di mano il fascicolo a Lydia e cominciando a leggerlo tutto d'un fiato.
-Te l'avevo detto, dovevo solo averne la certezza- sentenziò sorridendo dolcemente al ragazzo.
-Ora andiamo a letto però, diamo retta a Mike, con una bella dormita tutto è più semplice da capire. Seguimi ti mostro la tua stanza- continuò Lydia.
-Va bene. Non posso credere di star seguendo di mia spontanea volontà la mia stalker- sorrise di risposta a lei scoppiando poi in una sonora risata e diventando poi pensieroso di colpo:
-Aspetta.. Io ho già vissuto questa scena, almeno credo-
-Hai ragione.. Andiamo a dormire comunque, siamo stanchi tutti e due, oggi abbiamo avuto già la nostra bella dose di emozioni non credi?-
-Eh si, buonanotte-
-Buonanotte, se ti serve qualcosa io sarò nella stanza accanto-
e così la ragazza si congedò entrando nella propria stanza e lo stesso fece Alex aprendo la porta signorile in cipresso che conduceva alla sua.
Entrato nella propria stanza Alex si guardò un po' intorno; una flebile luce si diffondeva in tutta la stanza creando una dolce atmosfera, accarezzando dolcemente ogni lineamento nobile della dimora, che anche se conteneva solo una scrivania, un armadio e un letto matrimoniale sembrava calda e accogliente.
La luce proveniva da uno strano globo luminoso che volteggiava sul soffitto roteando lentamente su se stesso, come un Sole miniaturizzato.
Era sorprendente quanto l'umanità avesse fatto passi da gigante in soli 100 anni dalla sua era pensò,e come comunque molte cose non fossero cambiate dal suo secolo,se non per quello strano globo che continuò a contemplare per circa 5 minuti, prima di decidersi di andare a letto e lasciarsi quella strana giornata alle sue spalle, non prima però di leggere con attenzione il fascicolo che gli aveva dato Mike.
Era molto felice del fatto che i suoi genitori non fossero morti, però un pensiero continuava ad assillarlo, li avrebbe più rivisti? E come poteva essere certo del fatto che comunque fossero lo stesso al sicuro?
Nel fascicolo vi era scritto che quello che gli altri chiamavano “Il Ladro dei Mondi” aveva prelevato molte città sparse lungo il tempo e i secoli, ma che comunque si trovavano in stasi tutte nello stesso periodo e alla stessa quota, e cioè nel 100'000 DC e a 650 km di altezza.
Quelle città, prese in determinati momenti, dovevano avere un significato profondo, anche perché non cessavano di esistere, esistevano comunque in un tempo antecedente e posteriore al “furto”, ma le persone che erano state rapite non vivevano più in quelle città.
La città dopo un anno del furto, come continuava a leggere nelle carte, era completamente deserta, e così fino alla creazione degli eredi della gente scomparsa.
Ma cos'erano allora quei fulmini rossi che Alex aveva visto? Perché attaccare una città per non uccidere nessuno e trasportarla nel tempo?..
Troppe domande scorrevano ormai nella sua testa, la sua mente si stava risvegliando come da un grande letargo, compiendo pensieri complessi e amalgamandosi con quel futuro che fino a poche ore fa gli sembrava impossibile.
Dopo un po' si decise però di addormentarsi, e stranamente accadde quasi subito nonostante comunque balzassero nella sua testa una miriade di pensieri.
E sognò..
Si trovava in una piazza di una città, le tenebre intorno a lui.
L'unica cosa visibile era il cielo sopra di lui, un cielo con così tante stelle non lo aveva mai visto.
Ma erano diverso, non aveva le stesse costellazioni che si era abituato a vedere dalla sua nascita, le stelle erano diverse.
Intorno a lui l'oscurità più totale, si voltò di scatto e vide una sagoma dall'altro lato della piazza, una sagoma che strisciava verso di lui.
Si avvicinò di scatto per andare ad aiutarla, e arrivato vicino a lei vide la Lydia vecchia, la stessa Lydia che videro al Magazzino.
Tendeva supplicante una mano verso di lui, entrambi circondati da un fuoco blu che li stava per inondare ora.
-E' stato bello viaggiare con te.. Ti amo- sussurrò a Alex prima di emettere l'ultimo respiro e accasciarsi al suolo.
-Il Destino si compirà ora.-
Una figura nera come la morte sbucò all'improvviso da dietro Lydia, imponente,robusta e minacciosa.
Estrasse la spada rosso fiammante dal fodero,allungò un braccio in direzione di Alex, che non riusciva ora più a muoversi, e l'affondò nella sua carne.