Film > Sweeney Todd
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Autore: LadyIce9    04/02/2015    4 recensioni
Io amo Sweeney Todd, è uno dei miei film preferiti.
Ma c'è una cosa che proprio non mi va giù: Il finale. L'altro giorno infatti l'ho rivisto per la centesima volta, e per la centesima volta sono rimasta a dir poco delusa dalla sua conclusione... Eccomi perciò qui a riscrivere daccapo l'intero film dal punto di vista di Mrs Lovett, con (quasi) tutte le scene e le battute che conosciamo, che da cantate ho reso dialogate (o almeno ci ho provato), e con l'aggiunta di molti episodi 'inediti' di mia invenzione, inseriti qua e là tra gli originali...
Cercherò di rispettare il più possibile la trama e il carattere di tutti i personaggi, ma il finale vi avverto che sarà MOLTO alternativo, e vi posso subito anticipare che Lucy NON muore e che Nellie NON finisce nel forno...
Genere: Dark, Drammatico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Lucy Barker, Mrs Lovett, Sweeney Todd, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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Mrs Lovett non si era mai sentita così felice in vita sua. Era mattina presto e lei, coricata nel letto, continuava fantasticare su Sweeney Todd, il suo adorato artista della lama.

Ricordava il modo in cui aveva stracciato Pirelli il giorno prima, con quella sua destrezza innata nel muovere le mani, fatta di tocchi rapidi e delicati, come quelli di un pittore con il suo pennello...

Potesse toccare me in quel modo...” pensò mezza addormentata, nel buio della sua camera “Sweeney, amore mio, Sweeney... Benjamin...”

Chiuse gli occhi, iniziando a solleticarsi la pancia, fingendo senza fatica che fosse lui a farlo. Ridacchiò da sola, felice, in preda ai deliri delle sue fantasticherie. Le ci volle più di un attimo per ricordare un fatto avvenuto molto tempo prima, per nulla attinente a quanto stava facendo...

 


Come ogni mattina, la giovane Eleanor si era alzata all'alba per poterlo incontrare, molto prima del dovuto. Stava seduta nervosamente su uno sgabello dietro al bancone, cercando di imitare la stessa postura dritta e impettita di Lucy, la sua bellissima e raffinatissima moglie. Aveva acconciato i capelli come i suoi, si era perfino truccata come lei, con le polveri dalle tonalità del rosa che aveva sempre disprezzato, per assomigliare anche solo vagamente a lei.

E poi, finalmente, il rumore famigliare e paradisiaco della porta che si apre e la figura elegante di Benjamin che entra dentro.

Oh, Mrs Lovett, buon giorno!” le disse allegro, appena la vide ranicchiata dietro al bancone “Riuscite sempre a precedermi ogni mattina, mi domando se sono io il ritardatario cronico o se siete voi ad essere come un'allodola”

Mr Barker, no...” ridacchiò Nellie, arrossendo dalla felicità di vederlo “Voi non fate affatto tardi, sono io che... ecco, c'è così tanto lavoro da fare qui, devo cominciare di buon mattino se voglio rassettare tutto”

Certo madam, posso immaginare...” le rispose Benjamin, guardandosi intorno e notando confuso che il locale era già perfettamente pulito e ordinato “Il vostro lavoro deve essere molto faticoso, non si finisce mai di mettere in ordine”

Nellie fece un sorriso imbarazzato, iniziando a pulire per finta un paio di bicchieri che aveva sotto mano.

Ora il momento più bello della giornata stava per giungere al termine: Lui l'avrebbe salutata e sarebbe salito al secondo piano, ad attendere il primo gentiluomo che voleva essere presentabile prima di recarsi al lavoro.

Ma quel giorno fu diverso.

Beh, dato che siete già qui voglio condividere un fatto con voi ” le sussurrò Benjamin gioviale, con quel suo sorriso armonioso“Non è che avete un bicchiere di gin da offrirmi?”

La giovane Nellie ebbe un tuffo al cuore, non tanto per la richiesta insolita quanto per la sorpresa che lui volesse condividere qualcosa che non fosse un saluto o un sorriso.

Ma Mr B, sono appena le sette del mattino!” gli rispose divertita, felice come non lo era mai stata in vita sua.

E non è questo il bello? Via, lo metta nel mio conto, dobbiamo festeggiare” le disse entusiasta “Ieri sera ho ricevuto una notizia tanto bella che sento il bisogno di condividerla con qualcuno”

La ragazza lo guardò rapita, senza smettere di sorridere “Che cosa?”

Riguarda Lucy, aspetta un bambino!” esclamò raggiante “ il medico ce l'ha confermato ieri, non è incredibile? Un bambino...”

Il sorriso innamorato di Nellie svanì come neve al sole, e al suo posto si presentò una smorfia così triste e delusa che neanche Mr Barker potè ignorare.

Beh, non siete contenta?” le domandò infatti Benjamin “Non vi sembra una buona notizia?”

No, no scusatemi” gli rispose subito Nellie, ridenstandosi “È una splendida notizia, magnifica, solo che... Insomma, non me l'aspettavo, mi avete preso alla sprovvista”

Fece un sorriso forzato per rimediare alla figuraccia di poco prima.

Ben le sorrise “Oh certo, vi capisco, lo stesso è valso per me. In realtà non mi aspettavo che accadesse così presto, io e Lucy siamo sposati solo da un anno, dopotutto... Ma non fraintendetemi, ne sono felicissimo”

Immagino...”

Mi raccomando però, quando si presenterà Lucy a dare la lieta notizia a voi e a vostro marito, fingete di non saperlo!”

Nellie annuì, brindando all'evento più triste della storia.

 

 

 


Quel ricordo le fece perdere la voglia di toccarsi. Come aveva sofferto quel giorno, quante lacrime aveva versato... Per un momento di paradiso, aveva ricevuto una vita di inferno. Non era affatto giusto... Perchè lei doveva soffrire così? Perchè non poteva avere l'uomo che amava, come qualsiasi altra donna normale? Certo, il destino di Lucy alla fine si era rivelato peggio del suo, ma questo solo a causa sua e della sua anima così pura e delicata. debole.

Mrs Lovett era certa che, se ci fosse stata lei al posto suo, non si sarebbe mai ridotta così, a piangere e ad ammattirsi: Sarebbe partita per l'Australia il giorno dopo, con la schiena dritta e la sua bambina in braccio.

Improvvisamente, dei bussi isterici e ripetuti alla porta d'ingressi dell' emporio, interruppero i suoi pensieri. Scattò immediatamente a sedere, incredula. Conosceva quel modo di bussare, così a scatti e irrequieto, lo conosceva da quasi quindici anni.

Lucy.

La donna imprecò e si alzò subito dal letto, inforcò la vestaglia e corse giù più veloce che potè, verso la porta. Era già mattina, constatò dalla luce che dovevano essere le cinque passate, il classico orario in cui si presentava quella scocciatrice. Mentre scendeva pregò con tutto il suo cuore che il barbiere stesse ancora dormendo, o che quanto meno non l'avesse sentita, dato che non era il tipo d'uomo che dormiva fino a tardi...

Per fortuna i bussi alla porta si ripeterono, e quando Nellie arrivò alla porta e l'aprì, trovandosi gli occhioni esasperati di Lucy, per poco non le mangiò la faccia.

“Che diavolo sei venuta a fare!?” le sussurrò rabbiosa, chiudendosi la porta alle spalle. Si strinse nella vestaglia, faceva un freddo pungente “Non farlo più! Hai capito stupida imbecille? Più!”

“Strega!” le rispose Lucy, iniziando a piangere rumorosamente

“Shh! Per carità” la implorò Mrs Lovett, guardando angosciata verso la finestra di Todd “Che cosa vuoi? Hai fame? Va bene, ti porto da mangiare ma tu smettila di fare tutto questo baccano!”

Nellie entrò rapida nell'emporio e prese tre o quattro pasticci avanzati da ieri, e poi anche una tovaglia sporca, la prima che trovò.

“Ecco” le disse, dandole il cibo e la tovaglia con cui coprirsi “Ora vattene, Lucy, vattene via, non puoi più stare qui!”

“C'è il mostro lassù, ha gli occhi del diavolo” le sussurrò Lucy angosciata, quasi implorante, guardandola dritto negli occhi “È il mostro, il mostro nero e rosso, il mostro della morte...”

Nellie scosse la testa e le sorrise comprensiva, come si può sorridere a un bambino stupido.

“Non c'è nessun mostro, cara, e comunque la faccenda non ti riguarda” le rispose dolcemente, con un sorriso divertito “Lui ora è mio, e ho intenzione di farne buon uso”

Lucy spalancò gli occhi, in un modo così consapevole che lasciò Nellie stupefatta. Sembrava quasi che avesse colto la portata della sua insinuazione....

“Strega!” gridò infatti, con molta più enfasi di prima “Strega! Strega! Strega!”

“Oh, basta ora” ridacchiò l'altra “Smettila di offendermi, se no mi riprendo tutti i pasticci”

“Strega...”

“Ciao, Lucy”

Detto questo, le chiuse la porta in faccia e la guardò barcollare via dalla finestra, con tovaglia e pasticci in mano. Malgrado la donna fosse irriconoscibile e prematuramente invecchiata, con i capelli mezzi biondi e mezzi grigi e la pelle sporca e raggrinzita, Nellie era sicura che Benjamin l'avrebbe riconosciuta lo stesso. Gli occhi celesti di Lucy erano sempre quelli, grandi e brillanti, così come la sua voce e la sua figura, seppur smagrita.

Bisogna risolvere anche questo problema” pensò fra sé, tornando in camera per prepararsi “Chissà se ha capito che è lui... Sì, l'ha capito senz'altro, è meno scema di quello che vuol far credere”

Guardò contrariata il suo guardaroba, ormai aveva già sfoggiato tutti i suoi vestiti migliori. Prese perciò quello del primo giorno e lo indossò stringendosi il corpetto più forte che potè, sistemandosi il seno in modo che risultasse più alto e prorompente.

Mmmh, così dovrebbe andare” pensò, misurandosi allo specchio “ è un uomo dannazione, non potrà continuare ad ignorarmi per sempre, non se gli faccio capire che lo voglio...”

andò alla finestra sporgendosi e guardando verso l'alto, alla sua destra, nel punto in cui si poteva intravedere le vetrate del salone di Sweeney. Le candele erano spente, e l'unica luce presente era quella flebile dell'alba.

Chissà cosa sta facendo” pensò sognante “Sicuramente è sveglio, magari ha fame, magari vuole la colazione”

Questo bastò per farla sorridere come una bambina, finì perciò di preparsi e di truccarsi velocemente, e saettò giù in cucina, mettendo a bollire l'acqua per il tè e tirando fuori dei biscotti di burro che le avevano regalato per il compleanno.

Prese il vassoio e si diresse fuori, passando dalla porta sul retro che dava sulle scale, non senza essersi ammirata un'ultima volta allo specchio. Era abbastanza soddisfatta del suo aspetto, certo, non aveva più la freschezza o il vitino sottile dei suoi vent'anni, però si piaceva anche così, più matura e sensuale.

Salì le scale che portavano al salone di Sweeney lentamente, facendosi prendere da tutte le paure dell'ultimo secondo.

E se stesse ancora dormendo? In fondo sono appena le sei...E se non avesse fame? Magari non ama il bergamotto...”

Si fermò dinnanzi alla sua porta, infreddolita, e si trattenne un attimo prima di bussare.

Oh, via, se sta dormendo si sveglierà, e se non gli piace il bergamotto gli farò il tè verde, che problema c'è...”

“Caro?” disse a voce alta, dopo aver bussato “Siete sveglio?”

Nessuno rispose, ma la porta era aperta. Mrs Lovett si affacciò titubante, e, come si era immaginata, Sweeney Todd era sveglio e già vestito, fermo a fissare con un'espressione stoica la vecchia culla di Johanna.

“Mr T?” continuò Nellie “Avete fame? Vi ho portato la colazione...”

“Ha la mia bambina” borbottò lui, senza batter ciglio “Prima mi ha portato via mia moglie, e ora si è preso anche mia figlia”

Nellie sospirò, appoggiando il vassoio su una cassapanca vicino all'ingresso.

“Sì... Ma ora non pensateci” gli disse dolcemente, avvicinandosi alle sue spalle “Sono sicura che le cose si sistemeranno presto, che noi sisemeremo tutto, insieme”

“Che giorno è oggi?” le chiese brusco, girandosi all'improvviso verso di lei, in modo del tutto inaspettato.

“Ehm, lunedì” replicò, arrossendo per quella vicinanza imprevista “Proprio lunedì purtroppo... Perchè me lo chiedete?”

“Quando arriverà Bamford? Perchè tarda così tanto?”

Nellie fece un sorriso nervoso “Ha detto entro il fine settimana, non sta affatto tardando... Piuttosto, avete dormito bene?”

“No”

Nellie si morse un labbro, guardandolo spostarsi verso le vetrate. Evidentemente gli occorreva un approccio più diretto.

“Oh, posso immaginare, fa un tale freddo quassù” soggiunse, con fare pensieroso “Magari se veniste a dormire da me, la notte sarebbe senz'altro più piacevole...”

A quelle parole Sweeney si girò subito verso di lei, con una nuova luce di sorpresa negli occhi scuri e perennemente depressi.

“Ma Mr. T, cosa pensate!” Nellie ridacchiò, fingendosi scandalizzata e portandosi una mano nel petto agghindato “Dicevo dentro casa mia, al caldo, non tra le mie lenzuola...”

Sweeney non le rispose e si girò di nuovo verso la finestra, ma a Mrs Lovett quello sguardo confuso, forse un po' imbarazzato, bastò più di qualsiasi parola.

“Comunque vi lascio lì la colazione, tesoro, se avete bisogno di me sapete dove trovarmi”

Detto questo uscì, canticchiando.

 

 

N.D.A

Ciao!

Eccoci qua con un capitolo interamente inedito :)

Il prossimo riprenderà un episodio del film e farà la sua comparsa un personaggio che qui non è ancora stato nominato... (“I feeeeeel you, Johaaanna...” xD)

 

Sono sempre lieta di sapere quello che ne pensate, soprattutto sul Flash-back... Io personalmente sono una patita dei flash-back, ne metterei a palate in continuazione, (infatti ne ho già in mente un altro!) però mi rendo conto che non a tutti possono piacere, anzi, molti li ritengono dei rallentamenti inutili e noiosi, quindi let me know, così mi regolo ;)

Grazie mille,

LadyIce  

  
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