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Autore: Francesca Akira89    08/02/2005    6 recensioni
Stavolta Rika, Henry, Takato e Ryo avranno bisogno di un' energia più potente di quella scaturita dai digivice per battere i loro avversari...
Genere: Romantico, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ryo Akiyama, Takato Matsuda | Coppie: Jianlinag Wong/Henry, Ruki Makino/Rika
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Nome o Nick: Francy Akira’89

BRIGHT HEARTS

Il nuovo potere dei Digimon Tamers

Capitolo 9

- Eccola!- esclamò Rika- Deve essere quella la porta!

Gli altri ragazzi le si avvicinarono, leggermente nervosi.

- Assomiglia un po’ alla porta del palazzo di Zukiahomon…- osservò Terriermon.

- A me sembra molto più pesante di quella… Come faremo a spalancarla?- chiese Takato, preoccupato.

Non aveva ancora finito di dirlo che, con un pesante tonfo, le due strette e alte porte si aprirono del tutto davanti ai loro occhi.

Per qualche istante i tamers restarono immobili, paralizzati, ancora incerti su cosa fosse meglio fare.

- Ehm…- fece Henry, cercando di scherzare- Avete presente “chiedete, e vi sarà dato”?

Ryo respirò a fondo per due secondi:

- Penso che… Dovremmo entrare…- balbettò, esitando e voltandosi verso gli altri.

- Sì, credo anch’io…- fece Rika, con un sospiro.

- Ehm…

- Vado avanti io?- chiese il “tamer leggendario”. (è così che Kazu e Kenta chiamavano Ryo. Nda)

Gli altri si fissarono per qualche secondo, poi Henry annuì.

- D’accordo…

Ryo chiamò a sé Cyberdramon e avanzò cautamente con lui nella Sala del Nemico, seguito dagli altri.

Non avevano fatto in tempo ad entrare che raffiche di vento potentissimo li colpirono da tutti i lati… Dall’ alto, dal basso, da destra, da sinistra… (ok, abbiamo capito… -.-“ ndLettori) (era per dare bene l’idea!^^ nda)

Sbatterono gli uni contro gli altri tra gemiti e urli di dolore, ma non caddero… In effetti, la direzione incrociata del vento li teneva praticamente sospesi in aria, mentre soffi furiosi simili a lamine di vento fendevano dolorosamente i loro volti e le loro mani scoperte, senza però lasciarvi alcun segno visibile se non un lieve rossore irritato…

- Hen..ry..!- soffiò tra i denti Takato, cercando di muovere alcuni passi indietro per uscire dalla stanza.

- Cerchiamo di restare uniti!- urlò Henry, tentando di raggiungere la sua mano.

- Magari è proprio l’ ultima cosa che dovremmo cercare di fare!- gridò Ryo, sentendosi dolorosamente cozzare la nuca contro quella di qualcuno dei suoi compagni.

- Piantatela!- strillò Rika- Questo non mi sembra proprio il momento adatto per litigare! Vediamo di riuscire a toglierci di qui, piuttosto!

Tentarono di spingersi indietro puntando i piedi con tutte le loro forze, ma prima che ci riuscissero avvertire il pavimento di pietra staccarsi da sotto i loro piedi.

Spalancarono gli occhi, e si resero conto di essersi sollevati in aria.

- Ghilmon, fa qualcosa!- urlò Takato, stridulo.

- Siete voi i Digimon Tamers, no?! Fate voi qualcosa!- strepitò quello.

- Tamers..?

A Rika si mozzò il fiato, al suono di quella voce bassa e maligna, che risuonò confondendosi col mormorio del vento. Tentò di riaprire gli occhi, ma il vento tagliente e gelido glieli fece lacrimare.

- Ragazzi… umani? Questa sì che è una sorpresa… Non mi aspettavo davvero una visita simile…

Henry aprì la bocca, tentando invano di parlare. Da dove proveniva quella voce? Era strana.. Come incorporea… Ma…

- Chi..?

Il vento si acquietò di colpo, e i quattro tamers si ritrovarono senza più sostegno a parecchi metri dal suolo.

Conseguenza:

- AAAAAAAH!!!!!!!!!!!!

Ryo si agganciò a Cyberdramon, insieme a Henry, mentre Terriermon usò le sue grandi orecchie come paracadute.

Renamon ricadde in perfetto equilibrio sul ginocchio sinistro e la zampa destra (conoscete la posa tipica, no? nda) mentre Ghilmon fu meno fortunato e cozzò sonoramente con la testa contro il pavimento di pietra.

- G.. grazie, Rika…- balbettò Takato.

Era agganciato alla meglio alla vita della ragazza, la quale levitava tranquilla nell’ aria grazie al suo potere.

- Ehi! Guarda dove metti le mani!- strillò, mollandogli un pugno che per poco non lo fece cadere di sotto, quando Takato tentò di risalire con le braccia lungo il suo busto per aggrapparsi meglio.

Henry e Ryo ridacchiarono, mentre i due scendevano a terra.

Appena posatasi, Rika si scrollò di dosso il ragazzo, un lieve rossore pudibondo appena presente sugli zigomi. (avete presente? =^^= nda)

- Oh, andiamo Rika!- protestò Takato, rialzandosi e correndo dietro alla ragazza, che si era allontanata- Non avrai pensato davvero che volessi toccarti! Cosa vuoi che me ne importi a me delle tue…

S’ interruppe davanti all’ occhiataccia fulminante di Rika:

- Sì..? Continua pure!

- Ehm…- Takato avvampò notevolmente, prendendo un colorito che avrebbe fatto invidia ad un pomodoro.

- Sta tranquilla, Rika! A Takato interessano solo quelle di Jeri!- ridacchiò Ryo, raggiungendoli- Già m’immagino quando la troveremo!- fece un sospiro languido:- Oh, amore… Oh, tesoro…

- Ma insomma!!!- strillò il diretto interessato a quel punto, rosso come un peperone- Che razza di porcate vi vengono in mente!?! Ma per chi mi avete preso?!

Ryo rise ancora più forte e si allontanò lasciando l’ amico in balia di Rika, che lo stava ancora punzecchiando cercando di spingerlo a dire *quella parola*… (Cristo, ma quanto avete? Sei anni? -.-“ nda) (guarda che sei tu a scrivere, mica noi! è///é ndpersonaggi)

Si avvicinò a Henry, che scrutava pensieroso l’ aria nuovamente placida e silenziosa attorno a sé. (certo ce in questa fic noi praticamente non esistiamo!! ç-ç Ci avrai menzionati sì e no un paio di volte dall’inizio! ndGhilmon&co.) (che vuoi; è la vita! V.V nda)

Gli diede un colpetto sulla spalla, per richiamare la sua attenzione e gli sorrise:

- Sembra tutto tranquillo!- disse, a mò di consolazione.

- Allora è il caso di cominciare a preoccuparsi!- ribatté l’ altro, secco.

- Però qui non c’ è nessuno!- osservò Ryo- Forse le indicazioni dei digimon erano sbagliate, o forse abbiamo imboccato la strada sbagliata…

Un fragore infernale accolse le sue parole: un enorme digimon aveva appena sfondato una delle pareti ad est.

- Stavi dicendo, Ryo?- chiese Henry.

- Che forse è il caso di…

Un’ immensa palla di fuoco venne lanciata nella loro direzione.

- …SCAPPARE!!!

I due tamers saltarono appena in tempo da un lato senza essere colpiti, ma il calore provocato dall’ esplosione li raggiunse in un attimo…

- Breeze!!- gridò Ryo, toccando il pavimento. La gemma brillò e un alone ghiacciato si rilasciò dalla sua mano, raffreddando il suolo incandescente un secondo prima che giungesse a loro, col rischio di bruciarli vivi.

- Terrier tornado!- strillò Terriermon, colpendo il digimon e slanciandolo in aria.

- Sfera idroelettrica!- ruggì Cyberdramon.

- Idrosfera!

- Pioggia di diamanti!

Il digimon esplose prima ancora di toccare terra.

- Bè, non sembrava granché…- disse Ryo, osservando soddisfatto i loro digimon assorbirne i dati- No?

Henry gettò un’ occhiata al buco fumante nel pavimento a pochi metri da loro.

- Certo, Ryo.. Certo!- disse, dandosi un paio di colpetti per far cadere la fuliggine dai pantaloni bruciacchiati- Comunque.. E’ chiaro che non era lui il Nemico… E’ evidente che deve essersi accorto del nostro arrivo e abbia preferito metterci alla prova, prima di scontrarsi contro di noi…

- Bè, fantastico! Vuol dire che ha una gran paura di noi!- esclamò Ryo, esultante.

Il cinese non rispose, ma disse:

- Da quand’è che dobbiamo dire qualcosa, quando utilizziamo i nostri poteri?- chiese, prendendogli la mano con il Bright Heart.

- Oh.. No, è che mi sembrava ci stesse bene!- rispose lui, con un sorrisetto.

Henry sospirò rassegnato, e gettò un’ occhiata ai digimon.

Corrugò le sopracciglia:

- Ehi.. Un attimo…- esclamò, spalancando di colpo gli occhi.

Lui e Ryo si scambiarono un’ occhiata allarmata:

- CHE FINE HANNO FATTO RIKA E TAKATO?!

*****

Takato tossicchiò.

L’ aria umida impregnata di polvere gli stava facendo ardere la gola, per non parlare del dolore alle braccia.

Certo, non era proprio il massimo starsene appesi ad un muro grondante di bollente umidità, tra l’ altro con la maglietta fradicia appiccicata addosso che lo faceva rabbrividire ad ogni folata di vento e due manette d’acciaio che gli stavano segando i polsi, eppure sentiva che in quel momento quello era l’ultimo dei suoi problemi.

Sentì un mugolio alla sua sinistra.

- Rika?- sussurrò, cercando di voltarsi verso di lei; le catene non erano abbastanza lunghe da permettergli di guardarla in faccia, ma a giudicare dalla tosse asciutta e le imprecazioni non proprio educate che udì poco dopo, l’ amica doveva essere rinvenuta:- Stai bene?

- Come posso star bene?! Ti rendi conto in che situazione siamo? E tutto perché tu ci hai fatto allontanare dagli altri...

Continuò a sbraitare per una buona mezz’ ora, e Takato tirò segretamente un sospiro di sollievo.

Almeno, per il momento (perché ci vuoi terrorizzare? ç.ç ndTakato), erano tutti e due in buona salute, nonostante la botta presa e il fatto che fossero entrambi incatenati per i polsi ad una parete, senza la minima idea di come avessero fatto ad arrivarci.

Rika si fermò solo quando si accorse che le mancava il fiato.

Solo allora parve rendersi davvero conto della situazione in cui si trovavano:

- Cos’ è successo?- chiese, impaziente- L’ ultima cosa che ricordo è quell’ enorme affare che spuntava dalla parete… Poi i frammenti del muro che ci finivano addosso e…

- Non ricordo molto bene nemmeno io…- mormorò Takato- Dovevamo essere svenuti… Ma nel dormiveglia, o giù di lì, ho sentito dei rumori di battaglia.. Poi qualcuno ci ha sollevato… e il dolore ai polsi mi ha svegliato...

La ragazza si guardò intorno, socchiudendo gli occhi di fronte a quel buio impenetrabile:

- Hai idea di dove siamo..?

- No…

Ci fu una pausa.

Poi Rika tirò un calcio col tallone contro il muro di pietra, provocando un tonfo che riecheggiò nel silenzio. Qualche sassolino sgretolatosi dalla parete le scivolò nei capelli, contribuendo a scompigliare ancora di più la sua adorata coda: ormai molti ciuffi le ricadevano intorno il viso, e l’ elegante nodo era molle, pronto a disfarsi.

Fortuna che non aveva con sé uno specchio, o in quel momento avrebbe strillato ancora di più!

- Ma che cosa combinano Ryo ed Henry?!- sbottò, furente- Dove cavolo sono?

- In un mondo migliore, mi sa…

Sia Takato che Rika sussultarono, al suono di quella voce melliflua.

Si voltarono verso la direzione da cui proveniva, e pochi secondi dopo dalle tenebre videro spuntare un non tanto enorme quanto impressionante digimon oscuro, che si fermò a fissarli con un ghigno carico di gioia maligna.

Era simile ad un essere mitologico, il corpo taurino e flessuoso, dotato di quattro lunghe e robuste zampe dagli zoccoli pesanti… Il busto superiore, dalla vita al collo, simile a quello di un essere umano che fosse stato pestato a sangue, per tutte le variazioni bluastre e violacee che costituivano il suo colore, ma il suo viso era irsuto, peloso, dal muso allungato, una dentatura possente e occhi rossi sprizzanti odio e malvagità. A completare il quadro, due corna grandi, grigiastre e arricciate, simile a quelle degli arieti, facevano bella mostra in cima al capo ispido, sopra le orecchie, o forse al posto di quelle.

Takato e Rika rimasero totalmente immobili, senza respiro, troppo agghiacciati per parlare.

- Sempre che abbiano fatto i bravi…- sussurrò sarcasticamente il digimon, o meglio il Nemico, (c’ eravate arrivati, no? -.^ nda) riferendosi al suo precedente discorso.

*****

- Che accidenti vuol dire: “Li ho persi di vista durante la battaglia” ?!- urlò Ryo, fuori di sé.

- Quello che ho detto!- replicò Ghilmon- Quel mostro è spuntato all’ improvviso, ci siamo tutti precipitati ad attaccarlo, e quando mi sono voltato, Takato non c’ era più!

- E neppure Rika! Mi spieghi come facciamo adesso?! Potrebbero essere ovunque! Potrebbero essere in pericolo! Non bastava Jeri, adesso ci siamo ritrovati in due!

Avvertì la pressione della mano di Henry sulla sua spalla incitarlo tacitamente a darsi una calmata.

La scostò con un gesto secco, e si voltò verso di lui, furente:

- Non hanno neanche i digimon con sé!

- Ma hanno i Bright Hearts…- osservò placido Henry- Vedrai, sono assolutamente in grado di badare a loro stessi…

L’ appunto di Henry riguardo ai cuori iridescenti riuscì a calmarlo, almeno in parte, ma non era troppo d’ accordo con quell’ ultima affermazione:

- Se così fosse non li avrebbero nemmeno portati via!- disse, veemente.

Rimase in silenzio per qualche secondo, tirando dei profondi respiri nel tentativo di calmarsi. Poi si voltò verso il cinese:

- Sei in grado di rintracciarli?- chiese, brusco.

- Posso provare a mettermi in contatto con la loro mente…- rispose Henry, con calma olimpica.

- Bene!- sbottò l’ altro- Allora muoviamoci!

Henry fece un cenno d’ assenso.

Prima di seguire Ryo e gli altri attraverso il varco creatosi nella parete, però, la sua attenzione fu catturata da una lieve, quasi impercettibile vibrazione del suolo. Abbassò lo sguardo, interrogativo, e i suoi occhi risalirono fino alle pareti, che si stavano sgretolando lentamente, dall’ effetto di crepe che sembravano venir su dal pavimento…

- Henry! Ti muovi?!

Il ragazzo trasalì alla voce impaziente e furibonda dell’ amico, e si affrettò a raggiungerlo attraverso il passaggio.

*****

- C.. che cosa significa?- balbettò Takato.

- Oh, potrebbero anche essere sopravvissuti…- disse il Nemico- Ma in fondo… Non è che la loro situazione cambierebbe di molto, se anche così fosse…- ghignò, davanti le loro facce atterrite.

- Cosa vuoi da noi?- sibilò Rika, furiosa- Perché ci hai portato qui?

- Semplice curiosità… Voi siete esseri umani, gli unici che abbia mai visto, a parte quella ragazzina…

Takato non ci mise molto a capire di chi stesse parlando:

- Jeri!- sbottò, strattonando le catene in maniera così violenta da far trasalire Rika- Che cosa le hai fatto?!

- Sta calmo, moccioso… La tua amichetta sta bene, almeno per ora…- ridacchiò- Come ti ho già detto sono un tipo piuttosto curioso, e non ho voluto eliminare subito quell’ esemplare di creature che vivono nel Mondo Reale…

- Perché l’ hai catturata? Dov’ è adesso?

- Non penserai che l’ abbia fatto per puro divertimento, vero?- chiese lui, con falsa innocenza- Per un caso sfortunato, quella piccola sciocca è arrivata nel nostro mondo proprio mentre i miei soldati stavano attaccando un villaggio… Ha capito tutto al volo e ha cercato di fuggire per chiedere aiuto… Bè, non potevo certo permettere che i miei piani fossero anche solo lontanamente minacciati da un inutile essere umano…- sorrise affabile- Quanto a “dov’ è?”… Al momento si trova in una spaziosa cella quattro stanze più avanti…

- Perché ci stai dicendo queste cose?- chiese Rika, perplessa.

- Perché non dovrei? Tanto non uscirete vivi da qui…- allungò una mano fino al suo viso.

Avvertendo i suoi gelidi polpastrelli zampettarle su una guancia, la ragazza provò l’ istintivo impulso di mordergliela, ma lui la ritirò istantaneamente con una bassa risata:

- Ma che caratterino!- sussurrò, ammiccante- Sai, se fossi in te cercherei d’essere più carina! Non sei esattamente nella posizione per ribellarti!

- Ryo e gli altri verranno ad aiutarci!- ribatté Rika, furente.

A proposito, come mai aveva detto “Ryo” e non “Henry”, o più normalmente “Renamon” ?

Sentì un lieve rossore salirle alle guance, al pensiero.

Se ne accorse pure Takato, ma ebbe la presenza di spirito di non fare commenti.

- Oh, sono certo che verranno ad aiutarvi!- replicò il Nemico, dolcemente- Soprattutto il brunetto… Sono certo che sarebbe disposto a morire per salvarti..- Rika stava per replicare qualcosa, ma l’ espressione del digimon la frenò:- E.. sai una cosa? E’ proprio quello che accadrà!- scoppiò in una risata malvagia.

****

- Allora?- la voce di Ryo scattò impaziente.

- Siamo vicini…- mormorò Henry, la gemma brillante sulla sua mano e gli occhi grigi remoti- Avverto chiaramente i loro impulsi psichici…

Renamon annuì:

- E’ vero…- assentì- A questo punto li sento anch’ io! Per di qua!- esclamò, lanciandosi in un corridoio con gli altri alle calcagna.

- Henry?- chiese Terriermon.

Henry, che si era incantato a guardare con occhi irrequieti i detriti che scivolavano giù dalla parete sul viscido pavimento, si volse verso di lui.

- Arrivo…- lo rassicurò. Gettò un’ ultima occhiata furtiva al pavimento; le pozzanghere d’acqua vischiosa che si erano formate agli angoli del corridoio di pietra erano leggermente increspate e tremolanti, come se qualcuno si fosse divertito a lanciarci dentro un sassolino.

*****

- E tu come fai a sapere queste cose su di noi, me lo spieghi?- chiese Takato, con un tono acido e sarcastico.

Il Nemico ghignò e si chinò su di lui, facendolo appiattire contro la parete con un repentino gemito d’ orrore:

- Perché io so tutto….

- Davvero?! Sapevi anche questo?

All’ urlo di quella voce familiare, Rika sussultò e si voltò così di scatto da farsi male ai polsi incatenati e al collo:

- RYO!!!- strillò.

Il ragazzo la guardò, e per un secondo sul suo viso si alternarono gioia, amore e pietà… Tre sentimenti che le fecero stringere il cuore…

“Io.. io sto piangendo! Ma perché? Che cosa mi succede?” pensò, confusa, le guance bagnate.

Poi gli occhi blu di Ryo si scostarono dai suoi per tornare al digimon oscuro, e la rabbia tese i bei lineamenti del Tamer.

Stava per urlare qualcos’ altro, ma il Nemico lo prevenne:

- Come potete essere qui?!- sibilò, chiaramente sorpreso e furioso.

Gli occhi rossi ed elettrici scrutarono il ragazzo e lo sguardo scese fino al luccichio che s’ intravedeva sulla mano abbronzata:

- Ma certo…- sussurrò subito, gelido- Avrei dovuto capirlo… Che cosa credono di fare quegli idioti dei Supremi?!

- Lasciali andare, subito!- gridò Ryo.

Henry spuntò alle sue spalle, insieme agli altri digimon, ma prima di riuscire a fare alcunché, il Nemico, con un guizzo improvviso, si lanciò su Rika, strappandola dalla parete e provocandole un gemito di dolore e paura.

- Rika!- gridò Ryo, scagliandosi verso di loro e sentendosi trattenere dal robusto braccio di Cyberdramon.

- Aspetta… Dobbiamo agire lentamente altrimenti rischiamo di metterla in pericolo…- gli ringhiò il digimon all’ orecchio.

- Vi consiglio di non tentare colpi di testa o giochetti mentali…- il Nemico lanciò un’ occhiata carica di malignità a Henry, che stava osservando la scena con volto impassibile, (non sono mica un tale menefreghista! ç.ç ndHenry) (considerato che mi stai incredibilmente antipatico ti tratto pure troppo bene! -.- nda) ma il fremere dei suoi occhi grigi tradiva il suo nervosismo- O il collo della vostra amichetta farà una brutta fine…

Rika mandò un gemito soffocato, mentre la pressione del braccio ruvido e ghiacciato del digimon contro la sua gola si accentuava ulteriormente.

- Lasciala stare!- sibilò Ryo, con voce lievemente tremante- ..Prendi me, al suo posto!

Il Nemico scoppiò in una sonora risata:

- Molto romantico!- sogghignò, ma il sorriso gli morì sulle labbra in un singulto di dolore. Il corpo del digimon s’ irrigidì, mentre la presa al collo di Rika si allentava; Takato era riuscito a liberare parzialmente la mano destra e aveva lanciato una scarica contro il Nemico:

- Scappa! ADESSO!- urlò, pur consapevole che avrebbe pagato caro quell’ ultimo atto.

Rapida, senza lasciarsi nemmeno il tempo di sospirare di sollievo, la Tamer saltò in avanti, ricadendo giusto fra le braccia di Ryo, che si affrettò ad allontanarla da lì, mentre i digimon proiettavano i loro attacchi contro il Nemico.

Lui li evitò tutti, e si volse verso Takato, afferrandolo per i capelli:

- Stupido moccioso!- sibilò- Mi hai preso di sorpresa… ma adesso…- gettò un’ occhiataccia ai digimon nuovamente immobili, spaventati- Non provateci…- le sue dita si strinsero forte attorno alla gola del Tamer, che tossì.

I ragazzi e i digimon rimasero a fissarli immobili, i contratti lineamenti del viso che tradivano un’ esasperata concentrazione… Poi, inaspettatamente, il Nemico ghignò e allontanò bruscamente da sé il digiprescelto, facendolo rotolare sul pavimento di pietra con un grido di dolore…

- Vediamo… cosa sapete fare…- sussurrò, beffardo, mentre i Tamers si precipitavano a soccorrere il loro amico.

- S.. sto bene…- assicurò Takato, rialzandosi tremando e asciugandosi con la mano il sangue che gli scendeva dalla bocca abbastanza copiosamente, dimostrando che in realtà non stava affatto bene- Muoviamoci…

Istantaneamente, Ghilmon, Renamon, Cyberdramon e Terriermon digevolsero a livello evoluto.

- Ideogramma rovente!

- Cannone ultrasonico!

- Attacco rapido!

- Energia elettromolecolare!

Il Nemico ghignò:

- E’ tutto qui quello che sapete fare?- sibilò, allargando le braccia:- VORTICE INFERNALE!!!

I digimon Tamers si coprirono il viso, mentre lo stesso vento forte che li aveva sorpresi all’ inizio minacciava di scagliarli di nuovo in aria.

Ma stavolta i loro digimon gli si pararono davanti, proteggendoli.

Il Vortice Infernale si disperse.

Il Nemico fece una smorfia, chiaramente infastidito.

- Se fossi in te aspetterei a cantar vittoria!- urlò Rapidmon, alzando le braccia, pronto a ripetere l’ attacco- Non hai ancora visto il meglio!

Sprazzi di luce ed energia risuonarono per l’ hangar, illuminando a giorno le tenebre…

Henry si accorse troppo tardi che un attacco di Taomon gli era stato rilanciato contro; tentò di saltare, ma l’ ideogramma rovente colpì il pavimento sotto cui si trovava, mancandolo di pochi centimetri e mandandolo a sbattere contro una parete.

Un forte dolore al viso e al braccio, e pochi secondi dopo il volto ansioso di Takato che si chinava su di lui:

- Stai bene?- balbettò, nervoso.

Henry si alzò sui gomiti, cupo:

- Più o meno…- un lieve ronzio gli fece abbassare lo sguardo. Spalancò gli occhi, portando le dita al bracciale di Yamachi, che aveva preso ad emanare scintille:- Oh no…

- Che succede?

Poco distante…

- E’ tutto ok, Rika?- chiese Ryo, fissandola confuso. Da quando l’ aveva presa in braccio, allontanandola dal campo di battaglia, la ragazza non si era più mossa- Ti fanno male i polsi?

Toccò lievemente con le dita i polsi feriti e ancora appesantiti dalle catene, facendola trasalire leggermente.

Scostò all’ istante la mano:

- Scusami…- mormorò, rialzandosi.

Nel momento in cui si allontanò da lei, Rika sentì il cuore darle un balzo nel petto. Allungò il braccio trattenendolo per il polsino della giacca.

Ryo, che stava fissando con preoccupata gravità i loro digimon che combattevano contro il Nemico, abbassò nuovamente lo sguardo su di lei, perplesso, e Rika arrossì.

Non lo sapeva neanche lei perché l’ aveva fatto…

O forse sì?

Già, forse in realtà lo sapeva. Ma non aveva la forza nemmeno di pensare quel concetto così chiaro e semplice.

- Cosa sta succedendo?- sussurrò invece.

Ryo sospirò e scosse la testa, sconsolato:

- I nostri digimon l’ hanno fatto stancare, ma anche loro sono a pezzi… Non potranno andare avanti così ancora per molto…

- Hanno bisogno del potere dei nostri Bright Hearts!- Takato li raggiunse, e gli lanciò un’ occhiata irrequieta- Se avete finito con le effusioni, voi due, sarebbe ora di darsi una mossa!- incrociò le braccia, con un sorriso ironico simile ad un ghigno- E poi sono io quello che si mette a pensare alle porcherie durante i combattimenti! Forza Ryo, che aspetti? Baciala!- cinguettò, voltandosi per raggiungere i digimon- Muovetevi!

Completamente avvampati, i due ragazzi si scambiarono un’ occhiata.

- Idiota…- bofonchiò Rika.

- Non ha tutti i torti, però…- fece Ryo. Lei lo fissò sbalordita, e lui arrossì:- Cioè.. Riguardo al fatto di sbrigarsi…

- Ah..

Con una risata forzata, il ragazzo l’ aiutò ad alzarsi e insieme si diressero verso gli altri.

Il Nemico ghignò, vedendoli arrivare:

- Cosa pensate di fare?- sibilò- Ormai sono io il vincitore!

Senza ascoltarlo, i quattro Tamer alzarono le braccia destre…

Quattro scintille luminose di colore diverso si accesero nell’ oscurità…

Quattro digimon si misero in posizione, pronti ad attaccare, circondati da un alone di energia…

- Cosa…?- sussurrò il Nemico, ponendosi sulla difensiva.

- Combiniamo la nostra energia agli attacchi dei nostri digimon!- gridò Takato. I ragazzi e i digimon, determinati, raccolsero le energie:- Pronti…

- Cosa credete di fare?!- ringhiò il Nemico, slanciandosi verso di loro.

- …ORA!!!

Gli attacchi e i fasci d’ energia dei Bright Hearts lo raggiunsero, perforando il suo scudo.

Gli occhi rossi del digimon oscuro si spalancarono, sgomenti:

- No..- protese inutilmente le braccia in avanti, come in un ultimo tentativo di salvarsi- NO! NON RIMANDATEMI INDIETRO!!! NON LA’!!!

Rika corrugò le sopracciglia, perplessa, ma prima che potesse proferir parola un’ esplosione di luce invase l’ hangar, accecando i digimon e i Tamers.

I ragazzi chiusero gli occhi, ripiegandosi su se stessi come in cerca di protezione, e in quei pochi istanti, l’ unica cosa che furono certi di sentire, nella confusione del momento, fu il grido di morte del Nemico.

La luce se ne andò improvvisamente come era venuta, ma solo dopo un paio di minuti i ragazzi ebbero la forza e il coraggio di riaprire gli occhi; nella stanza regnava nuova calma, e davanti a loro luccicavano sparsi nell’ aria i dati del digimon oscuro ormai distrutto.

Rapidi, i loro digimon si affrettarono ad acquisirli, per impedire qualunque possibile riconfigurazione.

I ragazzi stavano già per abbandonarsi ad urla di gioia, quando Takato se ne venne fuori con una domanda assurda:

- Chissà come si chiamava…

Gli altri lo fissarono, interrogativi:

- Eh?!- fece Rika.

- Bè.. In effetti è vero…- osservò Ryo, dandosi dei colpetti sulla spalla per far cadere la polvere- Alla fine non abbiamo mai saputo il suo nome…

- Voi due siete pazzi!- sentenziò Rika, scuotendo la testa. Ma lo disse con scarsa convinzione. Si sentiva abbastanza conciliante, in quel momento.- Dov’ è che non lo dovevamo rimandare?- chiese, volgendosi verso Taomon.

- Nel mondo della Notte, probabilmente…

- Il.. cosa?- chiese Ryo.

Rapidmon regredì e il piccolo Terriermon ricadde dolcemente sul pavimento di pietra:

- Il mondo della Notte… E’ probabile provenisse da lì…- spiegò- Avete presente il settimo strato di Digiworld?

- Quello di cui ci parlò Hasulongmon durante il nostro primo viaggio qui?- chiese Takato.

Taomon annuì:

- E’ là che vengono confinati i digimon oscuri che vengono eliminati senza possibilità di rinascita… - (Uhm.. Questa l’ ho già sentita… -.-° ndGatomon di TheDigistory - altra mia fic) - I problemi avuti con il D-Reaper avevano creato qualche distorsione nell’ equilibrio in cui sono disposti i sette strati… Per questo il mondo della Notte è entrato per qualche secondo in contatto con il nostro… Dev’ essere per questo che il Nemico è riuscito a tornare… Era già stato sconfitto dal digimon sacro Lucemon moltissimi anni fa.. molto prima che noi venissimo programmati… Per questo era diventato una specie di leggenda…

- Mamma mia, mi sembra una lezione di storia!- fece Takato, grattandosi il capo.

- Ma perché non ci avete dato subito tutte queste informazioni, scusa?- sbottò Rika, arrabbiata.

- Bè..- Taomon abbassò lo sguardo.

- Perché pensavamo di dovercela cavare da soli!- disse Terriermon- Ma poi…

- Oh, basta! E’ tutto passato!- esclamò Ryo, stanco di ascoltare quelle discussioni. Si voltò:- Henry?

Il cinese si riscosse e lo fissò.

- C’ è qualcosa che non va?- chiese, fissandolo preoccupato- Hai una faccia! Non ti rendi conto che abbiamo vinto?

Henry strinse le labbra, tentando un sorriso:

- Non so…- mormorò, stringendosi nelle braccia- Ho l’ impressione che ci sia qualcosa che non va…

Non aveva nemmeno finito di dirlo, che una scossa improvvisa, un rombo come di tuono, sconquassarono l’ intero castello, facendoli finire a gambe all’ aria:

- Aaah!

- Che cosa succede?

- Il terremoto!

- Te l’ ha mai detto nessuno che sei un vero iettatore, Henry?!- urlò Ryo, furioso, rialzandosi sui gomiti.

- Ma che sta…?- esalò Rika.

Una nuova scossa fece tremare le pareti, e pezzi di soffitto si staccarono infrangendosi al suolo.

Stralunata, Taomon guardò il pavimento e le pareti vibranti:

- Oh, santo cielo…- sussurrò, capendo- La piena! Abbiamo bloccato il passaggio, – (cap 7 e 8 nda) – e adesso l’ acqua ha intaccato le colonne portanti del castello!

- Ah, è così?- chiese Rika, gettando un’ occhiataccia a Ghilmon e a Takato, il quale rispose con un gesto con la mano non propriamente gentile.

- E’ pericoloso restare qui! Dobbiamo andarcene subito!- ringhiò Cyberdramon.

- Cosa? Non esiste!- urlò Takato, balzando in piedi nonostante i sussulti del suolo- Io non me ne vado senza Jeri! Vado a cercarla!

Prima che qualcuno potesse fermarlo, il ragazzo si lanciò fuori dall’ hangar.

- Aspettami, Takato!- schiamazzò Ghilmon, andandogli dietro.

- Siete impazziti?!- urlò Henry.

- Tornate subito qui!- gridò Rika- Non sappiamo nemmeno se la storia di quel mostro fosse vera! Jeri potrebbe non essere dove…- s’ interruppe, perché era chiaro che Takato non poteva più sentirla:- Oh! Stupido!

Uno spuntone si staccò dal muro, colpendo in pieno Taomon:

- TAOMON!!- gridò Terriermon, vedendo la sua amica regredire- Tutto bene, Renamon?

Il digimon si rialzò, tutto sporco di detriti:

- S..sì..- balbettò- Ma dobbiamo andarcene subito…

- Ma… e Takato e Ghilmon? E Jeri?- chiese Rika, angosciata.

Ryo, che era rimasto per tutto il tempo a fissare con espressione pensierosa il punto in cui Takato era scomparso, abbandonò il suo posto e prese a correre per uscire fuori dall’ hangar.

- Cosa diamine stai facendo?!- esclamò Rika.

- Quello che mi hai insegnato!- gridò Ryo, di rimando- Sto seguendo il mio cuore!

Rika rimase immobile. Erano successe tante cose quel giorno… Brutte e belle…

Ma una bellissima che aveva appena capito… No, in realtà che sospettava già da tempo… Non gliel’ aveva ancora detta

La ragazza strinse i pugni, e serrò gli occhi umidi:

- RYO!- gridò- TI AMO!

Il ragazzo non si fermò, ma fece una specie di piroetta a mezz’ aria:

- Anch’ io ti amo!- urlò, raggiante. Fece un sorriso, quel sorriso arrogante che lei aveva imparato ad odiare e amare:- Non pensare di cavartela così! Ora non posso, ma quando torno voglio due baci.. sulle labbra!- fece un ultimo gesto con la mano in segno di saluto, prima di sparire nell’ oscurità del corridoio pericolante.

- Che razza d’ idiota…- sussurrò Rika, con un sorriso dolcissimo sulle labbra.

- A-ehm…!- Henry si schiarì la gola, mentre un blocco di pietra si staccava dalla parete per schiantarsi vicino a loro- Non per rovinare l’ idillio, ma dovremmo decidere cosa fare…

Rika lo fissò in silenzio, assorta.

*****

- Jeri! JERI!

La voce dolce e squillante di Takato la raggiunse, risuonando sommessa nella sua mente e risvegliandola da quel sonno simile alla morte.

Jeri aprì gli occhi lentamente, feriti dalla pur debole luce che aleggiava in quel luogo… Le sembrava di sentire dei fragori attorno a sé… E il pavimento tremava…

Ma tutto questo non ebbe più alcuna importanza quando, finalmente, il viso preoccupato e sollevato di Takato (perdonate la rima… X-( nda) si mise a fuoco davanti a lei.

- Oh, Takato!- strillò, sollevandosi di scatto ad abbracciarlo- Ho avuto così paura!

A questo punto, se ben conoscete Takato, dovreste sapere che queste parole bastarono a farlo sciogliere, e non esitò nemmeno per un secondo a posare le sue labbra morbide su quelle della ragazza fra le sue braccia. (Che romantico… Con il terremoto e una pioggia di spuntoni che rischiano di schiacciarci da un momento all’ altro… V.V ndTaky&Jeri) (Non vi lamentate… Il bacetto non era nemmeno previsto…! Nda)

Lei sembrò un po’ sorprendersi, ma dopo pochi attimi in cui Takato si maledì per la sua impulsività, sorrise dolcemente e si accoccolò di nuovo contro la sua spalla, con un sospiro languido. (bleaaaah…!!!! >:-D:::: ndchiunque_legga)

Rimasero così per ancora qualche minuto, incuranti del fragore della roccia, fino a che un rumore di passi gli fece alzare lo sguardo:

- Ryo!- esclamò Takato, sorpreso.

- Ah, siete qui!- sospirò lui, sollevato.

L’ arrivo di Ryo sembrò far ricordare a Jeri dove si trovavano:

- Oh, mio Dio!- esclamò, cercando di alzarsi ma barcollando e ricadendo di nuovo. Fortunatamente Takato fu pronto a sorreggerla- Mi ero dimenticata! Io.. Ero andata alla rimessa di Ghilmon, e ho trovato il passaggio… Non avrei dovuto.. lo so… Ma mi ci sono infilata dentro e… quando sono arrivata a Digiworld… Ho cercato di venire ad avvertirvi, ma non… Lui…

- Shh…- sussurrò il ragazzo, dolcemente, posandole un dito sulle labbra:- Non ha importanza… Sappiamo già tutto, il Nemico è stato sconfitto… Non abbiamo più niente da temere…

Lei lo fissò quasi incredula e spostò lo sguardo su Ryo, che fece un cenno di assenso:

- E’ vero!.. Uh…?- si voltò, sorpreso, avvertendo la pressione di una mano sulla spalla.

Rika lo stava fissando con occhi fiammeggianti:

- Che ci fai qui?- chiese, sorpreso.

- Non ha voluto saperne di andarsene…- spiegò Henry, raggiungendoli insieme ai digimon- Dopo la tua dichiarazione

- Credevi di scappartene in questo modo, eh?- sbottò Rika, afferrando il brunetto per il bavero della giacca- E piantarmi in quel modo?! Brutto, stupido, presuntuoso…

Continuò affettuosamente ad insultarlo, mentre Jeri mormorava al suo ragazzo:

- Che cosa succede adesso?

- Sta tranquilla… Andrà tutto bene… Ci sono io qui con te, adesso…- sussurrò Takato, premuroso.

Henry gettò un’ occhiata ad entrambe le coppie e si grattò la testa, alzando gli occhi al cielo e sbuffando, mentre i digimon ridacchiano divertiti e imbarazzati.

- Ehiehiehi… Calma, piccola! Avremo modo di riparlarne nel mondo reale… Ora è il caso di andarcene…- si voltò verso Henry- Dai.. Manda un messaggio telepatico a quelli di Sefiro dicendogli di inviarci l’ Arca! E’ pericoloso restare ancora qui…- gettò un’ ultima occhiata furba verso Rika- E poi io sto ancora aspettando i miei due baci…

Rika gli fece cenno di finirla, ma rideva anche lei.

- Henry…?- chiese Takato, fissandolo interrogativo.

Ryo smise di ridere e lo fissò, confuso:

- Bè? Cosa aspetti? Anzi.. Mi spieghi perché non l’ hai fatto subito?

Henry, che stava osservando con sguardo assente una pozzanghera d’ acqua viscida che ballonzolava, alzò gli occhi e lo fissò:

- Perché non potevo né prima, né adesso…- disse, in tono incolore.

- Cosa significa?- esclamò Takato, balzando in piedi.

Il cinese sospirò:

- Quello che ho detto… La botta che ho preso durante la battaglia ha danneggiato il sistema d’ alimentazione del bracciale datomi da mio padre… Il mio Bright Heart da solo non può mandare un messaggio fin nel mondo reale…

- Cosa?!- strillò Rika- Vuol dire che siamo bloccati qui?

- Ma non è possibile…- mormorò Ryo- Dopo tutto quello che abbiamo passato… Potrebbe andar peggio di così?

- Non posso crederci!- sibilò Takato- Abbiamo sconfitto il Nemico più potente di Digiworld… Possiamo volare, leggere il pensiero e controllare gli elementi… Eppure… con tutti questi poteri…- s’ interruppe, teso, e gettò un’ occhiata sconsolata al suo Bright Hearts- Nemmeno la mia scarica energetica può esserci d’ aiuto, in una situazione simile…

Henry sussultò:

- Cosa..?- sbottò, voltandosi verso Takato. I suoi occhi s’ illuminarono all’ istante:- Ma sì.. Certo..!

Gli altri lo fissarono, preoccupati e incerti.

- Henry… tutto a posto ?- chiese Takato, avvicinandosi a lui.

Invece di rispondere, il cinese gli prese la mano con la gemma e l’ attirò a sé:

- Colpiscimi con il tuo potere, alla massima forza!- ordinò.

Takato lo fissò scioccato, e fece qualche cauto passo indietro..

- Rettifico. Il panico ha fatto uscire Henry di testa. ADESSO non può più andare peggio.- mormorò Ryo, incredulo, passandosi una mano sulla faccia. Rika gli pestò automaticamente un piede, ma anche lei stava fissando il loro compagno sbigottita.

- Sono in perfetto possesso delle mie facoltà mentali, grazie per la fiducia! Non capite?! Takato... Se mi colpisci con la tua scarica, questa mi ricaricherà per qualche secondo dell’ energia sufficiente a mandare un S.O.S. !- esclamò Henry, raggiante.

- Che… razza di ragionamente sarebbe...?- balbettò l’ amico, stralunato.

- No!- Ryo scosse la testa, facendosi avanti- E’ troppo rischioso, e non abbiamo certezze che funzioni!

- Restare qui è molto più pericoloso!- sbottò Henry, di rimando, indicando i pezzi di pietra che continuavano a staccarsi dal soffitto. un miracolo che non siano ancora ridotti a una frittella… -.-“ ndlettori_sarcastici) (:-P nda)

Ci fu una pausa, poi Henry esclamò:

- Oh, andiamo ragazzi! Siamo sempre usciti dalle nostre avventure tutti interi, perché stavolta dovrebbe essere diverso?

Takato si limitò a fissarlo, mentre Rika e Ryo si scambiavano un’ occhiata. Jeri nascose il viso fra le braccia.

- Ma.. Henry…- balbettò Terriermon, pallido.

Henry lo ignorò e posò una mano sulla spalla di Takato:

- Takato, tu ti fidi di me?- chiese, con un sorriso complice, che si erano scambiati tante volte.

- Che domande…- borbottò lui, distogliendo lo sguardo.

Il cinese strinse gli occhi e scostò il viso per fissarli in quello dell’ amico:

- Se ti fidi di me devi farlo!- mormorò, determinato.

I due Tamers si scrutarono per qualche secondo:

- Sei il mio migliore amico. Non lo chiederei a nessun altro. Mi fido di te più che di chiunque altro... quindi, anche tu devi fidarti di me. Va bene?- chiese Henry.

- V..va bene.- assentì Takato. Era impallidito notevolmente, ma si sforzò di restituirgli il sorriso.- Riesci sempre a fregarmi...- borbottò, a mezza voce.

Rika li fissò stralunata e fece un passo avanti, ma si sentì trattenere da Ryo: lo guardò, e lui scosse la testa, con aria decisa.

Nemmeno i digimon avevano la forza di intervenire.

Henry e Takato si allontanarono per quanto gli era possibile l’ uno dall’ altro.

- Sei pronto?- chiese il giapponese, con voce risoluta ma leggermente tremante- …ORA!!!

Un enorme raggio azzurro contornato da scariche di elettricità partì dalla sua mano, investendo in pieno il Tamer cinese.

- HENRY!!- gridò Terriermon, correndo da lui.

Prima ancora di essere a metà strada, Takato si stava già chinando sull’ amico, pallido come un cencio:

- Stai bene?!- balbettò, sollevandolo per le spalle.

Henry mugolò e riaprì gli occhi, tossicchiando:

- Oh…- gemette, massaggiandosi la tempia, la gemma che brillava nuovamente di una luce spettrale sulla sua mano- Caspita, quello sì che era... un attacco...- ridacchiò.

Takato fece a sua volta una risata che sembrò un singhiozzo, mentre i suoi occhi si riempivano di lacrime di sollievo. Si passò un braccio dell’ amico attorno alle spalle e l’ aiutò ad alzarsi:

- Non farmi fare MAI PIU’ una cosa del genere…!- disse con enfasi.

Lui si limitò a sorridere, gli occhi grigi semichiusi ma con una luce nuova che vi brillava dentro.

Chissà perché, ma in quel momento Takato ebbe l’ impressione che avesse aspettato tutta la vita il momento in cui gli sarebbe stato concesso di fare una follia.

Scosse la testa, sospirando sconsolato:

- Io e Ryo non siamo gli unici pazzi del gruppo, lo sai…- mormorò, facendolo di nuovo ridacchiare, ma stavolta con aria vagamente colpevole.

- Ve le rinfaccierete dopo queste cose, ragazzi! Guardate chi è arrivato!- la voce di Ryo li riportò alla realtà.

Accanto ai loro amici c’ era una perfetta copia dell’ Arca, proprio come se la ricordavano.

- Ehi, sono stati proprio fulminei, stavolta!- esclamò Takato, raggiungendoli con Henry in spalla.

- E meno male!- replicò Renamon, sollevata ma apparentemente per nulla divertita. La digimon aiutò Jeri ad alzarsi:- Su, sbrighiamoci!

- Noi dobbiamo scendere non appena l’ arca esce dal castello!- ricordò Terriermon, balzandoci dentro.

- Mmm… Peccato…- mugolò Ghilmon.

- Lo sai che non possiamo tornare nel Mondo Reale!- disse Renamon, in tono di rimprovero, sistemandosi a sedere su uno dei sedili e aiutando Jeri a fare lo stesso. (solo per dare un piccolo appunto… ^^” nda)

Rika diede una manata sul cofano dell’ Arca, allegra:

- Chi l’ avrebbe mai detto che un giorno avrei avuto l'occasione di risalire su questa carabattola?

Ryo l’ abbracciò da dietro e la fece dolcemente voltare verso di lui:

- La vita è fatta di sorprese…!- sussurrò, accostando le labbra alle sue.

FINE

NOTA DELL’ AUTRICE

Tà-da!

Mi scuso per ieri, che avevo aggiunto un capitolo ma poi ci ho ripensato e l’ ho cancellato! ^^”

Comunque, ecco a voi con un giorno di ritardo l’ ultimo capitolo di BH…

Vi è piaciuto? Mi sa di no… :’-(

Lo so che la morte del Nemico è incredibilmente banale, ma avevo esaurito le idee… -__-“ Questa non è proprio una delle mie fic migliori…

Per l’ ultima parte – da quando Henry dice che non può chiamare l’ Arca in poi – mi sono ispirata all’ ultima pagina di una storia a fumetti che ho letto su Paperinik (non ricordo il numero però)… (Buuuu!!!! Copionaaaa!!! >:-O ndlettori) (ç.ç ma mi era piaciuta tanto. E poi è ‘ispirata’ !! >.<;;; nda)

Ok… Anche questa fic è finita! Vi invito tutti a leggera la mia nuova fic “La Regina dei Digimon”, una cross-over delle quattro serie… Adesso che potrò tornare a dedicarmici quasi completamente (ho un’altra fic in corso anche nella sezione beyblade), confido di aggiornarla molto più velocemente di quanto abbia fatto con Bright Hearts!

Grazie per avermi seguito, arrivederci a tutti! ^^

  
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