“Concordiamo!” dissero in coro i piccoli Sam e Dean, che assieme ai genitori avevano assistito a tutta la dichiarazione d’amore di Jensen con tanto d’anello.

C’erano anche i genitori con loro, che ridevano adoranti.

“Non immaginavo che tutto questo avrebbe avuto una platea.” Disse Jensen imbarazzato.

Jared gli diede un bacio sulle labbra colmo d’amore, Jensen lo guardò adorante e poi andò da sua madre a baciargli la pancia, che era ancora piccola e poco visibile.


“Se è una femmina, chiamala Lily.” Disse, e Mary quasi si commosse.

“John, non credi che sia ora di dare loro il nostro regalo di nozze?” chiese Mary a John.

“Suppongo di si. Vado a prenderlo.” E si incamminò verso la macchina.
 


“Cosa state tramando voi due?” chiese Jensen sospettoso e divertito.

“Vedrai.” Disse Mary ridendo.

“Ehi, io non ne so niente.” Rispose Jared allo sguardo che gli rifilò Jensen.
 


John tornò dopo pochi interminabili minuti, trascinandosi dietro un'asse di legno.

Jared spalancò gli occhi, immaginando e avendo paura di sperare di cosa poteva trattarsi.

Non poteva però essere quello. John gli aveva detto che non era riuscito a recuperarla….
 

John arrivò piazzandosi davanti a loro e la scritta TRUE LOVE fulminò le menti dei due giovani.

“Mi ricorda qualcosa……oddio...” disse Jensen.

“Oh mio dio…” lo segui Jared.

“è….l’asse di legno su cui noi…come hai fatto a…” disse Jensen spiazzato, boccheggiando.


Si diresse poi verso l’asse che era posata sulla sabbia, e la abbracciò, poggiando la testa sopra, subito imitato da Jared.

Erano commossi entrambi.

Poi Jensen si voltò e  diede un bacio passionale a Jared.
 



“Jared ci teneva cosi tanto…mi ha chiesto di recuperarla per te, per voi, e io l’ho fatto. “ disse John sorridendo.

“TU sapevi tutto???” chiese Jensen voltandosi verso Jared.


Prima che Jared potesse dire qualcosa, John accorse in suo aiuto.

“Non sapeva che ero riuscito a recuperarla. Ho tenuto all’oscuro anche lui per fare questa sorpresa a entrambi e lui ha pensato che non era necessario illuderti e poi disilluderti se questa cosa non fosse riuscita.”

Jensen rimase ancora più spiazzato di prima. Diede un bacio sentito a Jared e poi abbracciò il padre.

“Perché??” chiese poi.

Questa volta a parlare fu Jared.


“Perché rappresenta il VERO AMORE che cura, salva e guarisce.  Ha salvato noi dal congelamento e dovevo ricambiare il favore. Non può affogare il vero amore.” Disse Jared.

Jensen lo baciò e poi gli sussurrò in modo che solo lui potesse sentirlo:

“I tuoi occhi sono lo stesso colore del mare dove navigò il Titanic prima di affondare. Voglio affondare nei tuoi occhi e starci per sempre….”

Jared ebbe delle scariche di brividi di piacere a quella frase. Tutto a un tratto desiderò che fossero di nuovo soli per fare di nuovo l'amore con Jensen.  


Nel frattempo il piccolo Sam disse: “E poi l’hai fatto anche per noi. Vero? Vero? “ chiese il bambino a Jared.

Jensen guardò Jared interrogativo.

“Spiega tu, ometto.” Disse Jared rivolto a Dean.


“Beh…io e mio fratello eravamo parte di un’idea di un corso per giovani boy scout, gestito da alcuni adulti.…assieme ad altri bambini dovevamo tutti insieme aiutare a costruire una barca…aiutati da quelli più grandi…io e mio fratello abbiamo pensato alla scritta. È un’idea nostra.” Disse Dean imbarazzato.

“La vostra scritta ci ha salvati???” domandò Jensen stupefatto.

“Non solo ci ha salvati, ma è stata l’unica cosa ad essere sopravvissuta quando tutto il resto è affondato. Penso che sia una lezione che tutti dovrebbero imparare.” Sorrise Jared.

“Una lezione che ho subito anch’io, oltre a quella che l’amore libera e perdona.” Disse John pensando a lui, a Mary e a Lovejoy.

Jensen guardò il piccolo anello che scintillava nella mano di Mary intrecciata a quella di John e si commosse.


I loro genitori si sarebbero risposati. Ci sarebbe stato un altro matrimonio dopo quello tra lui e Jensen,  - che avrebbe avuto luogo tra una settimana - a distanza di pochi mesi.
 
Mary si accorse che il figlio stava guardando l’anello e disse sorridendo:

“Questo è un po’ piccolo per essere tagliato.”

Jensen si senti subito in colpa.

“Mamma, io…”

“Ehi, niente scuse.  Era tuo, ormai, e il tuo gesto pregno d’amore non avrebbe potuto rendermi più felice di cosi, che quel bracciale sia stato donato a te, amore mio.” disse Mary.

“Ehi, credevo di essere l’unico che tu chiamassi *amore mio." disse John fintemente offeso.
 


Scoppiarono tutti a ridere, poi i genitori si ritirarono nell’albergo, e Jared e Jensen rimasero ancora un po’ sulla spiaggia con i bambini.

Guardarono la scritta al loro fianco. Dentro di loro ancora l’immagine meravigliosa di quello che rappresentava TRUE LOVE.

“Cosa ne faremo, Jared?” chiese Jensen.

“Non so…potremmo costruirci una barca.” Propose lui.

“Mmm…”

“Jensen…” disse Jared avendo intuito cosa preoccupava l’amico.

“Ci penseremo, ok? “ disse Jensen, che nonostante avesse scelto di dar un’altra possibilità al mare, si sentiva ancora un po’ scottato, ma quel che era sicuro, era che quella scritta sarebbe rimasta sempre con loro, immortale come il loro amore.
 


 il piccolo Sam interruppe il flusso dei loro pensieri per dire:

“Bel discorso quello di prima comunque. Complimenti.”

I due si girarono stupiti.

"Quello quando hai dato l'anello a lui." precisò Sam, indicando Jared.

“Mamma e papà avrebbero dovuto tenervi lontani ancora un po’. Avremmo anche potuto dire cose più…inappropriate.” Disse Jared, consapevole del fatto che erano troppo piccoli per capire a cosa si riferiva.

“Oh non preoccuparti! Noi non abbiamo problemi! Ci piacciono i matrimoni! Io sposerei Sam se non fosse mio fratello!!” disse Dean come se niente fosse.

“Ma che dici?? Scemo!” disse Sam imbarazzato e spingendo il fratello che ridacchiava.

“Cretino.” Rispose l’altro.
 
Jared rimase interdetto, poi si scambiò un’occhiata complice con Jensen ed entrambi tirarono su i piccoli per i pantaloncini, mentre si dimenavano.

“Hai sentito, Jens? Questi piccoli scapestrati hanno bisogno di una raddrizzata.” Ridacchiò Jared.

“Credo che un bel bagno salato schiarirà loro le idee.” Disse Jensen con aria complice.

“NOOOOO!” gridarono i piccoli.
 


Li presero in braccio, ma fecero attenzione a non esagerare con il gioco, perché dopo quello che avevano passato con la nave, non volevano traumatizzarli. Si limitarono  a bagnarli mentre erano loro in braccio e a giocare con loro nell’acqua mentre i piccoli continuavano a stuzzicarsi e a farsi i dispetti.

Amavano questo loro essere una famiglia. Amano i piccoli come se fossero i loro figli e anche forse, una copia fraterna di loro stessi, e si amavano profondamente l'un l'altro. True Love li aveva riuniti insieme tutti e quattro e li aveva salvati.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Note dell'autrice: 

è finitaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!

allora, prima di tutto, visto che alcune cose possono non essere chiare, visto che la ff è finita, cerco di spiegarle tutte qui per quanto è possibile!! :))

MISHA e BOBBY: Non sono scomparsi eh, tranquilli, è solo che non potevo inserirli nei capitoli scorsi, perchè sarebbero c'entrati poco ahhahh ma comunque sono rimasti loro amici e fanno spesso loro visita! Credo anche che Misha farà da testimone a Jared e Bobby a Jensen e chissà forse quest'ultimo farà anche da testimone a Mary :pppp

MATRIMONIO: Scusatemi davvero tanto se non lo mostro, ma...sarebbe molto difficile che riesco a immaginarmi come verrebbe celebrato un matrimonio negli anni trenta, e onde rischiare di rendere il tutto ridicolo, meglio lasciare all'immaginazione! Ahahhh sono sincera! Oltre al fatto che ormai è stato detto già tutto e prolungare la ff sarebbe alla lunga noioso e ripetitivo!

LA SCRITTA: vi avevo già preannunciato che Jared aveva chiesto della scritta ma non avevo detto più niente in proposito. Voi sapete che non lascio mai far cadere una cosa nell'oblio, ma anche se tardi, la concludo ahhah . Sul come l'ho descritta, ammetto che ho avuto un pò di problemi nello spiegare in effetti com'era! L'idea è quella di un'asse di legno che comunque era di una barca in costruzione, grande più o come una zattera e la scritta comunque era su di essa, quindi è proprio un'asse di legno, non solo una scritta. Scusatemi se sono stata poco specifica ma è difficile da descrivere ahhah penso comunque che voi abbiate capito. Era comunque delle dimensioni cui Jack e Rose trovarono quella testiera del letto, anche se ovviamente questa poteva tenerli su entrambi quindi....stop cosi, prima che vi confondo ulteriormente le idee ahhah

SAM E DEAN :   

Non c'è niente da fare...Se non metto un pizzico di wincest, non sono io ahhahha comunque spero vi sia piaciuto questo piccolo teatrino anche perchè è scherzoso, mi sono divertita a metterlo ahhahha

BARCA O NON BARCA? : lasciamo il mistero, ma credo che qualcosa si muoverà in questo senso...in fondo un'asse di legno non può mica restare in un angolino per sempre, no? Sul come faranno per rimetterla insieme, anche qui lasciamo il mistero ahhahah



E ora i ringraziamenti: Ringrazio tutte le persone che hanno seguito questa storia dall'inizio alla fine e anche quelle che hanno commentato solo sporadicamente. Questa storia decisi di cominciarla quando già avevo molte storie in corso e sembrava un'impresa titanica in ogni senso. Impossibile. Soprattutto perchè avrei dovuto scaricare il film, per alcuni dettagli tecnici, e non riuscivo all'inizio.

Poi la cominciai ma avevo paura di lasciarla incompiuta. Sono contenta che sono riuscita a finirla. L'ho amata tantissimo e sono contenta che l'abbiate amata anche voi da come mi avete scritto!!

GRAZIE!!!