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Autore: Katonoffirecrow    04/02/2015    1 recensioni
Dopo gli avvenimenti avvenuti nell'ultima storia, un anno è passato e le vite dei pony paiono essere tornate alla normalità dopo la sparizione della sadsand ed il ritorno delle anime perdute, i regni hanno ripreso lentamente le loro vite, proprio come i loro regnanti seppur uno in particolare tra loro è rimasto particolarmente colpito e tradito dalle vicende, ma non ci sarà il tempo per riprendersi visto che una portentosa nuova minaci sta per abbattersi su Equestria portando con se la prova finale per questo popolo tanto da dover inviare un misterioso alleato.
Genere: Avventura, Azione, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Le sei protagoniste, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In quell'istante mentre il vuoto cosmico continuava il suo infinito ciclo di creazione e distruzione i furenti occhi del signor Nero erano fissi su una scoppiettante fiamma viola grossa quasi quanto lui, che risplendeva di luce perpetua nell'oscurità della galassia.

« Vuoi spiegarmi cosa ci fai qui Lyram ? Non ho di certo bisogno di altre scocciature e nemmeno della tua fastidiosa compagnia. » sentenziò l'umano dando le spalle al proprio interlocutore, che gli svolazzò di fronte, scoppiettando.

« Non mi sembra mi occorra il tuo inutile permesso !! Io faccio ciò che voglio e tu non puoi impedirmelo razza di damerino !! Senza contare che se sono qui è solo perché sono stato incaricato di farlo, non di certo per vedere la tua faccia da fesso !! » replicò l'essere supremo, sfarfallando nell'oscurità mentre il proprio riflesso dava leggermente fastidio al proprio interlocutore, che stava stringendo con immane forza il pomello in madreperla con entrambe le mani, resistendo alla tentazione di colpire il coetaneo.

« Bene, sei venuto ed hai visto. Ora vattene. »

« No. Prima devi dirmi perché diavolo hai inserito quella sciocca cortina magia attorno al pianeta !! Sai bene che non ci è permesso agire in loro protezione, inutile spauracchio !! Forse faresti semplicemente meglio a distruggere questo inutile pianeta, tanto per quello che serve a me. »

« A te non servirebbe nemmeno un cervello per pensare !! Oh che sbadato è vero, tu non hai un cervello ne tanto meno un corpo !! » sentenziò Nero, sorridendo sadicamente a poca distanza dal suo interlocutore che avvampò di rabbia.

« Sta attento Nero, mi stai facendo davvero incazzare !! FA ATTENZIONE !! » tuonò Lyram, avvicinandosi anch'esso all'umano, illuminandogli il volto.

Per qualche istante il silenzio regnò sovrano sovrapponendosi al silenzio cosmico che abbondava tutto intorno a loro fino a che Nero, consapevole che se non avesse risposto non si sarebbe levato quello scocciatore dai piedi sospirò con noia.

« Eh d'accordo, te lo dirò. Ho messo quello strato per far si che le creature del pianeta non vedano il nemico arrivare, in questo modo il mio incaricato avrà il tempo di agire in tutta tranquillità, senza che quegli stolti si facciano prendere dal panico. Ora hai capito Lyram o ti devo fare un disegnino ? » disse con tono ironico l'umano, fissando la fiamma scagliarli contro parti di se, che gli si attaccarono alle gambe cominciando a divampare senza bruciarlo.

« Lo sai vero che l'unico motivo per cui ora non ti abbrustolisco è che non voglio sprecare le mie energie con te ? Tsk. Se solo tu fossi meno tecnico nei tuoi piani ora non saremmo a questo punto !! Non potevi semplicemente prendere ciò che volevi e distrugger e il pianeta, nooo, tu dovevi andarci su, donare poteri agli abitanti, creare centinaia di superiori solo con lo scopo di avere più giocattoli e schiavi degli altri !! Sei solo un inutile ammasso di paure dal cervello bacato !! » sentenziò l'essere supremo fiammante, zittendosi di colpo quando il suo coetaneo, stringendo di colpo gli occhi per poi riaprirli di scatto, fece svanire le fiamme che aveva addosso, puntando poi il proprio bastone contro il suo interlocutore.

« Stai attento Lyram, molto attento. Non paragonarmi a voi, con cui condivido solo l'immenso potere. Voi siete voi, io sono il signor Nero, e credimi c'è un abissale differenza.

E se non vuoi scoprire quanto profondo sia questo abisso, ti consiglio di sparire all'istante. » sentenziò l'umano con tono di voce alterato mentre il proprio interlocutore, restando in silenziò cominciò a scomparire nel medesimo modo in cui era apparso, concedendosi solo un ultima frase prima di sparire.

« Spero proprio che quell'abisso sia bello spazioso, perché presto tu ed il tuo mondo ci finirete. » disse Lyram, svanendo del tutto in un vortice incandescente che implose, lasciando Nero nella propria solitudine all'esterno d'Equestria che dalla sua propsettiva appariva come uno splendido pianeta azzurro con un immensa massa di terra verdeggiante con sprazzi sabbiosi.

L'essere supremo sospirò profondamente, tenendo il proprio sguardo abissale puntato verso il suo parco giochi preferito, pensando a quanto tempo avesse passato in quel luogo attraverso le ere, assistendo a mille e più avvenimenti, sia tragici che gioiosi, la maggior parte dei quali innescati da lui per qualche suo desiderio.

« Chissà, forse farei meglio a tornare ad Equestria per controllare i progressi di Zex, visto che non mi serve a niente se non segue i miei ordini. » disse l'umano, facendo comparire un cerchio magico viola dinnanzi a se col solo schiocco delle dita della mano destra, mentre con la sinistra si sistemò il cilindro, leggermente inclinato in avanti.

Lentamente l'umano di addentrò all'interno del varco magico facendolo riapparire in volo proprio affianco di Zex, con le ali spiegate al di sopra delle nubi che avevano iniziato ad offuscare i cieli di Ponyville.

Il pegaso, trattenendo lo stupore, si limitò a voltare il muso verso il nuovo arrivato.

« Dimmi Nero, sei venuto per dirmi qualcosa ? » chiese lo stallone dal manto blu, osservando l'essere supremo volargli accanto senza il minimo sforzo malgrado la velocità a cui stesse andando, mantenendosi orizzontale affianco a lui, con le braccia incrociate dinnanzi al petto e con lo sguardo rivolto verso di lui.

« Potresti almeno salutarmi Zex, dato che era da un po' che non ci vedevamo. Comunque sono solo venuto a vedere come procedeva la ricerca, visto che il nemico è sempre più vicino. »

« Credo che tu mi possa perdonare se non salto di gioia quando vedo colui che mi ha ucciso e schiavizzato, ma suppongo che l'educazione dovrebbe oltrepassare questi limiti.

In ogni caso, penso di essere sulla buona strada, poco fa il pendente si è illuminato durante la ricezione di una pergamena proveniente da Canterlot, dove ora mi sto dirigendo per-»

« No no no !! Tu a Canterlot non puoi andarci assolutamente !! » disse di colpo Nero, muovendosi con estrema velocità in avanti, bloccando col proprio corpo la strada al pegaso che, per evitare lo scontro con l'umano diede un forte battito d'ali contrario al senso di marcia, stoppandosi a pochi millimetri dal petto di Nero.

« E per quale ragione, di grazia ? » chiese Zex, trattenendosi dall'insultare l'essere supremo per avergli quasi fatto incrinare le ossa delle ali, a causa di quella brusca frenata.

« Beh ecco, detto molto francamente non mi va di dirtelo. Vista la tua maleducazione, ma dato che so fin troppo bene che comincer- ecco lo sapevo. » disse Nero, piantandosi la mano sinistra in volto, massaggiandosi la fronte, cercando di non guardare lo stallone dinnanzi a se, con gli arti anteriori incrociati sul petto, intento a fissarlo con sguardo severo degno del più rude dei rimproveri paterni. « Uff dai Zex, non fare così lo sai che è altamente imbarazzante come cosa !! Lo sai benissimo che sono millenni più vecchio di te, e che essenzialmente questa scena è come se un feto rimproverasse un novantenne, quindi su smettila. » disse l'umano, sorridendo leggermente, cercando di convincere lo stallone dal manto blu a cessare il suo atteggiamento da patriarca, ottenendo solo un intensificazione dello sguardo del pony, che aggiunse un sopracciglio alzato alla propria espressione.

Nel medesimo istante, mentre la scenetta dei due persisteva tra l'imbarazzo di Nero, misto ad uno strano dolore allo stomaco assieme all'espressione giudiziosa di Zex, all'interno del castello di Canterlot, Celestia seguita da Luna stavano scendendo ai piani inferiori del castello.

Lentamente le due giumente, dopo aver disceso un infinita scalinata a chiocciola giunsero infine dinnanzi ad una porta recante delle incisioni nerastre sconosciute, con in basso due fori identici.

« Sorella, sei proprio convinta che sia sensato continuare a mantenere il segreto ? » chiese Luna con aria impaurita, tenendo lo sguardo fisso verso la sorella che pur non riuscendo a trattenere un brivido lungo la groppa si fece coraggio inserendo il proprio corno nel foro di destra.

« Luna, non ne sono convinta, ne sono certa. Ora ti prego, muoviamoci, lo sai che ho il terrore che qualcuno ci segua e ci scopra. » disse la monarca del sole, osservando la sorella inserire a sua volta il corno nel foro di sinistra, cominciando con essa ad illuminarlo di magia, causando la lenta apertura della porta verso l'interno, rivelando all'interno un immenso prato fiorito ed una casucola al centro di esso, come se si trattasse di un vero e proprio portale che conduceva in un solitario eden.

Le due principesse rimossero i propri corni dalle fessure che si rivelarono essere in realtà due serrature magiche, apribili solo da loro, e proprio per questo la minore delle due sorrise leggermente alla sorella.

« Tia, cerca di rilassarti, anche ammesso che ci seguissero non riuscirebbero ad entrare qui. » disse con tono fermo Luna, cominciando ad entrare all'interno con Celestia, che seppur ricambiando il sorriso, non era per nulla convinta della falsa sicurezza della puledra, attenendo fino all'ultimo che le due grandi ante in pietra si richiudessero dietro di loro con un sordo tonfo.

« Bene, ora muoviamoci, e Luna ricorda, non badare a nulla di ciò che dirà, capito ? » disse la monarca del sole, passando davanti alla sorella minore, avviandosi verso la casetta in legno circondata da un mare di fiori, la cui porta parve aprirsi leggermente.

« Tranquilla, non dirò nulla. Ormai so bene che quando veniamo qui è “il momento delle offese”. » rispose con tono leggermente seccato la monarca della luna, piegando e orecchie con sconforto.

Lentamente le due pony giunsero dinnanzi alla porta di legno, che si aprì del tutto, rivelando la giumenta al proprio interno.

Questa, fissando con sguardo dolce ma allo stesso tempo di imbarazzo le due principesse si inchinò leggermente col capo facendogli cenno di entrare, ma nel medesimo istante in cui esse entrarono, una voce risuonò forte ed acida.

« ALZA IMMEDIATAMENTE QUELLA TESTA !! NON DEVI INCHINARTI A QUELLE BESTIE !! » tuonò con voce irritata un unicorno dal manto bianco e dal crine biondo, fasciato in varie parti lungo la groppa ed il collo, e negli arti anteriori, tenendo i propri occhi rubino puntati sulla giumenta che scattò subito.

« Io...non posso farci nulla !! Loro sono due principesse !! E poi anche tu sei come loro adesso... »

« LORO NON SONO NIENTE !! E NON AZZARDARTI PIU' A DEFINIRMI UNO DI LORO !! » tuonò il pony, avvicinandosi con fatica verso la propria interlocutrice che lo osservava coi propri occhi rubino semicoperti dal crine smeraldo.

« Ora basta. Lasciala stare !! »tuonò di colpo Celestia, frapponendosi fra i due, tenendo il proprio sguardo magenta sullo stallone, che digrignò i denti di rabbia.

« Come osi darmi degli ordini ?! Tu razza di sciocca creatura !! Vedi di stare attenta se non vuoi che ti elimini !! »

« So bene che non lo farai. Perché in tal caso la barriera magica creata attorno a questa zona segreta svanirebbe lasciandovi entrambi indifesi. » rispose la giumenta con fare sicuro, senza però dimenticare che colui che aveva di fronte avrebbe davvero potuto ucciderla già una volta, ma non lo aveva fatto.

« Ascoltala fratello, ti prego. Fallo per me !! Per noi !! Hai bisogno di riprenderti per fronteggiare la minaccia. » disse la puledra, avvicinandosi di qualche passo verso lo stallone che, seppur a malincuore spostò il proprio volto verso il muro con fare stizzito.

« Eh va bene !! Dannate bestie..se penso che in questo momento vi somiglio mi viene quasi da vomitare. » rispose il pony dal manto bianco, avviandosi verso un letto sistemato in mezzo la stanza, coprendosi del tutto con una coperta bianca, mentre la sorella si voltò verso le principesse sorridendogli dolcemente.

« Vi ringrazio per la pazienza che avete con lui, e vi sono grata per quello che state facendo per noi, sono certa che anche lui la pensa così, solo è troppo burbero per ammetterlo. » disse Eve, tenendo il tono più basso nell'ultima parte della frase, gettando un occhiata rapida verso il letto.

« Non preoccuparti, non è un grosso problema a patti che le vostre promesse vengano mantenute. » disse Celestia, ricambiando anch'essa con un sorriso, mantenendo però una certa serietà.

« Certo, non vi saranno atti ostili da parte di Kain verso nessun essere di questo pianeta, e quando si sarà ripreso vi difenderemo dalla minaccia che incombe su tutti noi, anche se sembrerebbe che non ci ha ancora individuati, nemmeno Nero si è mostrato. » disse con tono sospetto la giumenta, portandosi lo zoccolo sinistro sotto il mento, pensando se la presenza o meno dell'essere supremo sarebbe stata d'aiuto o meno.

Nel medesimo istante quest'ultimo era riuscito finalmente ad interrompere lo stallo con Zex, cominciando a vuotare il sacco.

« D'accordo, lo ammetto. Non voglio che tu vada al castello perché li si trovano due dei miei subalterni che con molta probabilità ti riconoscerebbero mandando in malora la tua copertura, ora hai capito ? » disse l'essere supremo, allargando le braccia in segno di stanchezza lasciandole poi cadere lungo i fianchi, osservato dal pegaso che lasciò cadere anch'esso gli arti anteriori nello stesso modo.

« Fammi capire, perché forse mi sorge un dubbio. Il superiore rinnegato vuole distruggere tutti i superiori, giusto ? »

« Esatto. »

« E sempre questo essere superiore vuole distruggere Equestria, corretto ? »

« Correttissimissimo. »

« Ed allora mi spiegheresti gentilmente perché hai fatto si che le due cose combaciassero nello stesso punto ?? » chiese Zex, avvicinandosi di colpo al volto di Nero che sorrise innocentemente.

« Non è stata colpa mia. Sono stati Kain ed Eve a rifugiarsi qui prima che io avessi il tempo di trovargli una debita sistemazione. In ogni caso non penso sia un grosso problema. » disse l'essere supremo arretrando di qualche metro, facendo roteare il proprio bastone nella mano sinistra.

« Alla fine se Kain si riprende sarà di certo un valido alleato contro la minaccia, ed anche se dubito che farete squadra visti i vostri caratteri divergenti, immagino che qualcosa di buono potrà sempre saltar fuori. » disse Nero, fermando di scatto la rotazione, puntando l'arma verso il pegaso blu, che lo fissò coi propri occhi smeraldo.

« Immagino che tu abbia ragione, ma in ogni caso come hai detto tu, devo prima trovare i tre prescelti per la battaglia. » disse Zex, avvicinandosi all'umano che si grattò il mento con fare pensieroso mentre lo stallone gli si fermò immobile a sinistra.

« Che c'è, stai pensando se dirmi o meno chi sono ? So bene che tu sai chi sono quei tre, ma vuoi solo che io li cerchi per chissà quale desiderio. Ti conosco troppo bene, Nero. » disse con voce calma il pony, incrociando gli arti superiori sorridendo con gli occhi chiusi, aspettando che l'essere supremo facesse la cosa più giusta.

« Uff...e va bene. Però che lagna che sei !! Ora ho capito perché ti ho fatto mettere come custode delle sabbie del tempo e non come superiore attivo. Recati a Canterlot e resta nascosto finchè non capirai che è il momento di intervenire, chiaro ? » disse l'umano facendo comparire un grosso cerchio magico viola dinnanzi a se scomparendovi all'interno senza lasciare il tempo al pegaso di girarsi, lasciandolo solo a dire la propria domanda al vento.

« E come saprò che è il momento ? » chiese Zex, ormai rimasto solo nel cielo sopra a Ponyville, decidendo dunque di seguire il piano alquanto poco chiaro di Nero, lanciandosi nuovamente in volo verso Canterlot.

  
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