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Autore: betabi    04/02/2015    1 recensioni
Questa vuol'esser una storia senza pretese, che poi è la mia di storia, e anche quella di altri 30.000 ragazzi scout che, con me, hanno vissuto la bellezza della Route Nazionale a San Rossore, condividendo un sorriso e tante, tante, emozioni.
Volevo condividere questa esperienza che mi ha cambiato la vita, in meglio.
"Ed io non sono ancora stanco di pensare che noi questo mondo lo possiam cambiare".
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Strade di Coraggio

 


 

Giro la testa e mi guardo intorno, cercando di cogliere con gli occhi tutto ciò che mi circonda, cercando di far rientrare ogni cosa nel mio campo visivo per non perdere niente di ciò che sto vivendo in questo preciso momento, e mi sento speciale.

Una marea, onde blu si muovono avanti e indietro al ritmo di una vecchia melodia ripescata dai canzonieri .
File e file di ragazzi dalle divise celesti si tengono strette, intonando con la bocca quelle note a loro tanto care, tanto familiari.

E in mezzo a tutte queste trentamila persone sconosciute, intraviste durante le file, cui ho regalato un pacco di fazzoletti o un semplice sorriso, ragazzi con cui ha fatto qualche strano gioco o intavolato una discussione accesa, mi sento a casa.

Sento di aver trovato finalmente il mio posto in questa città costruita da noi, fatta di milioni di tende e strutture di legno, cinque quartieri, bagni chimici e, come tetto, il cielo stellato di San Rossore che la notte veglia su di noi, cantandoci la sua ninna nanna eterna.

Testimonianze di coraggio salgono sul palco, una alla volta, raccontandoci le loro storie e le loro imprese, commuovendoci con le loro azioni e le loro voci.

Allora penso che anche noi, a modo nostro, siamo coraggiosi; che lasciare per quindici giorni la propria città e le comodità di casa per venire a dormire per terra, mangiando continuamente risotti liofilizzati e panini asciutti richiede coraggio, così come lo richiede un anno passato tra un servizio di volontariato e l’altro, cercando di portare una testimonianza concreta e un miglioramento tangibile all’interno delle nostre città, un grido che dica “ehi, noi ci siamo!” a tutti gli italiani disillusi e scoraggiati, donando il nostro piccolo contributo per aiutare la nazione a cambiare e renderla più simile ai nostri sogni, liberando il futuro con le nostre stesse mani, andando in contro alle difficoltà che ci si presentano davanti, senza stare seduti ad aspettare che qualcosa ci trasformi in meglio la vita.

Coraggio, coraggio, coraggio.

È la parola che sentiamo ripetere da tutti: il Papa, il premier Renzi, il cardinale Bagnasco, Jovanotti, Piff, due sorelle sopravvissute agli orrori dell’Olocausto, il presidente della Camera Boldrini, Rita Borsellino.

Coraggio, coraggio, coraggio.

Tutti credono in noi e al cambiamento che può scaturire da trentamila cuori puntati nella stessa direzione, essendo protagonisti attivi del nostro tempo per poi andare dritti al futuro che desideriamo.

Salgo in punta di piedi e cerco con lo sguardo il posto in cui lui dovrebbe trovarsi, confuso tra tutte quelle persone, e sorrido pensando che anche lui mi starà cercando, stringendo con una mano il fiocco che gli ho attaccato al fazzolettone il giorno prima, con la promessa di rivederci il prima possibile.

Lo spettacolo di mille bocche aperte per cantare e recitare quella stessa promessa che da più di cent’anni portiamo orgogliosi nel cuore, ricordandoci di dover colorare ogni attimo della nostra vita, mi riempie gli occhi di gioia e mi scopro incapace di non saper trattenere le lacrime davanti alla bellezza della condivisione.

Giro la testa e mi guardo intorno, cercando di cogliere con gli occhi tutto ciò che mi circonda, riflettendo sul miglioramento che porteremo nelle nostre realtà una volta tornati a casa, cercando di non chiudere le palpebre davanti alla calda luce del sole che nonostante l’ora crepuscolare ancora ci illumina, e penso che forse, per qualcuno lassù, tutto questo è motivo di orgoglio e ce lo vuole dimostrare così.
 
 




Angolo di Betabi_Potter
Salve, torno su EFP per condividere con voi questa magnifica esperienza che è stata la Route Nazionale dell'Agesci, a quelli che vi hanno partecipato, chiedo di condividere con me la vostra storia.
Estote parati.

 
  
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