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Autore: Iamsour    04/02/2015    0 recensioni
Prendo il cellulare e digito dei tasti.
No, non sto componendo nessun numero.
'Grazie per non avermi delusa', gli invio.
Genere: Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Revelation.




-Lottie non posso farlo- sento sbuffare mio fratello, dall'altro capo del telefono.
-Ma certo che puoi, Louis.- replico piccata. -Il problema è che hai una paura fottuta-continuo.
-Ehi, da chi hai sentito questo linguaggio scurrile?- biascica -Porca puttana Harry, mi hai fatto male.-urla poi contro il bel ricciolino, da quanto ho capito.
Ridacchio.
-Già, chissà da chi ho sentito queste parole scurrili.-lo scherno e lo sento sospirare.
-Lottie, sul serio. Non è una buona idea.- borbotta serio, poi.
E mio fratello, pur avendo ventun'anni, non è serio neanche se si tratta di Boo Bear. E a Boo Bear ci è legato tantissimo, quando non era ancora famoso lo vedevo dormirci insieme. Nessuno può toccare il suo pupazzetto.
-Sei proprio un cagasotto.Sei mio fratello maggiore e mi stai dando un cattivo esempio. Lo sai che le bugie non si dicono? A quanto pare, alcune si possono dire- dico tutto d'un fiato.
Lo sento imprecare a bassa voce e trattengo una risata. Dato che rimane in silenzio ritorno all'attacco.
-E' come se io fossi incinta e per paura della reazione di mamma, non glielo dicessi. Ma lo devo fare per forza. I bugiardi hanno le gambe corte e tu già non sei tutta questa altezza- lo prendo in giro.
-Dannazione Charlotte, e se perdiamo le nostre fan? Senza loro, noi non saremmo arrivati fino a questo punto- urla esasperto, quasi sull'orlo del pianto.
Sospiro.
-So che farai la scelta giusta e che non mi deluderai. E se perderai fan, allora vuol dire che non erano vere. Che sono delle stronze.- urlo di rimando io, decisa.
Sbuffa e rimane in silenzio due secondi.
-Va bene, ci penserò. Ora devo andare. Un bacio sorellina- dice in un sussurro ed io con un sorrisetto chiudo la chiamata, ma non prima di aver sussurrato un flebile 'ciao'.
Ci penserà.

E' da una settimana che non sento  Louis, ma non perchè non mi chiama. Perchè non mi risponde.
Cerco di chiamarlo, ma nulla. Non risponde ai messaggi ed io sono completamente spiazzata da questo gesto.
Io e lui siamo legatissimi, a quanto pare ora non lo siamo più come prima.
Maledetta distanza, maledetta voglia di vederlo, maledetta voglia di urlargli in faccia tutta la mia frustazione e delusione.
Lacrime scivolano suelle mie guance. Grazie Louis, grazie per avermi deluso, ancora.
Scendo dall'autobus e mi dirigo verso scuola mia.
 Non ho amici, non riesco ad averne. Sono solo degli approfittatori.
'Ciao' 'Ciao' 'Tu sei la sorella di Louis Tomlinson?' e ogni volta che pronunciano questa frase il mio sorriso scompare, giro e me ne vado alzando il dito medio. 
Anche i ragazzi sono attratti da quei cinque scalmanati e io non li sopporto più.
One Direction di qua. Louis Tomlinson di la. Ed io, dato che sono una signorina e mi hanno insegnato a non essere volgare non li mando di certo a fanculo, lo penso, ma non lo faccio sul serio.
Okay, forse una volta è successo di mandare a fanculo una ragazzina arrapata. Tanto non glielo da.
Entro a scuola e tutti gli occhi, come sempre daltronde, sono puntati su di me. Bene, perfetto. Oggi mi tingo i capelli di rosso e compro un paio di lenti a contatto verdi, cambio nome e mi faccio presentare alla classe come 'Cher Jonson'. Ho sempre amato il nome 'Cher.' 
-Bel culo Tomlinson- sento borbottare dietro di me. Mi giro scontrando gli occhi color prato di un mio compagno di classe.
-Che bell'occhio nero McGuire- lo scimmiotto.
-Ma non ho un occhio nero- aggrotta le sopracciglia ed io con un sorrisino mi avvicino a lui.
-Se non la smetti di guardarmi il culo, oltre all'occhio nero potresti ritrovarti sverginato il culo. A tuo rischio e pericolo, piccolo-lo canzono e lui deglutisce a vuoto.
Sono sempre stata una ragazza parecchio manesca. Mi ricordo la volta in cui Louis, mi ruppe la mia macchinina e io gli diedi un calcio nelle palle.
Il mio primo calcio nelle palle e ne fui fiera, da quel giorno, lo faccio sempre se qualcuno mi importuna.
Logan, indignato, se ne va sculettando. 
Ho i miei dubbi che quel ragazzo sia etero.

Quando anche l'ultima campanella suona, corro fuori da scuola e con passo svelto me ne ritorno a casa, sbuffando.
Quando sono a casa, entro e urlo un 'Sono arrivata'.
-Lottie, tuo fratello e i ragazzi devono fare un annuncio e lo trasmetteranno in televisione tra cinque minuti-urla mia madre ed io corro in salotto, appiccicandomi al televisore.
Vai fratello, non mi deludere, ancora.
'Patatì, patatà, patasnella come te'. Pubblicità di merda, non mi interessi in questo momento. 
'Ehi che ti aspettavi ..' Non mi interessi.
'Ed ora la famosa boy-band, gli One Direction, faranno un annuncio che, a detta loro è importante' Neanche quest..si, questo mi interessa.
-Ciao, siamo gli One Direction e vorremmo fare un annuncio. Un annuncio che Niall, ha intenzione di iniziare- esclama la voce di Zayn.
Si, lui si che è coraggioso.
-Emh, volevamo annunciarvi..-sputa il rospo Irlandese, non mi far attendere. Le mie ovaie si stanno corrodendo.
-A Liam farebbe piacere continuare- continuare, ma se non hai detto nulla, porca putty.
-Allora, emh, cioè..-no, anche tu Liam, no. La sindrome di Harry Styles è una delle peggiori, lo so. A me accade quando mi interrogano.
-Okay, dato che nessuno riesce a dire due paroline, lo farò io-sbotta Harry.
Sia lodato quel ricciolino.
-Gli altri ragazzi non centrano, in realtà. Quelli che devono annunciare qualcosa siamo io e Louis. Avete presente tutte quelle notizie sui Larry?Beh, sono tutte vere. Sono passati tre anni e ora ci rendiamo conto che tenere nascosta una relazione non è stato leale. Ma avevamo paura, avevamo paura di perdere ognuna di voi. La realtà è che io e Louis, ci amiamo. Perchè non possiamo stare insieme, allora? Perchè non possiamo uscire alla luce del sole anche se ora sta piovendo e ci sono le nuvole?- fa una pausa ed io ridacchio. Go Styles, go. -Siamo gay. Non ci odiate, ve ne prego, non ci insultate. Accettateci, amateci lo stesso. Noi vi amiamo, ricordatevelo-conclude il suo monologo e sta volta è Louis a prendere la parola. 
-Questo discorso ve lo stiamo facendo, o meglio, questo discorso lo sta facendo- indica il riccio-dopo aver parlato con una persona a me importante. Lei mi è stata vicina e mi scuso per non averle risposto alle chiamate ed ai mielle messaggi che mi ha inviato. Perdonami-lacrime scorrono sulle mie guance e un sorriso compare sulle mie labbra.-Scusami Lottie, perdonami.-conclude ed io in questo momento vorrei avere mio fratello qui solo per poterlo abbracciare e dirgli quanto gli voglio bene.
-Ha fatto la cosa giusta-sento dire da mia madre, dietro di me.
Già Louis, hai fatto la cosa giusta.

Prendo il cellulare e digito dei tasti.
No, non sto componendo nessun numero.
 'Grazie per non avermi delusa', gli invio.
   
 
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