Anime & Manga > Inuyasha
Segui la storia  |       
Autore: inu_ka    04/02/2015    5 recensioni
La scuola il luogo più detestato dalla maggior parte degli studenti eppure non tutti la pensano così. Questo accade in un piccolo gruppeto di amici loro sono Inuyasha, Kagome, Miroku e Sango e proprio quest'ultima ama la scuola più di ogni altra cosa. Questo è il loro ultimo anno di superiori frequentano il liceo classico e loro malgrado dovranno affrontare gli esami di stato. Tra programmi di studi, amori intrighi e macchinazioni questi ragazzi dovranno affrontare il loro anno più buio ma come tutte le cose hanno un inizio e una fine ma raggiungere la fine sarà tutt'altro che facile.
Se volete sapere cosa riserverà quest'anno a questi poveri ragazzi non vi resta che provare a leggere. Vi avviso sin da adesso ch ela storia tratterà tematiche delicate come la violenza e che sarà tutt'altro che breve. Spero di avervi incuriosito almeno un pochino.
Genere: Comico, Erotico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome, Inuyasha/Kikyo, Miroku/Sango, Rin/Sesshoumaru
Note: AU, OOC | Avvertimenti: Tematiche delicate
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Inuyasha e Kagome organizzarono la loro vacanza per il mese di settembre così avrebbero approfittato anche per festeggiare il loro primo anniversario di matrimonio però questa volta sarebbero ritornati senza sorprese. Questa era una promessa che si era fatta Inuyasha, di certo non aveva dimenticato il terrore che aveva provato quando Kagome era incinta anche se adesso doveva ammettere che quella storia aveva avuto l’epilogo più bello che uno potesse mai desiderare, ora aveva una famiglia e non avrebbe permesso a niente e nessuno di rovinargliela e perciò si era ripromesso di non avere più figli, per lui la sua principessa e la sua cucciola erano più che sufficienti. La sua paura non era quella di crescere un altro figlio ma bensì aveva paura di crescerne due da solo senza la loro mamma e per esperienza personale sapeva che era la cosa peggiore che potesse capitare.
Decisero di organizzare la loro vacanza in Germania mentre Sesshomaru e Rin in Russia questa era stato Sesshomaru a decidere la meta della loro vacanza ma appena questo arrivò alle orecchie degli altri le prese in giro non  mancarono, non ci aveva pensato più di tanto ma quando glielo fecero notare si maledisse per non averlo fatto. La Russia, nonostante fosse ancora estate, in quel periodo era particolarmente fredda quindi per gli altri quello era il suo posto ideale, anche i genitori di Miroku insieme ad Inu decisero di concedersi una vacanza in Australia. Si poteva dire che ormai tutte le famiglie erano sparse per il mondo.
Di rientro dal viaggio di nozze quello che si sentì male questa volta era lo sposo e Kagome memore della sua esperienza passata fece la sua solita battuta.
K: Miroku di ritorno dal viaggio di nozze anche io stavo male ma sai benissimo perché, quindi mi chiedo non è che anche tu sei in stato interessante?
M: Eh ma che diavolo dici?
K: Che ne so forse ad Amsterdam hanno un metodo per far uscire incinta anche i maschi e quindi mia sorella per risparmiarsi i dolori della gravidanza ha deciso di scaricare a te questo compito.
Gli altri la guardavano sbalorditi era pazzesco come riuscisse ad inventarsi simili assurdità così all’improvviso.
I: Amore per piacere non cominciare con queste tue fantasie.
K: Tu stai zitto mezzo demone.
I: Eh!!! No ancora con quella storia.
K: Pensavi me ne fossi dimenticata?
I: Giuro che se lo dici di nuovo per disperazione mi tingo i capelli me li farò neri così non potrai più dire che somiglio al mio cane e Hitomi sarà identica a me.
K: Non ci provare o chiedo il divorzio e alla bambina metto le lenti a contatto marroni così è uguale a me e non potrai più dire che è tua figlia.
I: Ah sì certo che le leggi da assistente sociale le applicheresti alla perfezione se fai così.
K: Che vorresti dire?
Disse con tono adirato mentre gli altri li guardavano chiedendosi se quelli che avevano davanti erano adulti o bambini in un corpo da adulto.
I: Che non mi fai vedere la mia principessa solo perché mi tingo i capelli.
K: Sì.
I: Quindi oltre alla mia principessa non rivedrò più nemmeno la mia cucciola?
Ecco dicendo quella parola l’aveva fregata come ogni volta che litigavano e questa volta ovviamente non fu da meno infatti quando lui si avvicinò per darle un tenero bacio lei non si sottrasse.
I: Così va meglio.
Disse facendo uno di quei sorrisi che a lei piacevano tanto.
K: Non è giusto riesci sempre a fregarmi, però se cambi il colore dei capelli davvero chiedo il divorzio.
I: Se mi dici di nuovo che sono un mezzo demone allora lo farò.
K: Eddai lo sai che scherzo.
I: Lo so ma…
S: Ehi non ricominciate a litigare sembrate due bambini e tu sorellina vai da uno psichiatra. Ma come ti vengono in mente certe assurdità? Comunque anche se mi vergogno a rispondere a una domanda così cretina Miroku non è in attesa ma si è ingozzato come al suo solito.
R: Hai fatto qualche video divertente come quello di quando è stato male nella gita dell’ultimo superiore?
S: Sì se venite di là ve li mostro.
I ragazzi andarono nel soggiorno e collegarono il cellulare al televisore così la cosa sarebbe stata più divertente. I video mostravano Miroku in tutte le assurdità che aveva fatto come quando in un coffe shop si stava soffocando dopo aver provato a fumare un po’ di erba.
Kagome invece mostrò un video dove aveva fatto mettere Inuyasha vicino ad un pozzo con la bambina in braccio. Hitomi rideva mentre suo padre aveva il volto terrorizzato mentre attendeva che Kagome scattasse la foto infatti ad un certo punto si sentì la sua voce che intimava alla ragazza di sbrigarsi non sapendo che in realtà stava facendo un video.
I: Kagomeeee quindi era un video non una foto ecco perché non ti sbrigavi più.
K: E già tesoruccio ti ho fregato.
Se: Vergognati tua figlia ha solo quattro mesi e sta ridendo mentre tu a ventiquattro anni hai ancora paura di uno stupido pozzo.
Sesshomaru non smetteva più di ridere mentre gli altri rimasero a bocca aperta guardando la scena.
I: Maledetto è colpa tua.
Se: Sì sì mettila come vuoi ma ti ricordo che ti ho fatto spaventare quasi vent’anni fa.
I: Idiota giuro che ti faccio fuori.
Se: Sì va bene comunque fratellino conosco un bravissimo psicologo sai potresti farti aiutare.
Gli altri scoppiarono a ridere mentre Inuyasha covava istinti omicidi contro suo fratello però poi si ricordò di una cosa.
I: Ehi fratellone tu non ci hai fatto vedere ancora niente del tuo gelido viaggio.
Sesshomaru cercò di freddarlo con lo sguardo ma la voce di Rin lo distrasse.
R: Sì ha ragione noi non abbiamo fatto vedere niente.
Rin fece vedere alcune foto e in quasi nessuna lui rideva se non accennando un lieve sorriso dopo Rin selezionò un video dove si intravedevano delle giostre all’inizio Sesshomaru si sorprese ma quando capì di cosa si trattava sbiancò.
Il video mostrava la coppia sulle montagne russe e lì lui urlava peggio di una femminuccia mentre diventava sempre più bianco e quando scesero dalla giostra barcollò finchè non cadde a terra con tutte le persone intorno che cercavano di farlo alzare.
I: Ahahahahahhahah vergognati questo è peggio del mio video vicino al pozzo addirittura sei caduto e stavi anche per svenire. Ahahahahahha nemmeno Rin ha urlato così.
Anche gli altri ridevano a crepapelle mentre Sesshomaru cercava di metterli a tacere con il suo solito sguardo ma questa volta non funzionò, la cosa era talmente esilarante che nessuno aveva intenzione di smettere e pur volendolo non ci riuscivano.
Se: Rin dopo facciamo i conti comunque come hai fatto a fare quel video? Se non sbaglio abbiamo lasciato tutto nelle casseforti prima di salire e inoltre nel video si intravede anche la tua figura.
R: Me lo sono fatto semplicemente mandare da uno che ti ha filmato.
Se: Non poteva farsi i fatti suoi e godersi il giro?
R: Infatti dopo è risalito perche per filmarti non ha potuto godere del panorama che si intravedeva da lassù.
Se: Maledetto se scopro chi è.
R: Non credo tu voglia andare in Svezia solo per fargliela pagare.
Se: Vedo che ci hai fatto abbastanza amicizia con quel tipo.
R: Non hai motivo di essere geloso anche perché era una ragazzina di appena quindici anni.
I: Ahahahahhah dopo questo dovresti vergognarti ancora di più.
M: Eddai Sesshomaru non prendertela come vedi ognuno di noi ha combinato qualcosa in vacanza. Ma toglimi una curiosità: quando ti sei messo sulla giostra di Disneyland già avevi avuto paura e allora mi spieghi perché sei salito su quelle montagne ben sapendo di avere paura?
I: Te lo dico io in una semplice parola: Orgoglio.
K: Però bisogna ammettere che ha avuto coraggio.
S: Direi piuttosto che è stato stupido, come medico professionista dovresti sapere che è pericoloso sfidare così certe paure.
M: Amore basta non siamo ad una lezione di medicina e poi è qui vivo e vegeto anche se in questo istante penso che adesso vorrebbe sprofondare e sicuramente vorrebbe ucciderci. Ah ghiacciolo per riprendere quello che hai detto prima, non osare prendertela con la mia sorellina.
Se: Tzè!
Tutti sapevano che non le avrebbe detto niente perché anche se ci provava non ci riusciva quindi tutti erano tranquilli e quello che aveva detto Miroku era solo per ridere un altro po’, all’improvviso si accorsero che nella stanza c’era una persona di cui non avevano proprio sentito la presenza.
In: Aahahahha da quel che vedo direi che vi siete divertiti abbastanza.
Se: Pa…pa…papà da quanto tempo sei qui?
In: Sin dal filmato di Miroku.
Praticamente era lì sin dall’inizio e sentendo quella risposta Sesshomaru divenne paonazzo per la vergogna.
In: Eddai Sesshomaru non c’è nulla di cui vergognarsi è normale avere paura come hai visto prima anche tuo fratello ne ha avuta e per lui era ancora peggio visto che lì sua figlia rideva mentre lui se la stava praticamente facendo sotto.
I: Grazie mille per averlo fatto notare ma non ce n’era bisogno.
In:  Ahahahah è inutile potete crescere anche con l’età ma nel cervello restate sempre bambini. Spero solo che i miei nipotini non saranno così.
Se: Mi sa che la vecchiaia ti sta giocando brutti scherzi, non è che per caso soffri di demenza senile?
R: Ehi come ti permetti porta un po’ di rispetto per tuo padre, sai quando fai così sei uguale a tuo fratello.
Se, I:Ehi!
Se: Non paragonarmi più a quell’idiota.
R: Bhe dici cose che uno si aspetta di più da uno come lui.
Se: Io gli ho detto così perché ha parlato di nipotini mentre ne ha solo una.
In: Vedi che sono consapevole che c’è solo Hitomi.
Se: E allora?
I: Idiota arriveranno anche da parte tua ecco cosa intendeva papà. A proposito per quanto tempo ancora hai intenzione di rimanerne senza?
Rin e Sesshomaru erano diventati rossi per l’imbarazzo anche se quest’ultimo cercava di nasconderlo ma con scarsi risultati. Sango se ne accorse e decise di andare in loro aiuto.
S: Inuyasha però anche se avrai tu un altro figlio si parlerà di nipotini.
I: Spiacente ma non ne ho alcuna intenzione sto bene così, Hitomi mi basta capitolo chiuso.
Inuyasha aveva pronunciato quelle parole con un tono estremamente serio e questo fece rattristare sua moglie perchè sin da piccola il suo desiderio era sempre stato quello di avere due figli ma da quello che aveva sentito lui non ne aveva nessuna intenzione. Rin se ne accorse e si avvicinò a lei portandola nella sua camera con la scusa di farle vedere una cosa, una volta chiusa la porta Kagome cominciò a piangere.
R: Ehi calmati.
K: Rin dirai che sono una stupida a comportarmi così ma le parole di Inuyasha mi sono giunte come una pugnalata, sia ben chiaro che non avevo intenzione di averlo adesso un altro bambino ma non ti nego che in futuro mi sarebbe piaciuto ma a quanto pare a lui non va bene.
Appena finì di parlare cominciò di nuovo a singhiozzare, Rin la strinse cercando di tranquillizzarla.
R: Dai è probabile che Inuyasha anche se lo ha detto non è proprio quello che pensa, lo sai che quei due quando si punzecchiano dicono sempre cose senza senso. Vedrai che se adesso ne parli con Inuyasha quello non si ricorderà nemmeno di aver detto una cosa del genere.
K: Rin vorrei tanto crederti ma Inuyasha quando dice le cose con quel tono non scherza.
R: E allora forse lo ha detto perché è ancora spaventato da quello che stava succedendo con Hitomi non puoi dargli torto, dagli il tempo  di riprendersi e vedrai che la penserà diversamente.
Le parole di Rin furono di conforto ma non bastarono per farla smettere di piangere. Intanto di sotto…
I: Ehi dove sono finite Kagome e Rin?
M: Mia sorella ha detto che doveva farle vedere una cosa.
In: Ragazzi ve lo ripeto: siete dei bambini.
I: Perchè?
In: Perché non pensate mai prima di parlare.
Se: E ora te ne accorgi? Quando mai Inuyasha ha pensato prima di parlare.
I: La vuoi smettere? Comunque cos’ho detto di male?
In: Davvero pensi che Rin dovesse farle vedere qualcosa proprio in quel momento?
I: Bhe sono donne e quindi sono imprevedibili.
Inu sospirò era inutile suo figlio in quanto a sensibilità non ne capiva un bel niente.
In: Non è così, secondo me quello che hai detto prima l’ha ferita.
I: Cos’ho detto? Non ho offeso nessuno.
In: Vedi nemmeno te ne sei accorto.
I: Papà smettila di fare l’enigmatico e parla una buona volta.
M: Aspetta credo di aver capito, quando se ne sono andate tu avevi appena detto che non volevi avere più figli.
In: Esatto è stato proprio quello a ferirla, figliolo devi sapere che per una donna non c’è cosa peggiore che sentirsi dire certe cose senza nemmeno averne parlato, forse lo hai detto per scherzo ma lei può aver capito che dicevi sul serio.
I: Papà io ero serio. Non voglio più avere figli, nel caso te ne fossi dimenticato per avere Hitomi ho rischiato di perderla e se avere un altro figlio significa ciò allora mi dispiace ma non c’è posto per lui.
Inuyasha aveva parlato troppo e quello che aveva detto per Inu era inaccettabile infatti per farlo smettere gli diede uno schiaffo talmente forte da fargli voltare la testa dall’altro lato.
In: Basta hai parlato fin troppo. Cosa credi che io non abbia pensato lo stesso dopo che è nato tuo fratello? Nonostante avessi questa paura io con tua madre ho affrontato la questione non ho di certo deciso io per entrambi, cosa che invece stai facendo tu. Come pensi che si senta adesso? Sicuramente penserà che se avrete qualche altro figlio tu lo odierai e non ti comporteresti da padre. E’ questo che vuoi?
I: No non voglio che pensi che sia un egoista ma se questo è l’unico modo per non farle prendere in considerazione la possibilità di avere un altro figlio, allora mi va bene così.
In: Inuyasha non me lo aspettavo da te, mi hai deluso. Ti dico solo una cosa: se io avessi fatto come stai facendo tu, tu non saresti mai nato.
Appena finì di parlare se ne andò insieme al figlio maggiore. Per strada nessuno dei due parlò e non appena arrivati a casa Inu si diresse nella sua stanza.
Intanto a casa Mushi era calato il silenzio, dopo quello che Inu aveva detto nessuno ebbe il coraggio di commentare, poco dopo furono raggiunti da Rin e Kagome che quando videro quella scena si preoccuparono. Inuyasha appena vide sua moglie gli andò incontro cingendole i fianchi.
K: Ehi ma che succede qui?
S: Niente siamo solo un po’ stanchi.
Disse fingendosi assonnata.
K: Va bene allora togliamo il disturbo, dai Inuyasha andiamo.
Disse cercando di sembrare il più calma possibile anche se i suoi occhi lucidi mentivano spudoratamente. Durante il tragitto Inuyasha parlava con sua moglie cercando di non far trapelare nulla di quello che era successo.
I: Kagome stai bene?
K: Sì perché me lo chiedi?
I: Non so forse perché tu e Rin siete sparite all’improvviso e anche perché hai gli occhi lucidi.
K: No non è successo niente, Rin doveva farmi vedere una foto e quando l’ho vista sono scoppiata a ridere ecco perché ho gli occhi lucidi.
Cercò di essere credibile e se Inuyasha non avesse saputo niente da suo padre, Kagome ci sarebbe riuscita alla grande.
I: Ah sì e cosa aveva di così esilarante questa foto?
K: Top secret, Rin mi ha fatto promettere di non dire niente a nessuno.
Kagome aveva detto così anche perché non sapeva cosa dire visto che nel soggiorno ne avevano viste di tutti i colori. Quando arrivarono a casa Inuyasha chiuse la porta e abbracciò forte sua moglie che a quel tocco così improvviso sussultò infatti ringraziò il cielo che la bambina fosse nella carrozzina altrimenti le sarebbe caduta.
K: Ehi ma che ti prende?
I: Kagome perdonami.
Inuyasha si era lasciato sfuggire quelle semplici parole che al momento erano prive di significato ma se era vero quello che suo padre gli aveva detto, Kagome ne avrebbe compreso il senso.
K: Inuyasha sei strano, perché ti comporti così?
Inuyasha non disse nulla e i suoi occhi stavano per piangere, cercava di trattenersi ma sentiva che non ci sarebbe riuscito ancora per molto, aveva bisogno di sfogarsi.
I: Niente sono solo un po’ stanco vado a farmi una doccia tu nel frattempo occupati Hitomi appena finisco ti do il cambio e preparo qualcosa.
Disse sull’orlo di una crisi di pianto, così le diede un bacio sfuggente e corse in bagno prima di scoppiare a piangere. Infatti appena entrò in bagno chiuse la porta e aprì l’acqua per camuffare il rumore dei suoi singhiozzi. Non riusciva a togliersi di mente le parole di suo padre avrebbe voluto parlarle e raccontarle tutto ma sapeva che Kagome lo avrebbe capito e sicuramente avrebbe reagito come sua madre, questo comportava il rischio che la loro storia avesse il triste epilogo di quella dei suoi genitori. Perciò decise di non parlarne anche se non era sua abitudine nasconderle qualcosa.
Uscito dalla doccia vide che aveva gli occhi rossi per il pianto perciò decise di bagnare anche i capelli così avrebbe potuto dire che gli era finito lo shampoo negli occhi e per questo erano diventati rossi ma non sapeva quanto sarebbe stato credibile visto che oltre ad essere rossi erano anche spenti e questo succedeva solo quando era triste e preoccupato però con un po’ di fortuna forse gli avrebbe creduto. Era passata più di mezz’ora quando uscì dal bagno e tornò nella sala pranzo dove sua moglie stava allattando la bambina.
K: Oh finalmente credevo fossi caduto nello scarico della doccia.
Inuyasha sorrise ma ciò non bastò per impedire a sua moglie di notare il colore dei suoi occhi infatti quando se ne accorse cercò di trovare qualcosa per scatenare uno dei loro stupidi battibecchi così da poter deviare il discorso su altri argomenti ma purtroppo non gliene venne in mente nessuno.
K: Inuyasha vuoi dirmi cosa ti sta succedendo? Mi stai facendo preoccupare è da quando siamo usciti dalla casa di Sango che sei strano.
I: Non c’è niente di cui ti debba preoccupare non ho niente che non va.
K: Bugiardo.
I: Perché sarei un bugiardo?
K: Vediamo… Sei bugiardo per tre motivi: 1) ti sei lavato i capelli da solo e questo non lo fai quasi mai, 2) hai gli occhi rossi, 3) hanno cambiato colore per la precisione sono spenti. Puoi mentirmi solo sui primi due punti ma sul terzo non hai nessuna giustificazione perché ciò accade solo se hai qualcosa che non va. E ora forza sputa il rospo.
Inuyasha sospirò aveva già previsto che sua moglie se ne sarebbe accorta ma cercò comunque di non dirle la verità.
I: Bhe mi sono lavato i capelli perché me li sentivo appiccicosi visto che a casa di Miroku, Sesshomaru ha fatto cadere del the  sopra di essi e dato che ero già sotto la doccia ne ho approfittato ma nel lavarli è finito lo shampoo negli occhi ecco perché sono rossi e forse è per questo motivo che hanno cambiato colore dato che mi fanno male.
K: Bugiardo!
I: Ancoraaa!
K: Sì perché già altre volte ti è finito lo shampoo negli occhi e da quel che mi ricordo non hanno mai cambiato tonalità. Te lo chiede un’ultima volta: cosa ti sta succedendo?
I: Non sta succedendo un bel niente.
Disse abbracciandola ma non si spiegò come gli sfuggì un singhiozzo e questo non passò inosservato anche perché Kagome lo aveva sentito visto che erano abbracciati. In realtà lei aveva capito cosa stava succedendo ma voleva che fosse lui a diglielo. Inuyasha non si rese conto che oltre al singhiozzo adesso stava anche piangendo finchè lei non glielo fece notare.
K: Ora ci sediamo e mi racconti tutto.
I: Kagome ti ripeto che sto bene non ho niente che non va.
K: Inuyasha so che stai mentendo ma non voglio costringerti a parlarmene ma sappi che quando vorrai farlo sai dove sono però ti prego non dirmi che va tutto bene e soprattutto se ho fatto qualcosa di sbagliato dimmelo.
Inuyasha si affrettò a negare non voleva di certo che lei pensasse di essere colpevole di qualcosa anche perché la colpa di quello che stava succedendo era solo sua e ora che Kagome aveva detto quella frase si sentiva veramente uno schifo.
Si era fatto molto tardi perciò decisero di andare a dormire anche se non avevano cenato ma dopo quello che era successo non avevano molta fame. La notte fu particolarmente agitata per entrambi, Kagome non riusciva a dormire mentre Inuyasha anche se stava dormendo continuava a chiederle perdono. Le si stringeva il cuore vederlo così ma come aveva detto prima, non lo avrebbe costretto a parlare. Passò una settimana e quasi tutti i giorni era la stessa storia, Inuyasha continuava ad evitare di parlare di certi argomenti per non lasciarsi sfuggire nulla, anche Inu era piuttosto strano infatti dopo quel giorno era diventato molto freddo con suo figlio e le loro comunicazioni si limitavano solo al lavoro inoltre aveva perso la sua solita allegria anche se con Kagome cercava di essere il più naturale possibile ma ciò non ingannò la ragazza anche perché ogni volta che lei lo invitava a casa loro cercava sempre qualche scusa per non andare. Gli altri anche cercavano di comportarsi come al solito, Kagome aveva chiesto anche a loro se quel giorno fosse successo qualcosa ma non le dissero nulla perché questa era una cosa che solo Inuyasha doveva dirle, ogni volta che i loro discorsi cadevano su quel giorno cercavano subito qualcosa per non parlarne.
Kagome quando suo marito andava a lavorare rimaneva spesso da sola in casa con la bambina, prima non le era mai pesato mentre adesso era una tortura perché era in quei momenti che mille pensieri si affollavano per la mente e in questi pensieri si era insinuato il peggiore ed era il dubbio che in questa situazione centrasse qualche donna con cui Inuyasha l’aveva tradita solo così si spiegava il perché Inu era diventato così freddo con suo figlio visto che il tradimento era la cosa che lo mandava in bestia forse era questo che spingeva suo marito a chiederle perdono mentre dormiva. Forse era il giorno in cui Inuyasha aveva detto quella frase che Inu lo aveva scoperto infatti era proprio da quel giorno che il suo rapporto con il figlio era cambiato, mentre pensava a ciò un rivolo di lacrime le bagnò il viso non riusciva più a fermarsi in mente le venivano tutti i bei momenti passati con lui compresi i loro immancabili battibecchi, non poteva credere che tutto stesse per finire non riusciva a spiegarsi il motivo forse non voleva stare con lei perché gli aveva causato molte sofferenze spaventandolo tutte le volte che non era stata bene. Maledisse il giorno in cui aveva avuto il primo attacco, il giorno in cui gli aveva confessato di ricambiare i suoi sentimenti, maledisse anche il giorno in cui aveva detto Sì ma quando stava per arrivare al giorno in cui era nata sua figlia si bloccò perché non era vero Hitomi per lei era la cosa più bella che le potesse capitare anche perché con la sua nascita credeva di aver fatto il più bel regalo a suo marito ma a quanto pareva lei non era bastata. Il pianto della bambina la distolse da quello che stava pensando così prese la bambina e cominciò a cullarla parlandole.
K: Amore perdonami stavo per dire una cosa orribile non volevo affatto maledire il giorno in cui sei nata anche perché se i miei dubbi sono reali tu sarai l’unica cosa che mi rimarrà di lui.
Appena finì di dirlo scoppiò a piangere ancora più forte ma quando la bambina pronunciò la sua prima parola fu ancora peggio. La prima parola della bambina era stata: papà.
K: Principessina spero che io e il papà continueremo a stare insieme perché voglio sentirtelo dire quando sarà presente. Perché, perché deve succedere questo? In cosa ho sbagliato?
Dietro la porta di casa c’erano Rin e Sesshomaru che avevano ascoltato tutto, ora capivano lo strano comportamento della ragazza. Rin era a dir poco adirata anche Sesshomaru si stupì nel vederla reagire così e quando tentò di trattenerla lei gli mollò un morso sulla mano che la tratteneva era decisa ad andare a parlare con Inuyasha. Sesshomaru le corse dietro e dopo un po’ riuscì a raggiungerla era andata dove lavorava Inuyasha e non appena lo vide lo prese per la maglietta incurante del fatto che nell’ufficio era presente anche Inu mentre Sesshomaru rimase fuori dalla discussione osservando come si sarebbero evoluti i fatti.
I: Rin che ti prende?
R: Stupido, idiota, deficiente che non sei altro ora lasci l’ufficio e corri da tua moglie.
Inuyasha al suono di quelle parole si allarmò pensando che le fosse successo qualcosa.
I: Cos’è successo?
R: Oh per favore risparmiami questa scenetta se davvero ti interessa di lei ti saresti accorto di come sta soffrendo.
I: Rin ti vuoi spiegare senza troppi giri di parole.
R: Inuyasha ti dico solo che la stai facendo soffrire e se non ti decidi a parlarle non so cosa potrebbe succedere.
In: Inuyasha cosa stai combinando non dirmi che non le hai ancora parlato.
Se: Da quello che abbiamo sentito direi proprio di no. Inuyasha sei solo un idiota non meriti di avere Kagome come moglie, la stai distruggendo.
Inuyasha non ne poteva più di tutte quelle frasi senza senso così uscì in fretta e furia e si diresse verso casa sua ma nel tragitto le venne in mente la frase che gli aveva detto suo padre e anche quella di suo fratello così ebbe una vaga idea di quello che volevano dirgli. Arrivato a casa sua trovò sua moglie che stava piangendo mentre allattava la bambina così si sedette di fianco e cercò di parlarle. Kagome quando lo vide cercò immediatamente di asciugarsi le lacrime.
K: Inuyasha hai già finito di lavorare? Forse non mi sono resa conto dell’orario accidenti devo ancora cucinare aspetta finisco di allattare la bambina e vado.
Disse facendo finta di guardare l’orologio per evitare lo sguardo di suo marito però adesso la domanda era un’altra: Perché era già lì?
La bambina appena Kagome finì di parlare smise di bere così mentre si stava alzando fu trattenuta dalla mano di Inuyasha ma quando sentì quel tocco sussultò e guardandolo cominciò a piangere.
I: Kagome siediti dobbiamo parlare.
K: Inuyasha ti prego non dirmi che…
Inuyasha non la fece finire di parlare perché la zittì con un bacio, Kagome lo accettò volentieri forse quello era il loro ultimo bacio subito dopo Inuyasha l’abbracciò facendo attenzione alla bambina.
I: Kagome perché stai piangendo?
K: Un’altra ha preso il mio posto? Scommetto che ti sei stancato di stare con me, non hai tutti i torti in fondo ti ho spaventato a morte un sacco di volte quindi se vuoi lasciarmi non te ne farò una colpa e per quanto riguarda la bambina non preoccuparti potrai vederla e tenerla tutte le volte vuoi.
Inuyasha spalancò gli occhi sentendola parlare dunque suo padre, suo fratello e Rin non avevano tutti i torti lui era davvero un idiota sua moglie stava così per colpa del suo silenzio ora si sentiva davvero un verme. Lui temeva che l’avrebbe persa se avessero avuto un altro figlio mentre adesso la stava perdendo per colpa del suo silenzio, le parole di Kagome lo riportarono alla realtà.
K: Ecco il tuo silenzio conferma.
Inuyasha la strinse forte a sé e cominciò a piangere cercando al contempo di parlare.
I: Kagome perdonami ma non è come pensi, nessuna prenderà mai il tuo posto.
K: E allora perché ti stai comportando così. Perché non vuoi dirmi il motivo per cui la notte mi chiedi perdono e non vuoi dirmi nemmeno perché nell’ultima settimana tuo padre è diventato così freddo nei tuoi confronti.
I: Kagome ricordi il giorno che siamo andati da Miroku per vedere i filmati delle vacanze?
Kagome annuì.
I: Bhe quando io ho detto che non volevo più figli e che stavo bene così solo con Hitomi, tu te ne sei andata.
K: Sì, Rin aveva capito che quella frase per me era stata una pugnalata e ha trovato la scusa di farmi vedere una cosa per potermi allontanare da lì.
I: Papà se ne è accorto e mi ha rimproverato.
K: Inuyasha senza girarci intorno, perché lo hai detto?
I: Kagome ho paura di perderti e quello che stava succedendo con Hitomi mi ha spaventato ecco perché ho detto che lei mi basta, non voglio rischiare  di perderti solo per avere un altro figlio ma come ha tentato di farmi capire papà non è una cosa che posso decidere solo io.
Kagome al sentire quelle parole si risollevò, dunque era questo il motivo del suo silenzio non era perché c’era un’altra donna. Kagome se non avesse avuto in braccio la bambina gli sarebbe saltata al collo per quanto era felice perciò si limitò ad asciugarsi le lacrime e a sorridergli.
K: Sono felice che non ti comportavi così perché c’era un’altra donna ma mi dispiace anche per il motivo che ti ha spinto a non parlarmene perciò Inuyasha promettimi che d’ora in avanti mi dirai tutto e che non ti terrai più niente dentro di qualunque cosa si tratti.
Inuyasha la strinse e le sussurrò:
I: Promesso e Kagome ancora una volta perdonami.
K: Basta non voglio sentirtelo più dire e per quanto riguarda il fatto di avere altri figli non nego che  il mio desiderio è sempre stato quello di averne due ma per il momento una basta, più in là si vedrà.
Kagome si alzò per andare a mettere la piccola nella culla ma mentre stava andando si ricordò una cosa.
K: Ah dimenticavo Hitomi ha detto la sua prima parola.
I: Davvero e qual è stata? Scommetto la solita: Mamma.
Disse affranto.
K: Mmmmm non so non ricordo, se la ripeterà la saprai.
Disse facendo finta di esserselo dimenticata ma suo marito sapeva che non era vero e insistette per farselo dire ma niente lei non cedeva.
I: Kagome dimmelo con le buone altrimenti te lo farò dire con le cattive.
K: Provaci.
Disse mettendo la bambina nella culla. Inuyasha dopo essersi assicurato che la piccola fosse al sicuro, prese sua moglie e la spinse sul divano cominciando a farle il solletico però lo stesso non cedeva ma quando lui le fu sopra e i loro sguardi si incrociarono lui non resistette a baciarla e dopo averle dato un bacio passionale lui rimase con la fronte appoggiata a quella di lei e le disse una cosa che la fece piangere per l’emozione.
I: Cucciola ti amo e ti amerò per sempre non dubitarne mai.
Kagome annuì e lo strinse colmando quella piccolissima distanza che gli separava. Dopo un po’ la bambina si svegliò così i due si separarono e visto l’orario Kagome disse a suo marito di andare a prenderla mentre lei avrebbe cucinato qualcosa di veloce. Ad un tratto l’urlo di Inuyasha la spaventò e così corse nella camera dove si trovava e la scena che vide le fece tirare un sospiro di sollievo Inuyasha teneva la bambina all’altezza della faccia facendole il solletico con il naso e quando si accorse della presenza di sua moglie corse vicino mostrandole la bambina.
I: Amore ho sentito la prima parola della mia principessa.
K: Ehi nostra.
I: No ora è solo mia.
K: E perché?
I: Perché la prima parola che ha detto è stata papà quindi la mia principessina preferisce il papà.
Poi si rivolse alla piccola.
I: Brava ottima scelta l’ho sempre detto che sei speciale e che non sei come le altre bimbe che dicono sempre mamma e sei anche speciale perché hai solo quattro mesi e mezzo e già hai detto la tua prima parola. Ti amo ti amo ti amo.
Kagome guardava quella scena estasiata e adesso che avevano chiarito realizzò che tutte le volte che Hitomi avrebbe detto papà lei ci sarebbe stata e chissà forse ci sarebbe stato anche un altro figlio.
K: Hitomi non è giusto fai già le preferenze allora d’ora in poi quando devi essere cambiata o devi mangiare ti porto da papà anche se per quanto riguarda il mangiare dubito che il tuo PAPA’ possa accontentarti a meno che…
I: Kagome ti prego niente ipotesi io sono un maschio e di latte non ne produco stop.
K: Uffa.
Disse facendo la finta offesa Inuyasha vedendola così le scompigliò i capelli e si avvicinò al suo orecchio.
I: Amore forse ti andrà bene con il prossimo.
Disse sorridendo facendo rimanere a bocca aperta la ragazza.
K: Quindi questo significa che…
Inuyasha prima che lei finisse la frase annuì.
I: Sì se è questo che vuoi.
Kagome gli saltò al collo facendo attenzione alla loro principessa.
K: Grazie, grazie grazie, ti amo però per il momento basta lei. Va bene? Così siamo tutti e due contenti e ti prometto che non succederà niente anche perché non te ne vai da nessuna parte gli ultimi due mesi della gravidanza che ci vadano gli altri in fondo non sei l’unico avvocato che lavora lì.
I: Sì hai ragione e per la precisione io per tutti e nove i mesi non vado da nessuna parte.
K: Ok come vuoi tu papà.
Disse calcando l’ultima parola alchè la bambina si mise a ridere.
Ora che era tutto chiarito in quella casa regnava la più totale armonia e dopo che Inuyasha parlò con suo padre anche i rapporti con lui tornarono ad essere quelli di prima inoltre Inu aveva appoggiato appieno la decisione di suo figlio. La vita era tornata come prima ogni giorno c’era una novità e in uno di questi giorni ci fu una notizia bellissima. Era il giorno di natale e tutti erano andati a mangiare da Inu che come sempre con le pietanze aveva esagerato infatti dopo il cenone nessuno riusciva più a muoversi. Quando ebbero finito di cenare erano le 23:30 perciò in attesa che scattasse la mezzanotte, per poter scartare i regali, decisero di fare qualche partita a poker anche se le ragazze, memore della festa di Sango e Miroku, erano scettiche nel prendere le carte.
In: Ragazze non preoccupatevi sono delle comunissime carte da gioco.
S: Mi sento sollevata non vorrei proprio rovinare una così bella serata con certe scene.
Dopo ciò giocarono per un po’ e appena scattò la mezzanotte si fiondarono tutti sui regali. Ognuno fu soddisfatto del regalo ricevuto in particolar modo Kagome che aveva ricevuto da suo marito il profumo che desiderava da anni ma che sfortunatamente non era mai riuscita a trovare, per pura coincidenza era lo stesso profumo che usava Izayoi quando era ancora in vita infatti a trovarlo era stato proprio Inu che conoscendo il produttore di quel profumo se lo fece produrre in quanto nelle profumerie non era più disponibile perché era uscito fuori produzione. Kagome quando lo vide si emozionò talmente tanto che si gettò tra le braccia del marito cominciando a piangere.
I: Ehi cucciola dai non mi sembra il caso di piangere per così poco.
K: Inuyasha non immagini quanto sia felice, non è per il profumo ma è perché per me sei andato a cercarlo nonostante fosse quasi inesistente. Inuyasha mi dici come hai fatto?
Inuyasha lanciò un’occhiata di gratitudine a suo padre e poi si rivolse a sua moglie.
I: Spiacente ma è un segreto e non provare a farmi dire una sola parola perché non ci riuscirai.
K: E va bene desisto dal tentativo.
In: Bene allora è il turno del mio regalo per la mia nipotina che quest’anno festeggia il suo primo natale.
Inu prese da dietro l’albero un enorme pacco e non appena i genitori della piccola lo videro sgranarono gli occhi.
K: Inuyasha abbiamo abbastanza spazio in casa per una cosa così grande?
I: Per dirlo bisogna prima aprirlo.
Così decisero di aprire il regalo insieme. Era una culla da campeggio e dentro vi erano giochi di ogni genere compreso un girello.
I: Papà con tutti questi giochi Hitomi sta bene per tutta la vita.
In: Figlioli questo non è niente la mia nipotina dal suo nonnino avrà questo ed altro.
K: Oh oh povera me, mi aspettano tempi duri.
I: E perché?
K: Perché tu e tuo padre la vizierete all’ennesima potenza e così quando io le dirò di no lei dirà che sono una mamma cattiva e quindi verrà a ricorrere o al papà o al nonno. Povera me ah non ho incluso gli zii.
I: Eddai non puoi chiedermi di negare qualcosa alla mia principessina anzi solo un No è sicuro che glielo dirò.
K: Cioè?
R: Oh no riconosco quello sguardo Kagome tuo marito dirà di no quando si tratterà di un ragazzo.
M: E’ vero papà con te aveva lo stesso sguardo nonostante conoscesse Sesshomaru sin da quando era piccolo.
I: Complimenti avete indovinato Hitomi è mia e nessuno dovrà toccarla.
K: Ok allora ho qualche speranza perché in quel caso verrà da me chiedendomi di intercedere con il papà.
I: Kagomeeee!
K: Che c’è? L’unico modo per non farle frequentare un ragazzo è quello di chiuderla in convento.
I: Tze!
Se: Patetici non vi rendete conto di quello che state dicendo? Se non lo aveste notato Hitomi non sa ancora cos’è un ragazzo.
I: Lo so non ci vuoi tu per ricordarmi che mia figlia è ancora piccola per certe cose, io ho solo messo le cose ben in chiaro.
Se: Invece di pensare a simili assurdità pensa prima a crescerla e a darle un’educazione come si deve.
Al battibecco che si era scatenato tra i fratelli tutti scoppiarono a ridere. Dopo il momento di ilarità toccò a Miroku dare il regalo a sua moglie e sarebbe stato in quel momento che tutti avrebbero appreso la lieta novella.
M: Tieni Sanguccia questo è per voi.
R: Fratellone ma sei ubriaco e ci vedi doppio? Sango è una sola.
M: Aspetta e vedrai.
Nella scatola vi era un corredino per bambini e quando Sango lo vide si commosse però adesso bisognava spiegare il motivo di quel regalo anche se la maggior parte dei presenti lo aveva già capito.
I: Miroku come mai quel regalo? Hai per caso sbagliato la taglia di tua moglie?
Se: Stai zitto sei il solito idiota.
K: Ehi non ricominciate.
S: Bhe Inuyasha il motivo è semplice stai per diventare zio.
M: Se non lo hai capito aspettiamo un bambino.
Le ragazze urlarono per la gioia e tra loro non poteva mancare anche Inu.
S: Sorellina hai visto che sono io ad essere incinta? Non ho lasciato a Miroku il compito di portare avanti la gravidanza.
I: Oh no Sango perché glielo hai ricordato, ora ricomincerà con le sue assurde teorie.
K: Antipatico riesci a rovinare anche un momento così bello.
M: Non ricominciate a litigare almeno oggi comportatevi come una coppia normale.
In: Sango penso che sia ancora presto per sapere che sesso è?
S: Sì sono solo tre settimane.
I: Miroku se sarà femmina come ti comporterai quando da grande vorrà trovarsi un ragazzo?
Miroku cercò di cambiare discorso perché ovviamente anche lui la pensava come Inuyasha ma non voleva dirlo soprattutto dopo aver sentito le critiche che gli erano state mosse.
Se: Tze scommetto che la pensi come quell’idiota di mio fratello.
M, I: Ehi!
K: Ehm scusate posso fare una domanda?
I: Purchè non si tratti di qualche altra tua assurda teoria.
K: Non preoccuparti e comunque non è rivolta a te ma a tuo fratello.
Se: Che vuoi?
K: Certo che essere così maleducati è una caratteristica dei fratelli No Taisho.
In: Purtroppo mia cara non sono riuscito a correggere questo loro difetto.
Se, I: Papà.
I: Invece di difenderci ci vieni contro.
In: Quel che è giusto è giusto e su questo Kagome ha pienamente ragione.
K: Grazie Inu. Comunque Sesshomaru fin’ora hai criticato sia Inuyasha che Miroku ma dicci, tu come ti comporteresti se in futuro avrai una figlia?
Sesshomaru non rispose anche perché sicuramente sarebbe stato geloso di sua figlia proprio come lo era con Rin con cui sperava al più presto di portare il loro rapporto ad un livello più alto, ma per orgoglio non rispose alla domanda.
I: Ahahahah lo sapevo, e ora fratello chi è l’idiota?
Se: Sei sempre tu.
In: Ok ragazzi adesso basta o sveglierete la bambina oltre che tutto il vicinato.
I: Papà per la bambina ti dò ragione ma per quanto riguarda il vicinato non me ne frega niente oggi è festa e non di certo andrò a dormire come loro che sono dei poveri anziani che alle nove già dormono.
R: Ecco Kagome ha ragione a dire che sei un maleducato.
I: Invece di criticare me pensa a come si comporta il ghiacciolo che ti ritrovi.
Com’era prevedibile suo fratello gli lanciò un’occhiata a dir poco raggelante ma che comunque non fece effetto.
Ridendo, scherzando e battibeccando si fecero le tre e così ognuno decise di tornare a casa propria. Una volta arrivati a casa sprofondarono letteralmente nel sonno per poi svegliarsi solo a tarda mattinata giusto in tempo per pranzare.
Anche i mesi successivi passarono in fretta e in un batter d’occhio era già arrivato il mese di agosto, mese in cui Sango avrebbe portato a termine la gravidanza. Nei mesi precedenti si era scoperto che era in attesa di due gemelli un maschio e una femmina, giusto per non fare preferenze. Per pura coincidenza la nascita dei gemelli coincise con il giorno del loro primo anniversario di matrimonio.
Il parto non fu eccessivamente doloroso infatti Sango aveva fatto solo tre ore di travaglio e, senza troppi sforzi, i gemelli vennero alla luce. Quando Inuyasha e Kagome andarono in ospedale per vedere i bambini, trovarono un Miroku a dir poco esausto come se avesse partorito lui inoltre si teneva la mano come se le dolesse.
K: Ehi Miroku non dirmi che Sango ha già partorito?
M: Sì e la mia mano può confermarlo.
I: Hai assistito al parto e Sango ti ha stritolato la mano, non è forse così?
M: Hai perfettamente ragione.
K: Certo che ha fatto presto e che cavolo solo a me Hitomi mi ha fatto penare sia quando ero incinta e sia quando è nata.
I: Bhe la nostra piccola com’era nella pancia è nella realtà. Ah a proposito Kagome tua figlia ha quasi distrutto il fodero di Tenseiga.
K: Inuyasha mi spieghi perché quando Hitomi combina qualche casino è solo mia figlia? Aspetta hai nominato Tenseiga, oh no ma tuo padre è uscito fuori di senno a far toccare alla bambina quella spada?
I: Calmati hai dimenticato che papà non tiene la spada nel fodero? Piuttosto da questo episodio si vede come ama sua nipote, sappi che mio padre non ci ha mai permesso di toccarla e quando io e Sesshomaru ci abbiamo provato siamo stati in castigo per ben due settimane, niente giochi, niente uscita niente tv ma solo scuola e compiti anche extra perché Sesshomaru gli finiva troppo presto.
K: Accidenti allora dovrò proprio scusarmi.
I: Già però stai attenta ancora mette te in punizione. Comunque Miroku adesso hai due figli un maschio e una femmina come ti comporterai?
K: Aspetta te lo dico io. Scommetto che la femminuccia la rinchiuderai in casa mentre al maschietto insegnerai le tue tecniche da maniaco.
M: Ehi non sono tecniche da maniaco ma sono tecniche di seduzione.
I: Chiamale come vuoi ma tuo figlio sarà un maniaco come te.
M: Seduttore.
K: Va bene hai ragione tu, adesso ci fai vedere i nostri nipotini?
Miroku annuì e così si diressero verso la stanza dove si trovava Sango insieme ai gemelli.
K: Ciao sorellina come va?
S: Alla grande non è stato eccessivamente doloroso considerando che erano due.
K: Certo che hai avuto una bella fortuna praticamente hai due figli ma hai fatto solo nove mesi di gravidanza. Bhe penso che ti bastino?
M: Che assurdità dici io voglio una marea di figli.
S: Tu ma io NO, Kagome credo che mi fermerò qui.
M: Ma Sango.
I: Miroku che cavolo tua moglie ha appena partorito e tu già pensi a volere altri.
S: Già come se dovesse condurre lui le gravidanze.
M: Potrebbero capitarci altri gemelli.
S: Ma sì hai ragione. Miroku potresti venire un attimo qui?
Disse con un sorriso tutt’altro che rassicurante ma ciò sfuggì agli occhi di Miroku in quanto pensava che la sua ipotesi fosse stata apprezzata da sua moglie e che quindi volesse ringraziarlo come si deve, ma non appena si avvicinò Sango li mollò la sua cinquina, era da molto che non gliene riservava una, poi lo tirò per un orecchio sussurrandole qualcosa.
S: Miroku ti ho detto che IO mi fermo qui e se non la smetti per precauzione ti faccio dormire fuori.
Kagome si strinse a suo marito, sua sorella faceva venire i brividi quando faceva così però la invidiava un pochino sia perché adesso aveva due figli e sia perché suo marito insisteva a volerne altri cosa che il suo non aveva intenzione di fare, Inuyasha intuì quello che stava pensando sua moglie perciò la strinse forte dicendo una cosa che la stupì.
I: Ehi cucciola so a cosa stai pensando e per me va bene, quando sarai pronta lo sarò anche io dovrai solo dirmelo.
Kagome baciò forte suo marito, gli era grato per quello che le aveva detto infatti non riuscì a trattenere le lacrime.
K: Ti ringrazio per ciò che mi hai detto non sai cosa significhi questo per me.
I: lo so, per te questa sarebbe la cosa più bella e sappi che lo è anche per me.
K: Ti amo.
I: Anche io.
M: Ehi voi due cosa state confabulando?
I: Niente che ti possa interessare.
Sango invece guardò sua sorella e le fece l’occhiolino segno che aveva capito cosa l’aveva resa così felice e di questo ringraziò mentalmente suo cognato. Dopo un po’ arrivarono anche Rin e Sesshomaru che rimasero lì per poco permettendo alla neo mamma di riposarsi. Mentre ritornavano a casa tutti stavano commentando la nascita dei gemelli però Sesshomaru era più silenzioso del solito ma quando gli altri glielo fecero notare lui negò dicendo che andava tutto bene. Invece il motivo per cui era pensieroso era Rin. Dopo averla accompagnata a casa anche lui tornò nella sua dimora sprofondando sul divano, poco dopo anche suo padre tornò e immediatamente notò lo strano comportamento del figlio.

ANGOLO DELL'AUTRICE:

Ok miei cari lettori sul capitolo non ho niente da dire, se non quello di perdonarmi per eventuali errori che troverete mi raccomando non esitate a dirmelo. ;). Il capitolo si chiude con un unico quesito: Cos'è che preoccupa il nostro caro Sesshomaru? Cosa centra Rin? Le risposte le troverete nell'ultimo capitolo de "L'anno che mai finira"

RINGRAZIAMENTI:
Scusate se sono ripetitiva ma come sempre ringrazio tutti quelli che leggeranno e recensiranno, in particolar modo chi lo ha fatto con il precedente capitolo.
Vi ringrazio con tutto il cuore.
BACI INU_KA
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Inuyasha / Vai alla pagina dell'autore: inu_ka