Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Segui la storia  |       
Autore: My Pride    30/11/2008    15 recensioni
«È strano come certe cose cambino le persone.
Prima che tutto questo avvenisse, non avevo mai visto Oka-san comportarsi così
»
[ Missing Moment: Evento RoyEd Marriage del 10/10/10 { 30 } ]
[ Terza classificata al «Flash Contest» indetto da Addison89 { 14 / 20 } ]
[ Sesta classificata al «A contest, a rose and a story!» indetto da Roy Mustung sei uno gnocco { 26 } ]
[ Storia fuori serie: 16 { Dedicata a Red Robin }, 18, 19, 20, 21, 23, 24, 25 { Dedicata a Red Robin }, 26, 27, 28, 29 ]
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Edward Elric, Nuovo personaggio, Roy Mustang, Un po' tutti | Coppie: Roy/Ed
Note: Raccolta, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
 <<    >>
- Questa storia fa parte della serie 'Shattered Skies ~ Stand by Me' Questa storia è tra le Storie Scelte del sito.
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Heart burst into fire_Episode 12 Titolo: Tutte a me capitano! (Ovvero, quando Roy Mustang non riesce a...)
Autore: My Pride
Fandom: FullMetal Alchemist

Tipologia: One-shot [ 1046 parole ]
Personaggi: Roy Mustang, Edward Elric
Genere: Slice of life, Sentimentale, Commedia
Rating: Giallo
Avvertimenti: Shounen ai, What if?



FULLMETAL ALCHEMIST © 2002Hiromu Arakawa/SQUARE ENIX. All Rights Reserved.



EPISODIO 12: TUTTE A ME CAPITANO! (OVVERO, QUANDO ROY MUSTANG NON RIESCE A...)

    «Ho voglia di una torta di mele», disse di punto in bianco Edward, gettato sul divanetto dall'altro lato della stanza.
    Abbandonai per un po' la lettura del mio giornale per squadrarlo attraverso gli occhiali da vista che indossavo, soppesando con interesse la sua espressione e notandolo con lo sguardo puntato verso uno degli archivi che ingombravano la Break Room in cui ci trovavamo per una piccola pausa.
    Inarcai finemente un sopracciglio e ripresi distratto il giornale, accavallando con disinvoltura le gambe al di sotto del tavolo.
«Devo considerarla una proposta indecente?» gli chiesi con velato sarcasmo, e lui si lasciò sfuggire uno sbuffo innervosito prima di lanciarmi un cuscino che scansai fortunatamente in tempo, vedendolo con la coda dell'occhio schiantarsi contro il vetro della finestra prima di cadere abbandonato sul pavimento.
    «Ma tu vedi perversità anche dove non ci sono?» sbottò, facendomi ridacchiare. Mi ero sempre divertito a fargli perdere le staffe a quel modo.
    «È maleducato rispondere ad una domanda con un'altra domanda», lo informai, trattenendo un sorriso con un tremito divertito nella voce mentre voltavo distrattamente pagina.
    «Sai quanto me ne può fregare di essere maleducato con te», replicò arcigno, nonostante sembrasse sorridere. Gli lanciai quindi un'occhiata di sbieco per valutare la sua espressione, vedendo difatti l'ombra di un sorriso incurvargli appena le labbra.
    «Abbiamo cambiato discorso?» sghignazzai, voltandomi verso di lui anche con la poltrona e posando sul tavolino dietro al quale era seduto il giornale per sorreggermi il volto con il dorso della mano destra. Lo vidi agitare distratto l'auto-mail su cui aveva issato le maniche della giacca e della camicia, come se volesse liquidarmi cordialmente.
    «Meglio tenersi lontani da parole che tu potresti fraintendere», fece quasi con fare ovvio, passandosi poi con fare non curante l'altra mano fra i corti capelli per ravvivarli all'indietro.
    Sorrisi, scuotendo la testa divertito. «Non sono così malato», gli tenni presente, annuendo poi significativo, e lui scoppiò in una grossa e sonora risata.
    «Ci sono persone che lo confermerebbero, invece», ribatté, poggiandosi una mano sulla coscia e piegando l'altra gamba sotto di essa. «Sei malato».
    «Io direi più che mi piace divertirmi», replicai subito, ricevendo da lui un'occhiata di sbieco. Si picchiettò il petto con due dita, inarcando un sopracciglio.
    «A mie spese», disse, facendomi ridacchiare lievemente.
    Alzai entrambe le mani in segno di resa, sollevando un angolo della bocca. «Ehi, anche tu fai la tua parte», mi difesi, e ancora una volta mi guardò male.
    «Quelle rare volte», rispose prontamente, grattandosi dietro al collo.
    «Beh, dettagli», sghignazzai. Lo vidi incrociare le braccia al petto per poi distendersi all'indietro sul piccolo divanetto, poggiando un piede calzato di stivale su di esso per accavallare le gambe e far aderire la schiena ad uno dei braccioli. Mi squadrò sarcastico, per poi sorridere.
    «Tanto lo so che ti piace quando sono io a comandare», buttò lì, vago e distratto, divaricando le gambe come a voler alludere a qualcosa.
    Per un po' lo guardai, accigliato e stranito.
Poi, con un piccolo colpetto di tosse, distolsi lo sguardo, vagamente imbarazzato. Odiavo ammetterlo, ma quella sottospecie di fagiolino ci sapeva fare. Non aveva di certo l'esperienza che avevo io alla sua età, ma anche con i suoi ventott'anni suonati, riusciva a far impazzire uno con la mia fama. Tossicchiai ancora, vedendolo con la coda dell'occhio cambiare posizione. «Ma sai anche che preferisco essere io a dirigere il gioco», mi decisi a ribattere, notandolo mentre faceva spallucce scuotendo la testa.
    «Come hai detto tu, dettagli», mi sbeffeggiò, voltandosi appena per guardarmi.
    Risi falsamente, alzandomi dalla mia postazione. «Ah ah ah, divertente», feci, cominciando a camminare avanti e indietro per la stanza sotto il suo sguardo più che attento.
    «Comunque non ho cambiato idea», mi richiamò, fermando la mia passeggiatina; lo guardai, sbattendo perplesso le palpebre senza capire.
    «Su cosa?» chiesi incuriosito, e lui sorrise, soffiandosi via dal volto alcuni ciuffi di capelli che gli erano ricaduti sugli occhi.
    «Sul fatto che voglio una torta di mele», riprese, e io mi ritrovai a scuotere quasi sconsolato la testa, con una mano sul fianco e l'altra a massaggiarmi una tempia.
    «So cucinare di tutto ma con i dolci sono una frana, lo sai», gli dissi gettandogli appena un'occhiata.
    Edward sorrise con una punta di seduzione. «Vorrà dire che me la comprerai, vero?» concluse, come a voler avere la meglio.
    Mi avvicinai al divano, toccandogli la punta del naso. «Domani, se me ne ricordo, te la comprerò», feci in risposta, vedendolo metter su una falsa espressione imbronciata.
    «Ma io la voglio adesso», si impuntò come una ragazzina, afferrando un altro cuscino per portarselo al petto e abbracciarselo.
    «L'erba voglio cresce solo nel giardino del Re», sghignazzai, scostandogli di poco le gambe per farmi spazio sul divanetto stretto.
    «Non sei spiritoso», ribatté, inclinando la testa di lato per squadrarmi, e io lo guardai a mia volta, con un sorriso malizioso dipinto sulle labbra.
    «E infatti non volevo esserlo», gli tenni presente, sporgendomi un po' verso di lui in modo da fondere i nostri respiri. Si sistemò meglio sul divano senza smettere di abbracciare il cuscino, portandoselo vicino alle labbra per nascondere metà volto.
    «Vecchiaccio», bofonchiò con voce sommessa, facendomi scoppiare a ridere.
    Con un po' di attenzione, mi portai sopra di lui restando sospeso a guardarlo, con le mani poggiate sul divano vicinissime ai suoi fianchi. «Questo vecchiaccio sa ancora toccare i tasti giusti», cominciai malizioso, chinandomi sul suo collo per dargli appena un bacio, scendendo frattanto voglioso con la mano verso il suo basso ventre nel tentativo di volere di più, ma lui mi fermò con la sua d'acciaio, muovendo un dito dell'altra.
    «E non dovrebbe», sghignazzò, abbandonando il cuscino per sottrarsi al mio corpo, senza guardarmi negli occhi.
    «Perché?» chiesi io, vedendolo che osservava qualcosa oltre la mia spalla. Mi voltai verso il punto che fissava, restando avvilito nel vedere i soliti due guastafeste - non era difficile immaginare chi fossero - accompagnati questa volta anche da Riza. E nel vedere la mia espressione, alla loro risata si aggiunse anche quella di Edward.
    «Per non fare scandalo con loro, ovvio!»






Messaggio No Profit
Dona l'8% del tuo tempo alla causa pro-recensioni.
Farai felice milioni di scrittori.
  
Leggi le 15 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: My Pride