Libri > Twilight
Ricorda la storia  |      
Autore: _LittleSammy_    30/11/2008    9 recensioni
"Se qualcuno me lo avesse chiesto fino a qualche tempo prima, avrei saputo rispondere senza indugi cosa volevo davvero. Avevo sempre creduto di avere fin troppe poche certezze nella vita, e quello che stava accadendo in quel momento aveva distrutto completamente gli ultimi residui che possedevo di esse." Un bacio può davvero cambiare ciò che si prova verso una persona?
Genere: Romantico, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Edward Cullen, Isabella Swan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Non credo come sia possibile che mi trovi qui a pubblicare... E' la prima volta che mi cimento in una fict su Twilight, ma ce l'ho fatta. E' stata un'esperienza molto più ardua di quello che mi aspettassi, e spero che ne sia venuto fuori qualcosa di almeno discreto. Mi piacerebbe davvero sapere cosa ne pensate... Perciò lascio tutto a voi lettore e, mi auguro, recensitori. Un grazie in anticipo a tutti voi.[Avevo fatto un piccolo casino, risolto adesso!^^]

Ice & Fire

Se qualcuno me lo avesse chiesto fino a qualche tempo prima, avrei saputo rispondere senza indugi cosa provavo davvero. Avevo sempre creduto di avere fin troppe poche certezze nella vita, e quello che stava accadendo in quel momento aveva distrutto completamente gli ultimi residui che possedevo di esse. Le labbra morbide ed infuocate di Jacob Black premevano sulle mie, senza che io potessi fare alcunchè per fermarle. Mi sentivo in una morsa, una morsa dalla quale non riuscivo, o più semplicemente non volevo, sottrarmi. Lentamente feci scivolare i palmi delle mani sul petto bronzeo di lui, ma non appena lo sentii approfondire il bacio, con tutta la forza che possedevo lo scansai. Rimasi sorpresa da quanto fosse stato facile, ma capii ben presto che era stato lui a non volermi forzare. Sentivo le guance in fiamme e non riuscivo a sostenere il suo sguardo, ferito, deluso ma anche imbarazzato. Un silenzio disarmante cadde tra noi, finchè la voce di Jacob mi arrivò alle orecchie facendomi sussultare.
-Scusa, Bella... Non sono riuscito... ho agito di impulso...-
Mi forzai di guardarlo negli occhi, ed imponendo alle gambe di non cedermi, lo fissai. E fu di nuovo silenzio. Un estenuante e pesante silenzio. E fu proprio in quel momento che i miei sensi di colpa vennero a galla. Quei sensi di colpa che potevano essere raggruppati tutti in un unico nome: Edward Cullen. Come avevo potuto? Cosa stavo per fare? Stavo per mandare all' aria tutti quei bei propositi che mi ero ripromessa, stavo per scombussolare tutto ciò che io ed Edward ci eravamo promessi. Mi sentivo come oppressa, come fossi rinchiusa in una busta di plastica e qualcuno stesse sottraendo via l'aria con cattiveria. La testa prese a girarmi, e fui costretta ad appoggiarmi al lavello per non cadere. Sentii Jake avvicinarsi per controllare che tutto andasse bene, ma l'unica cosa che riuscii a fare fu di spostarmi di scatto, farfugliando qualcosa del tipo: -Devo andare-
-Ti accompagno io-
Scossi la testa negativamente, afferrando il giubbotto malamente poggiato sul divano del salotto di casa Black, ripensando a cosa mi poteva essere passato per la testa quando avevo deciso di andare da Jacob.
-N-no...Edward mi starà aspettando...- sussurrai in risposta.
Mi avviai verso la porta, aprendola ed inoltrandomi nel buio della sera appena calata. Per fortuna c'era ancora abbastanza luce da poter vedere dove mettevo i piedi e inoltre non avevo alle calcagne nessuna creatura o quant'altro che avesse voluto la mia morte. La voce di Jake mi bloccò, ma non mi voltai.
-Non mi dispiace di quello che ho fatto, Bella.- disse sulla soglia della porta,-Io sono innamorato di te e sono certo che anche tu provi qualcosa per me!-
Strinsi gli occhi, sentendo la testa girarmi sempre più e, anche se non potevo vederlo, ero certa che tremasse. Ripresi a camminare mentre le sue parole mi rimbombavano nella mente.
Anche tu provi qualcosa per me...

Era lì. Appoggiato alla sua Volvo metallizzata, con le braccia conserte e quella sua solita espressione enigmatica. Il panico mi afferrò nuovamente tutto il corpo non appena lo vidi sorridere. Che cosa avrebbe fatto se glielo avessi detto? Mi avrebbe giudicata senza darmi il tempo di spiegare? O sarebbe addirittura arrivato a far del male a Jacob? Sentivo i battiti del mio cuore aumentare tanto vertiginosamente che avevo paura potesse sentirli. Mi avvicinai mesta a lui, accennando a stento un sorriso, mentre nella mia testa si teneva una guerra vera e propria per decidere se dirglielo o meno. E, così come era capitato con Jacob, non appena sentii le sue braccia avvolgermi in quel gelo così dolce e familiare e sfiorarmi il collo da quelle labbra così fredde e tenere, la piccola parte di me che avrebbe voluto dirgli tutto non appena lo avessi visto crollò come un castello di carte mosso da una folata di vento appena accennata. -Qualcosa non va?-sussurrò, sentendomi leggermente restia a quelle dolci effusioni, che in altre circostanze sarei stata ben felice di ricevere. Scossi il capo, troppo intorpidita anche solo per parlare, lasciando che Edward si allontanasse solo per aprirmi lo sportello del veicolo.

Cercai di fissare la strada lungo tutto il tragitto, in modo da evitare lo sguardo di Edward, dato che ero certa mi stesse lanciando occhiate ogni tanto per capire cosa non andava. Ringraziai il cielo e tutte le persone che conoscevo che non riuscisse a leggermi nel pensiero in quel momento. In mancanza d' altro presi a torturarmi le mani, mentre nuovi ed insopportabili sensi di colpa ritornavano a galla; naturalmente non riuscii a nascondergli il mio tormento come avrei voluto, dato che pochi secondi dopo poggiò una mano ghiacciata sulla mia, procurandomi un brivido.
-Bella?-
-Sono solo un pò stanca. Tutto qui...- cercai di essere convincente, ma la sua occhiata diffidente mi fece capire che non ero stata molto brava a mentire.
-Tutto bene con Jacob?- chiese, facendomi sussultare.
-Sì...Tutto benissimo...-
Tornò a fissare la strada ed io mi lasciai scappare un sospiro. Ero certa che si fosse accorto che qualcosa non andava, ma lui era fatto così, non avrebbe risollevato la questione finchè non fossi stata io stessa a farlo.
Ipocrita... stupida piccola ipocrita...

Fermò la macchina davanti casa di Charlie, e scendendo notai che luci erano spente. Presi le chiavi dal giubbotto e aprii la porta.
-Papà?-
Nessuna risposta. Accesi la luce e mi accorsi che sul comodino accanto al telefono c'era un foglietto. Riconobbi immediatamente la calligrafia disordinata e frettolosa di Charlie.

Scusami Bells, non credo di riuscire a tornare a casa prima di domani mattina.
Mi raccomando non fare tardi.
Papà

Dopo averlo letto, sbuffando, lo poggiai nuovamente sul comodino, girandomi per chiudere la porta. Trasalii, trattenendo il respiro, trovandomi il viso di Edward a pochi centimetri dal mio. Lo avevo totalmente dimenticato, troppo presa dai miei pensieri.
-Scu-scusa...io..non... devo chiudere la porta- farfugliai, dandomi dell' idiota. Sembrava fossimo tornati a quando ci eravamo appena conosciuti.
-Già fatto-
Ovvio, pensai autocompatendomi leggermente. Chiusi gli occhi, poggiandomi una mano sulla fronte e poi ravviandomi una ciocca di capelli castani ribelli dietro l'orecchio. Informai Edward del messaggio di Charlie e cercai di dirigermi verso le scale, ma fu inutile: mi afferrò un polso con una mano. Non rabbrividii solo per il gelo della sua pelle ma anche per lo sguardo che mi lanciò quando mi voltai verso di lui.
-Bella...-
Trattenni a stento le lacrime, vedendo quegli occhi dorati così tristi e tormentati. Ero certa che si stesse incolpando per il mio strano comportamento. Avrei dato qualsiasi cosa per vederlo stare meglio, ma sapevo che la verità sarebbe servita solo a peggiorare la situazione. Rimanemmo a fissarci negli occhi per un tempo che a me parve infinito, finchè la mia parte ipocrita ed egoista venne sconfitta dalla parte razionale e sincera. Non dirgli ciò che era successo con Jacob sarebbe stato non solo come mentire a lui, ma anche come mentire a me stessa. Infondo di cosa avevo paura? Era stato Jake a baciarmi io non avevo fatto nulla... o quasi...
-Edward...- comiciai mentre lui mi fissava attendendo di sapere ciò che avevo da dire.
-Edward devi farmi un promessa...-
Lo ammetto era dannatamente egoistico da parte mia, ma l'idea che avesse fatto del male a Jacob mi faceva impazzire più di quanto avessi mai potuto immaginare.
-Tutto quello che vuoi-
Scesi il gradino, mentre mi teneva ancora stretta per un polso.
-Qualsiasi cosa ti dica io adesso, devi promettermi che mi ascolterai fino alla fine e che non farai cose stupide una volta che avrò finito.- lo dissi tutto d'un fiato, pregando che avesse capito ogni mia parola. Mi sentivo troppo in colpa per ripeterlo. Lo vidi irriggidirsi ed io mi sentii ancora più male. Era visibilmente preoccupato, anche se cercava di non darlo a vedere, ed io odiavo vederlo tormentato per qualcosa di cui solo io ero colpevole. Annuì ancora una volta, quindi feci un bel respiro profondo e partii in quarta.
-Jacob mi ha baciata-
Era sicuramente meglio andare direttamente al nocciolo della questione, senza tanti giri di parole che lo avrebbero soltanto innervosito. Cercai di decifrare l'espressione impassibile del suo viso, ma per quanto mi sforzassi non ci riuscii. Feci per parlare ma lui mi interruppe subito.
-E tu?-
Quella domanda mi arrivò del tutto inattesa, e lo sguardo indifferente di lui non faceva altro che aumentare il mio disagio e la mia paura.
-Io ho cercato di allontanarmi subito- va bene non subito, ma lo avevo fatto! Edward mi lanciò un'occhiata gelida, facedomi trasalire e con tono altrettanto freddo, sbottò: -Ne sei sicura?-
Cos' era? Adesso sapeva leggere anche nei miei di pensieri?
-C-certo! Io...!-
Oh accidenti!
La testa mi scoppiava, e sentivo gli occhi farsi ancora una volta lucidi. Sentii le dita di lui diminuire la pressione sul mio polso, fino a lasciarlo completamente.
-Devo andare-
-Edward!!- lo chiamai, vedendolo uscire di casa e raggiungere la sua Volvo. Lui si voltò a malapena, e io gli lanciai lo sguardo più supplichevole che i miei sensi di colpa mi concedevano.
-Rifletti sui tuoi sentimenti, Bella. Tornerò quando avrai fatto chiarezza.- disse, aprendo lo sportello, anche se appena vide il mio sguardo afflitto aggiunse immediatamente:-Tornerò, te lo giuro.-
-Edward...-
-Buonanotte, Bella-

Mi gettai sul letto, senza neanche curarmi di cambiarmi, troppo stanca e stravolta da tutto ciò che era accaduto quel giorno. Ora che Edward era andato via potevo dare libero sfogo alla mia mente. Perchè mi sentivo così male? Perchè quel bacio, anche se solo per un momento, era riuscito a sconvolgermi e soprattutto a coinvolgermi? Mi alzai dirigendomi alla finestra per poi spalancarla, nella vana speranza che mi perdonasse e mi raggiungesse. Poi mi risdraiai ancora una volta sul materasso. Mi maledissi mentalmente a causa del perchè quel bacio mi avesse sconvolto a tal punto. Io amavo Edward. Lo amavo più di qualsiasi cosa o essere presente sulla Terra ed anche al di fuori. Possibile che provassi qualcosa anche per Jacob? Qualcosa che andasse oltre la semplice amicizia? Edward mi aveva detto di fare chiarezza nei miei sentimenti, ma la mia mente era più confusa ogni secondo che passava. Mi girai su un fianco, raggomitolandomi su me stessa, osservando la finestra spalancata. Desideravo più di ogni altra cosa di vederlo saltare nella mia stanza, sdraiarsi accanto a me e accarezzarmi i capelli e il viso come solo lui sapeva fare. Strinsi forte nel pugno la coperta, dandomi della stupida ipocrita. E fu in quel momento che capii. Come avevo potuto dubitare di ciò che provavo per Edward e confondere l' affetto fraterno nei confronti di Jake? Diedi un pugno al materasso, cercando di reprimere la rabbia e di riuscire ad addormentarmi, ma fu tutto inutile. Sentii gli occhi bruciarmi e affondai il viso sotto le coperte. Odiavo piangere e mai come in quel momento avevo odiato me stessa. Avevo fatto soffrire in modo indescrivibile Edward. Avevo frainteso tutto, e così lo aveva fatto anche lui. Sentii un disperato bisogno di sentire la sua voce, avrei accettato qualsiasi cosa, anche insulti, ma dovevo sentirla. Mi levai a sedere e ancora una volta trasalii notando che mi aveva già preceduta. Imprecai mentalmente per non essermi abituata au suoi movimenti silenziosi, mentre lui si avvicinava lentamente al mio letto.
-Per quanto io mi sforzi di essere arrabbiato con te, non ci riesco. Non riesco a stare lontano da te troppo a lungo-
Alazi leggermente gli occhi al cielo, arrossendo a quella sua melodrammaticità che il più delle volte cadeva nello sdolcinato. Non che mi dispiacesse, anzi! Ma non mi sembrava per nulla appropriato in quella circostanza.
-Edward,- cercai di farmi coraggio, dovevo spiegargli come stavano realmente le cose, aveva frainteso già abbastanza.
-Ho riflettuto su ciò che è successo con Jacob...- si sedette accanto a me, pronto a qualsiasi cosa, -Ha ragione lui...- lo vidi irrigidirsi di nuovo, lo faceva sempre quando era spaventato di udire cose che non voleva, -Provo qualcosa di molto forte per lui. Jake è il mio migliore amico, io gli voglio bene!- Lo fissai per capire cosa stesse pensando, ma lui aveva lo sguardo basso.
-Ma io ti amo, Edward, amo te e nessun altro... Sono stata così stupida a dubitarne anche solo per un attimo, perdonami....!- nemmeno il tempo di concludere la frase che le sue labbra erano premute contro le mie. Appena sentii il suo respiro sfiorarmi il viso e le sue braccia cingermi i fianchi, anche il minimo residuo di dubbio che avevo ancora svanì nel nulla. Era così diverso dal bacio di Jake. Il cuore batteva così forte che pensavo stesse per scoppiare ed uscire fuori dal petto. Risposi al bacio, fintanto che il suo, ed anche il mio, auto-controllo ci permettesse.
-Scusa per i miei stupidi dubbi e per averti fatto soffrire così- se qualcuno meritava di stare male quel qualcuno ero solo ed unicamente io. Feci di tutto per trattenermi ma lacrime desiderose di scorrermi lungo il viso fecero capolineo dai miei occhi e lui, con la sua solita premura le asciugò una ad una con un dito, accarezzamdomi nel frattempo la guancia.
-Va tutto bene, Bella. Mi rendo conto di aver agito di impulso, senza darti il tempo di spiegare. Me ne dispiace molto. Ma anche solo pensare che quel cane ha osato sfiorarti...- non riuscì a concludere la frase, troppo irritato e terrorizzato per continuare. Sospirò, cercando di calmarsi e mi rivolse un sorriso malinconico, -all'idea che potesse portarti via da me stavo impazzendo-, -Edward, basta con quello sguardo, per favore.-sussurrai, sicura che nuove lacrime sarebbero presto ricomparse sulle mie guance. Edward mi baciò la fronte, sdraiandosi poi sul materasso. Io chiusi gli occhi appoggiandomi sul suo petto e, nonostante i brividi di freddo incontrollati dovuti alla sua presenza, mi addormantai pian piano, mentre lui mi lasciava piccoli baci tra i capelli. Ecco un' altra differenza sostanziale tra Jacob e Edward: il primo era caldo il secondo era terribilmente freddo. Un sorriso mi increspò le labbra, pensando che il freddo non mi era mai piaciuto tanto come in quel momento.

***

Dedico la shot a delle persone che sono, per diversi motivi, importanti ed uniche per me:
-Naru-chan
-Kitty
-So-chan
-Dany
-Vampy
Un grazie di cuore...

Yunie
   
 
Leggi le 9 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Twilight / Vai alla pagina dell'autore: _LittleSammy_