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Autore: Cobra92    05/02/2015    0 recensioni
Ci sono momenti nel quale la mente si blocca,incapace di elaborare le troppe informazioni ricevute. Questo era successo. Non riuscivo a ragionare.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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volevo solo tingermi i capelli di rosso

-volevo solo tingermi i capelli. Rosso,quel rosso meraviglioso. Lo adoravo.

-bah...se lo desideri tanto...- disse mia madre

-me l'avevi promesso!-

lei mi guardò con quel solito sguardo scocciato- non c'é bisogno di cambiare colore per essere belli-

rimasi in silenzio. Che le potevo rispondere?

-beh,io lo faccio solo perchè mi piace..- svoltai lo sguardo e ,nello stesso istante lei mi fece un segno con la testa.

-ah...vai a prepararti-

le saltai addosso di gioia,stavo scoppiando di felicità- grazie grazie grazie grazie!-

corsi in camera a prendere il cappotto alla velocità della luce. “si evviva!!!” pensai. Tornai da lei in meno d'un minuto

-pronta a partire caporale!- le dissi mettendo un mano sulla fronte.

-sali va!..- mi sorrise contenta.

Salimmo in macchina pronte a partire. Lei accese il motore e via come razzi! “finalmente!non posso crederci!” pensai lasciandomi andare sul sedile vellutato dell'auto.

-ehi.. vedi di non farmi prendere una multa,rimettiti composta-

-ah...-sospirai- si si..-

passò qualche minuto. La vedevo... la parrucchieria dall'altra parte della strada. Dovevamo solo scendere e parcheggiare.

-ok!andiamo!-dissi mettendo una mano sulla maniglia dello sportello.

-aspetta..- disse mia madre. Era al telefono.

-cosa? Oh cavoli! Ci scusi,arriviamo subito..si,ci vediamo fra poco,arrivederci-

-cos'è successo?-

-mi spiace ma dobbiamo andare dal pediatra,oggi avevamo appuntamento-

-cosa?!scordatelo!-

-scusa,me n'ero dimenticata,dai,ci andremo un'altra volta- mi posò una mano sulla spalla. La scostai.

-no! Lo so come fai prima prometti e poi quando e ora rimandi sempre! Adesso te la sbrighi da sola!scordatelo che ripartiamo- “chissene,rimanderà l'appuntamento,abbiamo detto che andavamo oggi e oggi andiamo”. La rabbia mi ribolliva dentro. Aprii lo sportello dell'auto. La strada era vuota. Attraversai. Gettai un'ultima occhiata a mia madre, era nera.

-vieni subito qui!- mi urlò

-scordatelo!io vado!- le risposi “ma come si permette??”

lei uscì dall'auto. La strada era ancora vuota. Rimanendo vicina alla macchina disse- ascoltami bene signorina,o vieni qui subito oppure i capelli rossi rimarranno nei tuoi sogni notturni chiaro??!!-

-no! Tu rimarrai nei miei sogni notturni!!- all'inizio non avevo nemmeno capito ciò che avevo detto. “dannata strafottente” pensai.

Lei,travolta dalla rabbia, attraversò la strada.

-adesso vengo lì e...-

 

dovevo chiudere gli occhi,lo dovevo fare. Era così semplice. Sarebbe stato così semplice. La cosa curiosa e che all'inizio non lo capisci.

Perchè le risposte arrivano sempre in ritardo?

Non dovevo guardare

perché era successo?

Non dovevo farlo

perché mi ero comportata così?

 

-io...io...non- i miei occhi continuavano a guardare,ma inutili,perché ormai le immagini erano indistinguibili. Ci sono momenti nel quale la mente si blocca,incapace di elaborare le troppe informazioni ricevute. Questo era successo. Non riuscivo a ragionare.

 

L'auto era passata velocissima lungo il rettilineo. E quella figura,la figura che stava camminando verso di me...

 

non ci fu scampo. L'auto arrivò come il vento e allo stesso modo se ne andò,fingendo il nulla. Ma lì,ormai, c'era tutto,tutto il rosso che volevo mettermi sui capelli era lì,sull'asfalto. C'era tutto il rosso che volevo. E proprio al centro,una figura,una figura irriconoscibile,immobile,scomposta.

Per un istante io e lei fummo la stessa cosa. Irriconoscibili,immobili,scomposte.

Caddi a terra,sulle ginocchia. Io non potevo crederci. Lei non poteva essere mia madre...tuttavia poco dopo un'auto si fermò li di fronte chiamando immediatamente il 118.-

 

-e furono quelle persone a portarla via dalla scena,dico bene?-

-si-

-adesso come si sente-

-beh..sono passati ormai anni...ma-

-ma?-

-...se solo non mi fossi comportata così..- una lacrima incominciò a scendere - se solo non fossi stata così- urlai

-shh...tranquilla,ormai è tutto passato...-

-vorrei solo averle detto quanto le volevo bene,e invece sono rimasta lì,a fissare-

-scommetto che le ormai ti ha già perdonato,anzi,non te ne ha mai dato colpa,sapeva cosa desideravi,e sono certa che sta ancora aspettando-

-davvero? Lei non lo voleva,lo odiava..- singhiozzai

-infatti sapeva che piaceva a te-

-quindi dice che lei ne sarebbe felice?-

-certo che si - mi sorrise

mi sentii rinata. Balzai dalla sedia.

-la ringrazio infinitamente dottoressa maldini!!!- le sorrisi -sto andando!-

-non c'è di che- mi rispose la psicologa sorridendo.

 

Corsi. Non lo conoscevo il motivo. Forse volevo semplicemente che quel momento non andasse più veloce di me,forse avevo paura che scappasse.

Ma dopo quando arrivai,la scena si riformò nella mia mente,rivedevo mia madre,dall'altra parte della strada,stava per attraversare.

-no,aspetta!!!- le urlai. Lei non rispose,mi sorrise. Fece un saluto con la mano. Mi mandò un bacio, poi scomparve. Non saprò mai,se era veramente lei,la persona che vidi,ma quella mi sorrise,e quel sorriso,valse più di mille parole.  

   
 
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