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Autore: _exodus    05/02/2015    3 recensioni
{ SongFict - Tiziano Ferro - Hai delle isole negli occhi ~ } { MasaHika }
|| HBD Beta Chan! || Dedicata alla mia Beta Chan che oggi compie 19 anni e diventa una vecchietta a tutti gli effetti! x'3
Ti voglio un mondo di bene, non te lo dimenticare! ~
[ Scritta a quattro mani con SonounaCattivaStella ]
- Dal Testo -
E’ da qualche tempo che ti conosco, eppure non ho mai smesso di odiare quell’infantilità che ti porti dietro.
Mi incammino a passo lesto per i vicoli tortuosi della città dove i fiochi raggi del sole di febbraio fanno fatica a penetrare a causa della schiera di tetti delle alte case che costeggiano le vie.
Sento il freddo pungermi la pelle, nonostante il sole coperto da uno strato sottile di nuvole, fa un freddo tremendo.
Mi avvolgo meglio nel giubbotto blu notte e sistemo meglio la sciarpa a strisce continuando a camminare silenzioso mentre ascolto i miei passi sul cemento della strada.
Abbiamo litigato per l’ennesima volta, sempre a causa della tua infantilità che ti porti dietro ormai da anni.
Genere: Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Hikaru Kageyama, Kariya Masaki, Kirino Ranmaru
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Hai delle isole negli occhi

-Tiziano Ferro-



 
Odio tante cose da quando ti conosco
e non ne conosco neanche il perché
Ma lo intuisco
Odio... il mio nome solo senza il tuo
Ogni fottuto addio
Io odio quando ti odi e mi allontani perché

 
E’ da qualche tempo che ti conosco, eppure non ho mai smesso di odiare quell’infantilità che ti porti dietro.
Mi incammino a passo lesto per i vicoli tortuosi della città dove i fiochi raggi del sole di febbraio fanno fatica a penetrare a causa della schiera di tetti delle alte case che costeggiano le vie.
Sento il freddo pungermi la pelle, nonostante il sole coperto da uno strato sottile di nuvole, fa un freddo tremendo.
Mi avvolgo meglio nel giubbotto blu notte e sistemo meglio la sciarpa a strisce continuando a camminare silenzioso mentre ascolto i miei passi sul cemento della strada.
Abbiamo litigato per l’ennesima volta, sempre a causa della tua infantilità che ti porti dietro ormai da anni.
Capisco di averti ferito questa volta. Quando me ne sono andato piangevi. Mi sento un mostro. Un peccatore. Una persona con l’anima sporca.
E forse questa volta mi hai detto addio veramente, forse non mi perdonerai più a differenza di come facevi le altre volte: mi dicevi addio ma non riuscivi a stare lontano da me.
Giungo vicino ad un albero di ciliegio ormai irto e spoglio, ma questo non è semplicemente un albero, è il nostro albero.
Scorro velocemente le dita sulla corteccia fino a quando non si bloccano in automatico sull’incisone che facemmo il giorno in cui ci fidanzammo: “Masaki & Hikaru per sempre insieme”.
No, il mio nome senza il tuo non mi dice niente, da solo, senza di te, non sono niente.
Sono solo tornato ad essere quella persona triste e solitaria che ero prima di incontrarti.

 

Hai delle isole negli occhi
E il dolore più profondo
Riposa almeno un'ora solo se ti incontro
E ti a-m-o e con le mani dico quello che non so
E tu mi a-m-i
Trama sintetica di una giornata storica
E tutto è perfetto, tutto somiglia a te
E un anno va bellissimo, bellissimo così com'è

 

Ripenso ai tuoi occhi neri come la pece, occhi profondi e dolci, anche se nel momento in cui me ne sono andato ho solo potuto leggervi tanto dolore e tristezza.
Sono come inchiostro capace di scrivere la nostra storia nel libro della vita e non permetterò per nulla al mondo che questa storia si concluda, almeno senza che io abbia fatto di tutto per evitare una fine del genere. Perché solo ora ho capito di non essere niente senza di te, ti amo più di ogni altra cosa e non voglio vedere mai più il dolore nei tuoi occhi.
Inizia a suonarmi il telefono, stupido calendario!
Sbuffo seccato mentre prendo il telefono per spegnerlo, ma quando i miei occhi felini leggo una frase che mi lascia a bocca aperta. Che idiota! Me ne ero dimenticato! Oggi è il giorno del tuo compleanno... me ne ero dimenticato da quanto ero arrabbiato.
Nonostante ciò decido di sbrigarmi, voglio andare a comprarti un regalo per farti capire che ti amo e sempre ti amerò!
Con le parole non ci so fare, spero di farti capire che ti amo ancora e sempre ti amerò perché la nostra storia non finirà mai. Già mi immagino la tua espressione felice nel vedere il tuo regalo di compleanno e ho una chiarissima idea di cosa regalarti.
Ripenso a quest’anno fatto di litigi, perdoni, scuse baci, abbracci e tanta felicità...
Se ci penso mi ricordo di quella volta in cui feci andare a fuoco la cucina perché volevi scongelare il gelato con il microonde, quando allagasti la casa, quando sbagliasti a lavare la mia nuovissima camicia bianca mettendola in lavatrice con i colorati e facendola diventare di un rosa fotonico simile ai capelli di Kirino... insomma, insieme ne abbiamo passate di tutti i colori e solo grazie al tuo essere infantile e imbranato, ma dopotutto è per questo che mi sono innamorato di te, sei una persona speciale e diversa dalle altre.
Questo giorno sarà per te il più bello della tua vita e mi ci metterò anima e corpo per riuscire nel mio intento! .
Guardando nella vetrine dei vari negozi vedo riflesso solo il tuo volto, incorniciato da quella massa di capelli soffici e violetti e con un sorriso a trentadue denti stampato in volto, continuo a vagare tra i negozi fino a quando non trovo quello che cerco: una gioielleria.

 

Sei più forte di ogni bugia
E se la gente ferisce
È perché tu sei migliore e lo capisce bene
La tua timidezza non condanna
Ma ti eleva da chi odia, chi ferisce e inganna


 

Entro nella gioielleria facendo suonare il campanello posto sopra la porta che serve per segnare l’arrivo di clienti e subito vedo spuntare una giovane ragazza che mi sorride raggiante. Mi sento un po’ in imbarazzo, non sono mai stato in una gioielleria per comprare il regalo a qualche ragazza, figuriamoci per un ragazzo!
«Salve! Come posso aiutarla?» Chiede la signorina senza perdere il suo bel sorriso.
«E-ehm… ecco… mi servirebbe un anello.» Dico nascondendo poi metà della mia faccia nella sciarpa a strisce che indosso.
«Oh, è per la ragazza?» Indaga la ragazza prima di mostrarmi degli anelli costosissimi con grossi diamanti posti sopra.
«N-no…» Rispondo diventando rosso come un peperone. La vedo guardarmi perplessa per un attimo ed io avvampo ancora di più.
«Ah! Ho capito. Ho quello che le serve.» Dice tirando fuori un espositore pieno di diverse fedine maschili, che variavano dalle complicate, con intrecci di altro materiale, alle più semplici, lisce e argentate. Le osservo ad una ad una, sono tutte bellissime e non so proprio qual scegliere. Dannazione, non pensavo che comprare un semplice anello di fidanzamento fosse così difficile ed imbarazzante!
Alla fine riesco a comprare l’anello che più credo si addica alla tua personalità: una semplice fedina argentata con un piccolo diamante nascosto nel lato interno. Immagino già la tua reazione quando la vedrai e spero davvero che, con il gesto che ho intenzione di compiere tra qualche ora, tu possa capire quanto amore provo per te, che ho sbagliato ad arrabbiarmi in quel modo urlandoti contro, che io non posso più vivere senza di te, Hikaru. Ormai sei diventato indispensabile nella mia vita, quasi come l’aria, e senza te non sarei niente.
Esco dalla gioielleria tenendo il sacchetto stretto contro il petto, non sia mai che io perda questo dono così importante, e mi dirigo a passo spedito verso la prossima meta per poter rendere questo tuo compleanno il più bello in assoluto.
Imbocco una piccola stradina lastricata di pietre grigie e rossicce per poi finire a perdermi nei vicoli della città che conosco ormai come le mie tasche, sento per l’ennesima volta il gelo farsi pungente così mi copro meglio le guance ormai imporporate a causa della fredda temperatura e dall’imbarazzo che ho provato in gioielleria.
A passi lesti giungo davanti ad un grande ristorante e apro la porta in vetro venendo travolto da una forte ondata di calore in contrasto con l’aria pungente all’esterno.
<< Buongiorno signore, come posso esserle utile? >> mi chiede una voce maschile da dietro il banco ricoperto interamente di mattoni per dargli un tocco rustico << Vorrei pren- >> inizio io bloccandomi appena i miei occhi felini finiscono sul cassiere che mi guardava ridendo << Ranmaru! Cosa ci fai qui? >> chiedo all’ex difensore della Raimon << Ci lavoro... comunque tu che ci fai qui? >> mi chiede il rosato rigirandomi la domanda. << Ecco vedi... io e Hikaru abbiamo litigato e proprio oggi è il giorno del suo compleanno, così ho pensato di.... bhe, ecco, fargli una sorpresa >> rispondo sentendomi le guance andare a fuoco e quella sottospecie di lucidalabbra dai capelli rosa shocking non perde neanche un secondo per sfottermi << Kariya Masaki che fa il fidanzato sdolcinato e romantico?! Ma questa è una data da segnare sul calendario! >> << Molto simpatico... Kirino, sei un baka! >> gli rispondo io facendo il finto offeso << Comunque... per quando è la prenotazione? >> mi chiede facendomi ricordare il motivo per cui sono lì << Ah, già... vorrei prenotare un tavolo per stasera, verso le otto penso vada bene! >> gli dico mentre lui segna sull’agenda la prenotazione.
Lo saluto ed esco dal ristorante iniziando a correre fino a casa.
Nel frattempo ti penso per l’ennesima volta in questo giorno. Sei sempre stato una persona dolce e alquanto infantile, lo ammetto. La tua timidezza, il tuo carattere era completamente diverso dal mio, quello di un ragazzo menefreghista, freddo, sfottente e sadico.
Una persona umile di cuore, ecco cosa sei! E forse è proprio questo che mi ha fatto innamorare di te.
I nostri caratteri sono opposti l’un l’altro, ma da soli non vogliono dire nulla, noi siamo fatti per stare insieme e stasera te lo dimostrerò!
Finalmente apro il cancello in ferro che conduce al vialetto lastricato, arrivo alla porta di ingresso color panna, la apro e quando entro ti trovo di nuovo accasciato sul divano.

 
 
Perché tu hai delle isole negli occhi
E il dolore più profondo
Riposa almeno un'ora solo se ti incontro
E ti a-m-o e con le mani dico quello che non so
E tu mi a-m-i
Trama sintetica di una giornata storica


 
«Hikaru?» Ti chiamo appena, fermo all’ingresso. Non riesco a muovere un passo verso di te, ho paura di una tua possibile reazione negativa alla mia vicinanza.
Alzi lo sguardo e noto che hai ancora gli occhi rossi per il pianto che io stesso ho causato. Mi sento un mostro, sono una persona orribile. Chi sarebbe capace di far piangere una persona pura e semplice come te? Io lo faccio fin troppo spesso e per questo motivo a volte penso di non meritare di avere accanto una persona come te.
Abbasso lo sguardo colpevole e infilo le mani in tasca, lì incontro la scatolina dell’anello – che ho tolto dalla busta per non destare sospetti  – e ogni mio dubbio svanisce. È te che voglio e che vorrò fino alla fine dei miei giorni. Con quella scatolina stretta tra le dita prendo coraggio e mi avvicino cauto. I tuoi occhi mi seguono ma non dici niente, ti limiti a tirare su col naso con fare infantile. Mi siedo accanto a te e provo a cercare le parole giuste per chiederti scusa, non sono mai stato bravo con le parole e i sentimenti.
«Hikaru, io… mi dispiace. Non avrei dovuto reagire in quel modo, ho davvero esagerato. Non voglio che tu cambi il tuo modo di essere per un mio stupido capriccio. Io… io ti amo per quello che sei, anche se così potrebbe non sembrare…» Dico alla fine mordendomi nervoso il labbro inferiore. Quanto diamine può essere difficile esternare i propri sentimenti? Non sono mai stato il tipo da cose e parole eccessivamente romantiche, ma se voglio ricevere il tuo perdono per il mio comportamento sarei disposto a fare questo ed altro.


 

E tutto è perfetto, tutto somiglia a te
E un anno va bellissimo, bellissimo così com'è
Io non mento non importa cosa dicono
Nel silenzio guardo le anime che passano
E di queste anime tu sei la più speciale
Perché sorridi anche inseguita dal dolore
E ti a-m-o
Anche se soffri e poi pretendi non si veda
Quando vorresti che il sorriso tuo invertisse
La controregola che regola le masse
E tu mi a-m-i
Dici che esistono solo persone buone
Quelle cattive sono solamente sole...
... e forse è così


 
Arriviamo al ristorante con cinque minuti di anticipo e ti trascino dentro un po’ agitato. Incontriamo Ranmaru che, dopo aver lanciato uno sguardo eloquente nella mia direzione e averti salutato, ci accompagna al tavolo che ho prenotato. Sento i tuoi occhi indagatori puntati contro mentre io tengo i miei bassi e sento le guance andarmi letteralmente a fuoco.
«Non dirmi che hai architettato tutto questo solo per chiedermi scusa.» Mi chiedi con gli occhi che brillano gioiosi.
«Anche per quello, ma principalmente perché volevo festeggiare il tuo compleanno in maniera perfetta.» Ammetto borbottando e distogliendo lo sguardo.
Ad un tratto mi sento afferrare per il collo e per poco non caracolliamo entrambi giù dalla mia sedia, visto che ti sei lanciato addosso a me per abbracciarmi di slancio. Ti scollo di dosso tra il divertito e il seccato e ti faccio sedere nuovamente.
«Hikaru, ricordati che siamo in un ristorante, non al parco.» Ti rimprovero come si fa con un bimbo piccolo che non ce la fa a stare composto. Ma non c’è niente da fare, sprizzi gioia da tutti i pori e mi guardi con un sorriso che va da orecchio ad orecchio.
Sorrido involontariamente di fronte a questa tua reazione e non siamo nemmeno arrivati alla parte più importante. Non oso immaginare la tua reazione quando ti chiederò di sposarmi. A questo pensiero torno ad agitarmi nuovamente e per distrarmi guardo il menù posto al centro del tavolo. Ordiniamo e mangiamo fino a non poterne più e, quando finalmente finiamo, ti trascino nuovamente fuori di qui, passando da Ranmaru – il quale mi sussurra un “Poi mi racconti tutto” facendomi l’occhiolino – per pagare.

«Masaki, è da cinque minuti che mi trascini per la città. Dove stiamo andando?» Chiedi curioso dopo, per l’appunto, cinque minuti di spostamenti vari.
In realtà non lo so nemmeno io dove stiamo andando, sto temporeggiando per trovare le parole e il luogo adatto per la proposta. Alla fine arriviamo al parco e la luce della luna che illumina tutto, specchiandosi anche sulla superficie liscia del fiume, mi fa decidere che questo è il luogo perfetto. Ti afferro la mano con la mia che comincia ad essere sudaticcia per la tensione e ti trascino fino alla riva del fiume. Sento mille dubbi attanagliarmi, dubbi che spariscono non appena incontro le tue iridi che sotto il riflesso della luna hanno un luccichio particolare. Prendo fiato e mi inginocchio infilando la mano in tasca per prendere la scatolina dell’anello.
«Masaki? Che stai facendo? Hai per caso la scarpa slacciata?» Chiedi Piegandoti appena verso di me.
Per poco non cado all’indietro. Ma come fai a rovinare l’atmosfera con una semplice frase? Sei il solito!
«No, baka! Io… Hikaru, so di essermi comportato in un modo orribile con te, non solo oggi, ma ogni qualvolta ne avessi l’occasione. Sarò anche  la persona più insensibile e scorbutica del mondo ma se c’è una che ho capito è che non voglio mai più rischiare di perderti. Io ti amo, Hikaru. Ti amo e ti amerò fino alla fine dei miei giorni. Quindi… vuoi sposarmi?» Alla fine lascio che le emozioni guidino le mie parole ed apro la scatola mostrando quel semplice anello che ho comprato.
Alzo lo sguardo quando non ricevo risposta, spaventato di aver corso troppo. Quando però incrocio il tuo sguardo noto che hai gli occhi colmi di lacrime e un enorme sorriso sulla bocca. Ti lanci nuovamente contro di me e stavolta mi atterri, facendomi quasi volare l’anello nel fiume. Fortuna che ho una presa solida.
«Si! Si, si, si, si, si, si, si, si, si, SI!» Dici a ripetizione al mio orecchio assordandomi un po’.
Sorrido felice e ti stringo forte a me. Quando ci stacchiamo ti afferro delicatamente la mano sinistra e faccio scorrere quella piccola fascetta d’argento sull’anulare. Ora ho la certezza che sarai mio per l’eternità.
«Ti amo!» Urli abbracciandomi di nuovo.
«Per sempre.» Sussurro prima di prenderti il volto tra le mani e suggellare il tutto con un bacio carico di promesse e di amore.

 
Hai delle isole negli occhi
E il dolore più profondo
Riposa almeno un'ora solo se ti incontro
E ti a-m-o e con le mani dico quello che non so
E tu mi a-m-i
Trama sintetica di una giornata storica

 
 
 
 





Angolo degli unicorni sbrilluccicosi dopati del calcio come Tenminuzzo che mangiano allegramOnte torte di compleanno alla panna e sparano arcobaleni dal sederino:3 (?)

Salve a tutti gente e salve a te BetaH, no, per una volta uso il tuo vero nome: Nicole. Pensavi tu che io e Fanny ci fossimo dimenticate del tuo compleanno e non ti stessimo cagando, eh? Ma non potremmo mai tesoro!
Tu sei una persona veramOnte speciale, certo, a volte sei una melanzana broccolosa, ma è questo che ci piace di te! c: Sono felicissima di avere incontrato una befana come te e... nulla (stupide lacrime e stupida lacrima facile alla ShinShin), auguroni, proprio qualche giorno fa prendevamo in giro FanneH perché era vecchia, ma ora (io che sono mooolto più giovane di te) posso pigliarti pe il didietro:
ALLA FACCIACCIA TUAAAA SEI UNA VECCHIETTA BEFANINAAA!! x'3
No, scherzi a parte, auguroni sorellona! Ti meriteresti questo e altro! ^-^
Sei una persona veramente forte e con tanto carisma, mi hai completamente cambiato la vita. Spero che questo piccolo regalino ti sia piaciuto, sapendo che Tizianino caVo è uno dei tuo cantanti preferiti! Ora la pianto di fare la sentimentale e passo la linea alla mia collega FanneH! Auguri ancora! C:


♫ “Taaaantiiiii auguriiii a teeee, taaaantiiiii auguriiii a teeee, taaaantiiiii auguriiii cara befanina Nicoooleeee! Taaaantiiiii auguriiii a teeee!” (?) ♫
Ciao Nicole! Come vedi Fanny è qui per farti i suoi auguri e come sempre deve farsi notare in qualche modo strambo, no? C:
Te lo saresti mai aspettata di ritrovarti questo piccolo pensierino da parte nostra? Penso proprio di no.
Siamo state fin troppo brave ad architettare tutto senza farci scoprire, potremmo entrare nel FBI (?) :’D
Allora, broccola miaH, come ci si sente ad avere un anno in più sulle spalle? Vecchie, eh? Ora per il momento abbiamo entrambe la stessa età, quindi non puoi più darmi della nonnina befanuzza perché lo sei anche tu u.u
Stupidaggini a parte, sono davvero felice di aver un’amica simpatica e speciale come te, quindi quello che ti posso augurare oggi sono tanti e caldi auguri di buon compleanno!
Ti vogliamo davvero tanto bene! ♥
Fanny
& Chiara
   
 
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