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Autore: RadioPotter    06/02/2015    0 recensioni
Sono passati esattamente due anni dal giorno in cui Voldemort è stato definitivamente sconfitto. Durante la cerimonia di commemorazione ci sarà una vera e propria sorpresa!
Genere: Commedia, Fluff, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bill Weasley, Fleur Delacour, Un po' tutti, Victorie Weasley | Coppie: Bill/Fleur
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace, Nuova generazione
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Fiore di maggioHelena

Il vento di maggio soffiava benevolo sul prato di fronte a Villa Conchiglia, pieno di fiori, e una giovane coppia camminava fianco a fianco.

“Oh, Bill, non so se me la sonto di Materialisarmi fino a casa tua per la comemorasión della battalia… ultimamente qui fasciamo i caprisci!”

Fleur Delacour in Weasley si accarezzò il pancione con un sorriso radioso. La gravidanza l’aveva Trasfigurata: già bellissima, era diventata addirittura luminosa. Lei guardò il viso sfigurato di Bill e gli sorrise. “Ma non sc’è da preoccuparsi… tu salutami tuta la familia, penso che soprattutto tua madre capirà”

“Ma Fleur, ormai il termine si avvicina… hai sentito il Medimago, in questo periodo ogni momento può essere quello buono! E se questo fosse proprio mentre io sono là?”

“Oh, se sei così ajitato potrei chiamare mia madre e Gabrielle, adesso stanno visitando Diagon Alley e Londra, non sci impiegherebbero molto. Anche se non credo che il piccolo vorrà nascere proprio mentre il papà è lontano, no?”

Ma Bill non la ascoltava praticamente più. Vergò due righe su un pezzetto di pergamena e lo diede al superbo barbagianni di Fleur, Molière, che planò elegantemente verso Londra, verso il tramonto.
“Purtroppo non posso proprio aspettare, se no è la volta buona che mia madre mi rasa a zero… ci vediamo tra poco, amore, e se c’è un problema qualsiasi, sai come chiamarmi. Arriverò subito” La baciò dolcemente, e dopo una carezza alla pancia uscì dal cancello, Smaterializzandosi con un flebile pop.

“Bill, finalmente sei arrivato! Mamma sta per andare su tutte le furie: manca quasi metà della famiglia!”

“Addirittura! E come mai?”

“Hermione ha avuto un problema al lavoro, Ginny ha informato che gli allenamenti di Quidditch si protrarranno fino a non si sa quando, Harry e Ron, solo il cielo sa dove si son cacciati,… per ora siamo solo noi due, mamma, papà e George” Percy Weasley indicò con un cenno la cima della collina, dove tre figure vestite di nero si stagliavano nette contro il cielo color indaco. “A proposito, Fleur dov’è?”

“Ha preferito evitare il viaggio, nelle sue condizioni. Comunque ho chiesto a Madame Delacour e Gabrielle se potevano andare ad assisterla durante la mia assenza. Speriamo che arrivino in tempo, non vorrei che…” Proprio in quel momento dietro di loro si accodò Andromeda Tonks, che teneva per mano il piccolo Ted.

“Nonna, lascia. ‘Cappo avanti!” diceva, i capelli blu che ballonzolavano sulla testa.

“Devi arrivare là dalla signora Weasley, d’accordo?” lo ammonì la nonna.

“Sì nonna, ma lascia!”

Andromeda allora lascio là mano del bambino con un sospiro, che cominciò a correre a perdifiato su per la china. “Oh Bill, ciao. Fleur dov’è? Problemi con il bambino?”

“No, non credo, ma sai, l’ultimo periodo è il più delicato; ha preferito non strapazzarsi, e meno male, se no l’avrei costretta io a restare a riposo”

“L’hai lasciata da sola? Nel suo stato?” le domandò Andromeda, severa. Non appena Molly la sentì, le si affiancò e fulminò il figlio con lo sguardo.

“In realtà ho chiesto a Gabrielle e sua madre, che erano a Londra, ho mandato loro un gufo, e… perché quello sguardo allarmato?”

“Perché sono arrivate alla Tana cinque minuti fa via Metropolvere”

“Ma se loro sono qui, chi è con Fleur?” Bill stava per tornare indietro, quando Andromeda lo fermò per il braccio. “No, Bill, lascia stare, ci penso io. Se Fleur avesse bisogno di un aiuto più professionale, ho anche fatto un corso per levatrice, sono abituata, e ho fatto nascere anche il piccolo Teddy. Tu resta qui con la tua famiglia, d’accordo? Vi lascio qui Teddy, tanto appena arriverà Harry si dimenticherà perfino che esisto!” Sorrise a Bill e gli disse: “Tutto andrà bene. In caso di necessità, vi contatterò subito” Bill si limitò ad annuire con un sorriso grato, e guardò la donna che, con uno schiocco, si Smaterializzò in direzione di Villa Conchiglia.

“Quella era Andromeda?” Harry era appena arrivato dalla Tana, e accompagnava Gabrielle e Madame Delacour.

“Ciao Harry… Sì, è andata a controllare Fleur mentre io sono qui” gli disse Bill.

Où est Fleur? È amalata?” chiese subito Madame Delacour, notando l’assenza della figlia.

“No, Apolline, è solo che tra poco avrà il bambino ed è meglio se sta a casa tranquilla” cercò di tranquillizzarla Molly, che poi si rivolse a Harry: “Ginny ancora non è tornata, caro, ancora non sa quando finirà l’allenamento. Santo cielo, e Ron dov’è?”

“È andato a cambiarsi, ha avuto uno spiacevole incidente durante una retata in una casa di un ex Mangiamorte… niente di grave” aggiunse, leggendo il viso spaventato di Molly, “è solo caduto in una fossa biologica… era meglio non stargli vicino”.

“Se non fosse andato a lavarsi, gli avrei scagliato contro un Aguamenti… santo cielo, aveva addosso un odore pestilenziale!” Hermione arrivò, inappuntabile nel suo tailleur nero e le scarpe basse. “Oh, ciao, Harry. Molly, Ginny è appena arrivata, m’ha detto che si dà una sciacquata veloce e ci raggiunge subito”.

Come promesso, nel giro di un minuto scarso arrivò Ginny di corsa, una tuta e i capelli raccolti ancora bagnati. Andò da Harry, gli diede un bacio rapido su una guancia, e cominciò a dirigersi verso la cima della collina, dove era arrivata altra gente: Audrey, una “collega molto speciale” di Percy, Angelina Johnson che era appoggiata a George, Xenophilius e Luna Lovegood, con un lungo abito viola, Neville e sua nonna, Hannah Abbott, alcuni compagni di classe di Colin Canon e alcuni professori di Hogwarts, inclusa la preside McGranitt, che aveva l’onere di celebrare la funzione commemorativa della Battaglia di Hogwarts, che tanta morte aveva portato, e che forse solo il tempo sarebbe riuscito a lenire, almeno un po’.

Quando ci furono tutti, la professoressa McGranitt cominciò a parlare con voce chiara e stentorea: “Cari amici, siamo qui oggi riuniti per ricordare coloro che, per amore della libertà, hanno sacrificato la propria vita. Persone che, con coraggio e lealtà verso i propri ideali, hanno pagato il prezzo più alto per un mondo migliore per coloro che qui oggi li piangono. Il dolore ci attanaglierà a lungo, e forse non si spegnerà mai, ma ricordiamoci che loro, più che mai, vorrebbero che si viva una vita normale: non si tratta di dimenticarli, solo di custodirli nel nostro cuore come spinta per andare avanti e affrontare le sfide della vita. Quindi amiamo, ridiamo, scherziamo; solo una cosa può sconfiggere la morte: l’amore, l’amicizia, la famiglia…”

Ma proprio in quel momento un lupo argenteo planò in mezzo alla folla e parlò con la voce di Andromeda. Solo poche parole: “Sta nascendo”.

Come uno schiocco uno ad uno tutti i presenti si Materializzarono a Villa Conchiglia. Non appena Bill varcò il cancello della proprietà, gli corse incontro Andromeda, con le maniche arrotolate fino a sopra il gomito e un grande grembiule bianco davanti.

“E’ nata! Una deliziosa signorina!”

“Oh Merlino ti ringrazio” Bill probabilmente sarebbe caduto lungo disteso se George e Percy non l’avessero preso al volo. “Una bambina… una piccola Weasley…”

“Complimenti fratellone… spera solo che non abbia il carattere delle Weasley, se no avrai delle grane!” gli disse Percy, mentre entravano in salotto, dove una Fleur stanca ma raggiante reggeva un fagottino di salviette rosa.

La piccola era tranquilla, e guardava il mondo con due enormi occhi azzurri, come sua madre, emettendo degli strani gorgoglii.

Mentre Bill non smetteva di baciare sua moglie, incantato dalla perfezione di quel piccolo miracolo, tutti arrivarono portando alla puerpera congratulazioni e mazzi di fiori. Alla fine, venne posta la domanda più importante di tutte. 

“Come la chiamerete?” chiese la McGranitt.

Bill e Fleur si guardarono negli occhi per un lungo attimo, poi, sorridendo, lei dichiarò: “Sciò che è accaduto due anni fa ha creato per lei e per tutti coloro che verranno la vittoria della vita e dell’amore sulla morte e la paura…”.

Il neopapà, ancora commosso, prese in braccio la figlia, e con un bacio, gli sussurrò: “Benvenuta al mondo, Victoire Fleur Weasley!”

Note: 
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