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Autore: RadioPotter    06/02/2015    0 recensioni
Cosa sarebbe potuta essere la vita di Severus Snape se un giorno Hogwarts fosse stata attaccata dai Dissennatori e lui fosse stato al posto giusto al momento giusto?
Genere: Introspettivo, Malinconico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Severus Piton | Coppie: James/Lily
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica, Contesto generale/vago
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Dissennatori a HogwartsOmega

Non sono mai stato un tipo socievole, perciò venivo preso sempre in giro, forse anche per il mio carattere mollaccione e debole.

Non avrei mai pensato di trovarmi circondato da amici, è davvero strana la vita.

Non ho voglia di raccontarvi da dove sono nati questi conflitti, quindi vi racconterò come nacque l’amicizia con persone che precedentemente detestavo.

Ero al sesto anno ad Hogwarts e mi trovavo al solito posto: leggevo sotto un albero che mi copriva dal sole. Ad un tratto arrivò la banda dei dementi, e James, il “capo branco”, cominciò ad infastidirmi insultandomi e chiamandomi “Mocciosus”… mpf, non me ne fregava nulla, ormai ci ero abituato.

Ero immerso nella lettura, ovviamente leggevo un libro di pozioni, quando arrivò lei, più bella che mai: Lily Evans, la ragazza di James Potter.

- Ciao Severus - mi disse Lily dal tenero sorriso.

- Ciao Lily - le risposi con voce tremante.

- Che ci fai lì? Non perdere tempo con Mocciosus, vieni qua! - urlò James con quell’odiosa risata.

- Sta’ zitto! - gli rispose - lascialo perdere, è un idiota – continuò voltandosi verso me.

- Tranquilla ci sono abituato… - le risposi.

- Dovresti ribellarti secondo me –

- Sarebbe una perdita di tempo –

- Sarà… comunque io ora devo andare a completare i compiti, a dopo - mi salutò.

- Ciao - ricambiai il saluto.

Subito dopo il cielo si oscurò; c’era un’aria gelida ma non solo perché faceva freddo: sembrava che la felicità si fosse congelata.

- Dissennatori a Hogwarts! - urlò un ragazzo Tassorosso.

Gli studenti in preda al panico entrarono nel castello.

- Dov’è Lily? - disse James preoccupato - L’hai vista Mocciosus? - mi chiese.

- No - gli risposi secco.

- Dannazione! - affermò un James ansioso.

Andai a trovarla, non era nel castello; allora andammo fuori: c’era un Dissennatore affianco a Lily, che, presa dalla paura, era svenuta.

- Expecto Patronum! - urlai con tutte le mie forze. Il mio Patronus Corporeo scacciò via i Dissennatori.

- Lily! - James andò affianco la ragazza, lo aiutai a portarla da Madama Chips. Io e James passammo la notte a vegliare su di lei. Il giorno dopo si svegliò e ci salutò con un sorriso. Potter non faceva altro che ringraziarmi e raccontò tutto a Lily, la quale mi diede un bacio in segno di ringraziamento. Diventai tutto rosso ma non mi feci illusioni, lei amava troppo James.

Usciti dall’infermeria c’era Sirius, il quale mi disse sarcasticamente: - Una cerva? Il tuo Patronus è una cerva? - qui scoppiò in un’odiosa risata.

- Piantala Sirius! - James mi difese: era la prima volta che mi sentivo apprezzato.

ANNI DOPO

Lily e James, nel frattempo, ebbero un pargolo. I due coniugi facevano parte dell’Ordine della Fenice, un’organizzazione segreta nata per combattere Lord Voldemort. Una sera la famiglia Potter era riunita in salotto: James raccontava una storia al piccolo Harry mentre Lily lo cullava nelle sue braccia. Ad un tratto si udì un rumore proveniente dalla porta: i due coniugi andarono a vedere. Era Voldemort in persona. Lily, in preda al panico, corse verso la camera da letto; James tentò di lanciare uno Stupeficium ma non fece in tempo: Voldemort lo aveva già ucciso e subito dopo uccise anche Lily. L’unico a salvarsi fu proprio il pargolo. Il Signore Oscuro abbandonò la residenza dei Potter. Poco dopo arrivai in casa e, vedendo i corpi dei miei amici, urlai dalla rabbia. Cercai il bambino per tutte la casa e quando lo trovai lo portai con me. Giurai di vendicare i miei amici così entrai a far parte dell’Ordine della Fenice e diventai l’infiltrato, finsi di essere un alleato di Voldemort proprio per stargli vicino. Nel frattempo Silente affidò il bambino agli zii.

Avrei voluto farlo vivere con me ma sarebbe stato troppo rischioso. Un giorno tentai di uccidere Voldemort ma quest’ultimo, avendo scoperto i miei piani, mi scagliò contro un incantesimo che mi fece perdere la memoria: Voldemort manipolò la mia mente e mi rese suo alleato, mettendomi contro Harry e tutta l’Ordine della Fenice. Trascorsi alcuni anni, Harry divenne abbastanza grande da poter frequentare la scuola di magia e stregoneria di Hogwarts. Il giorno in cui mi vide per la prima volta ebbe come l’impressione di conoscermi, venne da me e mi parlò. Non apprezzavo la compagnia del ragazzo, perciò se ne andò.

Dopo qualche giorno, l’aria si congelò: - Dissennatori ad Hogwarts - urlò il professore di Difesa Contro le Arti Oscure. Gli studenti corsero dentro il castello, tutti tranne Harry. Corsi fuori, un deja vu: avevo l’impressione di aver già vissuto quella scena. Potter era privo di sensi e un Dissennatore gli era affianco.

- Expecto Patronum! - urlai. I Dissennatori se ne andarono. Trascorsi la notte vegliare su Potter. Esattamente, mi era tornata la memoria: quel ragazzo era il figlio dei miei migliori amici. Quando si svegliò gli raccontai tutto; egli sembrava avesse già capito che io fossi una specie di componente della famiglia. Da quel giorno mi allontanai dal Signore Oscuro, abbandonai il desiderio di vendetta e mi concentrai a vivere al meglio la mia vita, rendendo facile anche quella di Harry, poiché era costretto a vivere con quella sottospecie di babbani.

Severus Snape

Note: 
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