Eccomi
di ritorno, con un’altra storiella comica ^____^.
Ho
pronti i primi cimque mini capitoli già
betati e pronti all’uso. Quindi, anche se la storia non
è conclusa, ho deciso
di pubblicare. Aggiornerò ogni domenica. Se volete sapere
perchè i capitoli sono
così corti: sappiate che io e Zephan ci siamo trovate
daccordo col dire che ve
le dovrete sudare le risposte (chi legge “Demoni redenti e
Angeli peccatori” sa
già di cosa parlo… eheheh).
Un
grosso bacio alla mia splendida Zephan, mio
braccio destro, beta ufficiale e torturatrice occasionale (Voi sadiche
scrittrici sappiate che un giorno vi busseranno alla porta due giovani
donzelle,
vestite da giovani scout, con una scatola di biscotti e dei dolci
sorrisi…
saremo noi, pronte a farvi pagare tutto il male che avete fatto ai
nortri
amatissimi personaggi preferiti. Ma tranquille, la prima sulla lista
è la Row…
finchè lei sta bene voi siete al sicuro. Tenete
d’occhio i telegiornali ^___^).
Smack ragazza sei la migliore.
Buona
lettura.
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Il
fantasma del
Natale futuro
L'innocenza
è
il bene più prezioso.
Non
conosce né
finzione né menzogna.
1-
Anche Granger può sbagliare!
Era
un giorno come tanti alla scuola di magia e
stregoneria di Hogwarts: la piovra gigante nuotava tranquilla nel lago,
gli
studenti si aggiravano per la scuola chiacchierando tra una lezione e
l'altra,
gli uccellini cinguettavano grati per quel settembre stranamente caldo
e... in
un corridoio poco frequentato due nemici si affrontavano.
-Stupeficium!-
urlò Potter buttandosi a terra per
schivare un incantesimo. Un istante dopo era di nuovo in piedi pronto
al
rincominciare -Furetto, non dirmi che sei già stanco-
Sul
viso del biondo comparve un ghigno malvagio -Non
dire assurdità, Sfregiato. Il fatto che tu, non si sa come,
abbia vinto la
guerra non cambia le cose. Sei e rimani un incapace-
Il
moro rispose con un'espressione identica -Ed il
fatto che tu, non si sa come, continui a pavoneggiarti non cambia le
cose.
Questo incapace ti ha sempre battuto-
La
rabbia esplose e la battaglia riprese più serrata
di prima.
Come
erano arrivati a tanto? Perché? Queste non sono
domande importanti più importante è sapere: chi?
Esatto, proprio loro... Harry
Potter e Draco Malfoy a nemmeno una settimana dall'inizio del loro
settimo anno
già si stavano lanciando maledizioni senza esclusioni di
colpi. Unici testimoni
di quella follia erano Tiger, Goyle e Weasley che stavano a loro volta
litigando mentre incitavano i due.
-Reducto!-
-Protego!-
-Expelliarmus!-
-Impedimenta!-
A
pochi metri di distanza una Hermione Granger fumante
di rabbia per il ritardo che quei due scemi le avrebbero fatto
fare a
lezione, stava cercando di riprendere lucidità elencando
mentalmente tutti gli
incantesimi proibiti che aveva imparato durante la sua ultima
scorribanda
notturna in biblioteca, ma quando un incantesimo gambemolli la
colpì facendole
cadere di mano una ricerca di più di tremila pagine tutto
sfumò. La sua mente
era vuota. Alzò lo sguardo e la bacchetta verso la causa di
tutta quella
situazione. Annullò l'incantesimo alle sue gambe e compiendo
una manovra da
predatore si avvicinò ai contendenti.
-Vorrei
proprio sapere perché diavolo voi due non
riuscite a vivere in pace, senza mettervi le mani addosso in ogni
momento
seminando caos ovunque!!!- tutti si voltarono a guardarla. Ron sembrava
terrorizzato ed effettivamente lei sembrava folle ed terribilmente
infuriata
-Beh, credo che abbiate bisogno di rallentare un po' il ritmo e capire
bene
cosa volete fare delle vostre vite- sorrise mettendo i brividi a tutti,
prese
la mira e urlò -Tempus Virtute!*-
Una
luce bianca abbagliante esplose in tutto il
corridoio, riducendosi poi a una piccola sfera che galleggiò
per qualche
istante sopra le teste del rampollo di casa Malfoy e del Salvatore
prima di
sparire in una cascata di scintille.
Silenzio.
Tutti si rialzarono senza emettere un solo
suono finché Ron, dopo esserei avvicinato cautamente
all'amica non le chiese
-Hermione, che incantesimo era?-
Lei
lo guardò con quei suoi bellissimi occhi nocciola,
pieni di lacrime e terrore, poi fece correre lo sguardo alla sua
bacchetta ed
infine su Harry -Io... io non lo so- iniziò a singhiozzare
-Non... la
formula... cos'ho det.to-
Il
panico serpeggiò tra tutti i presenti. La Granger
aveva sbagliato formula? Malfoy scatto in piedi e controllò
mentalmente la sua
situazione fisica riscontrando che sembrava tutto apposto, ma non si
poteva mai
sapere con un incantesimo sconosciuto che, evidentemente, aveva
funzionato.
-Mezzos...
Granger, che incantesimo volevi usare?-
chiese nel modo più gentile che gli riuscì.
Lei
continuando a singhiozzare rispose uno stentato
-Temp... us Imp... edio** io non so come mi sia...-
Il
biondo non la stava già ascoltando più: doveva
andare in biblioteca a cercare i due incantesimi e calcolare quali
effetti
collaterali potesse provocare l'uso improprio dei due -Zitta
Mezzosangue. Hai
già fatto abbastanza, sappi che qualunque cosa mi accada non
esiterò a fartela
pagare cara- si voltò sfidando con gli occhi il moro a
replicare, ma quello
sembrava ancora sotto shock all'idea che l'amica non fosse infallibile:
la sua
mente non era neppure stata sfiorata dall'idea che sarebbe stato lui a
pagare
le conseguenze di quello sbaglio. Draco esasperato da tutta la
situazione, fece
cenno a Tiger e Goyle di seguirlo e prima di sterminare quegli inutili
bifolchi
si allontanò. La sua persona era molto più
importante ed ora era a rischio.
[...]
Silente
quella mattina si sentiva stranamente allegro
come se fosse in attesa di un evento estremamente lieto ed in effetti
qualcosa
stava succedendo all'insaputa di tutti.
Per
puro caso si trovò a passare davanti alla Sala
Grande e vide una cosa molto strana: proprio al centro della stanza una
cascata
di scintille bianche aveva preso vita, sparendo poco dopo. L'anziano
mago
sorrise, nella sua lunga vita ne aveva viste davvero tante "per non
parlare di quante ne aveva combinate***" ed aveva imparato a fidarsi
del
suo istinto. Sì, qualcosa di magico stava
per accadere. Meglio andare a
prepararsi per l'evento, qualunque cosa fosse se la voleva godere in
prima fila
e con l'abito adeguato... magari quello viola con le stelle ballerine
ricamate
in oro...
Si
avviò verso il suo ufficio e svoltato l'angolo
incrociò Luna Lovegood con un sorrisone felice che
canticchiava allegra. I due
si guardarono scambiandosi un saluto complice e continuarono ognuno per
la
propria strada.
[...]
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Note:
*
Tempus Virtute: dal latino, la Virtù del
Tempo.
**Tempus
Impedio: dal latino, Ostacolare il
Tempo.
***Gentilmente
aggiunta e concessa da quel
genietto di Zephan.
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Grazie
di aver letto, se vi fa piacere
lasciatemi un commentino.
-No
commento,
no party-
Baci,
Sathia
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