Anime & Manga > Tokyo Mew Mew
Segui la storia  |       
Autore: _cercasinome_    06/02/2015    4 recensioni
Hello! Eccomi qui dio nuovo! Ve l'avevo detto che avrei scritto il continuo della mia storia, ed eccomi qua. Scusate il ritardo, ma gli impegni non mancano mai. Per chi non avesse letto la prima storia, questo è il continua di "Mew Mew-L'inizio di tutto..."
Nuovi pericoli, nuovi nemici, nuove battaglie, ma vecchi amici, vecchi amori, vecchi poteri....
I nostri alieni erano dovuti partire e lasciare le Mew Mew, ormai tornate ragazze normali. Erano state fatte delle promesse...verranno mantenute? E cos'altro succederà?
Se vio ho incuriosito leggete!
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Pai Ikisatashi, Purin Fon/Paddy, Taruto Ikisatashi/Tart, Un po' tutti, Zakuro Fujiwara/Pam
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sorpresa non tanto gradita

“Siete stati degli irresponsabili.”disse Mina mentre metteva qualche cerotto sul braccio di Kyle, coprendo le ferite che si era procurato quando cercava di proteggere loro dal drago.
“Già. Potevate farvi male sul serio.”aggiunse Lory mentre teneva una busta di ghiaccio sulla fronte un po’ gonfia di Ryan che sbuffò incrociando le braccia.
Appena entrati Kyle volva andare in cucina per preparare qualcosa per gli ospiti a sorpresa e Ryan voleva chiudersi nello studio per iniziare le ricerche sui nuovi nemici, ma Lory e Mina non gli avevano lasciato scelta. O si facevano medicare o ne avrebbero prese altre da loro. Diciamo solo da Mina.
“Non dovete preoccuparvi per noi. Stiamo bene.”disse Kyle afferrando dolcemente il braccio di Mina che cercava frettolosa altri cerotti nella valigetta del pronto soccorso. La ragazza si bloccò di colpo arrossendo a quel contatto.
“V-voi non state bene per niente! Voi siete pazzi! Volevate farvi uccidere per caso?” Mina cercò di non fare caso alla mano calda di Kyle e continuò a cercare altri cerotti. Eh si, anche Mina, la più scontrosa del gruppo, si era presa una bella cotta! Ma Kyle sembrava cieco. O forse fingeva di esserlo. Era questo che la preoccupava maggiormente. Lei non sapeva cosa provasse il cuoco e aveva paura di scoprirlo. Aveva paura di un suo rifiuto. Credeva di non riuscire a reggerlo.
“Allora, cosa vi porta da queste parti?”chiese Pam, seduta comodamente ad una sedia del cafè con le mani incrociate al petto.
“Ancora questo atteggiamento scorbutico? Dovreste come minimo ringraziarci, visto che vi abbiamo salvato la vita” ghignò Ghish seduto comodamente su un tavolo con le gambe a penzoloni. Pam si girò di scatto verso di lui, guardandolo in cagnesco. Erano appena arrivati e già non ne poteva più. Un leggero colpo di tosse attirò la sua attenzione e quella di tutti gli altri.
“Volevamo semplicemente fare una breve visita” intervenne Pai prima che Pam potesse strozzare quello stupido di Ghish.
“Quindi rimarrete per poco tempo?”disse Paddy con un tono triste nella voce, girandosi verso  Tart, che stava sospeso in aria a gambe incrociate accanto a lei. Ma non guardava la biondina. I suoi occhi fissavano tristi un punto impreciso del pavimento.
“Si. Non ci è permesso allontanarci dal nostro pianeta senza un motivo valido” aggiunse Pai. Sembrava che gli altri due alieni non avessero intenzione di proferir parola.
“Avevamo promesso che saremmo tornati. E l’abbiamo fatto, ma per dirvi addio per sempre”aggiunse Ghish perdendo tutta la sua felicità e guardandosi triste i piedi che dondolavano.
Strawberry lo guadò con occhi tristi. Non aveva mai visto Ghish così, tranne quando suo fratello era quasi morto. Lui era sempre così allegro e spensierato. Era anche colpa sua. Gli voleva bene, e sapeva che anche lui gliene voleva. Ma... forse sarebbe stato meglio così.
Paddy guardò Pai con gli occhi spalancati. L’alieno era comodamente appoggiato ad una parete con le braccia incrociate al petto e gli occhi chiusi. La sua espressione neutra non faceva trapelare nessuna emozione. Spostò lo sguardo su Ghish. Era triste, si vedeva. E lo capiva! Sapeva che era innamorato di Strawberry. Infine il suo sguardo si posò su Tart, che stava sospeso accanto a lei. Non riusciva neanche a decifrare la sua espressione a causa delle lacrime che le annebbiavano gli occhi. Non ce la faceva più. Con un piccolo balzo scese dal tavolo del cafè sul quale era seduta corse fuori, sotto lo sguardo confuso di tutti i presenti.
“PADDY!” urlò Lory, pronta a inseguirla, ma si bloccò non appena Tart le passo davanti volando più veloce della luce. La ragazza guardò triste la porta. Le dispiaceva così tanto per la sua amica.
Ryan le afferrò una mano e la fece sedere sopra le sue gambe , stringendola forte.
“Capirà” le disse semplicemente il biondo cercando di tranquillizzarla.
Doveva capire! Loro dovevano partire e lei non poteva fare niente. Semplicemente doveva accettare la situazione e andare avanti.

“Paddy! Aspetta!” urlò Tart mentre volava verso di lei. Poggiò i piedi a terra solo quando la ragazza di fermò, proprio davanti a lui. Li separavano solo pochi passi. Paddy si girò verso di lui, piangendo e singhiozzando. Vederla in quello stato gli spezzò il cuore.
“Aspettare? Ho già aspettato abbastanza! Per ben due anni, inutilmente!” ringhiò Paddy. Era triste, arrabbiata, ma soprattutto delusa. Lo aveva aspettando sorridendo per così tanto tempo solo per vederlo un’ultima volta?
“Non dipende da me! Cosa posso farci io?” rispose l’alieno scrollando le spalle e facendo dondolare le sue code castane. Lui voleva rimanere! Voleva stare con lei! Ma sul suo pianeta erano stati categorici. Non potevano tornare sulla terra perché gli avrebbero scoperti e a quel punto l’intero pianeta sarebbe stato in pericolo. Se gli uomini scoprissero l’esistenza degli alieni, non se ne sarebbero stati con le mani in mano.
“Imponiti! Non assecondare sempre gli altri! Prendi in mano la tua vita! Volere è potere!” urlò Paddy. Al contrario di Tart, che cercava di mantenere la calma, lei era completamente impazzita. Urlava e gesticolava in preda alla rabbia. L’alieno era sorpreso. Non l’aveva mai vista in questo modo. E si sentiva terribilmente in colpa! Ma lui aveva fatto il possibile, sul serio! Lui e Ghish avevano insistito tantissimo, ma inutilmente. E alla fine si sono dovuti arrendere. Però avevano ottenuto il permesso di tornare un ultimo giorno sulla terra, almeno per salutarle. Ed eccoli lì, infatti! Ma Paddy non l’aveva presa come sperava.
Non sapeva più che dire. Allungò un braccio, per accarezzarle la guancia, ma lei si scostò. Perché faceva così? Poteva capire che era triste, ma lei aveva solo 15 anni! Aveva un’intera vita davanti! Perché stare così male per lui? Era davvero così importante per lei.
“Paddy non piangere! Mi avevi promesso che non avresti perso il tuo sorriso!” cercò di consolarla, ma dalla faccia furiosa della bionda capì che stava sbagliando tutto.
Paddy lo fulminò con gli occhi. Come poteva dire qualcosa del genere? Lei aveva mantenuto la sua promessa! Non aveva smesso di sorridere per ben due anni, non perdendo mai la speranza, anche quando i suoi amici le dicevano che non sarebbe più tornato. L’aveva illusa. Non poteva crederci. Voleva urlare!

“Paddy! Kyle e Ryan vogliono parlarci” disse Lory, interrompendo i due ragazzi e poggiando delicatamente una mano sulla spalla di Paddy. Non fece nessuna domanda, nonostante il viso arrabbiato e deluso e bagnato dalle lacrime dell’amica. Sapeva che non le avrebbe detto niente davanti a Tart.
Paddy guardò l’alieno per qualche secondo e poi seguì Lory dentro al cafè , senza proferire parola. Tart seguì le due ragazze con il capo chino. Questo non era l’incontro che sperava.


Angolo dell'autrice
Eccomi qui come promesso! La febbre mi ha permesso di concludere il capitolo ahahahah Spero che vi piaccia! Fatemi sapere cosa ne pensate. Ciao ciao
  
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Tokyo Mew Mew / Vai alla pagina dell'autore: _cercasinome_