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Autore: Hashtag_Grunge    06/02/2015    2 recensioni
Istintivamente prese il piccolo medico e se lo portò sulle gambe avvolgendolo protettivamente fra le braccia.
La renna restò spiazzata dal gesto del compagno, ma quel calore così protettivo e piacevole lo tranquillizzarono portandolo a rilassarsi completamente.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Chopper, Roronoa Zoro
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Chopper si dimenava violentemente nel sonno, completamente imbrattato di sudore e con il respiro irregolare, piangeva disperatamente, mentre urlava e si dimenava per via dell’incubo che stava facendo.
-NOO!- aprì di colpo gli occhi mettendosi a sedere, si guardò in torno con la vista appannata dalle lacrime facendo profondi respiri.
Cercò di regolarizzare il più possibile il respiro e si asciugò le lacrime con un movimento frenetico degli zoccoli.
Ormai da giorni l’incubo lo perseguitava, ogni notte puntualmente si svegliava nel cuore della notte in preda ad una crisi di pianto.
Perdere la fiducia dei compagni ed essere cacciato dalla ciurma, ecco cosa sognava Chopper costantemente ogni notte.
La cosa lo turbava e impauriva allo stesso tempo, il giorno si ritrovava a fare strani pensieri che lo rendevano strano agli occhi della ciurma.
Il respiro si regolarizzo, cercò di prendere il controllo delle sue emozioni e decise di prendersi una boccata d’aria fresca.
Uscì sul ponte respirando a pieni polmoni quell’aria frizzante e fresca della notte.
Il mare era calmo, quasi un animale docile addomesticato, la nave era dolcemente cullata con tranquilli e soavi movimenti, mentre l’oscuro cielo era tappezzato di stelle e una possente e luminosa luna illuminava la notte.
Si sedette e ammirò nella quiete e nel silenzio più totale l’oscuro mare.
-Chopper che ci fai in piedi?- la piccola renna sobbalzò per lo spavento girandosi verso il compagno, Zoro era in piedi con le braccia lungo i fianchi che fissava la renna.
-Nulla, non riesco a dormire- sussurrò imbarazzato, non voleva mostrasi un moccioso piagnucolone che rimane scosso da un incubo.
Lo spadaccino gli si avvicinò sedendosi a fianco a lui, Zoro era un ragazzo orgoglioso e molto sicuro di se, non aveva paura di nulla era audace e si muoveva con maestria in battaglia e Chopper ne voleva prendere esempio.
E quindi preferì tenere all’oscuro il compagno, tanto per non apparire una renna piagnucolona e fifona.
-Sicuro?- lo spadaccino non era gran che come consolatore, ma a delle volte poteva essere un buon ascoltatore.
La renna lo guardò, tentennava se dirgli si o no la verità, aveva un gran bisogno di sfogarsi ma la paura di apparire agli occhi del compagno come un poppante proprio non gli andava.  
-Chopper? Ci sei?- lo spadaccino risveglio la piccola renna immersa nei suoi pensieri.
-S-si si!- sussurrò grattandosi la nuca, dopo alcuni minuti di silenzio la renna Chopper decise di rompere il silenzio creatosi.
-Zoro- sussurrò piano quasi avendo paura di pronunciare il nome del compagno.
-Uhm?- si girò verso il piccolo animaletto.
-Tu mi vuoi bene?- quella domanda spiazzò completamente il povero Zoro, mettendolo visibilmente in imbarazzo.
Lo spadaccino non era tipo da coccole e neanche da smielate smancerie, ed era negato per esprimere i propri sentimenti.
-Cho-Chopper..ecco vedi..come dire..- lo spadaccino si grattò la nuca e arrossì di poco, ma la renna se ne accorse.
-Scusami non volevo metterti in imbarazzo- gli sorrise lievemente.
Ritornò a guardare l’oceano rimuginando l’incubo e se sarebbe accaduto davvero? Insomma se realmente avrebbe perso i suoi compagni cosa avrebbe fatto?
La piccola renna iniziò a tremare visibilmente intimorita dal pensiero.
-Chopper sei veramente strano sembra che qualcosa ti tormenta!- la renna non rispose, ma il silenzio fu un ottima risposta per lo spadaccino.
Istintivamente prese il piccolo medico e se lo portò sulle gambe avvolgendolo protettivamente fra le braccia.
La renna restò spiazzata dal gesto del compagno, ma quel calore così protettivo e piacevole lo tranquillizzarono portandolo a rilassarsi completamente.
-È da un po’ di notti che lo stesso incubo mi tormenta- sussurrò malinconico, lo spadaccino rimase in silenzio e lo invitò a proseguire con un cenno del capo.
-Ogni volta sogno che..che.. voi perdete fiducia in me e non vi fidate più e per questo mi cacciate dalla ciurma e io non voglio essere cacciato, altrimenti come faccio? Insomma sono solo una renna, non sono te oppure Rubber- singhiozzò.
-Io non voglio..essere..ca-cacciato..altrimenti..co-come faccio..senza..di-di voi?-  tirò sul col naso scosso da violenti singhiozzi, mentre grossi lacrimoni scivolavano sulle sue guance pelose.
-Chopper, ci siamo sempre fidati di te in qualsiasi circostanza, non potremmo mai perdere fiducia in te sei un medico in gamba e svolgi il tuo lavoro magnificamente! Come potremmo non fidarci di un ottimo medico come te?-
La renna fissò lo spadaccino e un grosso sorriso comparve sul suo viso.
-Qui tutti ti vogliamo bene, sei speciale fai parte della famiglia, senza di te non ci sarebbe più nulla e tutto finirebbe- la renna lo guardò sorridente e vivacemente gli buttò le braccia al collo stringendolo.
-Grazie Zoro ti voglio bene- lo spadaccino non reagì alla dimostrazione di affetto da parte di Chopper, si limitò a sorridere.
-Bene ora che ne dici di staccarti e di ritornare a dormire?- sbadigliò rumorosamente, consapevole che lui avrebbe dovuto fare la guardia quella notte.
-No preferisco farti compagnia- lo guardò con i suoi grandi occhi dolci sorridendo, lo spadaccino tentò di smuoverlo dalla sua idea, ma la renna non cedette.
-E d’accordo hai vinto- rinunciò all’idea di spedire Chopper a letto e lo tenne lì con lui, sulle sue gambe per tutta la notte, fino alle prime luci del mattino. 


 

  
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