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Autore: BazingaSnape    06/02/2015    1 recensioni
Hai davvero degli occhi magnifici, penso, ora che li guardo. Voglio dire, so che sono magnifici, ma, visti da questa angolazione, risplendono. E quelle tue labbra sono davvero invitanti, mangiucchiate dai denti, come stai facendo ora, e mi stai facendo perdere la ragione, non riesco a pensare ad altro, se non alla sensazione delle tue labbra sulle mie.
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Una storia senza pretese ma piena di fluff, spero vi piaccia ^.^
Genere: Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Neville Paciock, Theodore Nott
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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“Ti sei mai chiesto quante imprecazioni lanciano i pattinatori quando cadono durante una gara?” mi chiedi. E mi viene da ridere.

“Eh?” mi domando da dove ti escono certe frasi a volte. Dici sempre un sacco di cose buffe, ma il punto è che non lo fai a posta, sei serio. È una cosa di cui preoccuparsi?

“No, pensaci bene.” In questo momento mi stai trascinando al centro della pista per insegnarmi a pattinare. Non so quando hai deciso che dovevo imparare. “Pensaci. Stai facendo una gara, va tutto bene, fai i tuoi slalom, le tue giravolte, i tuoi salti… poi ad un certo punto cadi, magari incastrando i pattini o non lo so. E ti devi rialzare velocemente per riprendere da dove ti eri interrotto. Secondo te come si sentono i pattinatori?” mentre mi dici queste parole mi lasci le mani. E le mie gambe tremano. Tanto.

“In questo preciso istante so come mi sento io: sento che mi schianterò a terra se non ti muovi a prendermi!” lo sai che non ho mai indossato un paio pattini in vita mia, non devi lasciarmi così senza avvertirmi.

“Oh, scusa” ok, ora sono di nuovo al sicuro tra le tue braccia.

“Spiegami come rimanere in piedi, poi parliamo di quello che vuoi” sicuramente, se non avessi i guanti, le mie unghie sarebbero sprofondate nelle tue mani fredde. Mani che adesso mi stanno trascinando su questa lastra di ghiaccio. Aiuto. Ora cado, lo so.

“Neville fermati. Aspetta… cado! Neville… Neville!” scivolo sul ghiaccio, e dato che non ho intenzione di lasciarti, sei caduto sopra di me. Pesi.

“Ehm” dici, e la tua espressione smarrita e un po’ colpevole mi incanta per qualche secondo. Ti rialzi tenendo lo sguardo basso e mi porgi una mano. La afferro prontamente e provo ad alzarmi, ma il fato non è dalla nostra parte, perché scivolo di nuovo –colpa dei pattini e del ghiaccio, ovvio- e mi ritrovo di nuovo schiacciato sotto di te. Ma come riescono gli altri a stare in piedi? È evidentemente impossibile!

“Cazzo!” “Merda!” diciamo nello stesso momento. “Questo è imbarazzante” sussurri non accennando a spostarti da questa posizione. Se ci fosse stata più gente magari a quest’ora non saremmo ancora in questa posizione –non del tutto scomoda. Con un po’ di fatica ci alziamo e con il tuo equilibrio riusciamo a raggiungere il bordo della pista. Afferro la balaustra, che non ho intenzione di lasciare andare per nessuna ragione al mondo.

Hai davvero degli occhi magnifici, penso, ora che li guardo. Voglio dire, lo so che sono magnifici, ma, visti da questa angolazione, risplendono. E quelle tue labbra sono davvero invitanti, mangiucchiate dai denti, come stai facendo ora, e mi stai facendo perdere la ragione, non riesco a pensare ad altro, se non alla sensazione delle tue labbra sulle mie. Non so se sono più attratto dai tuoi occhi o dalle tue labbra, in questo momento. So solo che ora ti sto baciando, e tu stai decisamente ricambiando. Ho le mani ancora arpionate al corrimano, ma tu hai posato le tue sui miei fianchi e io non resisto, devo sentirti ancora di più, così appoggio le mani sulle tue guance. Non sono affatto stabile e mi sento scivolare di nuovo. Infatti sei per la terza volta sopra di me nell’arco di dieci minuti.

“Forse so come si sentono i pattinatori quando cadono” rispondo alla tua domanda “stanno interrompendo qualcosa di importante, molto importante, ed è un vero peccato, perché le cose importanti non si devono interrompere” il fatto che io stia alludendo al bacio di poco fa, non vuol dire niente, assolutamente. Il nostro non è neanche un appuntamento romantico, a dirla tutta. Siamo venuti qua perché io devo imparare a pattinare. Giusto?

“Vero” affermi “e anche noi stavamo facendo una cosa importante, quindi adesso vieni con me, perché è un peccato interrompere. È un vero peccato non continuare.” Continui. Ora mi stai trascinando fuori dalla pista per togliere i pattini. Continuerai la lezione di pattinaggio un altro giorno.





EEEEEEEEEEEH CHE DIRE?
E' nata così mentre guardavo dei video su youtube di pattinatori eeeeh niente, spero vi sia piaciuta.
Un vostro commentino sarebbe di mio gradimento.
E ora me ne vado, perché ho parlato troppo.

*troverete la storia anche qui 
sul mio profilo*

Baci baci xx
  
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