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Autore: BazingaSnape    06/02/2015    2 recensioni
Draco Malfoy otteneva sempre quello che voleva, era stato abituato così dai suoi genitori. Ogni volta che qualcuno lo chiamava viziato lui si arrabbiava, non era viziato, era amato, coccolato e accontentato da tutti quelli che lo circondavano. Quindi quando Harry Potter negò alla sua richiesta, si sentì spaesato. Che razza di risposta era "no"?
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter | Coppie: Draco/Harry
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto, Contesto generale/vago
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Draco Malfoy otteneva sempre quello che voleva, era stato abituato così dai suoi genitori. Ogni volta che qualcuno lo chiamava viziato lui si arrabbiava, non era viziato, era amato, coccolato e accontentato da tutti quelli che lo circondavano. Quindi quando Harry Potter negò alla sua richiesta, si sentì spaesato. Che razza di risposta era "no"?

"Oh, Potter, andiamo! Non ti ho mica chiesto di diventare il mio elfo domestico personale, ne ho già tanti." Spiegò Draco mentre rincorreva Harry che si era allontanato, rosso in viso e imbarazzato. Malfoy era viziato, si, ma soprattutto testardo. Anche Harry era testardo però. Si era messo in testa di non accontentare il biondo, e così credeva e voleva continuare.

"È una richiesta ridicola, Malfoy! Non puoi chiedere certe cose alla gente!" borbottò Harry sentendo il biondo che gli stava dietro a fatica, mentre percorrevano il corridoio deserto del settimo piano. Draco durante una delle lezioni in comune gli aveva lanciato un fogliettino sul banco -ancora Harry si chiedeva per quale assurdo motivo si erano trovati come compagni di banco- dove c'era scritto di ‘incontrarsi quella sera davanti alla stanza delle necessità, senza fare domande per favore' e Harry, da bravo Grifondoro, aveva accettato. D'altronde aveva chiesto PER FAVORE, quando sarebbe ricapitato? Ma se ne pentì amaramente quando sentì le parole del biondo. Che sfacciataggine!

"Potter, cerca di capirmi. Non è una cosa che avrei potuto chiedere a chiunque! Non potevo andare da Tiger o Goyle, il solo pensiero mi disgusta. E di certo non lo chiederò a Zabini! Tu sei l'unico che può farlo!" Pregò -Draco che prega, mai visto- riuscendo a fermare Harry, prendendolo per la manica della maglia. Gli sta bene questa maglia, ha davvero qualcosa di quantomeno decente allora! Ma che diavolo? Non è il momento di pensare a certe cose, Draco! Harry si fermò dunque esasperato.

"Dimmi" iniziò il ragazzo sopravvissuto "come questo" ancora nella sua mente non si era formata un'immagine precisa della richiesta fattagli da Draco "potrebbe essere qualcosa da non rifiutare" cercò di scandire bene le parole, magari volendo intimidire il ragazzo davanti a lui, ma con scarsi risultati, Malfoy e la sua figura alta almeno dieci centimetri in più di Harry, erano ancora fermi li. Aveva davvero una bella faccia, una faccia bella tosta!

"Possiamo guadagnarne entrambi" spiegò ed Harry alzò un sopracciglio, invitandolo a continuare "ma si! Io ottengo ciò che voglio, in cambio tu non mi avrai più tra i piedi. Così siamo pari e ognuno se ne potrà andare per la sua strada. Che ne dici?" Malfoy sembrava davvero convinto di quelle parole, le aveva dette in una maniera tale che Harry, deciso com'era pochi attimi prima a dirgli di no, si ritrovò a pensare seriamente a cosa fare.

Da una parte era allettante l'idea di non avere più il Serpeverde tra i piedi, si vedeva già nel paradiso terrestre, in uno stato di grazia. Dall'altra però, ciò che avrebbe dovuto fare in modo da compiere quell'evento che mai nella storia si sarebbe riproposto, lo metteva in crisi. Inoltre non credeva affatto che dopo che quello sarebbe successo -in un universo parallelo, magari- Draco si sarebbe dissolto, lasciandolo finalmente in pace.

"Mi dispiace. Se ci tieni tanto devi essere più convincente, non sono così arrendevole" sbuffò Harry, ma quando fece di nuovo per andarsene, Draco lo fermò, come poco prima, facendo un respiro profondo e passandosi una mano nei capelli -bei capelli.. no cosa? Harry, smettila- parlò.
"Io non credo che tu abbia realizzato quanto difficile sia stato per me" si indicò "venire a chiederti" indicò Harry, puntandogli un dito sul petto "ciò che ti ho chiesto" Draco parlava lentamente, perché nemmeno lui voleva realmente realizzare cosa aveva appena chiesto al grifone.

"Malfoy, davvero, io comprendo che dopo la sconfitta di Voldemort, eravamo tutti felici e contenti e la cosa ti ha spinto a fare coming-out, ma io non.." Harry non riuscì nemmeno a finire di parlare che Draco lo bloccò mettendo le mani avanti e scuotendole velocemente, con i palmi quasi schiacciati sulla faccia del moro.

"No, no, no, no, no, NO, non mi interessa sapere le tue preferenze sessuali. Né ora, né mai. So che la tua testa potrebbe affaticarsi troppo per fare questo ragionamento. Ma fidati, non serve" il caso volle che due studentesse Corvonero, forse del loro anno, forse no, si fermarono a guardarli stupite. E avevano l'aria di voler rimanere la a vedere a cosa avrebbe portato quella conversazione. I due ragazzi sospirarono rassegnati all'idea di avere delle spettatrici e tornarono a guardarsi.
Si fissarono per quelli che parvero interminabili secondi, poi una delle due Corvonero si schiarì la voce, come volerli incitare a continuare. Davvero? Ma chi si credevano di essere? Entrambi i ragazzi erano sconcertati. Draco guardò il suo coetaneo, come aspettandosi la positiva risposta definitiva.

"No, tu sei matto!" decretò Harry allargando le braccia spazientito.

"Non sono matto! Sono solo disperato! Non so come uscire da questa situazione!" piagnucolò il biondo, con fare troppo teatrale a detta di Harry.

"Se non sei matto, allora caro il mio principino, sei solo un viziato piagnucolone, lamentoso e fastidioso." Harry era esasperato e sempre di più convinto che quella conversazione non sarebbe finita come voleva lui. Ossia subito, e possibilmente indolore.

"Io. Non. Sono. Viziato." Scandì Draco arrabbiato. "È che nessuno mi dice mai di no. Non sono abituato a dei rifiuti." Spiegò incrociando le braccia al petto, con il broncio di un bambino di cinque anni. È tenero con quella faccina.. Harry ma che diavolo vai pensando! Riprenditi!

"Se ti piace di più pensarla così, fai pure." Mormorò Harry con un mezzo sorriso. "Ma la mia risposta rimane no." Affermò convinto.

"Ti sto praticamente pregando! E io non lo faccio mai! Concedimelo! È una settimana che ho in mente solo questo e siccome non so come fare per togliermi questo pensiero dalla testa, magari soddisfacendolo potrei dormire in pace! Sto vivendo un incubo!" Draco ora aveva davvero l'aria disperata ed Harry si sentì un po' sadico a vederlo soffrire così. Le due ragazze Corvonero seguivano intanto rapite quello scambio di battute come se stessero assistendo a una partita di tennis.

"Beh mi dispiace" e ad un piccolo angolo del suo cervello dispiaceva sul serio "ma non posso aiutarti." Harry non sapeva cosa fare per uscire da quella buffa e -a dirla tutta- non spiacevole situazione.

"Ascolta Pot-Harry" disse con difficoltà il Serpeverde "ti sto semplicemente chiedendo di baciarmi, poi ti lascerò in pace. Non verrò più a disturbare te e i tuoi amichetti scemi, niente di niente, farò come se tu non esistessi. Ma, PER FAVORE, baciami!" alle due ragazze quasi cadde la mascella per quello che avevano sentito. Draco Malfoy stava davvero chiedendo a Harry Potter un bacio? E Harry Potter aveva pure il coraggio di rifiutarlo?

Harry rimase in silenzio. D'un tratto non voleva che Malfoy, anzi Draco, uscisse dalla sua vita. Non sarebbe stato lo stesso senza i suoi dispetti e gli scherzi mal riusciti che soddisfacevano il biondo. Gli sarebbe mancato, troppo forse. Si strinse nelle spalle e tirò su col naso. Stava per fare una cosa, anzi due, e non sapeva se se ne sarebbe pentito.

Harry guardò Draco dal basso, quei dieci centimetri di differenza sembravano metri in quel momento. Si guardarono negli occhi e Harry poté constatare che gli occhi di Draco erano davvero belli. Quell'azzurro, se pur tendente al grigio, emanava calore. E Harry si domandò da dove gli uscivano certi pensieri. Il Grifondoro si avvicinò di un passo al Serpeverde, non riuscendo a capire le emozioni di quest'ultimo, si allungò e lo baciò. Nel silenzio creatosi nel corridoio del settimo piano, risuonarono due rumori: il fiato trattenuto dalle due studentesse e lo schiocco delle labbra di Harry su quelle di Draco. Quel contatto era durato pochissimo, come un battito di ciglia.

Quando Harry si allontanò vide Draco con gli occhi chiusi, ancora sconvolto(?) forse per il bacio.
Sempre se di bacio si possa parlare. Era stato più uno sfioramento di labbra. Apprezzato da entrambe le parti. E anche dalle spettatrici.

Draco aprì gli occhi lentamente e si portò le dita della mano destra alla bocca, quasi senza credere a ciò che era appena successo.

Harry, invece, era sconvolto. Quel bacio, se pur minuscolo gli aveva definitivamente fatto capire che Draco doveva rimanere al suo fianco, perché si era sentito troppo bene, durante quel minimo contatto di labbra. Abbassò la testa imbarazzato, rosso fino alla punta dei capelli corvini.

Il biondo gli posò delicatamente una mano sul braccio, quasi non volesse scottarsi, mentre Harry alzava lo sguardo e sorrideva in modo fin troppo idiota, così che anche l'altro finì per sorridere con lui. E si baciarono, ancora e ancora. Come solo due persone reali sapevano fare. Entrambi avevano compreso di poter stare bene insieme.
 
"Adesso, però, non sparire" sussurrò Harry appoggiando la fronte a quella di Draco, che sorridente negava: non sarebbe andato da nessuna parte.






Questa storia non voleva all'inizio essere così lunga (1400 e passa caratteri), ma volevo rimanere sui 600 come le altre. 
Solo che oggi mi sentivo particolarmente ispirata e non sono riuscita a trattenermi.
Quindi eccoci qui.
Spero vi sia piaciuta eeeeeeeh non so più che dire...

*troverete la storia anche
 qui sul mio profilo*

BACI BACI xx
  
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