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Autore: Jade_Horan    06/02/2015    5 recensioni
"E Richard rabbrividì un po’, non appena sentì il suo nome pronunciato da lei. “Rich”. Gli piaceva. Suonava bene detto da lei. In quel momento gli sembrava tutto a posto, come se la sua vita fosse un puzzle formato da infiniti e minuscoli pezzi, che solo in quel momento sembravano aver trovato il loro posto, incastrandosi perfettamente tra di loro..."
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Missing Moments [I Tasselli Del Puzzle], ovviamente potete leggerla anche senza aver letto la storia da cui è tratta c:♥
Romantico, Fluff, Sentimentale,Slice Of Life, Introspettivo.
[1.079 words]♥
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
- Questa storia fa parte della serie 'I Tasselli del Puzzle'
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Inaspettato

 
Un ciuffo di capelli ondulati le era caduto dallo chignon fatto di fretta. Concentrata nell’esecuzione di quel problema che proprio non riusciva a capire, agli occhi di Gregory, Emma sembrava ancora più bella di quanto già non fosse. Lo sguardo fisso sul foglio, il labbro inferiore leggermente mordicchiato dai denti per la concentrazione e le dita che picchiettavano sul quaderno appoggiato sul prato del parco in cui stavano studiando, seduti ai piedi di un grande albero dalle foglie colorate che gli faceva ombra, proteggendoli dal freddo vento autunnale.

Gregory la osservava da un po’, perdendosi in ogni suo piccolo particolare. Non aveva mai notato di come quella ciocca le ricadesse sul viso, entrando in forte contrasto con la pelle chiara, puntellata da qualche lentiggine. Non aveva mai guardato così qualcuno. Emma, dal viso grazioso, gli occhi grandi ed i capelli castani, era la prima.

Il ragazzo non riusciva ancora a capacitarsi del perché una ragazza straordinaria come lei avesse scelto di essere li, in quel parco, ai piedi di quell’albero, con uno come lui. Uno che di speciale non aveva proprio niente. Gregory si era offerto di aiutarla con la matematica la mattina stessa, ed era partito tutto da li. Forse non era una cosa così fuori dall’ordinario agli occhi di qualcun’altro, ma per lui era tremendamente strano. Strano, ma piacevole. Mentre si avviavano al parco – poco distante dalla loro scuola – Emma gli aveva raccontato un po’ di cose su di se, dicendogli che per qualche assurdo motivo si fidava di lui come se si conoscessero da sempre. Gli aveva accennato qualcosina sulla sua passione per la fotografia, sul suo amore per le passeggiate al parco e di quanto le piacessero le decorazioni di Halloween che decoravano i negozi dei lunghi viali alberati di quel piccolo paesino inglese. E lui l’aveva ascoltata attentamente, come rapito dalle sue parole e da quella sua voce così dolce, da quel suo sorriso così sincero, e da quel suo straordinario modo di guardarlo negli occhi. Sembrava che lo leggesse dentro.

Gregory tornò a concentrarsi sul problema di Emma, non appena la sentì scrivere calcoli a matita sul foglio. Sembrava davvero decisa, come se sapesse perfettamente che cosa fare. Scriveva dati e numeri a grande velocità, non curandosi della ciocca che ormai le copriva il viso da un po’. Gregory ebbe lo strano impulso di portargliela dietro l’orecchio, e così fece, il più delicatamente possibile, come se avrebbe potuto rovinarla, come se sfiorandola potesse svanire.  Ora le guance di Emma erano tinte di un rosso intenso, lo guardo puntato su quello di Gregory, il quale le sorrise imbarazzato, ma comunque felice di aver sfiorato la sua pelle con le proprie dita.  Era una bella sensazione. Come se volasse sopra le nuvole, leggero. Senza problemi. Con tutto il mondo ai propri piedi, ed il vento che gli sferzava il viso. Gregory non aveva idea di cosa fosse quella sensazione, poiché non l’aveva mai provata prima d’ora, e perché a quattordici anni non si hanno affatto le idee chiare, soprattutto sui propri sentimenti. E’ l’età in cui tutto comincia a mutare, a trasformarsi, diventando qualcosa di completamente nuovo. L’età in cui si comincia a capire realmente chi sei, e cosa vuoi farne della tua vita. L’età in cui sei vulnerabile, fragile, lunatico, in cui ti senti al settimo cielo ed un secondo dopo metri e metri sotto terra. L’età delle prime cotte, dei primi baci, dei primi dubbi e dei primi cuori spezzati. L’età del “sei troppo piccolo per fare questo, e troppo grande per fare quest’altro”. L’età in cui, il novantanove su cento delle volte non hai la più pallida idea di costa stia accadendo.

Emma sembrava scrivere ancora più in fretta, ora che era tornata a concentrarsi sul problema. Era curvata in avanti, per scrivere meglio, e dopo aver scritto gli ultimi calcoli si alzò di scatto, attirando nuovamente l’attenzione di Gregory su di lei. Posò la matita sul foglio con forza, quasi lanciandola, e dopo aver tirato un sospiro e scosso leggermente la testa – come se dovesse svuotare la mente da tutti pensieri – diede una piccola occhiata al libro, per poi esclamare un «Si!» particolarmente entusiasta, con un tono di voce particolarmente acuto e divertente, seguito da una fragorosa risata, che presto contagiò anche il ragazzo.

Emma gli aveva rivolto un sorriso incantevole, con quella sua espressione radiosa ed il ciuffo che le ricadeva di nuovo sul viso. Era successo tutto così in fretta. Un attimo dopo le braccia di lei erano attorno al collo di lui, stringendolo in qualcosa di inaspettato quanto bellissimo. Gregory esitò un attimo prima di ricambiare la stretta, avvolgendola con le proprie braccia. Se la sensazione che aveva provato sfiorandole la guancia era forte, quella era ancora più straordinaria. Sentiva il suo profumo inebriargli i sensi, la felicità pervaderlo ed una strana sensazione allo stomaco che – tutto sommato – non era poi così negativa come quella che aveva provato qualche ora prima, quando nell’ora di matematica le aveva suggerito il risultato dell’espressione. Gregory sentiva di avere la felicità tra le proprie braccia.

Quando lei sciolse l’abbraccio bruscamente Gregory desiderò ardentemente di poterla stringere nuovamente a se. Non era mai stato abbracciato così da qualcuno, ne aveva ricambiato con così tanta naturalezza.  La ragazza gli sussurrò un piccolo «Scusa», con lo sguardo basso e le guance arrossate.
«Tranquilla, è tutto okay.» la rassicurò lui, o almeno ci provò.

Il silenzio che si era creato era piuttosto imbarazzante, ma Gregory seppe riempirlo con una battuta che spezzò perfettamente la tensione. Le risate erano sempre una buona soluzione ai problemi.
«Grazie per l’aiuto, Greg.» gli sorrise lei, per poi ricominciare a trascrivere il problema successivo sul quaderno.

E Gregory rabbrividì un po’, non appena sentì il suo nome pronunciato da lei. 
“Greg”. Gli piaceva.
Suonava bene detto da lei.
In quel momento gli sembrava tutto a posto, come se la sua vita fosse un puzzle formato da infiniti e minuscoli pezzi, che solo in quel momento sembravano aver trovato il loro posto, incastrandosi perfettamente tra di loro. In quel momento si sentiva come se stesse ascoltando la sua canzone preferita, o come se stesse bevendo una cioccolata calda in una fredda giornata d’inverno. Si sentiva nel posto giusto, al momento giusto. Si sentiva un po’ più completo, come se avesse finalmente trovato una parte di lui che stava cercando da sempre.

Ed in quel momento, Gregory capì che lei era ciò che stava mettendo a posto tutti i tasselli del puzzle. 


 
Angolo autrice!
(Cioè.. "autrice", ci provo insomma ahah)
 
Ciao a tutti! Qui su Efp sono Jade_Horan, ma nella vita di ogni giorno sono Martina. Chiamatemi come preferite:).
Per chi non lo sapesse, questa storia è una missing moments, ovvero una piccola one-shot che racconta alcune cose non dette in "I Tasselli del Puzzle". Invito a leggela, per capire meglio la trama e per saperne di più su Gregory ed Emma. 

In futuro cercherò di scrivere altre missing moments e raccoglierle tutte in una serie (appena capirò come si fa una serie, soprattutto ahaha)

Eeee niente, spero che vi sia piaciuta questa piccola storia, lasciatemi un qualsiasi parere o recensione,
ne sarei davvero davvero davvero felice!


Se volete seguirmi, vi lascio il mio account Facebook dedicato ad Efp, lascio qualche mia One-Shot recente nel caso vi andasse di leggere qualcosaltro di mio, un bacio!

Chuck vs. le piccole cose (Chuck, serie tv)
Heart's on fire (originale)

 

 
  
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