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Autore: Ilary90    30/11/2008    6 recensioni
Un sogno... una speranza per una ragazza alla quale manca la cosa più importante della vita di ogni persona... l'amore. Questa ff è una AU fatta apposta per chi ama la coppia Ryan-Strawberry... leggete e commentate! kiss ilary90
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Ichigo Momomiya/Strawberry, Ryo Shirogane/Ryan
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"Ti prego... ritorna"

Tre semplici parole, una preghiera che aveva saputo fare tanto, più di quanto lei sperasse. Strawberry aveva chiuso e riaperto più volte gli occhi per avere la certezza di non sognare, per essere sicura che quello che vedeva non fosse tutta un'illusione, ma più l'immagine che le stava davanti si focalizzava, più lei sentiva il cuore scalpitare dalla gioia, le lacrime agli occhi e una voglia pazzesca di correre tra le sue braccia, verso quegli occhi così azzurri che ora la fissavano costantemente, accompagnati da quel sorriso sicuro dipinto sulle labbra di lui. Era rimasta come pietrificata, non sapeva cosa fare, voleva saltargli addosso, urlare che lo amava e di non andarsene mai più, ma aveva paura, si paura che fosse solo una nuova illusione; la verità era che più volte, giocando con la fantasia, si era immaginata quel momento e ora che lo viveva, ora che era di nuovo faccia a faccia con lui, non sapeva dire se fosse effettivamente la realtà, si era rassegnata, ed era proprio per questo che continuava a ripetersi che non era vero e che lui non sarebbe mai tornato, MAI! Era tutta un'illusione, era la sua mente che giocava con i suoi sentimenti e nonostante il cuore le dicesse tutt'altro, lei si voltò e corse via, lontano da tutto quel frastuono, da quella figura che tanto amava ma che non poteva essere reale, almeno secondo lei. Scappava da qualcosa che non sapeva riconoscere, al diavolo tutto e tutti, loro non potevano capire ed era per questo che le parlavano alle spalle, correva ma in quel momento non riusciva davvero a rendersi conto di quale la realtà

Era felice per l'amica, finalmente le cose iniziavano a mettersi a posto ma... se n'era andata, perché? Perché era scappata? Mina non riusciva a darsi pace, possibile che Strawberry si comportasse in modo così irrazionale? Doveva raggiungerla, capire il perché del suo gesto, ma aveva preferito lasciarla da sola, a riflettere, in fondo era da tempo che non lo vedeva, forse aveva solo bisogno di rendersi conto che lui era lì, forse. La mora sperava davvero fosse così e ne era sicura, si sarebbe risolto tutto, anche se non riusciva davvero a spiegarsi la reazione dell'amica, lei sapeva che sarebbe andato tutto bene e che ora doveva solo stare a guardare, incoraggiarla, essere felice per lei, nonostante un po' la invidiasse per l'aver trovato un ragazzo sincero e soprattutto così attaccato a lei

//

Aveva corso, fino a trovarsi sul terrazzo di quel alto edificio, ormai aveva il fiato corto, le gambe che ne risentivano della corsa sfrenata affrontata poco prima, ma la vista da lassù era spettacolare e meritava tutta quella fatica. Una bella boccata d'aria fresca era quello che le serviva. Vedeva delle persone passeggiare, persone felici o assonnate per l'ora in cui si erano dovute alzare, sorrise, infondo anche lei era così: allegra ma incredibilmente dormigliona, ed era stata presa in giro più di una volta da qualcuno per questo suo vizio

FLASH BACK

1)

S : Sei un maleducato, un prepotente! Un...

Non ebbe il tempo di finire la frase che il biondo le riprese i polsi, stavolta con forza, fu tutto in un attimo, la presa, la spinta... Strawberry si ritrovò contro il muro con lui addosso, non aveva vie di fuga, ma mai e poi mai si sarebbe arresa!

? : Un...?

S : ^Accidenti è davvero arrabbiato...^ Tu sei strano!

Ma il biondo non la stette ad ascoltare, chiuse gli occhi e si avvicinò al suo volto, lei non sapeva davvero che fare e in un attimo erano uniti, un bacio inaspettato e pieno di domande, ma fu solo un attimo perché Strawberry, spaventata, gli tirò un schiaffo, facendolo voltare

? : Accidenti che caratterino!

2)

R : Perché non mi guardi??

S : Non ci riesco!

R : (Sollevandole il volto e incrociando di nuovo gli occhi con quelli di lei) Perché?

S : Perché... perché...

Ryan le sorrise, uno di quei sorrisi che fanno sciogliere le ragazze...

R : Non pensavo che fossi così poco fedele al tuo ragazzo!

3)

Ryan continuava a baciarle il collo, stranamente però lei non lo fermava, nessuna reazione, lo lasciava fare come se niente fosse, come se non le importasse, oppure le piaceva? Questo pensiero lo divertiva ma voleva farla reagire e così iniziò a succhiarla, lasciando la sua impronta sul suo collo

S : (Liberandosi dalla sua presa) Ma che fai... ma come ti salta in mente??!

R : Però se continuavo a baciarti andava bene?

S : ... No!

4)

S : Ok capo!

Ryan sorrise

R : Ragazzina io sarò tutto meno che il tuo capo!

Strawberry ci pensò un attimo

S : Eppure... hey aspetta cosa vuol dire quel "TUTTO"?

R : Sarò tutto quello che vuoi

Strawberry si zittì

Ryan la guardò un attimo e poi riscoppiò a ridere

S : Ryan!!!!!!!!!!!

5)

S : Il grande Ryan Shirogane che salta addosso ad una ragazzina

R : Io non salto addosso ad UNA ragazzina

S : ...

R : Salto addosso alla MIA ragazzina

FINE FLASH BACK

Gli occhi di poco fa, quei due diamanti celesti non potevano essere solo una sua illusione, quel volto non era più solo un sogno, non poteva esserlo. Alzò gli occhi al cielo, fissando quell'azzurro così puro che tanto le ricordava lui e perdendosi in esso, chiuse gli occhi, chiedendosi cosa stesse succedendo, poi quell'immagine, lui di fronte a lei, quegli occhi che la fissavano, azzurri, i suoi occhi

S : Ryan!

Serrò gli occhi, si era lui, era davvero lui! Sembrava quasi come se si fosse svegliata da uno stato di trans, che non riusciva a farle focalizzare la realtà e finalmente sembrava essere sicura di quello che aveva visto. Fece un balzo all'indietro e se prima si trovava affacciata alla ringhiera del terrazzo, ora stava correndo a ritroso verso il luogo che l'aveva vista scappare da lui, il luogo in cui l'aveva rivisto e solo in quel momento realizzò che era davvero lui, era tornato per lei, solo per lei. Doveva raggiungerlo il più presto possibile e in quel momento si diede della stupida, perché era scappata? Perché non gli era corsa incontro? Chissà adesso lui cosa avrebbe pensato, forse si era convinto che lei fosse ancora arrabbiata con lui, ma non era così e questo pensiero la spingeva a correre sempre più veloce tra i corridoi di quella scuola, che non le era mai sembrata tanto grande. Dove era finito? Sembrava sparito, ma non si dava per vinta, non dopo tutto quel tempo, non dopo tutto quello che era successo e correva, nonostante fosse vietato, nonostante il richiamo di diversi professori lei correva, la campanella era suonata da un pezzo ormai e di lui nessuna traccia, ma correva, anche se sapeva di dover tornare in classe, l'insegnante le avrebbe sicuramente messo una nota sul registro, parlandole di disciplina e cose varie, non ne aveva nessuna voglia ne tanto meno le importava, voleva lui, solo lui

S : ^Dove sei finito Ryan?^

Aveva le lacrime agli occhi, quelle stesse lacrime che tempo prima lui le aveva asciugato con le proprie labbra e ora dov'era? Era tornato e non si faceva trovare, perché?
Strawberry ora si trovava davanti alla porta della sua classe, non voleva entrare, voleva cercarlo anche per tutto l'istituto, se fosse stato necessario, ma la porta era stata aperta, il professore l'aveva sentita e l'aveva costretta ad entrare, non aveva scampo doveva per forza rassegnarsi, un'altra volta

Seduta sul suo banco, era come se fosse da tutt'altra parte, con la mente che vagava e lo sguardo fisso al di fuori della finestra, con la speranza anche solo di intravederlo, possibile che fosse sparito così? Eppure l'aveva vista e si, l'aveva vista anche scappare, forse davvero pensava che lei fosse arrabbiata, ma stavolta no, era pronta a fare di tutto per fargli capire che non era così, era decisa e non lo avrebbe fatto più allontanare da lei, mai più. Alzò la mano in segno di richiamo verso il professore

S : Professore?

Profe : Si Momomiya?

S : Non mi sento molto bene, potrei andare in infermeria?

Profe : Certo, vuoi che ti accompagni qualcuno? Mina vai tu con lei?

S : No! Grazie ma non voglio disturbare gli altri, ce la faccio da sola, l'infermeria non è lontana

Profe : Ok Momomiya, vai

S : Grazie

M : "Perché non ha voluto che l'accompagnassi?"

L'obiettivo era uno, le conseguenze tante, ma aveva deciso di seguire il proprio cuore

//

La campanella dell'intervallo, Mina fissava quel banco vuoto, ormai era passata un'ora e Strawberry non era ancora tornata. Si alzò, dirigendosi verso l'infermeria, se la sua amica stava così male non poteva lasciarla sola, doveva almeno sapere come stava, ma l'aspettava una sorpresa, di certo non si aspettava che la sua amica fosse...

Arrivò all'ingresso della sala medica e vi trovò anche il professore. Non sapeva cosa fosse successo, ma l'aria che girava in quella stanza non era delle migliori, era come una sensazione, era successo qualcosa

Profe : Dovremo chiamare i genitori

Cos'era successo? Prese forza e entrando attirò l'attenzione dell'infermiera e del professore

M : Scusate volevo solo vedere come sta Strawberry

Infermiera : La tua amica non è qui, non ci è mai venuta

Cosa? Non era mai andata in infermeria, ma allora dov'era? Era sempre più preoccupata e si congedò da quelle breve conversazione per correre verso la propria aula. La cartella era ancora lì, non poteva essere andata lontana, ma ne era davvero sicura? Strawberry non era una ragazza prevedibile e se avesse avuto un valido motivo sarebbe stata anche in grado di lasciare ogni cosa dov'era e scappare via. Ma era davvero scappata?

Prese il cellulare scrivendo poche parole: "dove sei?"

Non attese molto che l'oggetto in questione vibrò con la risposta dell'amica: "Scusami Mina, sono uscita da scuola, dovevo andare... ti spiegherò tutto più tardi"

M : ^Testa di rapa! Ma dove ha a testa? Accidenti a lei possibile che tutte le volte mi fa fare il diavolo a 4??^

Sorrise, infondo lei era così e forse sapeva perché l'aveva fatto, ma si sarebbe cacciata in un mare di guai, i professori avevano già chiamato a casa e nonostante i suoi genitori non ci fossero mai, prima o poi sarebbero venuti a saperlo e per lei non sarebbero state proprio rose, ma sperava con tutto il cuore che trovasse quel che stava cercando, sperava di rivedere sul suo volto quel sorriso che rallegrava sempre tutti coloro che le stavano accanto
Si avviò anche lei verso l'uscita, con una calma che da sempre la caratterizzava, un passo dopo l'altro e più si avvicinava, più sentiva una strana sensazione, come se l'aspettasse qualcosa. Varcò l'uscita ma non vide niente, solo il soffio leggero del venticello che annunciava l'arrivo dell'estate, quella calda brezza estiva interrotta però da un richiamo, aprì gli occhi, allora non si era sbagliata

//

Casa Momomiya era vuota, deserta, Strawberry si trovava ancora a girare tra i quartieri di quell'immensa città, ma girava a vuoto, possibile che non riuscisse proprio a trovarlo? Chiunque l'avesse vista avrebbe potuto scambiarla per una che aveva smarrito la strada di casa. Fece più volte il giro di diversi quartieri, quello della scuola, di casa di lui e alla fine era arrivata a casa sua
Il telefono suonava ma inserendo la chiave nella maniglia non sentì più niente, fu proprio quando mise piede in casa che ricominciò, il che diede il via ad un'altra corsa contro il tempo per rispondere prima che mettessero giù nuovamente la cornetta

//

Casa Aizawa una ragazza si trovava nella sua camera, con una mano reggeva il telefono, con l'altra sfogliava una rivista

M : Ma perché non risponde??

S : --anf... p... anf... pronto?--

M : --Pronto Strawberry! Di un po' hai per caso assistito alla fine del mondo?--

S --anf... ma che domande sono?--

M : --Beh oltre che a impiegarci una vita a rispondere sei pure affannata! Non è che c'è il biondino lì?--

Aveva fatto una domanda alla quale conosceva già la risposta

S : --Magari fosse qui, ho girato tutta la città ma di lui non c'è traccia!--

M : --Umh ascolta ti va di uscire stasera?--

S : --é? Stasera? Ma...--

M : --Niente storie, i tuoi non ci sono mai, sei sempre costretta a mangiare da sola, ti aspetto alle 18 a casa mia... PUNTUALE!!!--

Strawberry rimase in linea da sola, Mina aveva riagganciato, come se volesse evitare altre domande. Fissò per un momento la cornetta prima di metterla al proprio posto e correre verso camera sua. Le sembrava strano che l'amica le chiedesse all'ultimo minuto di andare da lei, troppo strano, forse c'era sotto qualcosa, no non poteva essere, Mina l'aveva invitata perché erano amiche ed in effetti lei mangiava sempre da sola, si era così che stavano le cose, era così? Infondo Mina non era stata affatto precisa, un'altra cosa non da lei


S : Waaaa sono in ritardo!! Mina sono qui!

M : Possibile, non cambierai mai!

S : E dai sono solo le 18 e 5 minuti

Mina non rispose, ormai era abituata, sapeva che l'amica non era mai puntuale. La fece entrare ma, con grande sorpresa di Strawberry, non la condusse nella sala da pranzo, bensì in camera sua e precisamente nel suo immenso armadio

S : Mina?

M : Si?

S : Perché siamo qui?

M : Forza scegli un vestito da discoteca

S : Che? Andiamo in discoteca?

M : Muoviti!

Mina prese il suo abito e uscì, lasciando Strawberry da sola. Non aveva risposto alla domanda fattale dall'amica e non era la prima volta quel giorno che accadeva. Strawberry non sapeva che pensare, cosa era successo a Mina? Perché tutti questi misteri? Perché le faceva scegliere un vestito da discoteca? Fosse stato chiunque altro non si sarebbe sorpresa, o almeno non così tanto, ma la mora era sempre quella che specificava dettaglio per dettaglio, se faceva qualcosa organizzava minuto per minuto, insomma una specie d'agenda, completamente diversa da lei, la sua migliore amica. Sorrise, si doveva fidare, basta fare tutte quelle domande, basta! Non doveva pensare a niente altro che divertirsi, ma l'unica cosa che le veniva in mente era Ryan, nonostante fosse stata in giro tutto il pomeriggio di lui non c'era traccia e dire che un ragazzo così non passa di certo inosservato, quindi le alternative erano due: o si era chiuso in casa, cosa altamente improbabile, o la stava evitando volontariamente, ma perché?

M : Strawberry sei ancora tra noi?

S : Si, si tranquilla mi chiedevo solo perché andiamo in discoteca
M : Uhm, beh per svagarci un po'!

S : Ok, non è che mi nascondi qualcosa vero?

M : Cosa dovrei nasconderti?

Vero cosa avrebbe avuto da nasconderle e perché lei si faceva tutte quelle domande? Basta! Doveva smetterla, vedere il mondo con i soliti occhi allegri, ma come faceva a non pensare a...

M : Strawberry!!!

S : Chi? A si, tranquilla ho scelto il vestito!

M : Alla faccia dei cinque minuti, forza muoviti che non abbiamo tempo!

Quella "casa" poteva essere considerata una reggia, la reggia di una principessa. Strawberry pensava a come sarebbe stato bello avere la fortuna di Mina e mentre una domestica le faceva i capelli, l'altra le curava le mani e un'altra ancora il trucco. Non si sentiva molto a proprio agio, non aveva mai avuto tante attenzioni tutte in una volta, ma ne valse la pena e in un'oretta fu pronta

Mina la scrutò centimetro per centimetro

M : Perfetta!

S : E dai Mina così mi fai arrossire!

Un sorriso imbarazzato comparì sul volto della rossa, mentre uno pieno di gioia comparve su quello della mora, due sorrisi diversi ma sinceri, uno sapeva l'obiettivo da raggiungere e l'altro aveva mille perché in testa

M : Forza andiamo!

S : Ok!

//

Musica a tutto volume, ragazzi scatenati sulla pista da ballo e in mezzo a tutta quella gente, loro due. Certo non era molto sicuro che due ragazze stessero in una discoteca del genere da sole, ma ben presto vide Mina salutare qualcuno. Chi era? Sperava con tutto il cuore che fosse... Negli occhi ancora la fiamma della speranza, nel cuore quel gran desiderio e l'immensa paura di voltarsi, trovarlo di fronte e non saper cosa dire, ma se in quel momento qualcuno le avesse chiesto di esprimere un desiderio avrebbe risposto: "ti prego, fa che sia lui". Si voltò velocemente, negli occhi quella scintilla si spense, un sorriso le si dipinse sulle labbra, ma un enorme vuoto immenso si allargava sempre di più in lei, di fronte a lei Kyle le porse gentilmente la mano in segno di saluto, gesto ricambiato un attimo più tardi dalla ragazza, ma che ci faceva lui lì? Si fidava di Mina ma non poteva fare a meno di farsi domande su domande e se cercava risposte prontamente lei cambiava argomento e Kyle l'assecondava, sembravano molto affiatati, troppo! Strawberry si sentiva quasi come se fosse il terzo in comodo e non riusciva davvero a spiegarsi perché Mina le avesse chiesto di uscire con lei, comunque sia se ci fosse stato qualcosa tra i due lei glielo avrebbe detto no, il motivo di quell'uscita doveva essere una altro, ma quale?

Un bicchiere di vodka, si forse era proprio quello che ci voleva per non farla più pensare. Vedeva la sua migliore amica parlare allegramente con Kyle, lasciandola così in disparte. Si voltò è andò verso il bancone ad ordinare la sua bevanda ma, non appena la ebbe in mano, quando si giro si trovò persa, dov'era finita Mina? Non la vedeva più e anche Kyle era sparito. Accidenti a loro! Una discoteca non è sicura per due ragazze da sole, figuriamoci per una sola! Tranquilla, doveva stare tranquilla presto sarebbero tornati, doveva essere sicura di questo, Mina non l'avrebbe mai lasciata sola in un luogo simile! Ma più il tempo passava più questa certezza svaniva. Si diresse verso tutta quella gente tentando anche solo d intravederli ma niente, sembravano come spariti, iniziava ad aver paura, andare in discoteca certo le piaceva ma non le piaceva affatto non sentirsi al sicuro, come era in quel momento. Vagava e anche lei non sapeva dire quante volte aveva fatto il giro di quella sala, sapeva solo che qualunque volto avesse di fronte, ogni sguardo che incrociava, era sconosciuto fino a quando...

S : Mina!

Aveva urlato, ma la musica era talmente alta da soffocare completamente la sua voce. Si avvicinò a lei e vide anche Kyle. Mina puntò i suoi occhi su di lei

S : Accidenti a voi che vi salta in mente di lasciarmi là da sola?!!

Musica a tutto volume, non si sentiva niente, l'unica cosa che videro i due fu Strawberry gesticolare qualcosa e la sua bocca pronunciare parole che non compresero. Mina le si avvicinò all'orecchio

M : Cosa hai detto??

Strawberry la guardò un attimo, ma lo faceva apposta? Accidenti a lei perché era così strana?
In quel momento si accorse che gli occhi dell'amica si erano puntati su una quarta persona. Si voltò verso Kyle e anche lui fissava lo stesso punto osservato da Mina. Sentì un brivido percorrerle la schiena e in quel momento quella strana sensazione, quella forte emozione che sentiva dentro di sé, cos'era? Non si voltò, non voleva voltarsi, il perché non lo sapeva ma sentiva che non doveva farlo, che ci sarebbero stati altri perché senza risposta, ma quasi inconsciamente seguì la direzione degli occhi dei due amici, girandosi: ragazzi che ballavano, non capiva cosa stessero fissando i due e se in quel momento si fosse rigirata avrebbe visto Mina e Kyle lanciarsi un occhiata, per poi sparire nuovamente

Si rigirò verso di loro lanciando un'occhiata confusa e interrogativa che però andò a vuoto non appena si accorse che erano spariti di nuovo, accidenti ma stava diventando un vizio? Stava iniziando ad arrabbiarsi, non si sarebbe mai aspettata un simile comportamento da loro! L'espressione imbronciata sul suo volto si trasformò in sorpresa non appena voltandosi si rispecchiò nell'azzurro del cielo. La bocca aperta, lo stupore negli occhi, i battiti del cuore a mille. Non poteva crederci, no non poteva crederci! E mentre si stupiva, mentre cercava di focalizzare al meglio l'immagine di fronte a lei, una mano dietro la schiena la spinse sempre di più verso quella figura. Appoggiata al suo petto respirava di nuovo il suo profumo, sentiva i suoi forti muscoli e le sue braccia proteggerla e sentendosi di nuovo bene lasciò cadere una piccola lacrima dagli occhi, per poi farsi trasportare dalla musica

Era davvero bellissima, il vestito nero accollato, davanti le copriva fin sopra al seno, dietro arrivava a metà schiena e scendeva morbidamente lungo le gambe con piccole pieghe, arrivando a metà coscia. I capelli accuratamente raccolti lasciavano qualche ciuffo, ondulato a boccolo, libero ai lati della frangetta. Un leggero trucco completava il tutto, mettendo in risalto i suoi occhi cioccolato tanto scuri quanto sinceri, gli occhi di una bambina che per sempre sarebbe stata tale. E più la guardava, più si rendeva conto di cosa stava per perdere, se solo avesse seguito la testa invece che il cuore

//

Ormai fuori dalla discoteca sentiva le mani di lui perennemente su di lei. Non poteva davvero crederci, aveva una gran voglia di piangere dalla felicità! Si voltò e sentendo finalmente la sua voce pronunciò

S : Ryan!

R : No, mio nonno!

Cadde a terra, accidenti che smaccata, possibile che riuscisse ad essere ironico anche in un momento simile? Sempre lui imprevedibile in tutto e per tutto, mai sarebbe cambiato
Quella battuta fu seguita da un dolcissimo sorriso sul volto di lui e non appena lei si riprese si buttò nuovamente fra le sue braccia, fissandolo dritto negli occhi

S : Non andartene mai più

R : Tranquilla

S : Ryan mi sei mancato

Le sorrise nuovamente, poteva vedere nei suoi occhi piccole lacrime che non vedevano l'ora di cadere, non voleva causarle tutto quel dolore, ma ora era lì e ci sarebbe stato

R : Non me ne andrò, because I lost my head when I find my heart

Lei sorrise, stringendosi sempre più a lui

R : Sai che vuol dire?

S : Ho lasciato la mia testa quando ho trovato il mio cuore

La guardò sorpreso e di questo lei si accorse

S : Sai, sono stata in America

Se prima era sorpreso ora era sbalordito,ecco come aveva fatto ad arrivargli quel messaggio, infatti si era chiesto più volte come fosse possibile, nonostante la distanza tra i due continenti, che avesse ricevuto un messaggio dal Giappone. Era perfino andata in America nella speranza di ritrovarlo, la sua piccola Strawberry non si era mai arresa e ora ne aveva la prova
La strinse sempre di più sussurrando un "Ti amo" venuto direttamente dal cuore, un ti amo pronunciato con gli occhi lucidi, non voleva perderla mai e poi mai, aveva fatto tanto per lui e mai più l'avrebbe lasciata

M : A eccovi qua!

S : Ei tu!!

Strawberry si staccò un momento da Ryan e Mina parve come spaventata, che razza di reazione era?

S : Vedi di non farmi più lo scherzo di lasciarmi sola in una discoteca!

Doveva fare l'offesa, l'arrabbiata ma un sorriso comparve sul suo volto, esattamente come su quello di Mina. Era una grande amica, la più grande e lei questo lo sapeva bene

S : Grazie

M : E di che? Ha fatto tutto lui... (indicando Ryan)

R : Si, ma tu e Kyle l'avete portata qui

S : Ei aspettate! Era tutto programmato??

I tre si lanciarono un'occhiata complice, per poi scoppiare a ridere, lasciando Strawberry senza parole. No, proprio non si aspettava una cosa del genere

//

Le luci della notte accompagnavano quel tragitto in macchina, il silenzio regnava sovrano, l'emozione viaggiava negli occhi di due giovani
Mina si era fatta accompagnare a casa da Kyle, che gentilmente le aveva offerto un passaggio. Cosa e se c'era tra quei due, Strawberry ancora non lo sapeva ma in quel momento il suo primo pensiero, quello che le occupava la mente, era il giovane biondino, seduto accanto a lei, che la stava portando a casa. Era così bello, gli occhi celesti fissavano attentamente la strada senza distrarsi, neanche per un istante, da essa. Concentrato com'era divenne facile per Strawberry perdersi nel guardare il suo dolce profilo, quei lineamenti decisamente diversi dai suoi. Come aveva fatto a trovare un simile angelo e lasciarselo andare via come aveva fatto lei? Stupida, si era stupida, ma innamorata e questo bastava per dimenticare tutto e riniziare come non fosse successo niente, con la consapevolezza che per sempre gli sarebbe stata accanto
I paesaggi durante la notte, il fresco venticello che penetrava dal finestrino, quella forte sensazione di benessere nel respirare il suo profumo, la spinsero a chiudere gli occhi per pochi secondi, almeno questo era quello che pensava lei

Sembrava una bambina, una dolcissima bambina, il volto ancora così infantile, quel sorriso sulle labbra, quegli occhi chiusi, che si fosse addormentata? Conoscendola ne sarebbe stata capace, senza dubbio! Sorrise, ormai era da quasi quindici minuti che erano arrivati e che ormai la stava fissando, senza che lei si accorgesse di nulla. Scese dalla macchina e di conseguenza fece rumore con la portiera

Si stava così bene con quel silenzio, la consapevolezza di non essere più sola, di non esserlo mai stata la faceva sentire bene. Il silenzio era stato interrotto dal rumore della portiera, si sentiva distintamente. Decise di aprire gli occhi, ma l'aspettava una sorpresa

//

Cameriera : Signorina ha chiamato la signora Momomiya

M : Le avete detto che Strawberry stava a dormire qui, vero?

Cameriera : Certo, come da lei ordinato, signorina

M : Perfetto

Cameriera : Emm, signorina?

M : Si?

Cameriera : Dov'è la sua amica?

Un sorriso apparve sul suo volto

M : Beh la mia amica è...

Doveva trovare una scusa, ma quello era quel che contava di meno

//

S : Ryan ma questa è casa tua, non casa mia!

R : Lo so

S : E che ci faccio io qui?

R : Beh!

Ma... che razza di risposta era? Non era una risposta! Aveva come deviato l'argomento
Le prese la mano e la portò all'interno. Quella villa l'aveva sempre affascinata, era enorme, pulita da cima a fondo in tutta la sua grandezza, uno spettacolo per gli occhi, definirla semplicemente casa era un'offesa. Era una villa, si la villa di un principe, il suo!

S : Ma... perché mi hai portata qui?

R : Vuoi che ti riporti a casa?

L'aveva detto con un tono così dolce che solo una pazza avrebbe risposto di si. Ma lei si sa, di pazza aveva un gran tanto

S : Si!

R : Si?

Non era convinta della sua risposta, lo si capiva chiaramente, era solo...

R : Ti amo, lo sai? Dopo tutto quello che è successo riesci ancora ad essere timida ed imbarazzata

Il volto rosso

R : Dolce

Le gambe che tremavano

R : La mia ragazzina

Il cuore a mille
Quante volte si era sentita ripetere quella frase, eppure faceva ancora lo stesso effetto di sempre, ogni parola, anche la più insignificante, se detta da lui, era sacra, un tesoro che lei avrebbe per sempre custodito nel cuore
La villa era deserta, c'erano solo loro due, il che era abbastanza strano, visto quanti domestici giravano in casa Shirogane. Si sentì presa in un attimo, persa nel guardare ancora i suoi occhi mentre lui la teneva stretta, con la mano sinistra sul fianco e con quella destra le prendeva la mano, giocandoci, lasciandola per poi riprenderla, accarezzandola, piano, dolcemente, come se lei fosse la cosa più preziosa che avesse al mondo

R : Vuoi ancora tornare a casa?

S : No!

Adesso si che era sicura, persa nei suoi occhi, forse neanche si era accorta di quanto fosse stata veloce nel dare quella risposta
L'oscurità di quella stanza presto fu solo un ricordo, Ryan aveva acceso una flebile luce, per poi riavvicinarsi a lei. Era bellissimo, i capelli illuminati, biondi come l'oro, gli occhi così intesi, quell'espressione così dolce, come se fosse stato un fuoco e lei la cioccolata, sciolta sentendo il suo calore, era così che si sentiva, completamente rapita da lui
La fece sdraiare dolcemente, accompagnata da lui, subito sopra di lei, si avvicino pian piano ma senza baciarla, voleva che fosse lei a farlo e così si era fermato, a pochi centimetri da lei, aspettando una sua reazione, non dovette attendere molto perché subito, con uno scatto Strawberry aveva aperto gli occhi e specchiandosi nuovamente in quell'azzurro che tanto amava, aveva fatto un sorriso puro, sincero, per poi avvicinarsi alle labbra di lui, ma Ryan era più veloce e più lei si avvicinava più lui si allontanava, senza distaccarsi troppo, restando sempre a pochi centimetri da lei, ma senza farsi mai raggiungere

S : Cattivo!!

Non le rispose, si era limitato a sorriderle per poi infilare lentamente un mano sotto a maglietta di lei, piccole carezze sulla pancia, che le fecero chiudere gli occhi, poi sempre più su, piano, lentamente, fermandosi al bordo del reggiseno. Si fermò a guardarla, gli occhi ancora chiusi, quel sorriso sulle labbra, sembrava un angioletto e forse lo era, non voleva farla cambiare, non voleva che succedesse qualcosa che la facesse smettere di sorridere e l'avrebbe protetta, per sempre. Era preziosa così come quei baci che ora lui le dava sul ventre, fino a salire, arrivando alla bocca, sfiorandola appena, per sentire un suo sussulto, voleva di più... fu quella notte che poterono dire di essere diventati finalmente l'uno parte dell'altra e mentre lui era dentro di lei una lacrima le rigò il volto, lo amava e lo avrebbe amato per sempre e lo stesso era per lui

...anche a distanza di 5 anni:

Il sole, il cielo, il mare, quella leggera brezza che le muoveva i capelli e davanti a lei i suoi occhi, quegli incredibili occhi azzurri, le sue labbra, il suo sorriso, il paradiso
Sera, il tramonto, mille luci tutte diverse, un'atmosfera incredibile e lì lei e lui, un timido sorriso, gli occhi in quelli dell'altro, l'azzurro mischiato al marrone, il suo sguardo, il suo profumo
Soli, liberi e ribelli allo stesso tempo, due cuori, un solo destino, un solo desiderio e... una sorpresa in vista (ve la ricordate questa frase? Risale ancora al capitolo 10, un sogno fatto da lei... NdIlary90)

//

Cameriera : Signorina è arrivata una busta per lei

M : Grazie

Cameriera : Prego si figuri

Chi poteva averle mandato quella lettera? L'aprì e quello che vide la fece rimanere senza parole, si mise a saltare dalla felicità, preoccupando le cameriere che si chiedevano cosa le fosse successo, Mina era sempre stata una ragazza molto tranquilla, osservarono quella lettera, chissà cosa c'era scritto, ma più che una lettera era un invito a qualcosa di molto speciale:

" Molto presto Tokyo si festeggerà un giorno molto speciale
Desideriamo averti accanto, per condividere con te la nostra felicità
14/2 Ryan Shirogane e Strawberry Momomiya FINALMENTE SPOSI!!"
Ryan e Strawberry ^_^"


Fine cap e fine ff!
Sigh non ci credo, sono arrivata alla fine... se penso che l'ho iniziata più di un anno fa, scusate per il ritardo con cui ho aggiornato ma volevo che l'ultimo capitolo lasciasse il segno, che fosse descrito alla perfezione, non so se ci sono riuscita ma almeno ci ho provato ^^! Credo sia il più lungo che abbia mai scritto ihihih! Comunque voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno seguita in questa ff, in particolare chi ha commentato, grazie anche a chi non l'ha fatto e hi, come posso vedere, ha messa la mia ff tra i suoi preferiti, ovvero ben 26 di voi!! Me contenta ^^ Grazie a tutti!!

A quelli che come me hanno ricevuto critiche pesanti dico: non arrendetevi, non smettete di scrivere per delle persone che si sentono superiori, ma che in realtà hanno solo bisogno di farsi sentire attraverso degli stupidi blog, per cosa poi? sminuire il vostro lavoro? farvi sentire inferiori? La loro è solo invidia, perché siete voi ad avere vitalità, la spensieratezza di scrivere con allegria, senza catalogare nulla, ma dando libero sfogo alla vostra fantasia. Non hanno il diritto di rovinare tutto questo, di spezzare i vostri sogni, di mettervi di malumore, rimpiangendo il vostro lavoro: NON DATEGLI QUESTO DIRITTO! Continuate a scrivere, perché tra le persone che fanno una critica per aiutarvi a migliorare e quelle che criticano semplicemente per il gusto di farlo c'è una differenza sostanziale: l'intelligenza.
Commentare negativamente non significa offendere, neanche usando il sarcasmo, ma vuol dire mettersi sullo stesso piano dell'autore, capire le sue intenzioni nello scrivere e dare consigli parlandogli a pari a pari.
Ho aperto questa piccola parentesi perché, girando tra questi blog, ho notato che sono state criticate parecchie storie, che ora vedo sospese da diverso tempo per questo vi ripeto: non ascoltateli, perché anche se fate errori, anche se le vostre storie non sono tra le migliori, voi avete un sogno e non dovete ascoltare chi vi dice di non seguirlo, io non l'ho fatto ed ora ne vado fiera! E a voi che avete fatto quei commenti, a voi che avete cercato di spezzare la mia voglia di scrivere, a voi che sinceramente non so chi vi crediate di essere, a voi che nel momento in cui sono venuta a dirvi che una vostra amica ha praticamente copiato la storia della Sirenetta, cambiando solo i personaggi avete iniziato ad attaccarmi e lei di tutta risposta mi ha detto: "non ho fantasia" e nonostante questo critica gli altri, avete visto? Sono arrivata alla fine della mia storia nonostante le vostre offese, la vostra ironia del tutto fuori luogo e non me ne pento, anzi al contrario! So già che se uno di voi leggerà queste poche righe che ho scritto al 99% aprirà un blog per contestare, ma sarà inutile, siamo autori di fanfiction, siamo persone e un'offesa rimane un'offesa e chi la fa, a mio parere, non è neanche da considerare.

Beh siamo arrivati alle battute finali, ma chi mi conosce sa già che per vostra fortuna (o no) ho già in mente altre 3 ff tra qui una già pubblicata ovvero "Boom!" che per ora è solo al primo capitolo e spero che seguirete nonostante sia molto diversa dal mio solito genere! A presto!! Ilary90
  
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