L’amortetia sbuffa a tempo
un odore nuovo già respirato
e da quel poco che lo annuso
è già il mio profumo preferito preferito
mangio cioccorane da vent’anni
ma non perdo l’appetito
e poi mi vengono pure a dire
che mi hanno cresciuto per essere inghiottito
labbra al gusto di fumo
mischiate con la burrobirra
rende la testa pesante
ma il crucio più leggero
e tu sei il mago nero
stanco di morire invano
il cuore grande quanto il tuo naso
ma freddo come il marmo
né giovani nè grandi
nel cuore anime morte
stasera niente Ginny
voglio farmi la bella Hermione
una cicatrice sulla fronte
che diventa una voragine
la quale non mi fa fare
Proprio una bella immagine
io sono senza brufoli
e tu sei senza carattere
togliamoci i vestiti
ma teniamoci gli occhiali
se mi fissi bene
non vedrai i miei occhi sbattere
Chi ha Voldemort nella mente
perde l’uso delle palpebre
Voldy:
La fama che ho vissuto
Potter la consuma
Il male che ho nel petto
no, non si lava
e la magia che prendo
io lo perdo ancora
mi tengo le narici
che del naso mi resta
HARRY:
E a cosa servirebbe
dirci che ci siamo odiato
tanto quando sarai risorto
ti avrò ammazzato ancora
godiamoci il momento
perché prima o poi finisce
Il vanish Cabinet spesso prende
ma poi non restituisce
Voldy sta ancora aspettando il naso
che gli ha dato in prestito
se la vita insegna
io sono un mago infimo
è come se facessimo una gara
è un inizio lungo
ma la fine è ancora più lontana
già, è brutto e dannato
la metà mancante di un cadavere disformato
e io cerco il sollievo in una dose di veleno
come chi è stato allattato
da chi ha nagini in seno
con l’assoluta certezza
che non c’è franchezza
vieni stammi vicina,
sì ma a distanza di sicurezza
lui ti ha dato un dito
invece tu gli hai preso il naso
l’ho sempre detto che
era un brutto ficcanaso.
Voldy:
La fama che ho vissuto
Potter la consuma
Il male che ho nel petto
no, non si lava
e la magia che prendo
io lo perdo ancora
mi tengo le narici
che del naso mi resta
Harry:
E il tuo nome è stato scritto a bacchetta
per poterti cruciare via la paghetta
tra me e te, sai
sei l’uomo più brutto della mia vita
E il tuo nome è stato scritto a bacchetta
per poterti cruciare via la paghetta
tra me e te, sai
sei l’uomo più brutto della mia vita
Voldy:
La fama che ho vissuto
Potter la consuma
Il male che ho nel petto
no, non si lava
e la magia che prendo
io lo perdo ancora
mi tengo le narici
che del naso mi resta
PSEUDO AUTRICE:
Assolutamente nonsense. Frutto dei miei scleri indotti dalla febbre. Mi lasciate una recensione?