-Dove mi porti? Dai Opale non fare la misteriosa- -Attento a dove metti i piedi . Non ti dirò nulla finchè non saremo arrivati- Alberi,piante e fiori coloratissimi. Il vento soffiava lieve e nell'aria c'era un lieve profumo di erba fresca. Il canto degli uccelli circondava il luogo. Aprii gli occhi. Era solo un sogno. Ma dov'ero finita? Quando mi alzai vidi davanti a me Yuma e i suoi amici -Il portale certo!- pensai mettendomi una mano sulla fronte. Ma dove ci trovavamo? Mi guardai intorno. C'era azzurro ovunque e alte torri dominavano il paesaggio. Faceva piuttosto freddo. -Kaito ha funzionato! È il mondo Astrale!- . Mi girai. Yuma stava come abbracciato a Kaito che cercava di toglierselo di dosso. Il mondo Astrale? - Beh fa piuttosto freddo qui. Lo credevo diverso.- disse la sorella di Shark spazzolandosi la gonna. -Non è possibile! YUMA!- Ci girammo di scatto. Un ragazzo più alto dalla pelle azzurra era dietro di noi. I suoi occhi erano diversi come i miei. Uno giallo e uno bianco. Si avvicinò a Yuma e il ragazzino lo abbrracciò. -Astral! Oh Asrtral sono così felice di vederti. Mi sei mancato moltissimo!- Lo spirito sorrise :-Anche tu mi sei mancato Yuma. Sono felice di vederti-. Salutò tutta la combriccola e quando si girò rimase bloccato a fissarmi. Ci guardammo negli occhi come se lui stesse cercando di scrutare dentro la mia anima. Feci lo stesso . - Tu chi sei?- mi chiese con tono diffidente. -Yuma le è caduto addosso e quando il portale si è aperto lei era on noi.- Disse Shark facendomi un sorrisetto . Lo spirito fece un sorriso . Yuma e lo spirito si misero a parlare per almeno mezz'ora di duelli e di avventure vissute insieme. -Tori vedo che ti sei presa cura di lui.- disse lo spirito rivolto alla ragazza dai capelli verdi. Lei arrossì di colpo e così anche Yuma :-Astral smettila. Non...non dire assurdità....Tori è mia amica...diglielo Ryoga- disse il ragazzino imbarazzato -Non so, a me sembrava qualcos'altro -disse Shark con un sorrisetto ironico. Era una situazione gradevole ma ad un tratto un lampo squarciò il cielo illuminandolo di rosso. -Aaaaaaa!- La ragazzina dai capelli verdi urlò terrorizzata. Si agitarono tutti. Con gli occhi rivolti al cielo nessuno si accorse che il terreno stava diventando nero. La terra cominciò a tremare. Alcuni caddero a terra e altri cercarono di rimanere in equilibrio. Si aprì una crepa nel terreno e un fulmine stava proprio per cadere su di noi. Mi avvicinai al gruppo e aprii le braccia. - HERIT IFLAZANDI!- Dal mio corpo uscì una luce calda che ci avvolse e ci fece scomparire. Eravamo salvi. Avevo aperto un portale per scappare da quel luogo che ci stava crollando addosso. L'ultima cosa che vidi fu l'occhio giallo dello spirito puntato su di me. Un vento caldo accarezzò il mio viso. C'era nell'aria un profuma familiare. Aprii piano gli occhi. Il cielo che mi sovrastava era azzurro limpido. Si vedevano tre lune. Mossi lievemente la mano e la strofinai al suolo. Sabbia. Aprii di scatto gli occhi e mi misi seduta. Sabbia? -Oh perfetto! Mai una volta che funzioni.- Davanti a me c'erano tutti i ragazzi distesi sulla sabbia. Lentamente iniziarono a svegliarsi -Cosa!? Che posto è questo?!- disse Yuma sbalordito. -È un deserto testone. E, credo che moriremo qui - disse Kaito con un lieve tono di timore. -Fantastico. E ora? Come siamo finiti qui?- chiese Shark rivolto allo spirito che tutti chiamavano Astral. -Non ricordi Ryoga? Dopo il terremoto la ragazza ha urlato qualcosa e poi siamo spariti. - La ragazza dai capelli blu si era avvicinata al fratello. Alit si girò di scatto e tutti lo imitarono guardandomi a bocca aperta come se avessero visto un fantasma. Avevo una maglia verde con un largo cappuccio e un giacchino di cuoio marrone. I pantaloni marroni aderenti accentuavano i muscoli dei polpacci e ad un cinturone avevo legato una coltellino. Un paio di stivaletti marroni coprivano i miei piedi. La cosa che li lascio più sbalorditi erano le mie orecchie.Lunghe orecchi a punta con alcuni orecchini ad anello. -Giusto! Lei! E colpa sua! Cosa sei? Dove ci hai portati?! Ragazzina cosa intendi fare di noi?!- Kaito mi strinse un braccio parlandomi con un tono irato e spaventato allo stesso tempo. Mi tolsi la sua mano di dosso. - Intanto ti calmi. Prima cosa la ragazzina ha un nome e si dà il caso che vi abbia salvato la vita. Ora ,ammettendo che non è proprio il posto in cui avrei voluto portarvi, so come arrivarci. E per la cronaca sono un Inohari o elfo del fuoco. Chiamatemi come vi pare.- Mi sentivo oltraggiata in un certo senso. - Sì ma come ti chiami?- mi chiese Yuma incuriosito -Ah già che sbadata. Mi sono dimenticata di presentarmi. Voi siete stati così gentili con me- e lanciai una frecciatina a Kaito che abbassò subito lo sguardo:- Ad ogni modo mi presento. Mi chiamo Opale . Benvenuti su Aeris umani.- lo ammetto, quando lo dissi ero davvero soddisfatta. Quello era il mio mondo.