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Autore: loritakitochan    01/12/2008    2 recensioni
La maledizione e stata spezzata. Akito e Shigure sono sposati e felici,l'arrivo di un bambino non potrà che renderli ancora più contenti...oppure? Amore,Gelosia,Passione e una delle coppie più belle di Fruits basket!
Genere: Generale, Drammatico, Erotico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Akito Soma, Shigure Soma
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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14. Capitolo 14

Guardami,ti amo!



Dopo aver letto il diario,sia Akito che Shigure erano scombussolati.
Pallidi e increduli i due coniugi stavano immobili attorno al tavolo della casa di Hatori senza guardarsi.
"Tredici anni? Ero incinta a tredici anni?" sussurrava Akito "Zio Seguchi mi ha fatto abortire per poi togliermi la memoria? Non ci posso credere"
"Oh mio Dio,come ho potuto violentare  Akito?" mormorava Shigure a testa bassa,non notando Hatori che trasaliva diventando pallido.
"Cosi ho perso due bambini" continuò Akito senza dare ascolto a Shigure "Chissà se era un maschietto o una femminuccia?" a quelle parole Akito barcollò.
E per la prima volta dopo aver appreso la verità Shigure alzò lo sguardo,ma non osò toccarla.
Fu Hatori che sorreggendola l'accompagnò nella sua stanza.
Shigure aveva cercato il colpevole,e lo aveva trovato.
Se stesso.
Sia in passato che nel presente non c'era mai stato altro colpevole che se stesso.
Lui con la sua idiozia giovanile,la sua incoscienza,la sua gelosia morbosa,la sua intolleranza.
L'aveva lasciata da sola dieci anni fa e aveva ripetuto la stessa cosa ancora una volta.
Akito aveva perso per ben due volte il loro bambino ed entrambe volte non aveva avuto il suo conforto.

Ricordava come lei aveva pianto quando lui aveva fatto le valige,come lui l'avesse trattata da prostituta qualche sera prima.
I sensi di colpa erano come pugnali che si conficcavano nella sua carne

"Shigure! Resta per favore,credimi!"
Aveva detto la verità  e quando lui da grande bastardo l'aveva usata lei lo aveva asciugato,baciato...amato.
Dubitava che sarebbe riuscito a guardarla ancora negli occhi.
Il suo tanto proclamato amore non era bastato per avere fiducia o per lo meno accettare e perdonare quello che lui credeva fossero le colpe di Akito.Restò li e non riusciva nemmeno a raggiungere Akito.

Perché si era comportato cosí?.
Era stato il dolore per la perdita della bambina o l'amor proprio ferito?
Si,lui aveva voluto che Akito confessasse di aver avuto un altro amante lei avrebbe dovuto scusarsi,per una cosa che era successa prima ancora della loro relazione...Pazzesco.
Malato.

Forse una parte di lui voleva ancora aver potere su di lei.
La nuova Akito non era la creatura infelice di una volta.Ora Akito veniva amata e rispettata da quasi tutti i membri della famiglia.

Akito aveva nuovi interessi,amici,svaghi.
La felicità di Akito non dipendeva più da lui.
Lui aveva voluto questo,aveva desiderato che lei uscisse dal suo guscio e volasse...da lui.

Ammise di non essere sicuro dell'amore di lei.Sapeva dell'attrazione che lei aveva per lui,ma Akito l'amava veramente o forse era soltanto affetto verso l'amico di infanzia più devoto della sua misera infanzia?Si era tuffata tra le sue braccia per paura di rimanere sola?Che cosa sarebbe successo se Akito avesse avuto realmente un altro amante?
Credere che Kureno fosse stato il 'primo' di Akito l'aveva amareggiato a tal punto da vendicarsi dormendo con Ren.
Ora sapeva che era stato lui e avrebbe dato tutto per fare in modo che questo non fosse mai successo.
Aveva violentato una bambina di tredici anni.
Per colpa sua Akito aveva abortito il primo e perso il secondo figlio.
Lui aveva corrotto il passato e distrutto il futuro.
Lui non meritava Akito.
Avrebbe tanto voluto piangere,ma sapeva di non meritare nemmeno questo.
S'incamminò verso l'appartamento a capo chino detestandosi sempre di più ad ogni passo.



Akito non era stata mai tanto confusa.
Non riusciva a credere che le mancavano pezzi della sua memoria.Come era stato facile per lei ordinare di far cancellare la memoria degli altri.
Un bambino a tredici anni, un bambino da Shigure!
Non riusciva ancora a crederci.
La sua 'prima volta' era stata con Kureno,quattro anni prima,almeno aveva creduto questo fino a qualche ora fa.
Adesso era costretta a rivedere tutta la sua vita,tutte le sue certezze erano andate in fumo e se durante quella prima gravidanza zio Seguchi le avesse dato quell'iniezione non avrebbe mai saputo nulla.
Tentava di ricordare,ma tutto fu invano.
Per ben due occasioni aveva aspettato un bambino,per ben due volte lei aveva perso un bambino.

Era stata felice durante la sua seconda breve gravidanza.
D'altronde perché non esserlo?Tutti sapevano che lei fosse una donna,era maggiorenne,sposata e suo marito era entusiasta.

Con questi presupposti era facile essere felici,ma esserlo a tredici anni con tutti che credevano che lei fosse un ragazzo...con Ren?
Non voleva neppure pensarci.
Si accorse che erano passate delle ore solamente quando Asami bussò alla porta per chiederle se lei volesse mangiare qualcosa.

Akito annui,stranamente aveva fame.
Si alzò e accese la luce,aveva avuto già troppo oscurità e penombra.

Cenò con appetito,ma non poteva e voleva coricarsi,Akito uscì dopo che una cameriera aveva portato via il vassoio.
Akito aveva l'intenzione di sedersi sulla panca dove un'eternità prima aveva aspettato Shigure per annunciargli di essere in dolce attesa,ma le note di una melodia le fecero cambiare direzione.
Dapprima Akito aveva creduto che quelle dolci note fossero opera di Momiji,ma non era un violino bensì un pianoforte e la stanza da cui la musica proveniva era quella di Ren.
Da piccola usava nascondersi in un angolo per ascoltare sua madre che suonava per il marito.Come vittima di un incantesimo,Akito si trovò ad entrare nella stanza illuminata da candele,la stanza di quella donna che era stata la sua più acerrima nemica.Una donna che le aveva si donato la vita,ma che in compenso le aveva tolto molte cose.
Ren continuò a suonare senza alzare lo sguardo,senza dire una parola.
Indossava una camicia da notte color porpora i bei capelli neri erano sciolti sulle spalle,più che sua madre sembrava sua sorella.

Con quella musica che le toccava l'anima Akito poté dare sfogo alle emozioni a lungo accumulate.Piangeva per quel bambino senza volto di cui non aveva memoria,per una bambina tanto desiderata.
Piangeva per un'amore distrutto,per una tredicenne costretta ad abortire e infine si accorse di piangere anche per Ren;una donna che era morta tanto tempo prima con il marito.

Akito sapeva che anche oggi lei suonava per lui.
Il volto della madre ancora bello ed incredibilmente giovane aveva un'espressione sognante.Finito il pezzo lo sguardo di lei si riempì di dolore per poi farsi vuoto.
"Nel primo cassetto puoi trovare dei fazzolettini se vuoi" disse Ren con voce stanca.
"Grazie" si stupì,come sempre quando sua madre non l'attaccava.
Dopo la fine della maledizione Ren non aveva insistito per cacciare la figlia della famiglia.Era stata perfino alle nozze di Akito,non aveva pianto ne si era comportata come la classica madre della sposa,ma era stata gradevole.Aveva chiacchierato con i genitori di Shigure (che naturalmente ignoravano il fatto che lei fosse stata a letto con loro figlio),aveva addirittura fatto gli auguri agli sposi.

Era cambiata da quando aveva aperto la 'scatola' l'odio e la gelosia che l'avevano tenuta a vita dopo la morte di Akira,erano spariti e l'avevano lasciata come vuota.
-No,non è vuota.È piena di memorie;forse anche io diventerò cosí,ossessionata da quello che ho perso-si asciugò con i fazzolettini
"Suoni molto bene...come hai imparato?" Anche se Akito non sentiva più ostilità da parte di Ren non si poteva dire che madre e figlia fossero diventate amiche,e ancora non sapeva come chiamare quella che prima era stata per lei 'la donna' o 'quella donna'.
Akito non l'aveva più chiamata mamma da quando Akira era morto.

"Suono il pianoforte da quando avevo cinque anni,i miei genitori me lo hanno insegnato,erano dei musicisti"
Akito rimase di stucco,per poi rimproverarsi ,certo che la madre aveva avuto dei genitori!
Ma era la prima volta che lei sentiva parlare dei nonni "Musicisti? Come mai non li ho mai visti,non hai rapporti con loro?"
"Sono morti due anni prima che io venissi qui, avevo diciotto anni " Ren era ancora dietro il pianoforte e la guardava.
-Deve essere la prima volta che noi due parliamo in questo modo- pensò Akito "Sarà stato difficile per te,come erano i tuoi genitori?"
"Non è stato difficile.Ero sola anche quando loro erano in vita" iniziò Ren sospirando "Erano due anime gemelle.Si sono conosciuti giovanissimi durante un concerto di musica classica e si sono sposati appena diciottenni"
Akito assimilava le informazioni su i suoi romantici nonni,mentre Ren continuava con la sua storia "Si amavano profondamente, quest'amore era l'unica cosa stabile in loro,per il resto erano dei nomadi sognatori.Ci spostavamo di continuo per tutto il Giappone,loro non erano capaci di restare in un luogo a lungo.Da piccola avevo paura che mi avrebbero scordato in qualche appartamento." il viso di Ren era addolorato "Ho sempre avuto l'impressione di essere trasparente,che loro non mi potessero vedere" fece una pausa,chiuse gli occhi come per ricordare meglio.
Akito non riusciva a staccare gli occhi dalla madre,era come se la vedesse per la prima volta.
"Ero la ragazza invisibile,cambiavo la scuola quasi due volte l'anno.Poi loro sono morti in un incidente.Insieme.Per due anni mi sono arrangiata da sola,studiavo musica.Poi mia zia che lavorava o meglio che lavora qui,mi ha procurato un posto in modo che potessi continuare con gli studi..." ad un tratto iniziò a ridere amara "Di sicuro non c'è stato un giorno di cui lei non si sia pentita di averlo fatto!"
"Qui lavora tua zia?Chi è?"
"Non te lo puoi immaginare?La stessa signora che non voleva che io sposassi Akira.La tua cara Asami è la tua prozia."
"Ma perché lei non voleva che tu sposassi papà?" Akito era sorpresa,mai e poi mai Akito avrebbe pensato che Ren e Asami fossero parenti.
Le due si odiavano!

"Semplice,non ero all'altezza.Per lei la famiglia Sohma è più importante di qualsiasi cosa.Lo zio di Akira era innamorato di lei,ma lei non accettò la sua proposta di matrimonio per lealtà verso la famiglia Sohma.Voleva che io rinunciassi al mio amore...Rinunciassi a l'uomo che era riuscito a vedermi ...!" si alzò "La mia vita ha avuto senso grazie a lui" camminò per la stanza stringendo i pugni "Volevo che lui  vedesse soltanto me,perché io vedevo soltanto a lui!Mi sono illusa che lui mi amasse come io amavo lui,ma lui amava te..."
"Ma questo non significa che lui ti amasse di meno!" gridò Akito avvicinandosi alla madre "Amare una persona non significa non poter voler bene a nessun altro!Lui ti amava!Lo ha detto anche mentre moriva!Credimi!" Ad un tratto il pensiero che Ren credesse che Akira non l'avesse amata veramente le fece dolere il cuore e fece una cosa che mai avrebbe creduto possibile,abbracciò sua madre che piangeva.
Dopo aver aiutato Ren a coricarsi Akito si diresse verso la sua stanza.
Quante cose aveva appreso in un giorno!
Le parole di Ren le rimbombavano nella testa "Volevo che lui mi vedesse".
Anche lei aveva voluto la stessa cosa da parte di Shigure,lei e Ren si assomigliavano davvero molto.
Avevano voluto troppo?
Lui non era tornato a casa con lei,non le aveva nemmeno parlato.
Che cosa ne sarebbe stato del loro matrimonio?Non lo sapeva,ma non si poteva continuare come se non fosse successo niente.
-Forse Kagura aveva ragione e dovrei partire-
"Kagura ha ragione!"



"Cosa?!" Hatori non riusciva a credere alle sue orecchie.
In altre circostanze Akito avrebbe riso.
"Ho parlato con Kagura e Rin e loro non hanno niente in contrario!" si difese lei
"Tu in Inghilterra,ma è pazzesco!Tu sei il capo famiglia,devi restare qui,non puoi andartene ora dopo tutto quello che ti è successo"
"Dopo tutto quello che mi è successo,viaggiare un po mi farebbe soltanto bene.Inoltre seguirò dei corsi e imparerò l'inglese,tanto non è che vado la per studiare o lavorare!Ho avuto un aborto è vero,ma mi sento bene,almeno fisicamente.Il viaggio mi aiuterà a guarire del tutto"
"Be se credi che questo ti possa aiutare..."
"No,so che questo mi aiuterà!" rispose sorridendo la ragazza,anche Hatori sorrise suo malgrado,non l'aveva vista sorridere da troppo tempo.
"Adesso devo scappare.Zio Hiroshi prenderà le decisioni a posto mio,non gli riuscirà difficile al vecchio impiccione.Comunque vuole parlare lo stesso con me...Avvocati!" alzò gli occhi al cielo. "Dunque ciao Hatori,non ti scordare che tornerò e se fai il bravo ti porto anche qualcosa.E comunque parto tra due settimane" disse mentre si dirigeva alla porta.
"...E Shigure...?" Akito si fermò,ma non si voltò
"Shigure sopravviverà"



Ayame aveva tentato in tutti i modi di rallegrare l'umore del cugino,due ore dopo ammetteva di aver fallito miseramente.
"Akito parte"
"Lo so"
"Non vuoi fare niente?" chiese Ayame quasi angosciato
"Non ne ho il diritto" la voce di Shigure era spenta
"Ma..."
"Ayame,credimi è meglio se non parliamo...per favore"


Saluti,abbracci,telefonate.
Tutti avevano voluto dire addio alle tre ragazze Sohma in procinto di partire.
Akito era divertita.Kagura commossa.Rin esasperata.
Shigure non era venuto e Akito decise che era la cosa migliore,sapeva che se lei l'avrebbe visto non avrebbe avuto la forza per partire.
Con una consistente scorta raggiunsero l'aeroporto.
"Sono cosí emozionata"
"Anche io Kagura,anche io"
iniziava un nuovo capitolo della sua vita.
Un capitolo senza Shigure.









  
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