Libri > Red/Blue/Green
Segui la storia  |       
Autore: Calamitas    06/02/2015    5 recensioni
Charlotte non era il rubino. Le sue senzazioni, i momenti di vuoto, le nausee, erano senzazioni fantasma. Il vero corvo era sua cugina Gwendolyn. Come fosse potuto accadere non mi era molto chiaro, e uno sbaglio del genere mi mandò su tutte le furie.
-
Salve a tutti sono Calamitas! Questa storia è una rivisitazione di Red dal punto di vista di Gideon. Spero davvero che vi piaccia, recensite! Un bacio, Calamitas
Genere: Avventura, Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gideon de Villiers, Gwendolyn Shepherd, Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
gid gid << Gideon? >> sentii Gwen dalla carrozza.
<< Ti ho detto di tenere giù la testa! >> Le risposi frettolosamente. Come poteva comportarsi così in una situazione del genere?! E' inconcepibile! Insomma, ci stanno aggredendo, ci stanno sparando, ma a lei non importa?  Due uomini spuntarono da dietro un albero, con intenzioni evidentemente poco amichevoli. Decisi che era momento di agire.
Presi la mia lama  e attaccai entrambi gli uomini, oviamente, altrimenti sarei stato circondato. Stavo cercando un modo per attirarli il più lontano possibile dalla carrozza, non potevo permettere che succedesse qualcosa al rubino.
Decisi di spingermi sempre di più verso la fine della strada ma in questo modo i due mi colpivano più facilmente. Non sarei mai riuscito a cavarmela ma mi sarebbe bastato andare avanti fino a quando il tempo non fosse scaduto. A quel punto tutto sarebbe finito.

 Tuttavia il mio entusiasmo si smontò subito. Mancava ancora troppo tempo e non riuscivo più a vedere Gwendolyn. Chissà cosa le era successo. L'avevano aggredita? Era fuggita? Come l'avrei spiegato Mr George? Sarei riuscito a sopravvivere per spiegarglielo? Con mio grande stupore riuscii a uccidere uno degli aggressori.
 Tuttavia il mio solievo svanì subito vedendone scendere un altro da cavallo.  Merda, ma quanti erano?
 
<< Chi siete? Che cosa volete? >> Domandai con disprezzo.
<< Le vostre vite >> rispose uno sarcastico.
 << Ebbene, non le avrete! >>, almeno così speravo.
 << Ce le prenderemo potete fidarvi >>.

Non avevo dubbi che avrebbero fatto tutto il necessario per prenderle. Fu ancora più problematico constatare che ci stavamo avvicinando nuovamente alla parte posteriore della carrozza. Purtroppo non riuscii a portarli nuovamente lontano, e le cose si complicarono quando uno di loro mi sfiorò la spalla con la lama, provocandomi una leggera fitta.
Non potevo in alcun modo fermarmi. Gwen era totalmente inesperta su ciò che bisognava fare in simili occasioni e io avevo il dovere di difenderla, ad ogni costo.

 Ero ormai agli sgoccioli. I due aggressori erano evidentemente più forti di me, per di più il dolore alla spalla si fece sempre più insistente.
<< Arrendetevi >> Disse uno di loro.
 << Mai! >> risposi. Se quello era davvero il giorno in cui sarei morto, lo avrei fatto combattendo fino all'ultimo.
 
Un altro colpo, al braccio e io non potei fare a meno di gemere.
Tuttavia non potevo e non volevo smettere di combattere. Continuai ancora fino a guando non vidi Gwendolyn alle spalle degli aggressori.
Ma che cosa stava facendo? Si sarebbe fatta uccidere! Che cosa le era saltata in mente?
 E proprio mentre pensavo questo, un altro fendente mi colpì sulla spalla, ma non potevo smettere di combattere. Se si fossero accorti di lei sarebbe stata la fine.
<< Non resisterete ancora a lungo, pregate se ci riuscite. Tra poco vi troverete al cospetto del creatore. >> Disse uno con un ghigno malefico che mi spaventò a morte.

Quello che successe dopo mi spaventò ancora di più.

 Gwendolyn prese la rincorsa e... trafisse l'uomo che aveva appena parlato, che emise un rantolo e cadde a terra privo di vita.  Nonostante fossi la persona più confusa al mondo approfittai dello stupore dell'ultimo aggressore facendolo stramazzare a terra.
 << Ma sei impazzita? >> gridai furioso verso la ragazza.
E dopo aver messo fine alla vita dell'ultimo Gwen cadde a terra come un sacco di patate.

<< Alzati >> le dissi nel modo più carino possibile porgendole la mano. << Avanti Gwendolyn! La gente ci sta guardando. >> Aggiunsi irritato. Cosa c'era che non andava? Eravamo tornati ai nostri giorni, tutto era andato per il meglio, alla fine. << Non ti avevo detto di restare sulla carrozza? >>. Nessuna risposta, continuava a fissare il vuoto allibita e spaventata. La afferai per un braccio,e lei mi guardò scioccata.
<< Ti sei comportata con grande leggerezza >> dissi cercando di rimproverarla. << Hai corso un grande pericolo >> aggiunsi poco dopo. E solo in quel momento me ne accorsi. Lei lo aveva fatto per me. Aveva visto che ero in difficoltà ed era arrivata ad uccidere una persona per salvarmi. Questo era stato il gesto più coraggioso che qualcuno avesse mai fatto per me. << ... E sei stata maledettamente coraggiosa >> aggiunsi molto esterrefatto.
<< Credevo si sentisse quando si colpisce una costola, non pensavo fosse una sensazione come.. quando si taglia una torta. Ma quell'uomo non aveva ossa? >> disse battendo i denti. << Certo che le aveva, però sei stata fortunata e l'hai colpito in un punto nel mezzo >> risposi.
<< Morirà? >> mi chese spaventata a morte. Cercai di non farla stare peggio dicendole che forse era riuscito a salvarsi sempre se la ferita fosse stata pulita. Alla fine ci incamminammo verso Temple.
Cercai di far capire a Gwendolyn che non era un'assassina e che era stata legittima difesa, ma lei non ne voleva sapere.
 Dopo alcuni minuti di silenzio dissi << Ho provato un tuffo al cuore quando ti ho vista all'improvviso >>. Ed era vero, pensavo che se non fossimo morti nella battaglia l'avrei uccisa io dopo, ma ora mi sembrava un pò troppo sconvolta per farlo.
Tuttavia mi fece cambiare immediatamente idea quando mi disse che aveva il cellulare. Diamine, davvero? Non aveva capito niente dei viaggi nel tempo! Stupida mocciosa, aveva rischiato di compromettere il futuro! Chiamai Mr George, per dirgli dove ci trovavamo e che saremmo arrivati il prima possibile.  La stavo letteralmente trascinando, quando lei si fermò e... vomitò. Cavolo, non ci voleva, eravamo quasi arrivati. << Gwendolyn dobbiamo arrivare fin laggiù! Fa un respire profondo e vedrai che ti passa >> cercai di dire nel modo più convincente possibile.  Si fermo all'istante e vidi il suo volto diventare rosso di rabbia. Mi laciò a bocca aperta ciò che mi disse in seguito.

<< Passa? Che cosa passa, che ho appena ucciso un uomo? Che oggi tutta la mia vita mi è passata davanti come un film? Che un insopportabile violinista arrogante, capellone e in calze di seta non abbia niente di meglio da fare che darmi ordini, anche se gli ho appena salvato la schifosissima vita? Se vuoi saperlo, trovo di avere tutte le ragioni per vomitare! E nel caso ti interessi: anche tu mi fai vomitare! Voglio tornare a casa >>.

Questo non solo mi lasciò senza parole, ma mi fece sentire uno stupido senza cuore. Mi ero dimenticato di come ci si sentisse durante i viaggi nel tempo, di come mi ero sentito la prima volta che ero stato costretto a colpire una persona... Sembrava tutto così lontano, che non avevo pensato ai suoi sentimenti. Inoltre si sa che le ragazze sono molto più sensibili, e questo giustificava completamente il suo modo di reagire. Tuttavia mi sentii incredibilmente in colpa solo quando scoppiò a piangere. La abbracciai fortissimo cercando di consolarla.  << Su, non fare così. Ehi, Gwendolyn, mi spiace. Che idiota a essermi dimenticato come devi sentirti. E pensare che ricordo bene la strana senzazione che provai la prima volta che sono saltato. Nonostante le ore di scherma, per non parlare poi delle lezioni di violino... Non piangere, è tutto a posto >>.  
Pronunciai queste parole accarezzandola dolcemente, cosa che non mi riuscì troppo difficile. Sembrava un piccolo cucciolo smarrito, e io mi sentivo terribilmente in colpa nei suoi confronti.  Dopo tutto aveva ragione lei. Mi aveva salvato la vita e io non l'avevonemmeno ringraziata. La sua mossa ad Hyde Park non era stata così stupida, anzi era stata geniale. L'avevo sottovalutata e questo era chiaro. Aveva molte più capacità di Charlotte riguardo all'improvvisazione. Non avrei più fatto uno sbaglio del genere, non l'avrei fatta piangere.


HALOHAAAAAAA
Ciao a tutti, sono calamitas e siamo alla scena TOP del libro. Pubblico tardi i capitoli non perchè vi odio, ma perchè ho l'ispirazione! Scherzia a parte io amo Gideon in questa scena nonostante sia un "senzacuovre" perchè è troppo carino con Gwen! E niente, spero che il capitolo vi sia piaciuto, fatemi sapere, ci vediamo al prossimo, un bacio Calamitas :*
  
Leggi le 5 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Red/Blue/Green / Vai alla pagina dell'autore: Calamitas