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Autore: VioletP_    06/02/2015    1 recensioni
Sei oggetti incantati. Persone in pericolo. Durante una giornata qualunque, le principesse ricevono dei doni. Questi doni presentano però strane incisioni o hanno comunque un comportamento assai strano. In particolare, Belle e Ariel ricevono un messaggio preciso: andare in Virginia e chiedere di Pocahontas.
Le due vengono a scoprire grazie a Nonna Salice che il mondo è in grave pericolo e che una ragazzina che possiede "doti particolari" è stata rapita. Per avere dei chiarimenti, Nonna Salice consiglia loro di andare nel Paese delle Meraviglie e di parlare con Bianconiglio.
Nel Paese delle Meraviglie incontreranno le altre ragazze ed insieme arriveranno in un castello diroccato dove è tenuta prigioniera la bambina.
Le ragazze metteranno a rischio la loro vita e alcune anche il loro rapporto.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Cross-over, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 9: Il ritorno di Stregatto.

La notte sembrava interminabile e le ragazze e i ragazzi avevano faticato molto a prendere sonno. Il giorno successivo furono svegliati presto, più o meno intorno alle cinque, e fu servita la colazione ai prigionieri, che per la prima volta dopo parecchi mesi stavano di nuovo a mangiare insieme. Parlarono del più e del meno, in particolare sul motivo di questo risveglio così anticipato.
Il re entrò nella sala carezzando i suoi baffi, guardò i prigionieri e sorrise, poi schioccò le dita e un uomo interamente vestito di nero apparse davanti al re, l’unica cosa scoperta erano i suoi occhi, erano gialli come la luce.
Il re sussurrò qualcosa all’uomo-se così poteva essere definito, dato che sembrava una delle creature d’ombra che ieri li aveva attaccati- ed uscì dalla sala. L’uomo invece evocò delle catene che risplendevano di un’aria oscura e sorrise, rivelando dei denti bianchi. Fece alzare i prigionieri uno ad uno e legò le braccia con le catene, poi li portò fuori dal castello.

Era freddo, Belle si strinse nelle spalle per cercare di riscaldarsi, Adam invece cercava di abbracciarla, anche se non poteva farlo. Erano in piazza, al centro c’era una ghigliottina e tutti i cittadini, compresi i bambini,  erano intorno all’oggetto. Il gruppo rabbrividì.
<< Non può essere… >> sussurrò Ariel, che era la prima della fila. Il re arrivò dopo un po’ di tempo, era dentro una carrozza e non scese. Seduto accanto a lui c’era il governatore Radcliffe con il suo solito ghigno stampato in faccia. L’uomo invece scese per salutare le vittime.
<< Cosa ci fa lei qui? >> disse acida Pocahontas. Il governatore le sfiorò la guancia con la mano.
<< Be’, ho sentito dire che ci sarà quest’uccisione e non potevo perdermi la morte della selvaggia. >> disse, ridendo di gusto.
<< Si allontani da lei! >> gridò John Rolfe, facendo ridere ancora di più il governatore che rientrò nella carrozza. Il re scese, indossava un lungo mantello rosso che sembrava molto soffice. Si schiarì la gola e iniziò a parlare.
<< Carissimi sudditi, c’è un motivo se vi ho riuniti qui: oggi giustizieremo questi criminali, che non solo osano non pagare il conto di una misera locanda-spostò lo sguardo sul locandiere-, ma addirittura che praticano stregoneria! >> gridò. Si levò un “oooh” generale, poi tutti iniziarono a gridare incitamenti alla morte. Il re rise e fece segno al boia di portare la prima ragazza.
<< La prego, non la uccida! >> gridò Eric, agitandosi per cercare di liberarsi. Fu ignorato da tutti.
<< Uccidete me al suo posto! >> gridò. Il re si voltò e lo guardò.
<< Ma ragazzo, tanto morirai anche tu. Solo perché la sua testa rotolerà prima della tua non significa che non vi rivedrete all’inferno. >>
Eric abbassò lo sguardo, una lacrima gli rigava il volto.
<< Eric… >> fu tutto ciò che riuscì a dire Ariel. Anche il suo viso era rigato dalle lacrime. Il boia la fece abbassare e spinse con forza la sua testa nella parte cava della ghigliottina, quella dove va poggiata la testa. La rossa guardò davanti a lei. Gli uomini e le donne la guardavano accigliata e stavano solo aspettando di volerla morta.
<< Addio, ragazza. >> disse il re.
<< NO! >> gridò Eric. Il boia mise la mano sulla catenella e la tirò.

Il tempo sembrava essersi fermato. I secondi scorrevano lenti. La lama cadde sulla testa di Ariel, che ruzzolò a terra, macchiando di sangue il pavimento della piazza, qualche schizzo centrò anche il corpo esanime della ragazza.
La disperazione era tanta, Eric piangeva e anche le ragazze. Toccava ad Eric, che era dietro la sua donna. Il boia ripeté lo stesso procedimento, solo che quando mise la mano sulla corda, la lasciò andare subito.
<< Cosa succede ora, razza di idiota? >> disse il re, avvicinandosi alla ghigliottina per tirare la corda. Non appena poggiò la mano, la ritrasse subito, sembrava davvero infuocata.

<< Ehi vostra altezza, che ne dice di questo? >>
Il re alzò lo sguardo, c’era la ragazza che aveva appena ucciso che stava fluttuando sopra di lui, era trasparente. Era un fantasma. La ragazza aveva un forcone in mano.
<< ARIEL! >> gridarono tutti. La rossa sorrise e puntò l’arma contro la lama, che si trasformò in dei bellissimi pesci d’acqua dolce.
<< VEDETE?  STREGONERIA! >> gridò il governatore, uscendo dalla carrozza. Ariel spaccò la catena, liberando così gli altri. Il popolo gridava, le donne proteggevano i bambini e gli uomini le mogli. Le guardie e le creature d’ombra arrivavano a fiotti, ma Ariel li eliminava con facilità.
Il re si voltò e vide l’impensabile: la testa decapitata di Ariel si sollevò e si riattaccò al suo posto. Fece un giro di trecentosessanta gradi e sorrise in un modo inquietante. Cenerentola riconobbe quel sorriso.
<< Streg… >> sussurrò. Ariel, o meglio, Stregatto, le fece l’occhiolino e scappò dietro un cespuglio.

Una lepre zampettò allegramente nel campo di battaglia e tirò fuori dal suo cilindro il Cappellaio Matto, che a sua volta tirò fuori dal suo cappello le armi che erano state rubate alle ragazze, più delle spade per i ragazzi.
Biancaneve riprese il suo specchio e lo puntò contro delle creature d’ombra, che sparirono investite da un fascio di luce. Cenerentola scagliò diverse fatture che trasformarono le guardie in topini e uccellini, mentre investì le creature con dei flash potentissimi. Pocahontas stava scoccando frecce a non finire e stava uccidendo parecchie guardie, mentre John Rolfe era dietro di lei e stava eliminando le creature.
Belle colpiva con la sua spada con una velocità impressionante, la stessa cosa facevano Adam e Aurora, che stavano eliminando la maggior parte delle creature. Infine Ariel e Eric combattevano fianco a fianco, anche se oramai Eric non poteva più sentire la presenza della sua ragazza, dato che lei era solamente un fantasma.
Ben presto la piazza si svuotò, il re e il governatore scapparono via, così come le loro guardie. 

Eric si gettò ai piedi di Ariel e iniziò a piangere, la ragazza sorrise e gli poggiò una mano sulla spalla. Eric sentiva la sua mano, e la cosa era alquanto strana. Alzò lo sguardo e vide che la rossa era tornata di nuovo un’umana.
<< Com’è possibile? >> disse rialzandosi per poi baciare Ariel. Un’altra Ariel uscì dal cespuglio, dietro di lei c’erano la Lepre Marzolina e il Cappellaio Matto. La seconda Ariel si staccò la testa e sorrise.
<< Semplicemente perché lei non  è la vera Ariel. >> disse Cenerentola puntando la bacchetta contro la seconda Ariel, che si trasformò nello Stregatto.
<< Sorpresa. >> disse l’animale facendo volare la sua testa.
<< Sono alquanto confusa. >> disse Aurora, imbarazzata.
<< Be’, vi ricordate quando il tempo sembrava che si fosse fermato? >>
Il gruppo annuì.
<< Bene. Era per via di un incantesimo. Mi sono trasformato in Ariel e l’ho sostituita, quindi lei è andata dietro il cespuglio  dove ha trovato la Lepre e il Cappellaio che le hanno spiegato il resto del piano. >>
<< …Ossia trasformarmi in un fantasma per spaventare tutti. >> aggiunse Ariel, che sorrideva.
<< E hai fatto questo scambio in così poco tempo? >> disse Cenerentola.
<< Vedi, ragazza, è un incantesimo difficile che consiste nel bloccare davvero il tempo, ma che dà agli l’impressione che sia solo rallentato. In pratica il tempo era bloccato, quindi nessuno mi ha visto, solo che per voi che avete subito l’incantesimo non era così. Capito ora? >> disse Stregatto, staccandosi la coda per usarla come limetta per le unghie.

Finalmente il gruppo aveva un alloggio, ossia una casa abbandonata trovata dalla Lepre Marzolina. Non era un granché, ma almeno non avrebbero dovuto pagare niente. L’intero gruppo era seduto a tavolino, stavano pensando a un piano per salvare Alice, dato che Stregatto aveva scoperto dove si trovava.
Ovviamente solo due persone non erano presenti, ossia Pocahontas e John Rolfe.
La ragazza era in una delle stanze da letto della casa, si stava guardando intorno quando vide una piccola gemma celeste poggiata su un mobile. Era così simile alla gemma che aveva sulla sua vecchia collana, solo che le era stata rubata dalle guardie, e ora non aveva più niente che la legasse alla sua terra natale, a parte gli abiti. John Rolfe era poggiato sullo stipite della porta e la osservava.
<< Per caso è diventata una tua abitudine quella di seguirmi? >> disse la nativa americana, stringendo la gemma celeste a sé.
<< Scusa, è che mi piace vedere una bellezza come te. >> disse lui, entrando nella stanza per sedersi poi sul letto. Pocahontas si mise accanto a lui.
<< Non ci provare. Non sono dell’umore. >> disse, chinando il capo.
<< Come mai? >> disse lui, spostandole i capelli per scoprirle il viso.
<< Mi manca la mia Terra. >> disse.
<< Non ti facevo così nostalgica. >> rispose lui, facendo adirare l’indiana, che si alzò per uscire.
<< Aspetta, mi dispiace! >> il ragazzo la prese il braccio. Sembrava la scena del bosco del Paese delle Meraviglie.
<< Scusa se ti tratto male. In questi mesi in cui non ci siamo visti ho capito molte cose, e mi sei mancato. >> disse, guardandolo negli occhi.
<< Anche tu. >>
I due tornarono a sedersi sul letto, si stavano guardando negli occhi e le loro mani erano strette. Pocahontas chiuse gli occhi e baciò il ragazzo, che mise la mano sulla testa della ragazza e approfondì il bacio.
Aurora nel frattempo li osservava, era poggiata sullo stipite della porta. Non voleva disturbare quel momento, quindi rimase lì, in silenzio.

Angolo Autrice:
finalmente Streg ha capito dove si trova Alice, manca poco e andranno a salvarla!
ma cosa sta succedendo tra  John Rolfe e Pochy? Non le mancava John Smith? Ehehehe.
   
 
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