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Autore: MadameGuinevere    01/12/2008    0 recensioni
Per quattro giorni il cacciatore aveva vagato per le strade in cerca della sua preda. “Perché ti troverò…e tu lo sai” La guerra aperta dalle vecchie ferite, lo scontro di due vecchi nemici, la vittoria di nessuno...
Genere: Dark, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PART

PART. 1

 

La luna non splendeva, quella notte…

 

Grosse nubi l’avevano ormai coperta sin da quando aveva fatto capolino nel cielo, qualche ora prima.

 

Il cielo, così pesantemente adorno di nubi grigie cariche di pioggia e del silenzio della notte, pareva quasi il riflettersi di ciò che stava accadendo sulla Terra molto sotto di lui.

 

Una figura quasi indistinguibile nel nero della notte, avvolta nel suo nero mantello, percorreva quelle antiche strade medievali con passo leggero e veloce.

 

Non si fermava, non si attardava nemmeno per chiedersi quale delle molteplici stradine doveva percorrere, quelle piccole viuzze strette di cui nessuno sa esattamente dove portino.

 

E forse per fretta, forse per distrazione…o forse volutamente…

 

Fatto sta, che qualche metro più indietro all’oscura figura, se ne celava un’altra.

 

Una più cauta, più guardinga.

 

Si guardava spesso le spalle, stando attenta a non fare passi falsi, a farsi coprire dalle ombre.

 

Ma nonostante tutto, non era esperta come la figura che seguiva.

 

Passarono alcuni minuti, prima che la seconda figura si accorse di essere arrivata in un vicolo cieco, del tutto primo di sbocchi, senza l’ombra di colei che inseguiva…

 

- Maledizione –

 

Sussurrò fra i denti. Perché sapeva che quella di ritrovarsi in un vicolo cieco, non era una casualità, un semplicissimo volere del fato…era una cosa ben definita, stabilita da qualcuno…

 

Qualcuno che lui voleva ardentemente…

 

- Allora…cosa pensavate di fare? –

 

Una voce gli giunse alle orecchie. Tirò un pugno al muro, prima di voltarsi e guardare la figura incappucciata che stava davanti a lui.

 

- Be…potreste farvela da voi un’idea… -

 

Il cappuccio scese lentamente dal volto della figura, mostrando il viso di una giovane donna. Capelli lunghi e scuri, occhi color del ghiaccio, labbra rosse e morbide…

 

Eppure, nonostante la bellezza non vistosa, nonostante la figura docile e dolce di una ragazzina, nonostante il giovane viso…nonostante questo, quella creatura non aveva nulla di umano…

 

Quella bellezza, era forse troppa per un essere vivente?

 

Oppure era l’aura impenetrabile che sapeva di morte e oblio, che faceva pensare ad una creatura che non dovrebbe stare qui, su questo mondo a camminare su questa terra?

 

- Oh, ma io posso farmene molte di idee su di voi…ma credo che nessuna di queste volga a vostro vantaggio –

 

Sogghignò la giovane

 

- Be, forse io potrei chiarirvi le idee… -

 

- E in quale modo? Vedete… -

 

La ragazza cominciò a camminare, senza mai voltare le spalle alla figura che le stava davanti

 

- Solitamente, non è educazione presentarsi in questa maniera ad una signorina…senza contare il fatto che ora voi mi avete vista in viso –

 

Fece qualche passo in avanti

 

- Il vostro viso? Non è il primo che vedo, perché credete che sia così importante per me da ricordarlo? –

 

La ragazza sorrise

 

- Oh…vorrei tanto saperloivista...uno l'asi invisibile.

 

. Forse per vantarvi coi vostri amici delle fattezze di colei che avete ucciso? –

 

Per qualche istante, lui rimase un po’ sorpreso…ma rimase impassibile e fermo, curando i movimenti di colei che stava così accuratamente studiando.

 

Con un gesto noncurante, mise una mano sotto il mantello, come per prendere qualcosa.

 

Con uno scatto fulmineo, più veloce di una gatta, la giovane estrasse dalla cintura che portava in vita una spada e si avvento sul ragazzo, puntandogliela al collo

 

- Io non ho problemi…sapete, per me sareste soltanto un umano in meno, forse del sangue sprecato, per me che è così prezioso. Ma non temete, troverò qualcuno con cui rimpiazzarvi –

 

Visibilmente affascinato dai movimenti di quella creatura, il ragazzo rimase immobile, togliendo la mano da sotto il mantello.

 

Doveva giocarsi il tutto e per tutto nel modo migliore possibile…

 

- Perché dovrei uccidervi? –

 

Chiese, quasi senza accorgersene

 

- Hahahaha…cosa credete? Non ho vissuto attraverso i secoli, visto questo mondo mutare sotto il mio sguardo immobile e freddo per essere fatta stupida da uno come voi –

 

- Uno come me?-

 

- Uno come voi, si…credete che ignori che voi siete un cacciatore? Ormai vi riconosco al solo sguardo…ne ho affrontati molti, e molti erano più un gamba di te…perché credi che riuscirai ad uccidermi? –

 

- Oh, ma io non lo credo. Io ne sono convinto –

 

Disse lui in tono sprezzante

 

- La vostra situazione non sembra delle migliori, sembra anzi che sarete voi a perire, questa sera. E sono spiacente di dirvi che non avrete la mia pietà… -

 

- Non sono intenzionato a chiedervela… -

 

Si fissarono per qualche istante…

 

Gli occhi di lei, chiari come il ghiaccio, assunsero una sfumatura verde, il colore che in lei indicava la voglia di sangue…quel sangue che tanto lei in quel momento agognava…

 

Perché un vampiro resta sempre un vampiro.

 

- Allora, come vi hanno ordinato di farmi fuori? Acqua santa, crocifisso, decapitazione? –

 

- Io non prendo ordini da nessuno…-

 

- Ma bene…allora voi siete un solitario… -

 

La giovane sorrise

 

- Credo che vi siate guadagnato una morte un po’meno dolorosa e lancinante… -

 

Il giovane afferrò la lama della spada che stava ancora puntata sul suo collo, attento a non ferirsi.

 

- Toglietela –

 

- Vi ho già detto che non sono una stupida. E seppure la mia non sia proprio una vita, ci tengo comunque… –

 

- Ne siete davvero sicura? –

 

Quelle parole ebbero il potere di disorientare la giovane, seppure solo per qualche istante…

 

Risvegliarono in lei amari ricordi, memorie di una vita talmente lontana, da sembrare quella di un’altra persona.

 

Risvegliarono in lei, dei dolori così grandi, che seppure anch’essi fossero lontani nel tempo, lasciavano in lei una così grande ferita che nulla poteva guarire…

 

 Ma dopo quell’iniziale attimo di smarrimento, si  riprese avvicinando ancora la spada al collo del giovane

 

- Osate solo per un istante parlare della mia vita? Voi non sapete cosa sia! –

 

Urlò adirata

 

- Voi non sapete cosa significhi essere un vampiro…i tormenti che passiamo, le sofferenze… -

 

- Come? Siete proprio voi che portate sofferenze, siete voi che uccidete e fate soffrire moltissime persone! –

 

La giovane afferrò il cacciatore per il collo, tenendolo ben stretto con la mano destra, mentre con la sinistra rinfoderava la spada ed estraeva il pugnale

 

- E’ più comodo, non credete? Ed è anche meno doloroso, credetemi! La sua lama è talmente sottile, che non sentireste nulla se ve lo passassi attraverso il

collo –

 

Accostò la lama al collo del giovane

 

- Come vi chiamate? –

 

- Come? Piombate qui, vorreste uccidermi e pretendete anche che io vi dica il mio nome? Ho sempre pensato che un cacciatore sappia il nome della preda che caccia –

 

- Non lo è…io non avevo alcuna intenzione di cacciarvi…non eravate sulla mia lista –

 

- Avete pure una lista…cosa credete? Noi non siamo animali, non siamo topi di fogna che vanno cacciati…-

 

- Ah, no? E cosa sareste? Assassini, parassiti che vivono con la vita degli altri, crudeli esseri che fanno soffrire gli umani –

 

- Noi siamo solo esseri che sopravvivono come possono. Un leone uccide una zebra per nutrirsi, ed esse si difendono come possono, correndo. Ma prima o poi una zebra verrà uccisa. –

 

- Ma noi non siamo animali, siamo esseri umani! –

 

- E credete perciò d’essere migliori? No, credetemi…forse c’è davvero qualcuno che merita di vivere fra di voi…ma credetemi, la maggior parte non merita un singolo istante di felicità su questa terra. Ed anche voi cacciate, uccidete e vi nutrite di animali. –

 

- Ma dovremo pur mangiare! –

 

- Ma per voi la caccia non è altro che un divertimento, praticato dai ricchi, dai nobili, dai sovrani…e di questi tempi da chiunque possa tenere in mano un fucile –

 

Rimasero ancora in silenzio per qualche secondo

 

- Perché parlate dando del voi agli esseri umani? Non eravate una di noi prima di essere una vampira? –

 

- Certo che lo ero…ma ormai è passato così tanto tempo, che la mia vecchia vita non è che un pallido ricordo… -

 

- Ma comunque non mi avete detto il vostro nome –

 

- E dubito che mai lo saprete…anche perché ora come ora non vi sarebbe comunque d’aiuto –

 

Premette ancora un po’ la lama sul collo, lasciandone uscire qualche gocciolina di sangue in cui intinse l’indice e che poi portò alla bocca.

 

Sorrise, un sorriso malvagio che fece sparire quel piccolo residuo d’umanità che forse avrebbe ancora potuto avere…

 

Quel piccolo residuo d’umanità che era trasparito dalla loro conversazione…

 

Perché veramente, un vampiro non è altro che una creatura condannata all’oblio eterno.

 

E seppure essi lo vivono tra feste in maschera, valzer, abiti suntuosi e quanto più lusso possibile…rimarrà sempre un oblio eterno…

 

Ma forse gli umani non potranno mai capire, racchiusi nella loro convinzione che la vita potrebbe essere bella davvero, e che forse anche dopo la morte c’è la speranza in qualcosa di bello, qualcosa magari ricondotto alle loro azioni quotidiane…alla loro ipocrisia…

 

E forse, è proprio grazie alla loro stupidità che sono così felici…

 

La giovane avvicinò il viso al collo del ragazzo.

 

Non si aspettava, chissà perché non prevedeva…

 

Con uno scatto fulmineo, estrasse un paletto dalla cintura, e fu forse solo per fortuna di lei, che sbaglio di poco la mira, infilandolo in un punto un po’ al di sotto del cuore.

 

Lei sbuffò scocciata, tirandoselo via

 

- Dovresti migliorare la mira, ragazzo… -

 

Ma ormai egli era libero, libero di poter affrontare la sua nemica, libero da qualsiasi lama poggiata sul suo collo…

 

- La prossima volta non sbaglierò –

 

Era attento, concentrato sui suoi movimenti e su quelli della vampira

 

- Attento…ve l’ho già detto che nessun cacciatore mi è mai sopravvissuto? –

 

- Vorrà dire che sarò io il primo! –

 

Pronunciò, tirando fuori una piccola boccetta

 

- Se lo credete, ma l’acqua santa non è poi la migliore arma da utilizzare, sapete? È l’arma dei principianti…-

 

La luna si scoprì lentamente, scrollandosi di dosso alcuni nuvoloni e rivelando la sua falce calante…finalmente era riuscita a tornare alla libertà, a godersi l’aria della notte di cui lei stessa è padrona.

 

Gettò la sua luce anche in quel piccolo violetto, facendo brillare gli occhi color della notte del cacciatore.

 

In quelle iridi si rifletteva la luce argentea dei riflessi creati dal pugnale, colpito dai raggi di luna: sembrava fatto d'oro. Le tre lune incise sull'impugnatura risplendettero.

 

La vampiro si calò il cappuccio, ma tenendolo in modo da poter vedere bene il proprio avversario. Spiccò un balzo, finendo sul muro dietro al cacciatore.

 

- Non temete…avrete ancora notizie di me! –

 

Le urlò quello dietro, mentre celava il più possibile il viso dietro il nero tessuto del mantello

 

- Non ne dubito…se saprete dove cercare…-

 

E, con un altro balzo, la figura sparì nella notte…

  
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