Anime & Manga > Axis Powers Hetalia
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Autore: Cocol_Sasso_97    07/02/2015    1 recensioni
"Sin dall'antichità vi sono testi che raccontano della vita sentimentale degli dei dell'Antica Grecia e dell'Impero Romano. Le storie passionali e carnali degli dei sono innumerevoli e tanti sono anche i figli nati da loro ma, col tempo, si diede sempre meno importanza agli dei. Con l'imperatore romano Teodosio I, gli dei scomparvero, sostituiti dalla cultura cristiana."
« Scusa tanto ma chi cazzo ti conosce? »
« Vuoi dirmi che non parli mai con gli sconosciuti? Però possiamo rimediare » si chinò verso di lui e gli porse la mano « Piacere, mi chiamo Antonio »
Lovino lo osservò diffidente, poi sbuffando tornò ad osservare il mare « Il piacere è tutto tuo »
[...]
« Allora Lovino, vogliamo andare a scuola? Faremo tardi al tuo primo giorno! »
« Come diamine sai il mio nome?? »
"Sono stati ritrovati tuttavia testi più recenti, risalenti al periodo dopo Teodosio, che ancora narrano degli dei. In particolare, un documento narra di Poseidone, il quale sembrerebbe aver improvvisamente smesso di divertirsi coi mortali…"
« Chi sei tu? »
« Io sono il mare » mormorò lui, lasciando un po' la presa sulle sue spalle e guardandola intensamente « Io sono Poseidone »
Spero di avervi incuriositi :D
Genere: Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi | Personaggi: 2p!Hetalia, 2P!Nyotalia, Nyotalia, Spagna/Antonio Fernandez Carriedo, Sud Italia/Lovino Vargas
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo IV
Italia, I^ metà del XXI secolo


 

Si sedette sulla spiaggia, posando lo zaino pieno di libri al suo fianco e aprendo la lattina di Coca che aveva comprato al bar incontrato prima lungo la strada.
Osservò le onde riflettendo sul ragazzo che aveva incontrato in quel punto proprio un anno prima.
Fece oscillare la lattina e il suo contenuto, concentrandosi sul volo dei gabbiani che planavano verso il mare, risalendo poi con la preda tra le grinfie senza nemmeno scalfire la superfice dell'acqua.
Antonio Fernández Carriedo era uno dei suoi compagni di classe, ma il come facesse a conoscere già da prima delle presentazioni ufficiali il suo nome non glielo aveva mai rivelato.
Quando la mattina dell'anno precedente era entrato in classe, tutti i banchi erano occupati tranne quello di fianco a quel ragazzo dagli occhi verdi.
Antonio si era rivelato essere un ragazzo espansivo, cosa che innervosiva molto Lovino che, al contrario, era molto chiuso in sé stesso, ma col passare dei mesi Antonio riuscì a superare la difesa che Lovino si era creato intorno.
Gli stava sempre vicino, forse troppo per i suoi gusti, ma il ragazzo imparò presto a trovare piacevole la sua compagnia.
Finirono persino a studiare insieme e poi a uscire. La cosa che più sorprese Lovino era che Antonio era d'accordo a passare i pomeriggi anche invernali seduti sulla spiaggia a parlare e osservare il mare.
Antonio sembrava essere unito alla distesa d'acqua che aveva davanti, come Lovino.
« Il mare è felice di vederti qui »
Il ragazzo sussultò e voltò lo sguardo sul moro che, sorridendogli, si era seduto al suo fianco.
« Come fai a dirlo? » fece Lovino alzando un sopracciglio.
Antonio posò la borsa al suo fianco e si ravvivò i capelli passandoci una mano « Ah, io capisco il mare più di quanto possa fare ogni comune mortale! » sorrise « Aspetti da molto? »
« Certo che aspetto da molto, mai una volta che tu arrivi puntuale! »
« Ahaha, lo siento Lovinito! » incrociò le gambe, posando le mani sulle caviglie e sporgendosi un po' verso di lui « Ultimo giorno di vacanze eh? »
« Grazie al cielo sì, così ti vedrò meno! »
Antonio era stato rimandato a settembre, tuttavia aveva passato tutta l'estate in compagnia di Lovino, sempre in prossimità del mare.
Lovino era stato bene durante quelle giornate col moro ma non aveva la minima intenzione di ammetterlo. Per lui era strano trovare piacevole la compagnia di qualcuno, meno che mai di uno come Antonio!
« Ah, non te l'ho detto, sono stato promosso! Siamo ancora insieme! » rise Antonio dondolandosi un po' avanti e indietro, guardando il mare « Non sei felice? »
« Felicissimo »
Antonio sorrise e si fermò, guardandolo « Non mentirmi, so che lo sei »
Gli occhi ambrati di Lovino si posarono sul volto di Antonio e sbuffò « Almeno ho qualcuno che si prende la colpa se vengo beccato a parlare »
Antonio rise e Lovino si fermò ad ascoltarlo, estasiato. Non lo faceva apposta ma ogni volta che Antonio rideva collegava quel suono al rumore delle onde e la cosa lo rapiva.
In un anno passato insieme, Lovino era uscito spesso con Antonio e si era reso conto di quanto lo collegasse al mare. Per qualunque cosa trovava un paragone o un qualcosa che lo collegasse ad esso.
Diede la colpa a quello se continuava a pensarci.
Antonio parlava senza sosta del più e del meno, cercando di mantenere viva l'attenzione di Lovino su di lui, riuscendoci.
« Ed è già passato un anno da quando ci siamo incontrati qui! »
Lovino sussultò a quella frase, ricordandosi improvvisamente di quella domanda che lo tormentava da ben un anno e a cui ancora non era riuscito a darsi una risposta.
« Già e ora me lo vuoi dire come cazzo facevi a sapere già il mio nome? »
« Se te lo dicessi non mi crederesti »sorrise enigmatico Antonio e Lovino perse qualche secondo prima di concentrarsi sulla frase e non sul suo sorriso.
« Cazzo se ne frega, dimmi come facevi »
Antonio si grattò il mento e sorrise « Va bene, io te lo dico, tanto non mi crederai »
Lovino raccolse le gambe, osservandolo « Aspetto »
« La verità è che ti tengo d'occhio da quando sei al mondo »
L'espressione vagamente confusa di Lovino fece scoppiare a ridere Antonio, che spostò le mani a tenersi il ventre per le troppe risa « Ahahah, te l'avevo detto che non mi avresti creduto! »
« Da quando sono al mondo?! Ma che cazzo dici?! »
« Ahahah visto? Non mi crederai mai Lovi, sei troppo chiuso mentalmente! »
« TU sei chiuso mentalmente brutto bastardo! » sbottò Lovino, offeso che un idiota come Antonio gli avesse detto una cosa del genere « E come cazzo avresti fatto, sentiamo! Non sei molto più grande di me, un fottuto mese! »
« Lovinito, io ti guardavo da là » sorrise indicando il mare.
Dopo alcuni secondi di silenzio dove Lovino alternò lo sguardo tra il mare e Antonio, l'italiano ripeté « Dal mare »
Inutile far notare che non ci credesse. Il moro sorrise e si alzò « Sì, dal mare, ma non mi crederai nemmeno se ti spiego come »
« Provaci »
Lovino era abbastanza scettico al riguardo ma la curiosità era maggiore. Antonio era bravo a inventarsi storie e Lovino si divertiva ad ascoltarlo sproloquiare. Era già capitato che Antonio si inventasse storie ambientate in tempi passati, come se lui le avesse vissute. Rubava l'attenzione dei loro compagni, dei professori e anche la sua.
« Okay » fece divertito, facendolo tornare a concentrarsi sul presente « Io te lo dico »
« Vai »
Lovino teneva lo sguardo alzato su di lui, le gambe raccolte al petto, pronto ad ascoltarlo. Entrambi rimasero in silenzio per qualche minuto e Lovino era sicuro Antonio si stesse inventando una storia da raccontargli sul come facesse a tenerlo d'occhio da quando era nato e dal mare.
« Penso ti farò un riassunto del riassunto Lovi » ridacchiò.
« Fa quello che vuoi, sono curioso di vedere che balle ti inventi! »
Antonio tornò a sedersi velocemente, sporgendosi su di lui « Io non ti mentirei mai Lovi, te l'ho già detto troppe volte! »
Gli occhi verdi di Antonio puntati nei suoi lo fecero rabbrividire e cercò di non abbassare lo sguardo « Non… Non me l'hai mai detto… » mormorò, cercando di non sembrare troppo rapito.
Il sorriso di Antonio non lo aiutò di certo e il sentire il suo respiro caldo così vicino lo fece sentire strano per qualche secondo.
« Non sai quante volte invece te l'ho già detto »
Gli sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio e si risedette, ignorando lo sguardo confuso di Lovino.
« Beh, per spiegarti tutto ci vorrebbe del tempo, ma se devo farti un riassunto di come io abbia fatto a tenerti d'occhio da quando sei al mondo… Direi che basta dirti il mio vero nome »
Lovino aggrottò la fronte « Ah, adesso non ti chiami Antonio? »
Il suo compagno sorrise e scrollò il capo « Antonio è il nome che uso ora »
« …Sei un agente segreto russo? »
Lovino lo guardava divertito e Antonio scrollò nuovamente il capo, ridendo « No, non sono un agente segreto russo » rispose con accento russo nel pronunciare le ultime tre parole.
« E allora? »
« Sono un dio greco »
A quel punto Lovino si voltò nuovamente a osservarlo, sicuro che Antonio avrebbe iniziato a ridere per la scemenza detta, ma così non fece. Sorrideva ma non perché divertito. Era serio.
« Un dio greco » ripeté Lovino, incrociando le braccia al petto.
Antonio annuì « Un dio greco »
« E io sono Romolo, fondatore di Roma »
« Sei più carino di Romolo, fidati! »
« …Certo. E sentiamo, che dio saresti? »
« Poseidone » e indicò il mare « Dio degli oceani! »
« So chi è Poseidone »
« Oh, mi conosci! » scoppiò a ridere Antonio, fingendosi lusingato « Che bello, allora non devo neanche spiegarti qualche mito su di me che già li conosci! »
Lovino lo ignorò e rimase un po' in silenzio. Poi, seccato, disse « Quindi sei Poseidone »
« Sì »
« E quindi saresti tipo immortale? »
« Sì »
« Ma ora sei qui con me, come se fossi un ragazzo normale »
« Sì »
« E sei qui perché mi guardavi da quando sono nato? »
« Sì, esatto! »
« Quindi sei uno stalker »
« S-NO! Non sono uno stalker! Cioè, sì, ti guardavo ma… Il motivo è… Ancora più difficile da credere ecco » ridacchiò « Non credo questo lo saprai mai »
« Perché tu pensi che io possa credere a questa storia? »
« Sì! » Antonio si sporse verso di lui « Non hai mai pensato al mare stando in mia compagnia? »
Il sorriso sicuro sulle labbra di Antonio, Poseidone, come-cazzo-si-chiamava fece innervosire Lovino. Specie perché sì, lo aveva fatto, ma lui come lo sapeva?!
« Ascoltandomi ridere, guardando i miei capelli, il mio viso, i miei occhi… »
« Il mare non è verde. »
« Touché! Ma non hai smentito il resto »
« Perché ammesso e non concesso che l'avessi fatto - cosa che NON ho fatto! - la tua storiella è troppo assurda per poterci credere! »
« Ma è così… » Antonio si voltò a guardare il mare « Credi che te lo possa provare? »
« E come, con uno tsunami improvviso? No grazie, grande Poseidone » fece Lovino scettico, volgendo anche lui lo sguardo al mare.
« Mh… » il ragazzo sembrava riflettere « Ti dirò qualcosa che i comuni mortali non sanno su noi dei! » disse alla fine, convinto della sua grande idea
« Fa come credi »
« Posso dirti tutto! Come… » Antonio sentiva lo sguardo di Lovino su di lui mentre rifletteva « Ah! Io, Zeus e Ade non siamo fratelli! »
« OH ANDIAMO » sbottò Lovino « Ora per secoli i greci non hanno capito un cazzo?! »
« Beh… Hanno capito male… » pigolò Antonio « Eravamo uniti come fratelli, non come se davvero fossimo fratelli… »
« Zeus e Poseidone avevano litigato con Ade » disse Lovino, ignorando l' "io" detto da Antonio a sentire il nome Poseidone.
« Nah, abbiamo fatto pace secoli e secoli fa! Praticamente quando ha iniziato a girare la voce della nostra lite noi avevamo già fatto pace! »
« Ma ti prego »
« E… Zeus ha una voglia a forma di rosa proprio qui! » esclamò alzando un po' la maglia e abbassando i jeans quanto bastasse per far vedere il bassoventre.
Lovino cercò di capire se ad Antonio mancasse seriamente qualche rotella, se si fosse fatto di qualcosa o se semplicemente lo stava prendendo per i fondelli. Doveva ammettere però che aveva fantasia.
« Sì, certo »
« Non mi credi? »
« Sono un comune mortale, non le so certe cose »
Antonio sorrise e si sporse verso di lui « No, non sei un comune mortale Lovi… Sei molto di più… » sussurrò prima di posare le labbra sulle sue.
Lovino spalancò gli occhi sorpreso ma non volle allontanarsi. Quel contatto aveva un che di nostalgico, come se lo avesse già provato in passato e lo avesse atteso per anni. Socchiuse gli occhi, osservando il ragazzo davanti a lui che lo baciava lentamente, con estrema dolcezza e in quel momento, che fosse Antonio o Poseidone, non gli importava…
Voleva solo ricambiare quel bacio…



 






Quarto capitolo online! ^^
E qui Antonio dice di essere Poseidone :3
I casi sono tre: o dice la verità, o prende in giro Lovino, o si è bevuto troppa acqua di mare <3
Voi che pensate? ^^
E Tonio non perde tempo con Lovi *-*
Non shono dolcioshi? <3
'Mori. Li voglio.
Fatemi sapere che ne pensate, 
Un bacione
§Cocol

P.s. Se volete fare domande a questi pg della mia ff fatele pure qui --> e con qui intendevo QUI

 

   
 
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