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Autore: EragonForever    07/02/2015    1 recensioni
Una nuova leggenda sta per essere risvegliata, una nuova guerriera sta per sorgere. Il suo nome è Hikaru. Un potere leggendario dimora dentro di lei, un potere che solo lei possiede, un potere che si tramanda dalla notte dei tempi. Hikaru non è una ragazza qualunque, no, lei è l’incarnazione dell’Arcangelo di fuoco, Micael, colui che scacciò l’angelo oscuro Lucifer dal regno celeste. Ora quell’angelo è tornato per compiere la sua vendetta. Solo Hikaru e la sua leggendaria armatura possono fermarlo. Ci riuscirà? Scopritelo
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo Personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 6: L’Inizio

Fu durante il secondo di addestramento che accadde.

Vide scene di morte, un inferno di fuoco devastava ogni cosa e un demone dalle ali nere e gli occhi iniettati di sangue sovrastava ogni cosa con la sua ombra e rideva trionfante. – Ti troverò – disse con voce cavernosa. Poi tutto buio e si sentii sprofondare nelle tenebre assolute in un abisso oscuro e senza fondo

Hikaru crollò in ginocchio all’improvviso, un’espressione di terrore sul volto.

  • Ehi, stai bene? – le chiese Hachiro, preoccupato.

    La ragazza lo guardò tremante di paura, non riusciva neanche a parlare da quanto era terrorizzata. Solo poco dopo si riscosse e iniziò a raccontare quello che era successo. Hachiro ascoltò sconvolto il racconto della ragazza.

    .– E’ stato davvero terribile – mormorò Hikaru, trattenendo a forza le lacrime.

    Sudava e tremava dalla paura, una paura che non aveva mai provato prima d’ora, una paura a lei ignota che la stava lentamente stringendo nella sua morsa. Haru accorse subito nel vederla in difficoltà.

    – Ma che ha? – chiese all’amico.

    Hachiro allora raccontò l’accaduto nei minimi dettagli, esattamente come Hikaru lo aveva raccontato. Haru rimase sconvolto.

    – Oh no, ma è terribile, sai per caso di cosa si tratta? – chiese infine, preoccupato

    – Ahimè, purtroppo no, non so di cosa si tratta, ma il fatto che l’abbia colpita così all’improvviso mi preoccupa molto, credimi – rispose Hachiro, preoccupato

    – Che cosa possiamo fare? – chiese Haru, sconvolto

    – Non lo so – mormorò Hachiro, sconvolto pure lui. Hikaru nel frattempo aveva perso i sensi per il forte spavento. – Oh povera la mia sorellina – mormorò Haru, con voce tremula

    – Non temere, sta bene, è solo svenuta – lo rassicurò Hachiro.

    Poco dopo accorsero anche i suoi amici, preoccupati.

    – Pegasus, che ha Hikaru? Sta male? – chiese Sayuri, preoccupata.

    Allora lui raccontò quello che era successo.

    – Oh, poverina, è terribile, come sta ora? – chiese Mikan

    – Ha perso i sensi, ma per il resto sta bene – rispose Haru, con un sospiro

    – A me non sembra, è pallida come un lenzuolo ed è madida di sudore – commentò Kaede, serio.

    Aveva ragione.

    – Che facciamo Pegasus? Sono molto preoccupato – disse Haru, poco dopo

    – In queste condizioni non può certo addestrarsi, portala a casa, io ti raggiungo – rispose Hachiro, serio.

    Così Haru la prese in braccio senza esitare e si diresse verso casa, seguito dagli sguardi preoccupati degli amici della sorella, che subito dopo tornarono al loro addestramento.

Quando Haru rientrò a casa, stese Hikaru nel suo letto e la coprì amorevolmente, la sua espressione era tornata di nuovo serena, ma era comunque pallida e sudata, ma non aveva la febbre.

Oh sorellina, che cos’hai? Che ti sta succedendo?” pensò Haru, prendendole una mano tra le sue.

Era calda di vita. Lui tirò un sospiro di sollievo. Poco più tardi li raggiunse Hachiro.

  • Come sta Hikaru? – esordii lui

    – Bene per fortuna, ma è ancora priva di sensi – mormorò Haru, preoccupato.

    L’amico lì si sedette a fianco.

    – Non temere, tua sorella è una ragazza forte, e lo sai, ce la farà – lo rassicurò poco dopo

    – Lo so molto bene e credo in lei, ma quello che le è accaduto mi ha parecchio scosso – replicò Haru, sospirando

    – Credimi, anche a me mi ha spaventato, è stato così all’improvviso, e vederla terrorizzata in quel modo è stato sconvolgente – disse Hachiro, con un sospiro.

    Poi guardò Hikaru, lo sguardo colmo d’ansia e angoscia. In fondo quella ragazza le stava molto a cuore, teneva a lei, non solo perché era un’ottima e promettente allieva, ma anche perché era una ragazza speciale e i loro caratteri erano simili.

    Lei li ricordava lui alla sua età, ai tempi dell’addestramento, soprattutto per la sua grande determinazione e forza di volontà. La lasciarono riposare e andarono in cucina.

    – Credi che bisognerà parlarne alla nostra signora di questo fatto? – chiese Haru, poco dopo

    – No, meglio aspettare, dobbiamo prima fare chiarezza, non sappiamo ancora il perché di questo fatto insolito e improvviso – replicò Hachiro, serio

    – E se dovesse riaccadere che si fa? Sono molto preoccupato

    – mormorò Haru, con un triste sospiro

    – Lo so, anch’io lo sono, se riaccadrà di nuovo in modo consecutivo, allora ne parlerò alla nostra sovrana, te lo prometto – lo rassicurò Hachiro, con un sorriso

    – Grazie, sei un vero amico – lo ringraziò Haru, felice

    – Lo sai che per te farei di tutto per aiutarti amico mio – li disse lui, facendole l’occhiolino

    – Lo so e molto bene anche – disse Haru, con un sorriso.

    Poi tornarono da Hikaru, che si stava svegliando. Furono sollevati di vederla aprire i suoi vividi occhi azzurri e sorridere non appena li vide al suo fianco.

    – Ciao ragazzi – li salutò.

    Ma subito dopo si mise una mano sulla fronte.

    – Che mi è successo? – riprese.

    Haru le si sedette vicino e le raccontò l’accaduto.

    – Oh, ora ricordo, è stato spaventoso – mormorò Hikaru, sconvolta

    – Come ti senti adesso? – le chiese Hachiro, poco dopo

    – Meglio grazie, sono solo un po’ frastornata, mi gira solo un po’ la testa, ma sto bene, e ho un po’ fame – rispose Hikaru, mettendosi lentamente a sedere

    – Vado a preparare il pranzo – disse prontamente Haru

    – A proposito, sono felice di vedere che stai bene – riprese.

    Poi andò in cucina e lei rimase sola con Hachiro, che le si sedette vicino.

    – Mi hai fatto prendere un colpo – esordii lui

    – Anche tuo fratello si è preoccupato – riprese subito dopo

    – Scusami, non era mia intenzione – mormorò Hikaru, abbassando lo sguardo.

    Hachiro sorrise.

    – Ma no, non devi, non è stata di certo colpa tua quello che è successo oggi, credimi – la rassicurò lui, allegro

    – Spero solo che non riaccada di nuovo – replicò Hikaru, seria

    – Si spera di no, ma stai tranquilla, qualunque cosa accada ci saremo noi, non temere – le disse Pegasus, sorridendo.

    Hikaru ricambiò il sorriso dell’amico. Più tardi andarono a mangiare. Nonostante quello che era successo, Hikaru era comunque in forma, cosa che sollevò i loro morali.

    Nel pomeriggio riprese gli allenamenti interrotti quella mattina. Anche i suoi amici furono contenti nel vederla di nuovo in gioco.

    – Oh Hikaru, meno male che stai bene, eravamo così in pensiero per te – le disse Sayuri, durante la pausa

    – Credetemi, è stato terribile, ma ora sto bene – rispose Hikaru, sorridendo

    – Speriamo che non riaccada – disse Kaede

    – Lo spero anch’io, non potremmo sopportare di vederti soffrire di nuovo in quel modo – replicò Mikan.

    Hikaru rimase stupita a quella frase. Era incredibile da come la loro amicizia si era rafforzata in quel poco tempo che si erano conosciuti.

    – Grazie, lo spero anch’io, credetemi – mormorò. Ma non sapeva che quello che era successo, sarebbe stato soltanto l’inizio.           

   
 
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