C’era un motivo per cui Jamie era così contento.
Avevo visto la foto. Anzi, le foto. Ormai spopolavano nel web più della ragazza ucraina che voleva diventare una “Barbie umana”.
- Mi dispiace davvero - aveva detto Jemima quando eravamo uscite la sera dell’ultimo giorno di riprese a New York, che era anche lo stesso giorno in cui Jamie si era presentato sul set della Colorado tutto allegro.
- Non dispiacerti! L’ho lasciato io - sbottai quasi, rendendomi conto che non potevo certo biasimare la mia collega se mi guardava con compassione. Jamie era sembrato uno stronzo a rimpiazzarmi così presto, ma nessuno sapeva cosa gli avevo fatto passare.
Quando lasciammo la Grande Mela per approdare negli studi cinematografici di Hollywood, Jamie e Matilda facevano coppia fissa.
Durante le pause tra una ripresa e l’altra non ci parlavamo, se non per chiarire come avremmo potuto affrontare una determinata scena. Lui non mi aveva detto niente della sua relazione, ed io, d’altro canto, non me la sentivo di chiedergli assolutamente niente. Non erano affari miei.
Il giorno delle riprese davanti alla Regina della Corte Seelie, era un giorno come tutti gli altri. Eravamo arrivati sul set all’alba, avevamo atteso che ci truccassero e che tutti fossero presenti, e poi il regista ci aveva dato il Ciak iniziale.
Non avevo pensato nemmeno per un momento a quella determinata scena; nonostante fosse abbastanza delicata, sia per il ruolo che avrebbe svolto nella trama del film, sia per me e Jamie.
Ci dovevamo baciare. Lui sembrava assolutamente tranquillo e non vedevo cosa mi impediva a me di esserlo altrettanto.
Avevamo girato tutto il giorno le scene del prima e del dopo, e quando finalmente era arrivato il momento di quelle ultime fatidiche battute, sul set era calato un improvviso silenzio.
 
« No » disse Amber Heard, che interpretava il ruolo della Regina.
 
« Non è neanche questo quello che voglio ».
 
Poi Jemima si intromise recitando la sua battuta ironica con una perfetta intonazione che quasi mi venne da sorridere. Mi trattenni giusto in tempo ricordandomi che Harald per quelle scene, aveva richiesto una ripresa globale di tutti noi attori, invece dei soliti dialoghi singoli o a duo.
Si susseguirono diverse battute divertenti tra Jamie e Robert, poi la frase della Regina lasciò tutti di stucco e con il fiato sospeso.
 
« Ma il bacio che libererà la ragazza è quello che lei desidera di più ».
 
Non ebbi bisogno di fingere di girarmi verso Jamie, perché lo feci senza pensare di essere Clary Fray. Lui mi guardò per una frazione di secondo di troppo, come se stesse pensando a tutt’altro e non alla sua prossima battuta. Il regista però non fermò la scena e Jamie si riprese continuando il suo battibecco con la Regina della Corte Seelie, finché Robert-Simon non si intromise e mi disse che non ero tenuta a farlo. Rimasi immobile a fissare Jamie. Robert aveva ragione. Non ero tenuta a farlo. Non volevo baciarlo. Non volevo più baciare quelle labbra. Nemmeno per finta.
Non volevo.
Aprii la bocca per dire qualcosa, ma mi resi conto che non avevo battute. Vidi Jamie venire verso di me con uno sguardo sicuro e deciso e il mio cuore prese a battere all’impazzata. Scossi la testa con violenza come in preda da una crisi di panico, e prima che potessi mandare tutto al diavolo, Harald gridò la meravigliosa parolina che mi salvò la giornata: - Stop! -.
Sospirai così forte che Jemima mi guardò amareggiata prima di scuotere la testa con preoccupazione.


 
 

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Nota dell’Autrice:
Mi scuso per la mia lunghissima assenza!!!!
 


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