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Autore: Dany Art 99    07/02/2015    1 recensioni
Eccomi tornata con una nuova storia... questa qui è ispirata al videogioco IB, che ho sempre amato molto... spero che vi piaccia come è piaciuta a me.
è stata contestualizzata al gioco ma ho cambiato qualche caratteristica dei personaggi come l'età.
-Dal testo:"
-Ib..vieni- disse la stessa voce nella testa della ragazzina; Ib allungò la mano libera verso la tela e si aspettò di sentire il tessuto ma era come infilare una mano in una finestra aperta.
La mano di Ib spariva appena varcava la soglia del quadro; -entra..- le disse di nuovo la voce dolce; Ib stava per tirare via il polso quando una mano calda le avvolse il polso e la tirò dentro il quadro totalmente.
Il buio l'avvolse e Ib cadde in un vortice stringendo con tutte le sue forze la rosa rossa.
Quando la terra arrivò una voce parlò ma non era più nella sua testa, -benvenuta Ib- disse un ragazzo."
Genere: Avventura, Romantico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garry, Ib, Mary, Weiss Guertena
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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ecco a voi il capitolo 2....
buona lettura :)
[Revisionato]




La testa le faceva un male cane e le girava continuamente... probabilmente era caduta dal letto ed aveva sbattuta la testa, per quello adesso stava avendo delle allucinazioni su un ragazzo che le stava medicando una mano.
La ritrasse di scatto e guardò il ragazzo che le sorrise leggermente, si guardò intorno spaventata e si rese conto di essere distesa su un letto ma non era il suo.
Era in una stanza completamente fatta di legno che sembrava vagamente una di quelle che si costruivano nell'800.
Di fianco a lei una bacinella con dell'acqua ed un piccolo vaso con la rosa rossa dentro.
Ib guardò il ragazzo, aveva dei grandi occhi blu che la osservavano e i capelli di un lilla spento con ciuffi più scuri che gli ricoprivano un occhio per via di un ciuffo, Ib lo guardò e si rese conto di quello che indossava.
Arrossì di colpo e si coprì alla bellemeglio con un lenzuolo; -non ti devi coprire non mi approfitterò di te, tranquilla- disse lui ridendo leggermente.
Ib non lasciò cadere il lenzuolo e guardò il ragazzo dicendo, -io non ti conosco nemmeno-, lui indossava un logoro cappotto blu aperto con delle specie di frange sul collo e sulle maniche, sotto si notava una canottiera verde scuro e dei jeans marroni.
-Questo è vero.. io sono Garry- disse porgendole la mano, le la guardò per un momento e la strinse leggermente.
Una scossa di dolore le percorse la mano e la ritrasse subito, -ahia- disse, -aspetta ti devo finire di medicare la mano... sai stringere il gambo delle rose non è il massimo per le mani- disse.
Ib guardò un momento il ragazzo che le sorrideva e gli porse la mano, Garry le tolse meticolosamente ogni spina di rosa che vedeva e la ripulì disinfettando.
Alla fine fasciò la mano di Ib e si alzò -eri tu a chiamarmi prima?- chiese Ib, -si, sei l'unica che può salvarmi e tirarmi fuori di qui- sussurrò il ragazzo ad occhi bassi.
-E come farei io?-chiese Ib uscendo dal letto, ringraziò il cielo per essersi messa le scarpe, almeno poteva camminare.
-Sei l'unica umana oltre a me ad essere entrata qui... forse puoi farmi tornare indietro e farmi uscire di qui- gli sussurrò Garry; -ma dov'è esattamente il qui?- chiese Ib.
-Sai il quadro nella serra di Guerteva? Sei esattamente in quel quadro... lo so che sembrava assurdo ma è così. Guerteva ha creato un mondo intero dentro un quadro e io ci sono entrato due anni fa e non riesco più ad uscirne- disse Garry in sovrappensiero.
Due anni... due anni della sua vita, passati lì dentro a scappare ed nascondersi.
Guardò la ragazza... si era alzata e lo guardava ad occhi sbarrati; sarebbe stato strano se non fosse terrorizzata.
Si avvicinò a lei, era più bassa di lui di una spanna ma era carina, con i capelli lunghi castani e gli occhi rossi.
-Non è un sogno vero?- le chiese Ib, Garry fece cenno di no con la testa, -no, è reale...folle ma reale- disse il ragazzo.
-Come faccio a tornare a casa di mio zio?- chiese Ib osservando il ragazzo, -chi è tuo zio?- le chiese lui sedendosi sul letto, -Guerteva- rispose Ib osservandolo.
Sembrava stanco, molto stanco, si domandò per quanto tempo le fosse stata vicino ed arrossì leggermente.
-Tuo zio mi ha aiutato lo sai? Mi ha ospitato...- cominciò il ragazzo ma Ib lo fermò -sei tu il ragazzo che è scomparso vero?L'orfano della rosa blu?- lo bloccò Ib avvicinandosi.
-Sì... tuo zio mi ha “assegnato” le rose blu... dicendo che ero intelligente ma mutevole come il mare...mi ricordo anche le parole pensa- disse il ragazzo ridendo e tenendosi le mani sulla testa.
Ib si avvicinò, sembrava così indifeso quel ragazzo più grande, si sedette di fianco a lui e gli mise una mano sulla spalla.
-Mi hai chiesto come tornare a casa- cominciò lui, lei annuì senza togliere la mano.
-Io non lo so, ma forse conosco qualcuno che può dirlo ma devo dirti una cosa prima... io sono ricercato, tutte le creature di questo quadro vogliono i mortali per toglierli qualcosa che li farebbe arrivare al mondo umano... mi stanno dando la caccia nonostante io non abbia ciò che cercano... ma adesso la daranno anche a te. Quindi dobbiamo stare attenti- disse il ragazzo appoggiando le mani sulle spalle della ragazza.
Le ritrasse subito arrossendo ed Ib sorrise leggermente, poi ritornò seria -e che cosa cercano? Cos'è che si usa come tramite?- chiese.
-Io non lo so... non me lo ricordo- disse il ragazzo grattandosi la testa, -è qualcosa vicino a tuo zio ed ai quadri... lo sapevo me lo aveva detto lui ma... ma... poi ho sbattuto la testa e mi sono dimenticato molte cose- disse il ragazzo con lo sguardo perso nel vuoto.
Ib sospirò ...era difficile tornare a casa se non si ricordava come.
Un rumore lontano la distrasse. Garry le si avvicinò e le afferrò il braccio tirandola con sé dentro l'armadio e coprendosi con tendoni sudici sfruttandoli come nascondiglio.
Il viso della giovine era premuto sul petto di Garry per il poco spazio a disposizione, lui la stringeva leggermente mentre con orecchio acuto aspettava che i mostri entrassero dalla porta.
Non tardarono molto e l'urlo che stava per tirare Ib fu interrotto dalla mano di Garry sulla sua bocca.
Dentro la stanza si muovevano cinque manichini senza testa con la pelle nere e dei vestiti colorati, Ib li guardò e vide : giallo, rosso e blu.
Controllarono in tutta la stanza e si avvicinarono pericolosamente al loro nascondiglio ma poi andarono avanti come se l'armadio non ci fosse.
Appena vide che quei cosi se n'erano andati Ib guardò Garry e sussurrò -che diavolo erano quelli?-, - erano opere d'arte che cercano di arrivare al mondo umano- disse lui osservando la porta che avevano preso i manichini.
-Dobbiamo muoverci- disse Garry prendendo la mano di Ib, -però dobbiamo coprirti o morirai di freddo- disse guardandosi intorno, guardò dentro un cassettone vicino al comodino e ne tirò fuori un maglione lungo di color nero.
-Ti starà grande ma ti terrà caldo- disse Garry porgendoglielo e Ib se lo infilò subito, stava veramente congelando.
Si avvicinò al letto ed afferrò la rosa, -hai qualcosa di affilato?- chiese a Garry e lui le passò titubante un coltellino svizzero; Ib lo prese e lo fece scattare e tolse tutte le spine alla rosa.
Ridò il coltellino a Garry e prese la rosa, -è l'unica cosa che ho portato- disse Ib come a giustificazione.
-Apri il maglione- disse garry sorridendo e la ragazza lo fece, c'era una tasca interna e Garry ci infilò la rosa, -ho scelto bene allora- disse il ragazzo sorridendo e richiudendo i bottoni del maglione.
-Grazie- sussurrò Ib osservandolo, -andiamo. Dobbiamo muoverci o torneranno- disse Garry e la prese in braccio facendola uscire dalla porta di servizio.
Andarono fuori e l'aria fredda li colpì, Ib ringraziò mentalmente Garry e si strinse le spalle per scaldarsi.
-Dove dobbiamo andare?- chiese Ib, -da una mia amica- disse solamente.
-Ah- fu la brillante risposta di Ib che si maledì un momento dopo, -ci vorrà un po' prima di arrivarci contando anche le notti di riposo- disse lui.
-Aspetta... ci vorranno più giorni?Ed io come faccio a mascherare giorni di sparizione a mio zio? I miei mi uccideranno- chiese Ib sgranando gli occhi, -il tempo passa più in fretta qui che nel mondo esterno, questi giorni sembreranno ore di la, stai tranquilla- disse Garry alzando le spalle.
E così cominciarono a camminare per tutto quel vicolo di stradine ma era strano... una casa sembrava normale poi c'è n'era una completamente disegnata a pastelli, un'altra composta da frutta ed una normale ma molto piccola.
-Che strano questo posto- sussurrò Ib stringendosi nel maglione, -pensa che ci ho messo settimane per capire come orientarmi... qualche volta al giorno, tutto questo cambia, è stata una fortuna che ho trovato quella casa per portarti- disse Garry con gli occhi fissi sul percorso.
-Deve essere stato difficile-disse Ib sovrappensiero, -non è che la mia vita sia stata semplice... ho sempre dovuto cavarmela per sopravvivere, quando ho trovato tuo zio credevo di aver trovato finalmente una casa- disse il ragazzo, -mi dispiace- disse Ib sfiorandogli il braccio.
-Tranquilla- sussurrò lui sorridendo e spostandosi un ciuffo viola dagli occhi.
Si infilarono in un vicolo che terminava con una rete alta fino alla fine degli edifici ai due fianchi.
-Sai arrampicarti?- le chiese Garry e lei annuì leggermente sperando che le scampagnate sopra gli alberi del parco che faceva da piccola servissero qualcosa.
Garry si arrampicò per primo e Ib si mise vicino a lui infilando le dita fra i quadrati che formava la rete, uno dopo l'altro spingendo le punte delle scarpe per issarsi sù.
Garry la controllava e non le sembrava molto a suo agio visto il tremore che si stava impadronendo delle sue mani, -non è che soffri di vertigini vero?- le chiesi.
-Non lo credevo... di solito mi arrampicavo sugli alberi, ma non … erano così alti...- disse la ragazza, Garry sorrise leggermente per la scenetta.
-Facciamo una cosa... tu devi solo guardare la luna in alto e cercare di raggiungerla ok? Io sarò sotto di te in caso tu perdessi l'equilibrio- sussurrò Garry, -ok... ci provo- sussurrò la ragazzina guardando la luna, tonda e luminosa nel cielo dipinto di nero.
Era bellissima... Lo zio si doveva esser impegnato per dipingerla in quel modo sopraffino.
Garry aveva ragione... non stava più badando all'altezza solo al modo in cui era dipinta la luna sopra di lei.
Sentii la mano calda di Garry sfiorarle la caviglia e cominciò a salire un po' più velocemente finchè non sentii alcuni versi grottesti simili ad ruggiti arrivarle alle spalle.
-Ib muoviti- disse Garry salendo di fianco a lei; la ragazza respirò e cominciò a correre arrampicandosi.
Quando raggiunse la fine Garry era già a metà dell'altro lato; scavalcò velocemente la rampa ed a quel punto guardò a terra. E li vide.
Donne vestite di blu rosso verde e giallo senza gambe che strisciavano a terra, aveva lunghe unghie e i denti gialli, i capelli erano sporchi di terra e fango e gli occhi... gli occhi erano completamente neri.
Occhi neri che la fissavano.
-Ib lasciati andare... ti prendo!- urlò Garry a terra protendendo le mani verso Ib.
Ib guardò a terra e vide che le donne senza gambe sapevano salire la rete ed erano molto molto molto più veloci di lei.
Lanciò un urlo e guardò Garry sotto di lei, -fidati Ib! Lasciati cadere- disse lui guardandola negli occhi.
Pura calma in terrore assoluto.
-Agraaaaaah- disse la prima donna raggiungendo Ib, gli artigli graffiarono la pelle della ragazzina che lanciò un urletto e si lasciò cadere.
Il vento le sferzava la schiena ed i capelli le si alzavano in una cascata castana.
L'urlo che stava per fare si spense non appena sentii la caduta terminare fra due braccia.
-Vedi che ti prendevo?- scherzò Garry prima di mettersi a correre dal lato opposto con Ib in braccio.
Ad Ib sembrava che il suo peso però non rallentasse il ragazzo che guardava fisso davanti a sé mentre correva.
Continuarono così intrufolandosi in un labirinto di viuzzole finchè gli urli e i ringhi delle donne non si sentirono più, solo a quel punto Garry si fermò e fece scendere Ib che si guardò la mano.
Un graffio le percorreva il palmo della mano ma non le faceva male, la cosa strana è che la sentiva intorpidita.
-Ti ... ti ...hanno graffiato?- le chiese Garry seguendo lo sguardo della ragazza, -sì ma è solo un graffio leggero non ti preoccupare- le disse lei sorridendo.
-Fammici ...dare... un'occhiata- disse Garry, -non serve tranquillo mi sento bene- disse Ib, -sicu.. sicura?- chiese lui, Ib annuì non voleva dargli altri problemi.
Garry si sedette e si prese il volto fra le mani mentre respirava profondamente, -stai bene?- gli chiese Ib sedendosi di fianco; -sì..devo solo riprendere un attimo un po' di fiato- disse lui continuando a respirare.
Ib si appoggiò con la testa al muro e chiuse gli occhi, senza pensarci veramente infilò una mano nel maglione e tirò fuori la rosa.
Sembrava un velo più malridotta ma non sembrava che avesse bisogno di acqua infatti un petalo aveva un buco come se fosse stata bruciata da una fiamma o un veleno.
-Va bene ci sono... andiamo?- le disse Garry porgendole la mano, Ib annuì e la prese rialzandosi.
-Grazie- disse Ib sorridendogli e il ragazzo rimase un momento a fissarla negli occhi, immergendosi in essi per un momento, poi si scrollò e si girò ricominciando a camminare.
Ib gli si avvicinò e il suo braccio sfiorò in suo mentre rimetteva la rosa nel maglione e un brivido la percorse, come se anche un contatto fosse amplificato in quel mondo.
Camminarono per ore ed ore  finchè Garry non disse -mancano pochi minuti e dovremmo arrivare- disse sorridendo, Ib annuì ma non si sentiva bene... cominciò a vedere doppio, il suo corpo dondolò fino a scontrarsi contro il fianco di Garry.
-Ib che succ..? Ti hanno tagliato vero? Le donne- disse lui afferrandole le spalle, -sì... ma era...era un graffio ..leggero- disse sbattendo le palpebre.
La testa le girava e sentiva la rosa bruciare a contatto con la pelle, -manca poco, lei ti può aiutare- disse Garry prendendola in braccio.
Ib lasciò che la testa si appoggiasse alla spalla di Garry affondando il viso nel suo collo, sapeva di rose, ma la vista andava sempre più a scurirsi.
-Garry! Sei tornato!- disse una voce acuta e squillante che poi si spense, -chi è lei?- domandò  -ti prego aiutala, Mary aiutala- sussurrò Garry e prima che Ib svenisse le posò un bacio sulla guancia sussurrandole, -resisti-.
Poi Ib non sentì più niente.




Alla prossima :) spero vi sia piaciuto, il terzo capitolo domani :) ahahaha
ricordate RECENSITE :)
un bacio, Dany
   
 
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