Alya si impose di camminare, ma, ad ogni passo, le forze la abbandonavano. Le gambe si erano fatte pesanti come piombo, il freddo si era insinuato fino alle viscere.
Vide le luci confuse di una casa e capí di essere a Fiume Basso, ma la stanchezza ebbe la meglio: si lasció cadere.
Sentí il gusto dell' asfalto in bocca, misto a sangue e neve sciolta.
Morire in quel modo, pensó, era davvero ironico: era sopravvissuta a risse peggiori, in condizioni pietose. Stava per andare al cospetto di Dio per mano di un teppista alcolizzato con smanie di potere.
Che schifo di morte.