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Autore: Xenix universo 16    08/02/2015    2 recensioni
Un nuovo gioco dei diari del futuro è iniziato, con altri 12 partecipanti più i vecchi. Chi vincerà stavolta?
Genere: Avventura, Commedia, Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Yaoi, Yuri | Personaggi: Altri, Hinata Hino, Un po' tutti, Yukiteru Amano, Yuno Gasai
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 7-Tutti contro la milizia
 
Era passato un altro giorno, un solo giorno dall’ultima vittima.
La scuola era riiniziata, le vacanze di pasqua finite, e Xenix, così come Yuno, Hinata, e Mao, tornavano a scuola. Xenix si mise come al solito all’ultimo banco, e dopo le resurrezioni (di cui nessuno si era chiesto niente, dato che l’ex Dio aveva anche fatto in modo che tutti si dimenticassero tutto tranne i nuovi dodici, quasi come tornare indietro nel tempo), anche le due Yuno, Yukiteru, e tutti gli altri, erano tornati ai propri posti.
Solo in quella classe c’erano ben quattro possessori, e nessuno osava fare una mossa, in quell’aula. Nei primi banchi le due Yuno, poco più dietro Yukiteru, Kosaka e Akise, ancora più indietro, appena dietro Akise, Hinata e Mao, ed infine Xenix, all’ultimo banco a sinistra, più in fondo possibile.
La prima lezione trascorse tranquilla, poi la campanella suonò. I ragazzi andarono in palestra, tutti ad eccezione di Xenix, che guardava il cielo dalla finestra. Passò un aereo militare.
“Quattordicesimo. Un avversario in gamba, uno SWAT con una squadra specializzata in combattimento per coprirsi. In più, per quanto ne so, abbiamo a che fare, oltre che con Primo e Seconda, che per ora hanno una specie di tregua scolastica con noi, anche se non ne abbiamo nemmeno parlato, anche con Terzo, l’assassino tornato in giro, che sta mietendo vittime civili per tutta la città, Quarto, il capo della polizia che saprà tutto su di noi, temibile quasi quanto la SWAT, e Nona, terrorista che può fare come la prima volta, provare ad ucciderci qui, a scuola. In più ci sono altri otto partecipanti di cui nemmeno Primo e Seconda conoscono l’identità, e cinque di cui non conosciamo l’identità io e Yuno, mentre Gasai e Amano si. Questo gioco si fa sempre più complicato e interessante, devo stare in guardia.”
Poi guardò il cellulare. Niente di insolito, lezioni, risposte per i test, tornare a casa vedendo un gatto… tutto tranquillo.
Stava per scendere, quando ci fu un cambiamento del futuro.
“Cosa? Chi sta facendo qualcosa, devono essere i miei compagni, in palestra.”
Prese il diario. “11:22 Attacco della SWAT, ci hanno catturati e portati dal loro sergente.”
“Quattordicesimo…”
Poi si nascose dietro la porta. Come previsto la SWAT fece irruzione nella palestra dal tetto, anche Primo, Seconda, Tredicesima e Ventesima se lo aspettavano, ma non potevano fuggire, avrebbero fatto suscitare sospetti. Yukiteru disse a Yuno di stare buona, di farsi arrestare, avrebbero pensato al da farsi dopo. Yuno Tredicesima vide Xenix dietro la porta, capendo che aveva un piano disse a Hinata di aspettare, Xenix non era li, quindi dovevano stare al gioco che le aveva riservato il futuro.
Gli SWAT puntarono i fucili, secondo le istruzioni del sergente dovevano catturare i ragazzi con dei cellulari in tasca anche in palestra, cosa non solita per un ragazzo normale con una tuta, nella quale il cellulare cadrebbe alla prima corsa. I quattro vennero presi, e portati via in elicottero. Xenix uscì dalla scuola, prese un motorino e seguì l’aereo, che fortunatamente passò vicino casa sua, così ebbe il tempo di prendere una pistola per qualsiasi evenienza ed un paio di altri “giocattoli”.
Li seguì fino a fuori città, c’era un accampamento militare, con circa tre squadre di SWAT scelti.
I quattro vennero portati dal capo. Videro i capelli biondi e il corpo muscoloso, anche se protetto dalla tuta.
“Quattordicesimo, allora sei un sergente.”
“Esattamente. Ma aspetta.. perché siete solo in quattro? Manca quello dai capelli viola!!”
“Signore, in palestra c’erano solo questi ragazzi, nessuno dai capelli viola.”
“RAZZA DI IDIOTI, LUI E’ QUELLO CHE MI HA FERITO, ANDATE A PRENDERLO SUBITO!”
“S-sì, signore.” Poi cinque soldati corsero fuori e presero l’elicottero, tornando indietro.
-Fiù, meno una squadra, questo mi semplifica il lavoro…-
“Come la metà di voi sa, io sono Quattordicesimo, ho il diario militare” Prese un walkie-talkie, ma invece che ricevere comunicazioni dai suoi uomini, sentiva le registrazioni come se il suo uomo venisse dal futuro. Posso prevedere le mosse strategiche del nemico in battaglia e adottare contromisure militari di alto rango. Voi dovete essere Primo e Seconda, i finalisti dell’ultimo torneo. E qui c’è una ragazza identica a seconda, quella che stava con il violetto. E tu…”
“Xenix verrà qui e ti spaccherà il culo, brutto sbirro!”
“Oh, ma che caratterino abbiamo. Credo tu sia Ventesima, quella che ha ammazzato il padre. Questo non si fa, va contro la legge.”
Poi degli spari al di fuori della tenda.
“Cos- -“
“Signore, due dei nostri sono morti, non sappiamo chi sia stato!”
“Non lo sapete? SCOPRITELO, IDIOTI! Nessuno deve rovinare il mio piano, io diventerò DIO DI UN MONDO BASATO SU REGOLE MILITARI SEVERE!”
Poi un altro suono, stavolta di un MK, poi un proiettile bucò la testa del soldato davanti a Quattordicesimo.
“Addirittura? Leggi militari severe… Wow, devi essere un Marine ben addestrato. Scusa, SWAT, faccio confusione con i tipi di militare.”
Xenix era li davanti, con il fucile di uno dei suoi uomini in mano, a puntarlo al sergente.
“T-tredicesimo…”
“Esatto, bravo, mi hai riconosciuto subito. Vedi, a me non sta bene che qualcuno irrompa nella mia scuola…” Il ragazzo camminava puntando sia il fucile che la pistola al militare. “… mi si prendano gli amici… certo, Primo e Seconda potevi anche ammazzarli, ma quelle due ragazze… no no, non si fa, e tu saresti un gentil militare? Ah, che devo fare con voi, un po’ di potere dovuto alla possibilità di diventare dèi e subito vi montate la testa, pensate di poter prendere ciò che volete… ma quando imparerete?” Il ragazzo era ironico, o forse solo pazzo, ma prendeva in giro lo SWAT come se fosse certo di poterlo uccidere.
“Smettila di parlare e dimmi che diamine vuoi.”
“Allora, voglio che liberi i quattro possessori dietro di te, quelli legati come salami, mi dai il tuo diario militare, e sparisci dalla mia vista… Oh, e magari anche un caffè, non ho fatto colazione stamattina.”
“Sparire? Tredicesimo, dobbiamo ucciderlo, anche se hai il suo diario è pur sempre un possessore, può provare a riprenderselo usando i suoi uomini.”
“No, Yuno, Tredicesimo ha ragione. Anche la prima volta ti dicevo spesso che potevamo anche prendere solo il cellulare, non serve uccidere.”
“Ma Yukki…”
“Niente MA. E’ vero, vuole ucciderci ed è un pazzo, ma ha ragione lui, non serve far fuori chiunque sulla nostra strada.”
“Bravo Primo, non sei malaccio. Forse è per questo che ti voglio vedere in finale? Ora liberali, muoviti!”
Il militare fece ciò che gli era stato ordinato, liberò tutti e quattro i possessori, poi guardò il ragazzo.
“Ora consegnami il tuo diario.” Il militare fece un passo. “AH-AH-AH-AH. Mi prendi per stupido? Sei uno SWAT addestrato alla rapidità, se ti avvicini puoi sottrarmi il fucile. Buttalo a terra e calcialo. LENTAMENTE”
Il militare si abbassò per posare il cellulare, quando una voce dietro Tredicesimo lo fece girare.
“Signore non…COSA?”
I cinque erano tornati indietro, non trovando Xenix. Quattordicesimo ne approfittò per scattare e togliere il fucile a Xenix, Seconda prese il coltello da combattimento dal cadavere dello SWAT, Tredicesima prese la pistola da terra, e Ventesima ordinò ai cani militari chiusi nella gabbia fuori dalla tenda di uscire ed attaccare tutti gli SWAT.
Vedendosi in una brutta situazione lo SWAT usò come scudo un suo uomo per poi prendere il fucile, ma prima di sparare esplose un fumogeno che annebbiò la vista a tutti. Poi, nella polvere, si sentì come una voce, femminile, infine una ragazza in una macchina militare passò velocemente facendo salire i possessori, e fuggirono.
“NONA?”
“Salve Primo, ti sono mancata?”
La ragazza dai capelli viola aveva ancora la benda, le mani c’erano entrambe e stava guidando lontano da li.
“Ma.. perché ci hai salvati?”
“Sono una terrorista, ricordi? I militari sono miei nemici.”
“Quindi tu sei Nona?”
“Immagino tu sia Tredicesimo. E… Un’altra Gasai?”
“Lei è con me, è la Yuno di questo mondo, quella originale.”
Yuno era girata e sparava agli ultimi militari che li seguivano.
“Dove vi porto?”
“Vai in città, casa Amano è il primo posto in cui cercheranno, andremo da me finché Quattordicesimo non sarà morto, il che accadrà presto.”
“Come vuoi. Tenetevi!”
                                                                      
~
 
Poco dopo i ragazzi erano a casa di Xenix.
“Wow, che improbabile compagnia.”
“Tzè, lo dici a me? Tengo in casa i miei due peggiori nemici e una terrorista ricercata in tutto il Giappone.”
“E anche quella pazza dell’altra Gasai e Ventesima, non scordarlo.”
“Loro però le voglio.”
“Oh, ma che gentile, ti ho solo salvato la vita.”
“Già…Grazie.”
“Bene. Staremo qui finché le acque non si calmano, anche se Quattordicesimo sa dove abito non verrà di certo, intanto perché questa casa è nella giurisdizione americana, e lui qui non ha potere, scatenerebbe una guerra, e poi perché sa che solo entrando nel vialetto, se non desiderato, lo aspettano raffiche di mitraglia.”
Poi aprì l’armadio dando un fucile a ognuno e qualche granata a Nona che sapeva usarle.
“Oh, armamento grosso, ma che bello. Tredicesimo ,già mi piaci” La ragazza dai capelli viola rise.
“Ora… il bagno è di sopra, se Primo e Seconda vogliono farlo insieme, Tredicesima e Ventesima sanno come comportarsi in casa. Nona, fai un po’ quello che ti pare, io me ne sto in camera mia.”
“SIIII!! Yukki, facciamo un bel bagnetto insieme!!”
Amano uscì dalla stanza rosso, seguito da Gasai. Yuno e Hinata andarono giù a guardare la TV mangiando, e Xenix si stese sul letto.
Nona chiuse la porta a chiave rimanendo dentro la stanza.
“Mh? Ma che fai?”
“Il fatto è che scappare da morte certa, dopo aver affrontato dei militari mi eccita.”
“Tzè..” “L’ho visto, sai? Eccita pure te” La ragazza salì sul letto gattonando ed andò sopra Xenix, che arrossì lievemente.
“Ecco, vedi?” Gli mise una mano sul pantalone, poi si avvicinò.
“Tranquillo, non è una cosa seria, voglio solo divertirmi un po’. Lo so che vuoi pure tu”
“Gh…” Poi la ragazza lo baciò. Non se lo aspettava così timido, davanti a tutti era serio e tranquillo. Il ragazzo dai capelli viola ricambiò il bacio per poi levarle i vestiti. Per lei era come un “Chi tace acconsente”, così entrambi si spogliarono.  I due continuavano a baciarsi, poi cominciarono a farlo.
Dopo un po’ i due erano sdraiati Xenix a pancia in su e Uryuu sopra di lui.
“Beh, è stato divertente” La ragazza sorrise e si alzò.
“Già, non sei niente male.” Il ragazzo fece lo stesso infilandosi boxer e pantaloni. La ragazza cercò le sue mutandine e reggiseno, poi se le mise e si rimise quel vestito da guerriera. L’unica cosa che era rimasta alla ragazza mentre lo facevano era la benda, anche se il finto occhio era identico ad uno vero, e avrebbe anche potuto mostrarlo.
Anche Gasai e Amano si erano dati da fare, in bagno, infatti erano usciti solo un paio di minuti prima che Xenix e Uryu finissero di godersi il “post lavoro”.
La scuola non era un problema, almeno non quando degli SWAT armati vengono a portarti via nel bel mezzo della lezione, quindi non avrebbero avuto problemi a stare a casa qualche giorno.
“Ma non credere, tra di noi non c’è niente, era solo divertimento anti stress.”
“Certo che lo so, era giusto per togliere l’estasi del momento adrenalinico di prima.”
“Bene, è stato divertente. Ora vado giù a guardare se hanno diffuso la notizia della nostra fuga o è segreta, ci si vede dopo.”
“Ciao.” Poi, rimanendo a petto nudo, il ragazzo si stese su quel letto ormai senza coperte (perché le aveva messe a lavare, immaginate di cosa erano sporche), e guardò il soffitto.
“Quella ragazza.. dovrò farla fuori, un giorno, come tutti del resto. Ma finché siamo… “Amici” possiamo anche goderci questi momenti. Il problema, ora, sarà Quattordicesimo. Ha dalla sua la milizia giapponese, roba non da poco, e la scusa che abbiamo ucciso dei suoi uomini, quindi ora siamo ufficialmente ricercati. Non sanno nemmeno della mia esistenza come Xenix, sono solo registrato con un nome falso che mi avevano assegnato i genitori di Mao. Nemmeno loro sanno il mio vero nome, solo Mao e coloro che stanno dentro questa casa. Questo vuol dire che finché Quattordicesimo non trova una scusa per spiegare il fatto che sa di questa casa, e del suo residente, noi siamo al sicuro. Essendo un militare ben addestrato anche a mentire, credo ci metterà un paio di gironi a inventarsi una buona scusa, di più se è un po’ stupido, ma per ora siamo al sicuro…”


Fine Cap.7
 
Autore: Lasciate perdere il sesso, ci sta. Avevo anche in mente una relazione tra due personaggi, ma ne parlerò in seguito. Nel prossimo episodio torna la morte e tornano i pericoli, questo “sesso veloce” era solo per rilassarsi un po’ , sciau belli ;D Enjoy
   
 
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