~~Ti va di uscire a fare due passi? Uscire dalla mia testa, uscire da me. No che poi chissà dove vai, con quei tuoi occhi grandi e quelle mani che voglio a tutti i costi, intorno ai miei fianchi larghi.
Mi chi ti obbligherà a leggere i libri che vorrei farti leggere? Chi ti farà sentire le canzoni che io voglio farti sentire? Forse qualcun’altra e farà male perché volevo farlo proprio io.
Dire le cose con il cuore in mano non fa si che escano scritte bene comunque. Che poi non ti darei solo il mio cuore? Ti darei i miei occhi stanchi, i miei cd, il mio letto caldo che sarei disposta a condividere con te nelle mattine come questa, che poi sono le 15.31 ma va bene cosi. Il biglietto di un viaggio, ogni centimetro della mia pelle, il tempo e la possibilità di abbattere il muro che solo dio sa quanto tempo ci ho messo a costruire. L’amore è uno schiaffo, che ti arriva in faccia a mano aperta e vaffanculo, ti butta per terra. E quando ti alzi succede che hai le lacrime, ti fa male la testa e non sei sicura di essere ancora la stessa. Ok, Ko. Le lettere si confondono e ti senti entrambe le cose.
Non sei Carrie Bradshaw non andresti fino a New York per innamorarti, ti basterebbe prendere meno schiaffi.
La verità è che tutti ci meritiamo qualcuno che ci prenda per mano e che ci accompagni alla nostra metà del letto, la sera. Perché molti di noi, guerrieri, la sera nel letto sono soli. E se sogni, e sei da solo, raramente i sogni si avverano. E cazzo, fa male male. Come vorrei avere addosso un tuo maglione in questo momento. Cosi per sapere, che alla fine non sono l’unica a lottare.
Mi vieni in contro o continui a salire su una scala mobile che porta verso il basso? Dividiamoci i passi, dividiamoci tutte le cose, a me la metà dei casini a te il doppio dell’amore.