Storie originali > Soprannaturale
Ricorda la storia  |      
Autore: B_W    08/02/2015    0 recensioni
Ero ormai nel letto quando ripensai a quelle donne. Rividi i loro ultimi istanti di vita e la loro sorpresa nel vedermi. Ma sopratutto mi concentrai sui loro occhi. Negli ultimi istanti di vita ognun di loro aveva mostrato un'emozione diversa: paura, odio,sorpresa e rassegnazione. Nel corso della loro vita non aveva mai notato nel profondo dei loro occhi qualcosa di paranormale. Ma tutti avevano un cosa in comune.
p.s
è la ia prima storia, siate clementi :D
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Il sabato è in assoluto il mio giorno preferito, non si lavora e si passa il tempo con la propria ragazza, ma soprattutto non si lavora. Quello però era un sabato speciale. Molti erano eccitati altri spaventati, in effetti fare un enorme falò vicino alle case non è molto furbo, ma ne valeva la pena. Era un rito di purificazione e ci voleva proprio in quel momento. Molte persone erano morte in circostanze assurde e quel rito ci voleva proprio. Fortunatamente quel sabato mia madre non mi chiese di fare commissioni, così andai dalla mia ragazza per passare n po' di tempo insieme. A differenza di me lei lavorava tutti i giorni tranne la domenica e per questo non la invidiavo affatto. Lavorava in una casa come "donna delle pulizie" o come la chiamava la padrona di casa sguattera. In ogni caso non meritava di lavare pavimenti sei giorni su sette. Per non farmi beccare dalla padrona di casa di solito sgattaiolavo dalla porta sul retro, ma quel giorno non ero in vena di sporcarmi le scarpe nuove di fango, perciò entrai dalla porta principale. Le mie scarpe però si sporcarono ugualmente e non di fanghiglia, ma di un impasto molliccio che, con ogni probabilità, era stato gentilmente lasciato da uno dei "clienti" di Sara. Mi ripulii in parte di quella schifezza sul portico del vicino, ma non levandosi del tutto mi rassegnai a entrare in casa scalzo. La signora Marge aveva come al solito lasciato la porta aperta ed entrai senza alcuna difficoltà. Puntai dritto verso la sala degli ospiti poiché sapevo che Lisa era lì. La trovai accasciata sul pavimento da un lato aveva un secchio pieno d'acqua e sapone, dall'altro una Sara tutta scodinzolante che veniva accarezzata dalla mia futura moglie."Secondo te quanti bastardini ha generato Sara? Di sicuro più di quell'ubriacona di Marge. Solo perché ha origini irlandesi ed è ricca non vuol dire che deve scolarsi tutta quella birra" Alzò lo sguardo e smise di lavare a terra. Mi fissò con i suoi occhioni tristi i piedi "Perché quando vieni a farmi visita devi sempre sporcare a terra? Lì si era appena asciugato" "Me lo dici come se il cane non sporcasse a terra e io fossi l'unica causa del tuo lavoro, ero venuto a vedere che facevi e a darti una mano" "Se proprio insisti di là c'è una scopa, potresti spazzare in cucina" "Il genere di aiuto a cui avevo pensato era leggermente differente" "Del tipo?" "Del tipo che ti invitavo ad uscire, tu accettavi così da non lavorare" "I pavimenti non si puliscono da soli e non voglio perdere anche questo lavoro" "Potresti mettere delle scarpette di pezza bagnata al cane e farlo andare in casa mentre non ci sei!" "L'ultima volta che Mi hai convinta a farlo non è finita bene" "Non ce l'avrai ancora con me per quello?" "Ti ricordo che quando sono tornata dalla passeggiata abbiamo trovato tutto il pavimento insanguinato e il cane completamente sfregiato che chissà come era sopravvissuto dopo essere caduto dalle scale e come se non mi dispiacesse per il povero Lucky la signora mi licenziò e adesso lavoro qui" "Lucky, che nome buffo per un cane, chissà che significa?" "Significa fortunato" "E questo spiega perché è sopravvissuto" "Mi vuoi aiutare si o no?" "D'accordo, vado a scopare a terra" "Si dice spazzare..."  "In ogni caso se stasera sei libera ti va di venire al falò stasera?" "Lo sai che non mi piace è così r..." "Si lo so non ti piace, ma pensalo a come un rito di purificazione" "Riesco solo a pensare che sei un piromane probabilmente" "Un che?" "Lascia stare e pulisci".
Alla fine aveva ceduto. Aveva deciso di venire. Era ormai tardi e il falò non era acceso, molta gente si era riunita e aspettavano tutti con in trepidazione l'ospite d'onore. Io e Lisa eravamo in seconda fila come al solito in modo che potesse girarsi senza farsi notare troppo. Eravamo tutti in piedi e l'odore di sudore e sporcizia faceva venire il voltastomaco, ma era il prezzo da pagare per quello spettacolo. Eravamo riuniti in una piazzetta e tutte le vie d'accesso erano ostruite, tranne quella a destra che portava al tribunale. "Sicuro che non mi vuoi portare da qualche altra parte?" "Appena sarà finito lo spettacolo". Allungai il collo e mi alzai in punta di piedi ignorando il braccio di Lisa che mi tirava dal basso. La vidi. Era in catene e veniva trascinata per strada da due uomini. Il prete che li precedeva provava a dire qualcosa, ma la donna gli urlava contro e ripeteva continuamente di essere innocente. I parenti della donna non c'erano e nessuno provò ad aiutarla. La portarono fino al falò centrale, dopodiché la legarono ad un palo proprio al centro del falò. Iniziò a singhiozzare. Il prete la guardò disprezzato e iniziò ad elencare i capi d'accusa "La signora Margherita è accusata di aver causato pestilenze, della morte di tre diverse donne e di aver praticato magia nera. Come si dichiara?" Iniziò a singhiozzare di più "Innocente". Il prete sorrise soddisfatto "Essendoci tre prove gravi contro di lei e per non essersi pentita io la dichiaro a morte" appena il prete ebbe finito i due uomini cosparsero la donna di olio e accesero il falò. In un primo momento non urlò, forse perché aveva deciso di non dare soddisfazione al prete, e ci riuscì quasi, si lasciò scappare un solo grido che si concluse in una specie di gorgoglio. Per un attimo capii perché Lisa non voleva vedere. Di solito le donne prima di essere bruciate venivano strangolate e poi il loro corpo veniva purificato, ma poi mi ricordai cosa aveva fatto. Il prete si era sbagliato, o almeno in parte. In effetti lei praticava la magia nera insieme ad altre tre donne, ma non lo avevano mai ascoltato, perciò aveva deciso di sacrificare la propria anima per il proprio villaggio, aveva pedinato quelle donne per molto tempo e a distanza di diversi giorni le aveva uccise. Naturalmente non le poteva uccidere tutte, perciò per farne incolpare una e usarla come capro espiatorio aveva tagliato dai corpi di ognuna il dito medio e lo aveva poi nascosto nella casa di Margherita. Poi tutto era stato chiaro alle autorità, che avendo rivisto le denuncie sporte, avevano collegato tutte le donne a Margherita. In fondo era una strega e non poteva sentirsi in colpa per aver fatto solo la cosa giusta per il villaggio. Guardò Lisa. Era così stretta a lui che riusciva quasi a sentire il profumo di lavanda oltre a quello del sudore e della carne bruciata "Vieni, andiamo via di qui, lo spettacolo è finito" "Spettacolo?" "Volevo dire il rogo è finito, la strega è morta" "Ma come puoi dire una cosa del genere, lei era la tua balia" "Era una strega". Mi fissò torva e non potei fare a meno di notare quanto fossero profondi i suoi occhi verdi. Occhi da strega. "Riaccompagnami a casa" "Ma la notte è appena cominciata" "Ti ho chiesto di riaccompagnarmi" "Come vuoi". Non ci mettemmo molto ad arrivare a casa sua. "A domani" "A domani".
Ero ormai nel letto quando ripensai a quelle donne. Rividi i loro ultimi istanti di vita e la loro sorpresa nel vedermi. Ma sopratutto mi concentrai sui loro occhi. Negli ultimi istanti di vita ognun di loro aveva mostrato un'emozione diversa: paura, odio,sorpresa e rassegnazione. Nel corso della loro vita non aveva mai notato nel profondo dei loro occhi qualcosa di paranormale. Ma tutti avevano un cosa in comune.
Franco si era addormentato ormai da due ore quando scoppiò l'incendio che, oltre a distruggere la sua casa, lo uccise. Mentre le persone accorrevano a vedere lo spettacolo Lisa fissava da lontano la casa pensando che anche se l'avesse amata ,Franco, l'avrebbe denunciata. Nonostante ciò pianse a lungo pensando alle fiamme e ai suoi occhi verdi, occhi da strega.
   
 
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Soprannaturale / Vai alla pagina dell'autore: B_W