Le pecche di avere un fanboy per fidanzato- 2

Eppure la giornata era cominciata così bene!

Percy, Nico ed Annabeth erano stati mandati in missione per ritrovare le mutande firmate di Afrodite, ed Ares aveva richiesto che Percy fosse usato specificamente. La cosa si era rivelata abbastanza difficile, ma in un modo o nell’altro erano quasi riusciti nell’impresa. Certo, avere il proprio fidanzato e la propria ex fidanzata nella stessa squadra non facilitava affatto la faccenda. Ma in qualche modo erano riusciti a superare i dissidi. Poi era successo.

“Annabeth...” aveva sussurato Nico, pallido in volto. La ragazza si era girata. “Che fu, Di Angelo?” Lui le aveva indicato una casetta, che a Percy non pareva affatto nulla di nuovo. Eppure Annabeth spalancò gli occhi con aria incredula. “Non ci credo...” Percy osservò la sua ex con fare stupito. Per quella ragione si quasi perse l’avvenimento successivo.

Nico fece un saltò e corse all’impazzata verso la stanza, la spada di Stige ancora in mano. Percy fece per richiamarlo, ma Annabeth sgattaiolò dietro del più piccolo. “Nico! Annabeth!” urlò dietro di loro. Ne l’uno ne l’altro si fermarono. Percy imprecò in greco, ma non gli rimase altra scelta che seguirli.

Arrivò alle loro spalle proprio mentre Nico apriva la porta e si precipitava all’interno. Percy pensò che al quel punto il buon senso di Annabeth lo avrebbe fermato dall’andare oltre, ma lei si limitò a seguire il figlio di Ade all’interno. Scosse la testa e li seguì.

Quando finalmente arrivò nel salotto rimase confuso dalla scena. Una giovane donna dai capelli corti e scuri era seduta sulla poltrona, con Nico che le puntava il pugnale contro, anche se era relativamente troppo lontano per colpirla, ed Annabeth con un libro in mano.

“Ti dichiaro in arresto, Veronica Roth! Sono qui per prendere in custodia i personaggi del tuo libro, al meno finchè non mi dimostrerai che sei in grado e che gli maneggerai e utilizzerai con più cura. Non osare trattarli in maniera irrispettosa un’altra volta, oppure è la volta buona che ti faccio fuori.” Percy guardò Annabeth confuso, ma la ragazza aveva uno sguardo duro sul viso. Prese un foglio ed una penna e lo porse alla giovane donna. “Ora puoi pure cominciare a scrivere il seguito di Allegiant. Voglio vederti trovare un modo per far tornare in vita sia Tris che Uriah.” A quel punto Percy capì. Stavano parlando di personaggi frutto di fiction, non di persone. Dunque quela donna era una scrittrice che non aveva adempiuto alle loro richiesto,distruggendo le loro aspettative. Almeno vanno d’accordo. Pensò Percy. Ma aveva parlato troppo presto.

“E trova anche un modo per far dì che Tris e Peter finiscano a letto insieme.” Fece Nico. A queste parole Annabeth si girò verso di lui. “Di che stai parlando? Forse volevi dire Tobias e Tris.” Nico la guardò male. “No, volevo dire Peter e Tris.” La ragazza grugnì (?). “Lo so che te shippi cose strane, ma non esiste che Peter e Tris si possano mettere insieme. Si odiano!” Nnico la squadrò. “Se leggi bene sono più le volte in cui Peter salva Tris che le volte in cui Tobias lo fa. Lei ama Peter e lui ama lei!” La ragazza fece un suono esasperato. “Ma per favore! Tobias e lei dovevano stare insieme, si capisce dall’inizio!” Nico la guardò, senza pietà. “E quando mai le coppie che ‘dovrebbero’ stare insieme finiscono con lo stare iniseme? Katniss si è forse fidanzata con Gale? Hermione è forse caduta tra le braccia di Harry? E sopratutto, Percy ha scelto te?” Annabeth si tinse di bordeaux. “Nico di Angelo, ti do tre secondi per rimangiarti tutto.” Percy si rese conto che la questione stava degenerando. “Perchè non lasciamo che sia l’autrice a scegliere?” Ii due gli lanciarono un’occhiata di fuoco, ma l’autrice fu più svelta. “A dire il vero io shippo Uriah e Tris.”

Questo lasciò Nico e Annabeth senza fiato. “In realtà...” fece Annabeth. “Morti insieme... o almeno a distanza di pochi giorni.” Disse Nico con lo sguardo da fanboy perso. “Separati in vita, ma insieme nella morte.” Nico si girò verso Percy, con le lacrime agli occhi. “OTP!” Si buttò tra le braccia del povero ragazzo ignaro di che cosa fosse una otipì e chi fosse Uriah o Tris o Peter o Tobiah. Ma se Nico lo abbracciava in pubblico, ehi, lui non aveva niente in contrario.

PSEUDOSCLERATAUTRICE

Ecco qua, miei fedeli! Una piccola pillola di comicità con un pizzico di demenziale. E ora un pò di SPAM! Mi lasciate una piccola recensione a questa storiella? Per please?

http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=3012893&i=1