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Autore: Sammy    09/02/2005    1 recensioni
Un Severus Piton diverso dal solito, che si ritrova a pensare ai momenti trascorsi con Lily Evans. Quella Lily Evans che, ora, non è più sua.
Genere: Malinconico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Lily Evans, Severus Piton
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Goccie di Memoria

Gocce di Memoria

 

“We wish you a merry Christmas, we wish you a merry Christmas”

Severus si girò di scatto, per ritrovarsi di fronte una corvonero del terzo anno che canticchiava allegramente una canzoncina natalizia.

Che scemo” pensò. Sapeva benissimo che quella non era la voce di Lily…però non aveva potuto evitare di girarsi. Quella canzone gli ricordava in maniera terribile quella che, un tempo, era la sua ragazza, la luce dei suoi occhi, il suo primo, e fino ad allora unico, amore. La rossa grifondoro aveva una passione per quel motivetto, lo canticchiava in continuazione. Il serpeverde si ricordava benissimo la ragazza che, a giugno, pochi giorni prima di tornare a casa, lo intonivo in barba all’estate insopportabilmente calda che stava facendo soffrire i giovanissimi alunni di Hogwarts. Era una delle sue tante piccole manie, che lui aveva imparato a conoscere, ad amare, in quell’anno passato insieme. Prima che lui, con la sua stupidità, rovinasse tutto; prima che lei decidesse di farla finita, di dare un taglio alla loro storia; prima che Potter, il James Potter che lei aveva sempre odiato, facesse breccia nel suo cuore.

Aveva perso l’unica cosa a cui avesse mai tenuto veramente, e l’aveva ceduta al suo peggior nemico. Ricordava perfettamente quella sera terribile, che aveva messo fine alla sua vita. Era accaduto tutto sei mesi prima…

 

 

 

Era ottobre, il sei. Faceva ancora abbastanza caldo, e in quella vecchia aula non si potevano nemmeno aprire le finestre, bloccate da chissà quanto tempo.

C’era una tremenda puzza di chiuso là dentro. E Lily era in ritardo. Quella ragazza era quasi sempre puntualissima, ma quando faceva tardi, lo faceva a regola d’arte. Stava aspettando da circa mezz’ora e cominciava ad impazzire.

La porta si aprì di scatto, facendo entrare una Lily Evans sudata, capelli fuori posto e guance arrossate.

-Finalmente! Ma che fine avevi fatto?-

la ragazza non rispose. Continuava a respirare affannosamente e a non guardarlo in volto. Era rimasta accanto alla porta, la mano destra sulla maniglia, come se fosse pronta a scappare. Perché?

-Scusa-

Rimasero in silenzio per un po’. Lei non aveva intenzione di aprire bocca. Quello “scusa” mormorato sembrava bastarle come tentativo di conversazione. Lui era troppo scioccato per fare qualunque cosa. Per quale diavolo di motivo non stava lì muta? Era uscita di testa?

Continuava a guardarla, in tre quarti d’ora non aveva mosso un muscolo. Severus stava cominciando a spazientirsi. Gli era venuta voglia di mollarle uno schiaffone! Se solo non fosse stata lei…se al posto suo ci fosse stato qualcun altro, di certo non sarebbe rimasto lì immobile. Ma lei era Lily e, per quanto si stesse comportando in maniera a dir poco cretina, lui l’amava. Non le avrebbe mai fatto del male.

-Lily…-

-Severus-

Non sembrava aver voglia di continuare. Da quanto era entrata? Un’ora. Stavano così da un’ora. –Lily. CHE DIAVOLO HAI?-

Finalmente, la rossa alzò lo sguardo. –Io….- si bloccò.

-Tu?-

-Sono arrivata tardi perché…- non riusciva ad andare avanti.

-Perché?- La sua pazienza era arrivata al limite.

-Stavo con James Potter.-

Il ragazzo si sentì morire. JAMES POTTER? Che diavolo stava cercando di dirgli?

-Mi dispiace, Severus. È solo che…James…lui mi piace. Mi piace MOLTO. Tu non puoi sapere quanto io abbia provato a dimenticarlo perché….perchè tengo immensamente a te, però…-

-Vai via- Non era riuscito a dirle altro. A dire il vero, quello che soprattutto non riusciva a fare era ascoltare ancora la sua voce. Il mondo gli era crollato addosso.
Era mai possibile che quella stupida avesse veramente gettato all’aria la loro storia? Un anno d’amore meraviglioso, bellissimo, travolgente… Quante volte si era ritrovato a fantasticare sul loro futuro insieme? Una bella casa, una vita allegra, tanti bambini…Lontano da quello che, fino a quel momento, era stato il suo mondo. Quel mondo che l’aveva tanto odiato, che non l’aveva mai accettato…

Lily era stata la prima, l’UNICA persona che l’aveva accettato ed amato, ed ora gli voltava le spalle. Era di nuovo solo.

La ragazza uscì dall’aula, lasciandolo solo, completamente solo. Di nuovo.

 

Era arrivato al lago senza neanche accorgersene. Si sedette sulla panchina più lontana, quella con la vernice un po’ scrostata, dove lui e Lily si erano incontrati, tanti anni prima. I ricordi riaffiorarono, come poco prima. Questa volta non erano tanto tristi, però.

 

L’aria calda di settembre era insopportabile, ma quel venticello riusciva a farti sentire in paradiso. Come aveva fatto a non scoprire prima quel posto? Era una semplice panchina in riva al lago, ma lo faceva sentire fuori dal mondo, e, per una volta, era stata lei a decidere di estraniarsi. Chiuse gli occhi, tentando di allontanare tutti i brutti pensieri, il suo sentirsi diverso, non accettato, escluso da ogni gruppo, persino da quello degli sfigati.

-Scusa?-

Ah, perché le ragazzine dovevano andare a parlare proprio lì vicino? Ma non si rendevano conto di poter essere fastidiose?

-Scusa?-

Aprì gli occhi per vedere chi fosse a parlare, e rimase sorpreso nel vedere che la ragazza stava parlando con lui.

-Che cosa vuoi?- le disse, infastidito. *speriamo che si levi in fretta dai piedi*

-Ehm, scusa, ma quella è la mia panchina-

-La…la tua panchina? Cavoli, l’hai comprata, per caso?-

-Eh…no, no, però riesco a studiare solo lì! Non è che potresti spostarti? Ci sono tante panchine, qui!-

-Appunto, vai su una delle altre! Io sono arrivato prima di te, perché dovrei spostarmi? Sto bene dove sto-

 

Quella era un’altra delle sue stranezze. Chissà se si sedeva ancora su quella panchina, per studiare. Lo faceva tutti i pomeriggi, da sette anni, ormai. Lui era rimasto sorpreso nello scoprire, quando si erano messi insieme, che lo faceva ancora, dopo tanto tempo.

*Probabilmente, ora studia in biblioteca con Potter*

Chiuse gli occhi. Adesso basta ricordare. Doveva andare avanti, la vita continuava. E poi…ultimamente Louise Parker si stava dimostrando piuttosto interessata a lui. Forse ci sarebbe dovuto uscire. Anche se era così maliziosa…mica come Lily. Ah! Doveva togliersela dalla testa. Lily Evans era di James Potter, ora. E, per questo, lui non poteva fare altro che odiarla. O almeno infischiarsene di lei. Perché non poteva amare qualcosa di James Potter.

Decise di concentrarsi sul compito di Pozioni del giorno dopo. Chissà il professor Carter che domande avrebbe messo…Cosa doveva ripetere?

 

-Scusa?-

Oddio, di nuovo! Sempre le solite primine rompiscatole! Ma proprio lì dovevano andare?

-Scusa?- Continuavano? Mamma, ma perché non le rispondevano? Così si zittiva, magari! O, forse, ce l’aveva con lui? Certo, come no, adesso avrebbe aperto gli occhi, e forse si sarebbe ritrovato di fronte…

-Lily!-

-Ciao Severus.-

Tra i due cadde un silenzio imbarazzato. Cosa voleva da lui? Perché gli si era avvicinata? Perché imporgli così la sua presenza?

-Volevo sapere come stavi-

-Come dovrei stare?- ok. Non voleva essere tanto acido, però…anche lei, non era stata il massimo, quando gli aveva detto di preferire Potter a lui!

-Scusami. Non ti volevo infastidire. Me ne vado- si voltò e fece per allontanarsi, ma lui la fermò.

-No. Aspetta. Perché sei venuta?-

-Te l’ho detto, volevo chiederti se stavi bene. Io…non ce la faccio più. Ho bisogno di vederti, di parlarti, non possiamo continuare ad ignorarci, Severus.-

-Cosa stai tentando di dirmi, Lily?-

-Tengo molto a te, vorrei che tornassimo amici.-

-tornassimo? Non siamo mai stati amici. Siamo stati insieme, Lily. Ed ora che mi hai lasciato per James Potter, non credo che potremo tornare indietro.-

Le vide salire le lacrime agli occhi. Si girò e corse via. Ci teneva davvero ad essere sua amica. Ma lui non ce la faceva, non poteva sopportarlo.

 

*****

 

Non rivolse più la parola a Lily, né Lily provò a parlare con lui. La vide spesso, insieme a Potter, nei corridoi, nel parco, a lezione…stavano abbracciati, ed erano felici. Lei era felice. Gli sorrideva radiosa, come un tempo aveva fatto con lui.

Aveva sofferto, ma poi gli era passata. Non del tutto, era comunque rimasto molto colpito, ma la fase più critica era riuscito a superarla.

Ora viveva in un appartamento a Diagon Alley, molto carino, anche se piccolo. Aveva frequentato varie ragazze, prima fra tutte Louise Parker. Non era poi tanto eccezionale…andava bene per gli altri serpeverde, quelli miliardari, che potevano donarle tutto, toglierle ogni sfizio…per quelli come Lucius Malfoy, insomma. Gliela cedette volentieri, ma lo stesso Lucius si scocciò di lei, e le preferì Narcissa Black. Quella, poi! Era ancora peggio, probabilmente. Così fredda, distaccata…non si erano mai sopportati, loro due. A Severus piacevano le ragazze dolci e simpatiche, quelle con cui ridere, scherzare. Quelle come Lily. O come Alexis, con cui usciva da un po’. Forse, però, lei era un po’ troppo esuberante. Vabbè, per il momento si trovava bene con quella ragazza, quindi, perché non godersela fino alla fine? E poi, chi vivrà vedrà. Non dicono così i babbani?

Lanciò uno sguardo alla posta che la sera prima aveva lanciato sul tavolo senza controllare. Prese le varie buste fra le mani. Roba inutile, tutta. Perché cavolo facevano fare viaggi di chilometri a dei poveri gufi solo per mandare un catalogo di un negozio di detersivi? Che diamine se ne poteva fare, lui?

All’improvviso si bloccò. Una partecipazione. Anzi, LA partecipazione. Quella di “James Potter e Lily Evans”, che lo invitavano al loro matrimonio. Stavano ancora insieme? Chissà perché, era sicuro che si fossero lasciati subito dopo la fine della scuola.

La gettò nel cestino della carta straccia. Non sarebbe mai andato a quel matrimonio.

-Severus! Ci sei?-

Alexis. Il ragazzo sospirò. –Sì, piccola, sono in cucina.-

 

*****

 

Avevano avuto un bambino. La loro storia andava alla grande, e avevano anche avuto un bambino. Gliel’aveva detto Sirius Black, quella mattina, per farlo soffrire. –Questo? Questo è il figlio di James e Lily, Mocciosus. Carino, vero?-

Perché si era fermato a parlare con Black? Gli doveva essere andato in pappa il cervello. Era naturale che lui, per ferirlo, avrebbe tirato fuori Lily.

A Potter stava andando tutto meravigliosamente bene. Riusciva a rendere la rossa felice, tanto da spingerla a donargli un bambino. Ma ci sarebbe riuscito anche lui! Perché lei non gliene aveva dato la possibilità? Perché, evidentemente, si era resa conto che un James Potter valeva mille Severus Piton.

Stava cominciando a pensarlo anche lui…Potter si era preso Lily e se l’era tenuta, lui non riusciva a far durare una relazione per più di tre mesi.

Aveva perso persino Alexis. Proprio quando si stava innamorando di lei, oltretutto. Stava cominciando ad apprezzarla, a volerle bene. La ragazza, però, aveva conosciuto un altro e aveva deciso di buttarsi in una fantastica storia con lui, mollandolo su due piedi. Un anno dopo aveva scoperto che quel famoso “lui” era Sirius Black, che l’aveva trascinata con sé nella lotta contro Voldemort. E Alexis era morta. Lasciando un Black distrutto e mandando all’aria un matrimonio già organizzato, a quanto pare. Evidentemente, non era l’unico a soffrire. Ma questo non lo consolava di certo.

Anche con le altre era andata male. Wanda, Rosemary, Cassandra, Jennifer, Lauren, Margareth…nessuna era riuscita a rimanergli accanto per molto.

Forse era lui ad esser fatto male…forse era il caso di lasciar perdere. Qualche scopata ogni tanto poteva concedersela, ma niente più storie, l’avrebbero solo fatto sentire ancora più inutile.

 

*****

 

Stava fumando la fantomatica sigaretta “dopo sesso” quando aveva letto quel giornale e appreso la notizia. COLUI CHE NON DEVE ESSERE NOMINATO SCONFITTO DA UN BAMBINO DI UN ANNO diceva il titolo. E poi, in piccolo, come se fosse una cosa irrilevante morti James e Lily Potter, i genitori di Harry, il salvatore del mondo magico.

Lily era morta. La SUA Lily, l’unica persona che l’avesse mai amato e per cui lui avesse provato un sentimento diverso dal ribrezzo.

Era praticamente impazzito. Aveva buttato fuori casa la puttana di turno, Catrina, e aveva cominciato a bere, e bere, e ancora bere. Dio solo ha idea del tempo che passò in casa ad ubriacarsi, senza lavarsi e mangiando quel poco che gli portava la vicina, un’anziana signora molto gentile e che aveva sempre avuto in simpatia Severus, nonostante i modi non particolarmente gentili del ragazzo.

Ne era uscito solo grazie ad Albus Silente. Mai si sarebbe aspettato l’aiuto del vecchio preside di Hogwarts. Certo, lui gli aveva passato parecchie informazioni dal lato oscuro, ma credeva che, ora che tutto era finito, non si sarebbe più interessato a lui. E invece l’aveva persino trascinato ad insegnare pozioni ad Hogwarts.

Ora stava meglio. Ma la notte…la notte piangeva ancora per Lily, per averla persa definitivamente, per non aver modo di riportarla indietro.

Lily…solo ora aveva capito. Lui non voleva dimenticarla, non veramente. Ecco perché non c’era mai riuscito. Pensare a lei lo faceva stare meglio. Perché, in fondo al cuore, gli dava la certezza di meritare l’amore di qualcuno.

 

 

*§*§*§*§*§*§*§*§

 

Olè! Ed ecco terminata questa bella One-shot!

Lo so, lo so, dovrei aggiornare “for eternity”, il punto è che ho ancora dei problemi con il computer su cui l’ho salvato (che non riesco più ad accendere!)…questa ficcina, invece, l’ho trovata salvata su questo di mio zio, protetta da password…l’ho sistemata un po’, migliorando lo stile e togliendo qualche incongruenza con la storia della Rowling (l’ho scritta prima della pubblicazione di OotP). Spero che vi sia piaciuta…Di certo non è la cosa migliore che io abbia mai scritto, dato che è abbastanza vecchiotta, però non è da buttare, non trovate? Comunque mi piace il Severus che ho descritto, così cupo e pessimista. Nella versione originale era un po' peggio, ma poi mi sono resa conto che la fanfic era così deprimente da poter risultare insopportabile.

Be’, che dire…spero tanto che recensirete! Intanto vi rimando alla mia fanfiction ficer (W Draco/Ginny!!!!!!!) “for eternity”. Al termine del tredicesimo capitolo (di prossima pubblicazione, promesso!!!) troverete anche i ringraziamenti e le risposte ai vostri commenti riguardanti questa piccola one-shot.

Bacioni!

àSammyß

 

 

 

 

 

  
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