Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Segui la storia  |       
Autore: Sunrise19    09/02/2015    1 recensioni
Traduzione dell'omonima storia che si trova sul sito fanfiction.net scritta da mende5525
Sul mio profilo troverete il link necessario per trovare la storia originale in inglese ( e quindi anche l'autrice originale ahah). Ogni parola, virgola, punto, qualsiasi cosa, è sua. A me non appartiene nulla di ciò!
" Lui è un punk e lei una prepotente. Loro non hanno niente in comune, e nessuna ragione per essere amici o anche andar d'accordo. Ma da qualche parte lungo la strada loro avranno bisogno l'uno dell'altro per prendersi cura ed essere curati. " Duncan/Courtney
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Courtney, Duncan | Coppie: Duncan/Courtney
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Angolo traduttrice:
Siamo al capitolo quindicii! ahahah la tenerezza.

Inoltre, nonostante c'entri ben poco ahah, vorrei esprimere la mia felicità per la presenza di una citazione de " La tata ", che adoro ahah. Okey piccolo sclero finito, buona lettura! :D




 
So sempre quando la suocera sta arrivando per poi rimanere qua; i topi si gettano da soli nelle gabbie

- Les Dawson




 

“ Vuoi che incontri la tua famiglia? “ chiese Courtney sperando che Duncan stesse scherzando. Erano seduti a pranzare quando Duncan improvvisamente aveva iniziato ad insistere per farle incontrare i suoi genitori.

Il ragazzo annuì serio mentre notava il disappunto sul suo viso. “ Cosa?! Duncan stiamo ufficialmente insieme da tre giorni e vuoi che incontri la tua famiglia così presto? “

“ Dov’è il problema? Io ho incontrato i tuoi, ricordi? “ disse Duncan acidamente.

“ Si ma solo perché ti stavo torturando, “ rispose lei dolcemente.

Duncan si limitò a ghignarle malignamente. “ Beh chi dice che non voglia torturarti? Inoltre devi incontrarli lo stesso, mia mamma sta morendo dalla voglia di incontrare la ragazza di cui sono innamorato, “ ammise imbarazzato. Non era abituato ad essere visto così dolce. Almeno sua mamma e Courtney parevano essere le uniche ad essersene accorte.

Courtney sorrise, felice che sua mamma fosse ansiosa di conoscerla. “ Sì penso che sia giusto far incontrare ai tuoi genitori la miglior cosa che accadrà mai al loro figlio, “ si vantò scherzando.

Duncan roteò gli occhi e le diede un leggero colpetto sul fianco prima di incamminarsi verso la classe. “ Sei incredibile, “ disse mentre lei lo seguiva.

Scrollò le spalle indifferente. “ Allora quando li incontro? “

“ Uhm… oggi dopo scuola. “

“ Cosa?! “ Duncan si ritrasse non appena la voce della ragazza si alzò di qualche decibel. Sapeva che avrebbe dato di matto non appena gliel’avesse detto. Duncan cercò di zittirla in quanto tutti li fissavano incuriositi. “ Duncan perché non me l’hai detto? Devo trovare il vestito giusto da indossare ed essere sicura di essere pronta per fare una buona impressione, non voglio arrivar lì con l’aspetto di una fidanzata poco presentabile. “

Duncan fece una smorfia scuotendo la testa incredulo. “ Mi stai prendendo in giro! Sono dei poliziotti per l’amor di Dio, e tu sei la regina nel seguir le regole e obbedire alla legge. Se non altro ti chiederanno perché stai con me. Devi solo essere te stessa e andrai bene. “

Courtney avrebbe voluto discuterne ma realizzò che aveva centrato il punto. Lei era una persona piacevole quando doveva esserlo e si rese conto che doveva essere passata una vita dalla volta in cui i suoi genitori avevano conosciuto una brava ragazza come lei. “ Okey penso che andrà bene, “ disse raggiante, nonostante fosse ancora nervosissima.

“ Ovvio che andrà bene, al massimo ti imploreranno di sposarmi e di trasformarmi in una specie di femminuccia, “ disse Duncan disgustato.

Courtney alzò un sopracciglio. “ Chi dice che ti voglia sposare? E cambiarti? “ Nonostante stesse chiedendo ciò, non riuscì a fare a meno di continuare ad immaginare di sposarlo.

Roteò gli occhi. “ Per favore principessa. Tutte le donne vogliono la stessa cosa. Cambiare e controllare un uomo per fargli fare qualsiasi cosa si voglia. “

Courtney roteò gli occhi a sua volta e lo guardò come se fosse stupido. “ Duncan se pensassi di poterti controllare, saresti in un tutu con un guinzaglio al collo a piangere come una bambina. “ rise mentre gli occhi di Duncan si spalancavano. “ Ma non cercherò di cambiarti o forzarti ad essere ciò che non sei. Inoltre non sei duro come pensi. “

“ Si beh tu non sei superiore come credi, “ rispose lui di rimando.

“ Il punto è, farai qualcosa di stupido, ti urlerò contro e sarà quello il momento in cui ci baceremo e dimenticheremo tutto. Perché cercare di cambiare qualcosa che sembra funzionare per noi. “ Nonostante fosse bizzarro, il loro litigare ed essere l’opposto funzionava come se fossero in sincronia perfetta. Ne risultava un perfetto equilibrio.

Duncan sorrise e portò la mano attorno alla vita della ragazza avvicinandola pericolosamente. “ Beh suona bene, perché non saltiamo la cosa del litigare e arriviamo direttamente alla parte in cui ci baciamo? “

“ Non ti sei ancora stancato di amoreggiare? “ chiese Courtney già esausta dagli ultimi tre giorni. Non che le importasse davvero.

Amoreggiare con Duncan era diventato un nuovo hobby. Era un baciatore abbastanza delicato nonostante l’aspetto da duro, ed era diverso da tutti gli altri dato che il piercing sulla sua lingua non cessava mai di coglierla di sorpresa con il suo metallo freddo, era una bella sensazione.

“ Per favore, non siamo messi male nemmeno la metà di quanto lo siano Bridgette e Geoff, “ disse sporgendo la lingua in disgusto.

Aveva ragione. Una volta che quei due iniziavano non la finivano più. “ Si ma non nei corridoi, “ dichiarò lei allontanandosi.

Duncan si lamentò non appena lei si staccò. “ Ah andiamo! Almeno un bacio. “

“ Sappiamo entrambi che non sarebbe solo un bacio. “

“ Ma incontreremo i miei genitori dopo la scuola. Cosa diavolo dovrei fare tutto il giorno senza amoreggiare un po’? “ chiese seriamente infastidito.

Courtney gli sorrise tranquillamente prima di incamminarsi nella direzione opposta verso la sua classe di matematica. “ Non so… e non mi importa. “

La ragazza era raggiante, lui borbottava. Sapeva che l’avrebbe pagata più tardi, e non vedeva l’ora.




 
Val: il rapinatore di banche ha preso tua mamma

Fran: Oh mio Dio! Povero uomo

- La tata




Duncan riusciva a percepire l’ansia di Courtney mentre le prendeva la mano nella sua, stava praticamente tremando piu del motore della sua Harley. “ Principessa devi davvero calmarti, solo perché sono dei poliziotti non significa che ti spareranno perché esci con me, non è un crimine per quanto ne sappia. “

Courtney sospirò impaziente non sentendosi dell’umore per il suo sarcasmo. “ Vorrei solo che me l’avessi detto prima. “

“ Te l’ho detto a pranzo, dovrebbe essere stato abbastanza per prepararti. “

“ Ma non capisci- “

“ Non capisco e non mi importa. “ Disse stringendole forte la mano per rassicurarla. Sapeva quanto le piacesse pianificare le cose molto prima, ma lui non era quel tipo di ragazzo e lei doveva accontentarsene.

Fortunatamente Courtney era dura e aveva deciso di tollerare la sua subitaneità e sopportare qualsiasi cosa l’aspettasse. Era sicura che la sua famiglia fosse carina, ma è normale voler essere pronti quando li si incontra per la prima volta, la prima impressione conta sempre.

Dopo un paio di minuti di passeggiata arrivarono alla casa di Courtney dove l’Harley di Duncan li aspettava. Guidava ogni mattina per poi andare a scuola con lei a piedi, troppo per il dispiacere dei suoi genitori. La ragazza saltò su e si tenne a Duncan più forte del normale, lui le accarezzò la mano teneramente prima di partire.

Quando arrivarono a casa sua Courtney si sentì come se fosse sul punto di volersene andare. Duncan accorgendosene le strinse più forte la mano e la trascinò verso la porta. “ Forza, come se non ci fossi mai stata. “

“ Non così. “

Duncan rise. “ Si sobria e decente. “

“ Stai zitto, “ ribattè Courtney mentre ormai avevano raggiunto la porta principale.

“ Beh vuoi bussare? Non è la cosa “ formale “ da fare? “ la prese in giro.

Courtney arricciò il naso e alzò il braccio aspettando che il ragazzo aprisse la porta  e la facesse entrare. Lui lo fece e gridò inutilmente “ È qui! “

Courtney lo guardò mentre lui sorrideva ampiamente, ghignando. Sapeva che non era facile per lei e voleva rendere il tutto peggiore solo per divertirsi. Beh due potevano giocare a quel gioco.

La madre del ragazzo arrivò raggiante. Courtney fu sorpresa da quanto fosse bassa ma presto si rese conto di quanto fosse forte non appena la strinse in un abbraccio che le fece scricchiolare le ossa. “ Quindi tu sei la ragazza di cui abbiamo sentito tanto parlare. “

Courtney sorrise e disse, “ E tu sei la mamma di cui ho sentito tanto. Duncan parla sempre di te. “

La madre guardò il figlio sorpresa mentre lui guardava Courtney inorridito. “ Davvero? “ chiese incredula.

Duncan forzò una finta risata mentre prendeva per una spalla Courtney e la stringeva accanto a sé. “ Ah! Courtney… non deve saper tutto questo, inoltre non dico quasi mai cose del genere. “

Courtney agitò la mano noncurante. “ È troppo modesto. “

La madre sorrise vedendo i due scherzare. “ Beh andiamo a cercare tuo padre, “ disse portandoli verso la sala.

Mentre camminavano Duncan sussurrò in un orecchio alla ragazza. “ Ora è lui quello di cui dovresti aver paura. “

Courtney deglutì avvicinandosi ad un uomo gigante con una barba simile a quella di Duncan, capelli neri, e penetranti occhi verde acqua. Era come guardare Duncan in versione enorme. L’uomo prese la piccola mano di Courtney nella sua e la strinse con sicurezza. “ Così tu sei Courtney, “ disse con voce bassa e profonda.

Courtney si ritrovò a bocca aperta e dovette ricomporsi. “ Si sono proprio io. “

Ghignò e lì per lì Courtney riuscì a vedere Duncan. Era incredibile quanto i due si somigliassero e allo stesso tempo fossero diversi. Un uomo che sosteneva la legge e un figlio che le andava contro.

Il padre fece gesto a tutti di sedersi e immediatamente Courtney capì chi aveva voce in quella famiglia. “ Quindi… “ iniziò. “ Raccontaci qualcosa di te Courtney. “





( riguardo la suocera di Kitty )

Kitty: la madre di Red sta arrivando

Midge: Qual è il soprannome che ha per te?

Kitty: puttana

- That’s 70’s Show




 
Courtney era realmente sorpresa di quanto fossero carini i suoi genitori e di come tutti stessero l’uno con l’altro. Per tutta la conversazione però, Courtney non potè fare a meno di notare che Duncan raramente diceva qualcosa al padre.  Parlava quasi sempre con sua madre ma per la maggior parte del tempo si allontanava dallo sguardo o dalle domande del padre.

La ragazza sentiva un po’ di tensione e ostilità nell’aria ed era abbastanza a disagio. Decise di cercare di porre fine a questa cosa. “ Così c’è qualcosa che dovrei sapere di Duncan? “ chiese direttamente al padre.

Il padre sembrò riflettere prima di rispondere. “ Beh stai con lui quindi credo che ci sia molto di cui non sei a conoscenza. “

Courtney sussultò nel sentire l’insulto mentre Duncan non sembrò colpito, probabilmente accadeva spesso e se n’era abituato. I genitori utilizzavano i modi più strani per ferire i loro figli quando nemmeno se ne accorgevano. Courtney diede dei colpetti alla gamba di Duncan e replicò, “ So quanto mi basta per sapere che voglio starci insieme. “

Duncan sembrò sorpreso dalla risposta così come suo padre, ma per ragioni leggermente diverse. “ Quindi sai che è stato in carcere minorile, che salta la scuola, che è stato condannato per danni alla proprietà, arsenico, e nudità pubblica.

Alla ragazza scappò una risata prima ancora di riuscire a fermarsi, il pensiero che Duncan corresse per le strade nudo la faceva ridere. Duncan la guardò scioccato così come fece il padre mentre anche la madre sembrò trattenere le risate.

Alla fine Courtney si schiarì la voce e annuì. “ Si so che va contro la legge, ma so anche altre cose su di lui. “

Il padre sembrò interessato. “ Davvero? Tipo cosa? “

Courtney fece scorrere i pensieri e iniziò ad elencare alcune delle migliori qualità del ragazzo. “ È atletico, sveglio, intelligente, divertente - anche se a volte è immaturo. È un grande amico, è onesto, è dolce- “

“ Dolce? “ interruppe suo padre.

Courtney eccedeva nelle smancerie e Duncan fece affondare la faccia tra le mani vergognandosi. “ Si è dolce, anche se non lo mostra spesso. “

La madre di Duncan sembrò sorridere consapevole di quanto la ragazza stesse dicendo mentre tutto appariva nuovo al padre. Grugnì prima di dire al figlio, “ Beh figlio mio sembra che ci sia speranza per te dopotutto. Forse un giorno riuscirai davvero a cambiare. “

Questa volta le parole colpirono Duncan e Courtney lo notò sentendolo allontanarsi. L’uomo sembrava sorpreso nel sentire belle cose su suo figlio e ciò fece sentire ferita la ragazza al pensiero di Duncan. Se le altre persone se ne escono con cose brutte su di te non è un gran problema perché ci sono possibilità che tu non le veda mai più. Ma avere la propria famiglia che si aspetta il peggio dev’essere proprio doloroso e forse era per questo che Duncan non cercava nemmeno di accontentarli, Courtney si rese conto che anche se Duncan fosse stato più rispettoso verso la legge, più studioso, e più lavoratore di lei, ancora non sarebbe cambiato nulla. Per suo padre non sarebbe mai stato abbastanza e Courtney poteva solo riflettersi in questa situazione.

Improvvisamente si arrabbiò e in voce di sfida disse, “ Beh penso che non dia abbastanza credito a suo figlio e dovrebbe essere felice di aver qualcuno come lui nella sua vita, io so di esserlo e so che è lei quello che deve cambiare, non lui.

Tutti rimasero a bocca aperta, inclusa Courtney. Non poteva credere che il suo umore avesse avuto la meglio su di lei. Perfetto per fare una buona prima impressione.



 
Gli amici sono il modo in cui Dio si scusa per le nostre famiglie

- Sconosciuto




 
Mentre Courtney teneva la mano di Duncan riusciva a sentire un’ondata di emozioni colpirla, lui sembrava confuso, felice, e un sacco di altre emozioni allo stesso tempo. Era sul punto di lasciarla entrare in casa quando si voltò e la guardò impressionato. “ Non posso credere che tu abbia detto quelle cose. “

Courtney si diede un colpo sul viso e gemette. “ Lo so! È stato incredibilmente rude e stupido. “

Duncan annuì, “ Si… e anche figo, ma non mi sarei mai aspettato che ci saresti andata giù pesante con mio padre per il suo comportamento con me. Semmai avrei pensato che ti sarebbe piaciuto il modo in cui mi comanda. “

“ Ehi, mi piace solo quando sono io a farlo e lo faccio per tenerti lontano dai guai. Tuo padre lo fa perché non ha una bella immagine di te, il che è un peccato perché sei un ragazzo fantastico… quando non fai il cretino. “

Duncan sorrise compiaciuto prima di lasciar uscire una breve risata. “ Oddio donna, non smetti mai di stupirmi. Il minuto prima penso di sapere ciò che farai e quello dopo rimango completamente sorpreso. “

Courtney fece spallucce timidamente. “ Beh penso di non essere più la benvenuta a casa tua, “ disse tristemente.

“ No mia mamma ti adora, “ promise facendola sorridere. “ E mio padre non ti odia, deve solo abituarsi, non è abituato ad avere persone che gli rispondono a meno che si tratti di me. Diavolo nemmeno io sono abituato a te e al modo in cui mi affronti. “

Courtney sorrise compiaciuta, “ Ehi non ho paura di dire ciò che mi passa per la testa o di ottenere ciò che voglio. “

Duncan rise sapendolo bene. “ Ma seriamente, perché l’hai fatto? So che hai già detto di pensare che io sia un ragazzo fantastico e tutto, ma dev’esserci più di questo. “

La ragazza ghignò e chiuse lo spazio tra di loro con un avanzare impettito e sexy che fece sbavare Duncan. “ Perché doveva sapere la verità, sapere che sei una meravigliosa persona e un figlio stupendo. “ Courtney si fermò per mettergli le braccia attorno al collo. “ E perché ti amo, duh. “

Duncan fermò le risate della ragazza con un piccolo bacio prima di lasciarla entrare. Era abbastanza certo che i genitori di Courtney la stessero aspettando alla porta guardandoli preoccupati. Non è che lo odiassero completamente, era più la sua reputazione che li teneva sulle spine. Courtney lo guardò in tono di scusa ma iniziò a preoccuparsi quando lui le fece l’occhiolino. ‘ Non oserebbe. ‘ pensò.

“ Ehi! Dovreste rilassarvi. È a casa puntuale come sempre, continua ad andare a scuola e non è ancora finita in carcere. È la figlia santerella migliore del mondo. Fidatevi un po’ di lei per l’amor di Dio! “

Con un ultimo occhiolino se ne andò lasciando lei e i suoi genitori sbalorditi. Courtney agitò la testa e guardò i famigliari non sicura di cosa dire.

Sua madre fu la prima a parlare. “ Courtney… cosa dobbiamo farci con quel ragazzo? “

Courtney fece spallucce e si incamminò verso camera. “ Abituatevici, perché sarà nei paraggi per un po’di tempo. “ Tanto che avrebbe potuto far parte della famiglia.



 
La famiglia non riguarda il tipo di sangue che hai, riguarda coloro di cui ti importa.

- Trey Parker e Matt Stone
 
 
  
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Sunrise19