Iniziai con la corsa, più per liberarmi che per necessità di riscaldamento e dopo circa 30 minuti mi convinsi che il male fisico che sentivo dovevo combatterlo, perché dovevo allenarmi davvero e stare sempre in guardia. Successivamente ci andai giù pensati con i sacchi, perché la potenza dei pugni sono sempre stata il mio problema da quando sono qui .
Sentii la porta aprirsi dopo un tempo indefinito, a giudicare dal sudore e dal dolore muscolare sono passate almeno 2 ore, e subito mi giro in posizione di guardia.
-Scusa - dice Quattro portando le mani avanti in segno di difesa –Non volevo spaventarti.-
-Beh…non mi hai spaventato. Mi stavo solo allenando- Tornai a concentrarmi sui sacchi.
Lui si avvicinò lentamente e mi prese per le braccia, a quel contatto rabbrividii…nonostante il freddo glaciale che c’era all’esterno, le sue mani erano caldissime.
-Tris...tris, fermati un attimo- cercai di divincolarmi e di continuare invece, non volevo esplodere così..
-Ti prego, fermati!- usò un tono decisamente più duro –Voglio assicurarmi che tu stia bene!-
-Stare bene? Certo! Benissimo! Dopo non essere stata in grado di difendermi da tre deficienti che hanno deciso che lanciarmi giù nello strapiombo fosse una cosa da veri Intrepidi! Che non si sono fatti scrupoli ad alzarmi la maglietta e a toccarmi il seno e ridere di quanto fossi ancora bambina! Ridere! Capisci? Come si fa a non star bene!- Non volevo esplodere, davvero, ma quando mi ha toccato, ho iniziato a sentire le parole venir su, non volevo trattarlo così...Ma c’è qualcosa di strano: il suo sguardo invece di essere arrabbiato o duro, invece è dolce...apprensivo.
-Oh Tris- mi incatena tra le sue braccia e lo scontro con il suo petto è inevitabile –Non doveva succedere niente di tutto questo, mi dispiace per ciò che hai passato, per quello che ti hanno fatto- Sento il suo profumo...il profumo di sapone degli Intrepidi unito ad un profumo strano, che non ho mai sentito ma che è buonissimo. In un qualche modo mi calma e mi fa sentire sicura. Poi mi rendo conto di quello che sto facendo: Ho appena confessato a Quattro ciò che mi hanno fatto ieri sera, ciò che ho lasciato che mi accadesse ieri sera, ma soprattutto lo sto abbracciando. E la cosa che non mi aspettavo è che mi piace…Sento i suoi muscoli tendersi e poi dice –Per fortuna ora non potranno più farti del male -.
-Cosa?- mi allontano da lui velocemente temendo che li abbia uccisi, come ha potuto farlo?
-Sono stati...allontanati. Non so se finiranno Esclusi o le loro Fazioni decideranno di dar loro una seconda opportunità. La violenza di questo genere non è tollerata qui, a differenza di quello che dice Eric, Max ancora mi ascolta.-
Rimango sbigottita per un attimo. Allontanati? Quindi non li rivedrò mai più? Faccio un sospiro liberatorio e mi sembra di essere leggera come una farfalla. Non ho nulla di cui aver paura.
-Grazie..- faccio per avvicinarmi nuovamente, non so esattamente per fare cosa, ma Quattro indietreggia. –Ho semplicemente applicato le regole-.
Bene, era tutta una mia costruzione mentale. Pensavo che questa sua premura fosse un segno di interesse nei miei confronti ma a quanto pare sono davvero pessima a leggere gli altri, quasi quanto a leggere me stessa. Perfetto. Ho fatto – di nuovo- la figura della stupida.
-Christina ti sta aspettando, non ti preoccupare, ci ho già pensato io a ragguagliare lei e Will, so che siete amici.-
Già, i miei amici.
Perché qui ho anche degli amici a cui non lascerei mai che venga fatto del male, e sono sicura che nemmeno loro avrebbero lasciato che ne venisse fatto a me…se solo fossero stati lì.