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Autore: thedarksideofbiscuits    09/02/2015    0 recensioni
Quattro ragazzi.
Una band li unisce.
Ma suonare non è tutta la loro vita. La scuola, la famiglia, i problemi, i sogni invadono la loro mente, ogni giorno.
E se nella loro vita si intromettessero altre persone?
E se alcune vite avessero dei loro ostacoli da superare?
In due, le problematiche sono più semplici?
O no?
Perchè la vita è fatta di frammenti.
Genere: Drammatico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ashton Irwin, Calum Hood, Luke Hemmings, Michael Clifford, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Calum guardava fuori dalla finestra.

In mano una penna, con cui giocherellava.

Michael, invece, si stava cambiando.

Giocava con le maniche della sua felpa.

Ashton era in bagno.

Si sciacquava nervosamente le mani.

Invece Luke scriveva.

O almeno tutti pensavano che stesse scrivendo.

Invece stava disegnando dei cerchi concentrici su un foglio a quadretti.

Erano nervosi.

Tra poco sarebbero usciti i risultati.

La band vincitrice avrebbe tenuto un mini-concerto nell'atrio della scuola.

La campanella suonò.

E i quattro si riunirono in corridoio.

In quei momenti un bidello appendeva un foglio sulla bacheca.

La folla si accalcò intorno al malcapitato.

Spingevano, tutti.

E anche loro erano nella mischia, ora.

Vedevano ragazzi imprecare, ragazze piangere.

Ma loro, cosa vedevano?

Vedevano teste, capelli, e un foglio rosa, in lontananza.

Si avvicinarono sempre di più.

Lessero.

E esultarono.

Ce l'avevano fatta.

Avevano vinto.

Si scambiarono delle pacche.

Le prove erano servite a qualcosa.

I pomeriggi persi a suonare erano serviti a qualcosa.

Tutto era servito a qualcosa.

Qualcosa di meraviglioso.

Hanna e Light corsero incontro ai ragazzi.

Sapevano già tutti.

Gli abbracciarono.

Si complimentarono con loro.

Luke e Hanna si allontanarono.

“Pronta? Ora usciamo. Vogliamo esaudire un tuo desiderio?”

“Andare sulle montagne russe.”

“Fai dei desideri troppo semplici, Hanna!”

“Ma è questo che mi renderebbe felice..”

Uscirono.

E si diressero al parco tematico.

Si misero in fila.

La coda era lunga.

Ma il loro turno arrivò.

E salirono sulle montagne russe.

Si sedettero.

“Stai bene? Tremi...”

“Ho un po' paura dell'altezza e della velocità. Ma voglio farcela. Se ci sei tu qui, Luke, posso farcela.”

Le protezioni di sicurezza si chiusero e Hanna sentì una sensazione, quasi fosse nausea, forse adrenalina.

Il congegno iniziò a muoversi.

Hanna tremava.

Iniziarono a salire.

Hanna tremava.

Si fermò nel punto più alto.

Hanna tremava.

Iniziò la discesa.

Hanna non tremava più.

Urlava.

E si teneva aggrappata.

Il congegno iniziò a rallentare.

E continuò a muoversi.

Più velocemente, questa volta.

Luke le prese la mano.

E la alzarono al cielo.

Come per segnare una vittoria.

La vittoria sulla paura.

 

Michael e Light erano ancora a scuola.

I ragazzi incontrarono per i corridoi Sasha.

Era con un ragazzo.

Uno nuovo.

Fissò Michael.

E baciò il suo ragazzo.

Mentre lo baciava, gli alzò il dito medio.

Giusto per fargli sapere che lei era superiore.

Allora Michael prese Light.

E la baciò.

Di fronte a tutti.

Ma Light si staccò.

E corse via.

Corse verso casa.

Michael la inseguì.

Non capiva cosa le fosse preso.

 

Calum, invece, aspettava la ragazza con i capelli rossi a casa sua.

Suonò al campanello e la madre del ragazzo la accompagnò in camera.

“Ciao Calum.”

“Ciao, Delilah.”

“Sei riuscito a scoprire il mio nome, eh?”

“Non è stato facile, ma io non mi arrendo. Bando alle ciance, vogliamo iniziare?”

Calum prese in mano il suo basso.

E glielo porse.

La ragazza non sapeva nemmeno come doveva prenderlo.

Si sedette sul letto.

E Calum glielo posizionò tra le mani.

Si mise in ginocchio sul letto, dietro Delilah.

“Devi trattarlo bene. Devi posizionare le mani in questo modo.”

Le sue mani si posizionarono leggere sul basso.

L'altra mano prese quella della ragazza e la mise sotto la sua mano.

Le sue dita premevano leggermente sulle sue.

Poi prese anche l'altra mano.

Gli prese il polso.

E lo posizionò vicino alle corde.

“Adesso iniziamo lentamente a suonare. Qualcosa, giusto per iniziare...”

Si avvicinò ancora di più al collo della ragazza.

La sua testa era poggiata sulla sua spalla.

Lentamente il basso suonò.

“Vedi, è facile.”

“E' facile perchè tu mi aiuti. Continuiamo, ti prego.”

Le mani ora si spostarono più in basso.

E la nota cambiò.

“Proviamo a suonare queste due note, insieme?”

E suonarono.

Suonarono fino a quando Delilah non ebbe le bolle sui polpastrelli.

Fino a quando non fece buio.

Fino a quando non si salutarono.

Fino a quando non si diedero un nuovo appuntamento.

   
 
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